Mese: Settembre 2024

vangelosecondomaria

Vangelo secondo Maria diretto da Paolo Zucca con Bendetto Porcaroli, Alessandro Gassmann in prima assoluta su Sky

Vangelo secondo Maria è il film diretto da Paolo Zucca che firma anche la sceneggiatura con Barbara Alberti, Amedeo Pagani.

vangelosecondomariaIn esclusiva su Sky Cinema il film Sky Original  in onda domenica 29 settembre alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.

Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Il film è tratto dal romanzo del 1979 Vangelo secondo Maria di Barbara Alberti.

Nel cast di  Vangelo secondo Maria ci sono:

Benedetta Porcaroli, Alessandro Gassmann, Lidia Vitale, Leonardo Capuano, Giulio Pranno, Maurizio Lombardi, Fortunato Cerlino, Andrea Pittorino.

La distribuzione de Vangelo secondo Maria è a cura di Sky mentre la produzione

La Luna, Indigo Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky.

Maria è una ragazzina a Nazareth dove tutto le è proibito, anche imparare a leggere e scrivere,

un vero inferno per lei che sogna di scappare quanto prima su un asino come fanno i profeti per andare alla scoperta del mondo.

Dopo aver messo a tappeto ogni pretendente trova in Giuseppe un maestro di saggezza, ma il loro matrimonio è casto,

mentre lui segretamente la istruisce, preparandola alla fuga.

Ma ecco un ostacolo imprevistoMaria e Giuseppe si innamorano.

Stanno per abbandonarsi alla passione, quando l’angelo dell’annunciazione rovina tutto.

 

Il regista sul film dice:

«Prima di tutto questa è una storia d’amore. Un amore asimmetrico, fragile, che nasce e si evolve in circostanze imprevedibili ed inedite.

Un amore così tenace da sfidare il destino, la volontà divina, la morte».

Zucca sulla Porcaroli afferma:

Benedetta Porcaroli è un’attrice piena di talento, una persona molto intelligente, mentalmente velocissima.

Ho imparato tantissimo da lei, perché anche se giovane, ha fatto tanti più film di quanti ne ho fatti io, conosce meglio la macchina del cinema e delle emozioni.

Il personaggio era molto molto complesso e il film era molto pesante, perché lei c’è dalla prima all’ultima scena.

 Io ero molto impaurito dal peso fisico di questa prestazione: l’ho buttata tra le spine e nel fiume. Lei, insieme ad Alessandro, porta sulle spalle tutto il film”.

Gassmann sul suo personaggio dice:

«Interpreto Giuseppe fuori dagli schemi classici: è un uomo solo, colto, che ha viaggiato e trova difficoltà a dialogare e, con questa ragazza, risolve la sua esistenza.

 Credo fermamente una cosa che sosteneva mio padre, che le donne sono superiori agli uomini e che se fossero state al potere avremmo avuto una società migliore».

campo di battaglia

“Campo di battaglia” è il film diretto da Gianni Amelio con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini

“Campo di battaglia” è il film diretto da Gianni Amelio.

La pellicola è sceneggiata da Alberto Taraglio e Gianni Amelio e liberamente ispirata a “la sfida” di Carlo Patriarca edizioni Beatbestseller.

La fotografia è di Luan Amelio Ujkaj.

campo di battagliaNel cast di “Campo di battaglia” ci sono:

Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti.

Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi, Maria-Grazia Plos, Rita Bosello, Melania Mennea.

Il film è  prodotto da Kavac Film, IBC Movie, One Art e Rai Cinema, con la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia Film Commission e Trentino Film Commission.

I produttori della pellicola sono:

Simone Gattoni, Marco Bellocchio, Beppe Caschetto, Bruno Benedetti.

Sul finire della Prima guerra mondiale. Due ufficiali medici, amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi.

Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere.

Stefano, di famiglia altoborghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro.

Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, non si trova a proprio agio alla vista del sangue, è più portato verso la ricerca, avrebbe voluto diventare un biologo.

Anna, amica di entrambi dai tempi dell’università, sconta il fatto di essere donna.

A quei tempi, senza una famiglia influente alle spalle, era difficile arrivare a una laