Anno: 2024

iddu

Iddu diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Toni Servillo, Elio Germano, Barbora Bobulova

Iddu è il film scritto e diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

Nel cast di Iddu ci sono: Toni Servillo, Elio Germano, Daniela Marra, Barbora Bobulova, Giuseppe Tantillo, Fausto Russo Alesi

e con Antonia Truppo, con la partecipazione di Tommaso Ragno, Betti Pedrazzi, Filippo Luna.

idduIddu è una produzione INDIGO FILM con RAI CINEMA in coproduzione con LES FILMS DU LOSANGE

con il sostegno di CANAL+, con la partecipazione di CINÉ +OCS.

La pellicola esce nelle sale il 10 ottobre 2024.

Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto.

Quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione,

Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco.

Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità,

Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca d’approfittare.

Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…

 

Sul film gli sceneggiatori e registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza dicono:

abbiamo iniziato a sviluppare Iddu nel 2020, tre anni prima dell’arresto di Matteo Messina Denaro.

Il giorno dell’arresto, 16 gennaio 2023, eravamo già in preproduzione.

Le lettere di Matteo Messina Denaro ci avevano aperto infatti uno squarcio sorprendente e inaspettato

sull’intimità di questo famoso criminale che sembrava coltivare buone letture – confermate adesso dalla

quantità di libri trovati nei suoi ultimi covi – e inclinazioni cinefile.

I cosiddetti ‘pizzini’, attraverso i quali gestiva la sua vita in clandestinità e i suoi affari criminali,

trascendevano la loro funzione pratica di comunicazione criminale, mostrando un certo gusto per l’uso

del linguaggio e la capacità di modulare il tono e la lingua a seconda dei diversi destinatari.

La sceneggiatura di Iddu trae libera ispirazione proprio dai suoi pizzini e in particolare dal carteggio

del 2004 tra il latitante e l’ex sindaco di Castelvetrano e dal contesto – tragico e ridicolo, paradossale e

realissimo – che quelle lettere dischiudono.

Protagonisti sono Matteo e il personaggio immaginario di Catello Palumbo, forgiati su atti

giudiziari e dati biografici di dominio pubblico che riguardano la vicenda di Matteo Messina Denaro.

Commedia nera, tragica e ridicola, che si sviluppa a partire dal diverso tono del racconto dei due crediti non contrattuali 7 protagonisti:

quello dell’esuberante Catello, saltimbanco, parolaio, maschera comica, grottesca, sublime, tenera nella sua solare amoralità; quello più claustrofobico che esplora l’infantile e patologico narcisismo di Matteo.

C’è una corrispondenza in termini strutturali, tematici, sensoriali, cromatici fra l’evoluzione della messinscena di Catello e l’evoluzione della messinscena di Matteo.

Un travaso fra i loro due mondi dettato dallo scambio epistolare.

Un progressivo ricongiungimento dei due diversi toni di messinscena che ritma in una progressiva accelerazione l’intreccio della storia,

lega il destino dei due protagonisti e sugella il finale nel quale Catello finisce inesorabilmente intrappolato nella stessa dimensione mortifera di Matteo

il tempo che ci vuole

“Il tempo che ci vuole” è il film scritto e diretto da Francesca Comencini con Fabrizio Gifuni

“Il tempo che ci vuole” è il film scritto e diretto da Francesca Comencini.

Nel cast di “Il tempo che ci vuole” ci sono:

Fabrizio Gifuni, Romana Maggiora Vergano, Anna Mangiocavallo, Luca Donini,

Daniele Monterosi, Lallo Circosta, Luca Massaro,

Giuseppe Lo Piccolo, Luigi Bindi, Laura Borrelli, Paolo Mannozzi, Gianfranco Gallo, Massimiliano Di Vincenzo, Massimo Cimaglia, Aphrodite De Lorraine, Marco Belocchi, Leonardo Giuliani

il tempo che ci vuoleLa fotografia di “Il tempo che ci vuole” è di Luca Bigazzi e il montaggio di Francesca Calvelli, Stefano Mariotti

I produttori sono:

Simone Gattoni, Marco Bellocchio, Beppe Caschetto, Bruno Benetti, Sylvie Pialat

La produzione di “Il tempo che ci vuole” è di:

Kavac, IBC Movie, OneArt, Les films du Worso, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura,

con il sostegno di Eurimages, con il sostegno di Roma Lazio Film Commission.

Un padre e sua figlia abitano le stanze dell’infanzia: l’infanzia di lei e l’infanzia magica del racconto di Pinocchio, il film al quale sta lavorando lui.

Il padre racconta alla figlia del suo lavoro e la ascolta, la osserva, le parla con serietà, compostezza, rispetto,

come si parlerebbe non a un’adulta ma a una persona intera sì, la persona che è una bambina.

La bambina visita i set del padre, in cui pulsa la vita, il chiasso, l’umanità, il lavoro, l’affanno, l’infatuazione, la magia e il sudore. E lei si perde in quei mondi.

La figlia diventa una ragazza, l’incanto di quel limbo tra loro svanisce, la figlia lo sente, capisce che la rottura con l’infanzia è irreparabile.

Lo capisce da come il padre la guarda. Pensa che non sarà mai alla sua altezza e precipita apposta per non esserlo davvero.

La figlia si droga e continua a tornare a casa cercando di fare finta di niente.

Il padre all’inizio è disarmato, poi prende posizione e decide che non farà finta di niente.

Smaschera la figlia, si affaccia su quell’abisso, con poche parole e molta presenza la porta via con sé, a Parigi.

 

La Comencini sul film dice:

Questo film è il racconto molto personale di momenti con mio padre rimasti vividi

e intatti nella mia mente in un susseguirsi di faccia a faccia.

 Un racconto personale che credo però trovi la giusta distanza nel fatto che in mezzo al padre e alla figlia c’è sempre il cinema come passione, scelta di vita, modo di stare al mondo.

 Il cinema in mezzo alla vita è come una rete che sottende il racconto dei loro scambi, apre a una terza angolazione nella relazione tra i due, crea lo spazio dell’immaginazione.

 “Con il cinema” dice il padre “si può scappare. Con l’immaginazione.”

È una storia di trasmissione, anche, attraverso il cinema, di un modo di essere nella vita.

Le immagini partono dai ricordi e come i ricordi hanno una amplificazione di alcuni segni salienti e la cancellazione di altri.

Immagini scarne, in cui non c’è quasi niente tranne loro due e in cui il segno che è presente ha sempre qualcosa di esagerato:

se qualcosa è grande è molto grande, se è lontano è molto lontano, se c’è un raggio di luce è molto luminoso, se qualcosa è vicino è molto vicino.

 

vangelosecondomaria

Vangelo secondo Maria diretto da Paolo Zucca con Bendetto Porcaroli, Alessandro Gassmann in prima assoluta su Sky

Vangelo secondo Maria è il film diretto da Paolo Zucca che firma anche la sceneggiatura con Barbara Alberti, Amedeo Pagani.

vangelosecondomariaIn esclusiva su Sky Cinema il film Sky Original  in onda domenica 29 settembre alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.

Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Il film è tratto dal romanzo del 1979 Vangelo secondo Maria di Barbara Alberti.

Nel cast di  Vangelo secondo Maria ci sono:

Benedetta Porcaroli, Alessandro Gassmann, Lidia Vitale, Leonardo Capuano, Giulio Pranno, Maurizio Lombardi, Fortunato Cerlino, Andrea Pittorino.

La distribuzione de Vangelo secondo Maria è a cura di Sky mentre la produzione

La Luna, Indigo Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky.

Maria è una ragazzina a Nazareth dove tutto le è proibito, anche imparare a leggere e scrivere,

un vero inferno per lei che sogna di scappare quanto prima su un asino come fanno i profeti per andare alla scoperta del mondo.

Dopo aver messo a tappeto ogni pretendente trova in Giuseppe un maestro di saggezza, ma il loro matrimonio è casto,

mentre lui segretamente la istruisce, preparandola alla fuga.

Ma ecco un ostacolo imprevistoMaria e Giuseppe si innamorano.

Stanno per abbandonarsi alla passione, quando l’angelo dell’annunciazione rovina tutto.

 

Il regista sul film dice:

«Prima di tutto questa è una storia d’amore. Un amore asimmetrico, fragile, che nasce e si evolve in circostanze imprevedibili ed inedite.

Un amore così tenace da sfidare il destino, la volontà divina, la morte».

Zucca sulla Porcaroli afferma:

Benedetta Porcaroli è un’attrice piena di talento, una persona molto intelligente, mentalmente velocissima.

Ho imparato tantissimo da lei, perché anche se giovane, ha fatto tanti più film di quanti ne ho fatti io, conosce meglio la macchina del cinema e delle emozioni.

Il personaggio era molto molto complesso e il film era molto pesante, perché lei c’è dalla prima all’ultima scena.

 Io ero molto impaurito dal peso fisico di questa prestazione: l’ho buttata tra le spine e nel fiume. Lei, insieme ad Alessandro, porta sulle spalle tutto il film”.

Gassmann sul suo personaggio dice:

«Interpreto Giuseppe fuori dagli schemi classici: è un uomo solo, colto, che ha viaggiato e trova difficoltà a dialogare e, con questa ragazza, risolve la sua esistenza.

 Credo fermamente una cosa che sosteneva mio padre, che le donne sono superiori agli uomini e che se fossero state al potere avremmo avuto una società migliore».

The Crow – Il corvo con la regia di Rupert Sanders e con Bill Skarsgård, FKA Twigs, Danny Huston, Laura Birn

The Crow – Il corvo è il film diretto da Rupert Sanders.

The Crow - Il corvoIl film è l’adattamento cinematografico del fumetto Il corvo di James O’Barr e un remake in chiave moderna del cult Il corvo – The Crow.

Nel cast di The crow – Il corvo ci sono:

Bill Skarsgård, FKA Twigs, Danny Huston, Laura Birn, Jordan Bolger, Sami Bouajila, Isabella Wei, David Bowles.

La sceneggiatura  di The Crow – Il corvo è di Zach Baylin, William Josef Schneider.

I produttori sono: Victor Hadida, Molly Hassell, John Jencks, Edward R. Pressman.

I produttore esecutivi sono: William Josef Schneider, Jonathan Bross, Dan Farah, Jon Katz, Joe Neurauter, Sam Pressman, Joe Simpson, Kevan Van Thompson, Simon Williams.

Le case di produzione sono: Hassell Free Productions, Davis-Films, The Electric Shadow Company, Edward R. Pressman Film, Pressman Film, Sony Pictures Releasing.

La distribuzione in italiano è a cura di Eagle Pictures.

 

Eric Draven e Shelly Webster, legati da un amore profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di criminali.

Di fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso,

Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti determinato a rimettere a posto le cose.

Il film ha subito diversi ritardi nella produzione ed anche rinvii nella uscita.

Sull’aspetto del suo personaggio il protagonista Bill Skarsgård ha dichiarato:

«Mi sono sentito davvero molto strano nel ritrovarmi in una forma così smagliante per interpretare Eric. Avrei davvero voluto che fosse molto più magro!

Insomma, non era certo il tipo di persona che avrebbe mai passato tanto tempo in palestra. In un mondo perfetto, almeno nella prima metà del film, non sarebbe certo stato così in forma.»

Il regista Sanders crede molto in questo lavoro:

 “Spero davvero che ci ritroveremo in un altro tipo di era di Easy Rider o Toro scatenato,

di dover realizzare questi film più duri e sporchi che sono ancora percepiti come grandi film epici, ma che sono sempre più peculiari.

Dobbiamo essere più abili nel fare le cose in modo più efficiente, che abbiano una risonanza emotiva e non solo spettacolo.”

Rupert Sanders spiega anche l’attenzione data alla storia d’amore tra Eric e Shelly: “Ciò che mi ha attratto è stata l’opportunità di creare una storia d’amore oscura, qualcosa che affrontasse la perdita, dolore, e il velo eterno tra la vita e la morte e il superamento di esso”.

colibri

 Il colibrì di Francesca Archibugi Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante

 

 Il colibrì è un film di Francesca Archibugi dal romanzo di Sandro Veronesi

vincitore del Premio Strega 2020 edito da La Nave di Teseo.

Il colibrì  ha come interpreti  Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante,

Sergio Albelli, Alessandro Tedeschi, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini, Fotinì Peluso,

Francesco Centorame, Pietro Ragusa, Valeria Cavalli e con Nanni Moretti

il colibriIl colibrì  è scritto da Francesca Archibugi, Laura Paolucci e Francesco Piccolo.

Il film va in onda l’11 settembre alle 21.30 SU RAI 1.

Una coproduzione italo-francese FANDANGO con RAI CINEMA LES FILMS DES TOURNELLES – ORANGE STUDIO.

Prodotto da Domenico Procacci, coprodotto da Anne-Dominique Toussaint.

È il racconto della vita di Marco Carrera, “il Colibrì”, una vita di coincidenze fatali, perdite

e amori assoluti.

La storia procede secondo la forza dei ricordi che permettono di saltare da un periodo a un altro,

da un’epoca a un’altra, in un tempo liquido che va dai primi anni ‘70 fino a un futuro prossimo.

È al mare che Marco conosce Luisa Lattes, una ragazzina bellissima e inconsueta. Un

amore che mai verrà consumato e mai si spegnerà, per tutta la vita.

La sua vita coniugale sarà un’altra, a Roma, insieme a Marina e alla figlia Adele.

Marco tornerà a Firenze sbalzato via da un destino implacabile, che lo sottopone a prove

durissime.

A proteggerlo dagli urti più violenti troverà Daniele Carradori,

lo psicoanalista di Marina, che insegnerà a Marco come accogliere i cambi di rotta più inaspettati.

Il Colibrì è la storia della forza ancestrale della vita, della strenua lotta che facciamo tutti

noi per resistere a ciò che talvolta sembra insostenibile.

Anche con le potenti armi dell’illusione, della felicità e dell’allegria.

 

Ho amato moltissimo il libro di Sandro Veronesi

– dice la regista Francesca Archibugi –

volevo essergli fedele e al tempo stesso

usarlo come materiale personale, perché così lo sentivo.

Il libro è avventuroso sul piano stilistico, e con gli sceneggiatori Laura Paolucci e Francesco

Piccolo abbiamo voluto non solo assecondare l’avventura, ma rilanciare.

Un unico flusso di avvenimenti su piani sfalsati, come quando si racconta una vita, con

episodi che vengono a galla apparentemente alla rinfusa,

 ma invece sono legati da fili interni, a volte inconsapevoli.

Ho scommesso su togliere qualsiasi data e qualsiasi riferimento che dipanasse la domanda:

in che epoca siamo?

Ho desiderato che il flusso del tempo fosse raccontato solo dagli attori.

Questo racconto unificato nel tempo ha avuto bisogno di una grande cura nell’agganciare

un frammento all’altro,

quindi attraverso gli attacchi di montaggio di Esmeralda Calabria, e non solo sul piano narrativo, ma forse ancora di più sul piano visivo.

In effetti la scelta principale di regia, per una storia così fortemente radicata nei personaggi,

è stata la scelta degli attori che dovevano incarnarli.

Grandi e piccoli ruoli.

Ognuno, primo fra tutti Marco Carrera, ha dovuto portare su di sé l’onere del racconto.

I vestiti, più che costumi, di Lina Taviani, dovevano suggerire cosa siamo dentro un’epoca,

non è moda, è abitare il proprio tempo.

Il mondo intorno, le case, le strade, le immagini, la luce e le stagioni che si susseguivano,

quindi dovevano avvolgere i personaggi come un mantello per il viaggio.

Anche in questo film, come per gli altri precedenti, il mio desiderio è stato annullare la macchina da presa,

riuscire a creare la percezione che la storia si stesse raccontando da sé.

Non è un esercizio di regia facile.

A volte la cosa più difficile da inquadrare è il viso di un uomo, di una donna, di ragazzi e

bambini.

Far capire i sottotesti. E filmare l’invisibile.

finchè notte non ci separi

Finchè notte non ci separi il film diretto Riccardo Antonaroli con Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Giorgio Tirabassi, Lucia Ocone, Francesco Pannofino

Finchè notte non ci separi è il film diretto Riccardo Antonaroli con soggetto e sceneggiatura di Roberto Cimpanelli, Giulia Magda Martinez e Susanna Paratore.

Finchè notte non ci separi è tratto dal film HONEYMOOD di Talya Lavie, prodotto da Spiro Films e

Rosamont in associazione con Westend Films, produttori esecutivi TALYA LAVIE EITAN

finchè notte non ci separiIl film è prodotto da Marco Poccioni, Marco Valsania, Francesco Cimpanelli.

Una produzione RODEO DRIVE e LIFE CINEMA con RAI CINEMA.

Nel cast di Finchè notte non ci separi ci sono: Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Valeria Bilello, Giorgio Tirabassi, Lucia Ocone, Francesco Pannofino,

Neva Leoni, Claudio Colica, Grazia Schiavo ed Armando De Razza

Si sono scambiati le fedi e giurato amore eterno solo poche ore fa ed ora eccoli qui, Eleonora e Valerio, mano nella mano nell’albergo più lussuoso di Roma, pronti a godersi la luna di miele.

Non sanno che invece di lì a poco verranno catapultati nella notte di una Roma affascinante e misteriosa, in cerca di qualcosa… e forse di loro stessi.

Sul film i produttori dicono:

Quando si parla di remake, c’è sempre un po’ di prevenzione: “Si, ma l’originale…”.

Finché notte non ci separi, ha per noi rappresentato una vera e propria sfida.

La carta vincente della pellicola cui è ispirato era senza dubbio la sua freschezza, la sua ingenuità – o presunta tale –

e soprattutto la capacità di toccare con mano lieve ma sapiente il tema del rapporto di coppia, se non proprio dell’amore:

è vero – di film su questo argomento se ne fanno e se ne sono fatti da quando il cinema è stato inventato – ma sappiamo tutti che sullo schermo non conta tanto il cosa, quanto il come.

Ecco, noi produttori ci siamo innamorati proprio del come, e ci siamo chiesti se fosse possibile trasportare questa storia agrodolce nella

realtà italiana, anzi romana, mantenendone pregi e spirito scanzonato.

In tutta onestà, ci sembra che la mano attenta del regista Riccardo Antonaroli, la scrittura arguta degli

sceneggiatori e la fotografia di Federico Annichiarico abbiano centrato l’obiettivo.

Ne è venuto fuori un prodotto popolare e di qualità, una commedia allegra e malinconica nello stesso tempo,

che invita a nozze – è il caso di dirlo – i due protagonisti, coppia affiatata e scoppiettante, convincenti al punto da farci sentire anche nostri i loro patimenti d’amore.

Una scoppiettante cornice ai temi di riflessione che la storia mette a fuoco:

le relazioni dei ragazzi al giorno d’oggi, il senso del matrimonio e la difficoltà di convivere con le proprie emozioni in una società che va sempre più veloce.

Non a caso si svolgerà tutto in una notte, e solo all’alba scopriremo il destino di queste due anime. Staranno insieme per sempre? Finché notte non ci separi.

beetlejuice-beetlejuice-

Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton con Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci, Jenna Ortega, e Willem Dafoe

Beetlejuice Beetlejuice è il film diretto da Tim Burton.

Il film è il sequel di Beetlejuice – Spiritello porcello.

beetlejuice-beetlejuice-E’ il film d’apertura, Fuori Concorso, dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia

La sceneggiatura è di Alfred Gough & Miles Millar, una storia di Gough & Millar e

Seth Grahame-Smith basata sui personaggi creati da Michael McDowell e Larry Wilson.

I produttori del film sono: Marc Toberoff, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Tommy Harper e Tim Burton.

Sara Desmond, Katterli Frauenfelder, Gough, Millar, Larry Wilson, Laurence Senelick e Brad Pitt alla produzione esecutiva.

Nel cast ci sono:

Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci, Jenna Ortega, e Willem Dafoe.

Beetlejuice Beetlejuice  uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 5 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River.

Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid,

scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto.

Con i problemi che stanno nascendo in entrambi i regni,

è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso torni nuovamente per scatenare il suo caos.

 Il visionario regista ha dichiarato: “Sono entusiasta.

Significa molto per me avere la prima mondiale di questo film alla Mostra di Venezia”.

e su Wimona Ryder ha aggiunto:

“Quando l’ho conosciuta, mi ha ricordato come mi sentivo da adolescente. E possedeva ciò che amo negli attori.

Può dire qualunque cosa attraverso gli occhi, rispecchiano la sua anima.

Così senza bisogno di dialogo esprime tante emozioni.

Questo è il motivo per cui facciamo film.”

Winona Ryder ha provato per decenni a realizzare un sequel di Beetlejuice tanto da incontrarsi segretamente col regista Tim Burton:

“Ci sono state un sacco di volte in cui i miei agenti non sapevano neppure che lo avrei incontrato”.

Michael Keaton sul regista ha dichiarato:

“Tim Burton è eccezionale nello scegliere gli attori” ha spiegato Keaton. “Non sempre gli viene riconosciuto il merito, ma se guardate i suoi film, ha sempre scelto cast davvero eccezionali”.

Jenna Ortega sul regista dice:

“Mi ha sicuramente aiutato a sentirmi meno sola.

“Sul set ti senti molto solo, può essere spaventoso.

Poter parlare con qualcuno che conosce bene questo ambiente e che la sperimentato tutto questo in prima persona è stata una grande fonte di conforto per me.

 Non potrò ringraziarla abbastanza per questo”.

 

helgoland

Helgoland 513 è la serie Sky Original creata da Robert Schwentke in onda su Sky

Helgoland 513 è la serie Sky Original, creata da Robert Schwentke.

La serie arriva in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

helgolanLa serie, disponibile con due nuovi episodi a settimana tutti i venerdì su Sky
Atlantic, sarà disponibile on demand anche in 4K HDR.

Protagonisti di Helgoland 513 sono:

Martina Gedeck, Alexander Fehling, Samuel Finzi, Kathrin Angerer, Maja Schöne e Antje Traue.

2034. Dopo una pandemia globale che ha sconvolto la popolazione mondiale, generando una situazione di caos e incertezza, l’isola di Helgoland, nel Mare del Nord, è diventata l’ultimo rifugio sicuro dell’umanità.

Per tutelare la sopravvivenza degli abitanti è stata istituita una società totalitaria che tollera solo 513 persone

sull’isola e impone ai suoi cittadini uno spietato sistema di crediti sociali.

Mentre Marek, un medico, cerca disperatamente di salvare la vita di suo figlio e di trovare un vaccino che possa sconfiggere il virus, un conflitto generazionale minaccia di esplodere sull’isola:

la nascita di un bambino porterà a dover, infatti, scegliere chi si sacrificherà per tenerlo in vita.

Intanto, una pericolosa forza sulla terraferma si prepara a invadere e a conquistare Helgoland.

Helgoland 513 è una produzione UFA Fiction commissionata da Sky Studios.

Sulla serie e sul suo personaggio,  la protagonista, Martina Gedeck, dice:

Quando ho letto la sceneggiatura per la prima volta non sapevo cosa sarebbe successo dopo.

Mi è piaciuto il soggetto, l’approccio insolito all’apocalisse.

A differenza di altre serie distopiche, molti aspetti della vita quotidiana delle persone in “Helgoland 513” sono molto simili alla nostra vita quotidiana.

Sono, per così dire, nuovamente ambientati nella post-apocalisse.

Il mio personaggio ha una grande vivacità, è arguta, eloquente, intelligente e lungimirante.

Ero anche felice di avere una sceneggiatura in cui c’erano passaggi più lunghi con conversazioni coinvolgenti che riguardavano qualcosa.

L’ho trovato accattivante e seducente per me.

30 anni di meno

30 anni (di meno) è il film diretto da Mauro Graiani con Massimo Ghini, Nino Frassica, Claudio Colica, Claudio Gregori aka Greg, Claudio Casisa, Leonardo Ghini, Fabrizio Nardi, Milena Miconi

30 anni (di meno) è il film scritto e diretto da Mauro Graiani.

Nel cast di 30 anni (di meno)  ci sono: Massimo Ghini, Nino Frassica, Claudio Colica, Claudio Gregori aka Greg, Claudio Casisa, Leonardo Ghini, Fabrizio Nardi, Milena Miconi.

30 anni (di meno)Prodotta da Camaleo srl in coproduzione con Film District e con il contributo della Regione Lazio

sarà nei cinema dal 21 agosto con Plaion Pictures.

Tre sessantenni – Diego, Marco  e Maurizio  – ricoverati per differenti patologie si trovano a condividere mal volentieri

l’unica stanza disponibile di una clinica privata.

Affetti da tre diverse patologie, i tre si troveranno finiscono per conoscersi in una convivenza forzata

che li porterà a vivere un’inaspettata ed esilarante avventura e a prendersi gioco del tempo che passa.

Marco, cardiopatico, depresso e vedovo dopo trent’anni di matrimonio con la sua adorata Adelina, sembra essersi arreso alla vita dopo la perdita della moglie.

La visita a sorpresa della cognata Anna , siciliana come lui, è l’epifania che mette in moto la storia: la donna si dichiara da sempre segretamente innamorata di lui,

e questa rivelazione riaccende la voglia di vivere in Marco.

Convinti di aver acquistato su un sito cinese una pillola capace di favorire le prestazioni sessuali del timido Marco,

in vista di un appuntamento romantico con Anna, i tre uomini si ritrovano invece all’improvviso catapultati in una situazione ai limiti dell’immaginabile e più giovani di trent’anni.

Consci di avere per le mani una seconda occasione imperdibile da cogliere al volo, i tre neo-trentenni  – fuggono dalla clinica ed escogitano un piano per mettere in commercio la pillola miracolosa,

mentre approfittano della loro nuova condizione per fare tutto ciò che alla loro (vera) età gli era fisicamente precluso.

Fra incidenti di percorso e caratteri difficili da conciliare, i tre si troveranno protagonisti di situazioni surreali e gag esilaranti, ma avranno anche il tempo di riflettere sulla vecchiaia e utilizzare il loro “superpotere” per aggiustare oggi i torti e gli errori di ieri.

 

Ghini padre e figlio scherzano sul ritrovarsi a lavorare insieme in 30 anni (di meno):

 “Si lavora male con mio padre, scherzo ovviamente. È un ricordo che porterò con me per sempre, perché grazie a quest’esperienza l’ho conosciuto meglio.

Ho scoperto così la sua sensibilità.

Un esempio su tutti, noi abbiamo già recitato insieme per due anni a teatro in Quasi Amici e alla fine dei ringraziamenti, nel corso dell’ultima replica, si è messo a piangere.
  Rivedo in mio figlio la mia stessa follia. Un giorno mi ha detto: voglio fare l’attore, devo studiare.

Così ha fatto l’Accademia Silvio D’Amico, dove io sono stato bocciato da giovane, ma poi per fortuna sono stato preso da Strehler”.

emily in paris

Emily in Paris 4 di Darren Star con Lily Collins e i debutti di Rupert Everett, Thalia Besson, Raul Bova, Eugenio Franceschini, Anna Galiena

Emily in Paris 4 è la serie  creata da Darren Star e diretta da Andrew Fleming, Peter Lauer, Katina Medina Mora, Zoe R. Cassavetes, Jennifer Arnold, Erin Ehrlich.

Nel cast di Emily in Paris 4  ci sono:

emily in paris 4Lily Collins, Philippine Leroy-Beaulieu, Ashley Park, Lucas Bravo, Camille Razat, Samuel Arnold, Bruno Gouery, William Abadie, Paul Forman, Nicolas de Léon, Lucien Laviscount,

Rupert Everett, Thalia Besson, Raul Bova, Eugenio Franceschini, Anna Galiena.

I produttore esecutivi sono: Andrew Fleming, Tony Hernandez, Lilly Burns, Darren Star, Lily Collins.

Le case di produzione sono: Darren Star Productions, Jax Media, MTV Studios.

Emily in Paris 4  debutterà in streaming su Netflix con i primi cinque episodi dal 15 agosto, gli ultimi 5 dal 12 settembre 2024. visibile anche su Sky Q, Sky Glass e Now tramite la app Smart Stick,

Dopo il matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, la dipartita di Lucien che capisce l’amore tra Emily e Gabriel.

Emily è sconvolta: Gabriel aspetta un figlio dalla sua ex, Alfie l’ha abbandonata.

In agenzia, Sylvie è costretta ad affrontare un fantasma del suo passato per il bene del suo matrimonio, e il team dell’agenzia Grateau deve affrontare qualche cambiamento all’interno dello staff.

Ci sarà Mindy e la sua band si preparano per l’Eurovision, ma i problemi sono dietro l’angolo, e soprattutto il suo uomo Nicolas de Léon riuscirà a starle accanto?

Emily e Gabriel lavorano insieme affinchè il ristorante di Gabriel e Antoine riceva una stella Michelin, ma due grandi segreti minacciano di mettere a rischio tutto.

Riusciranno a rimanere solo buoni amici?

La quarta stagione di Emily in Paris, che debutterà in streaming su Netflix con i primi cinque episodi dal 15 agosto, visibili anche su Sky Q, Sky Glass e Now tramite la app Smart Stick,

è molto attesa anche tra gli spettatori italiani perchè parte della serie è stata girata in Italia.

Lucas Bravo sulle evoluzioni del suo personaggio dice:

« Gabriel nella quarta stagione punta alla stella Michelin. Sta maturando molto. Non sarà così coinvolto nei drammi relazionali. Penso che voglia puntare a qualcosa di molto maturo e stabile,

Gabriel ammetterà i suoi errori poiché nell’ultima stagione è stato in balia degli eventi.

Penso che diventerà maturo nella quarta stagione e questo è bello da interpretare, perché quando inizi a dare vita a un personaggio anche tu diventi un’altra persona».

Darren Star  creatore della serie parla di questa quarta stagione :

C’è molta più storia da raccontare qui e non concluderemo presto le cose espero anche che la stagione 4 non sia la fine.

Sento che ci sentiamo tutti creativamente come se fossimo nel mezzo di qualcosa che non si dirige verso la fine”,

Lily Collins protagonista e produttrice della serie parla della sceneggiatura:

Darren e io parliamo, a volte, di dove sta pensando di andare, ma non vuole anche rivelarmi troppo perché c’è una linea sottile.

Non voglio sapere tutto perché voglio essere guidata dalla scrittura,

ma sono anche curiosa perché, come produttrice che vuole celebrare anche gli altri personaggi, sono in attesa di vedere quali sono le loro traiettorie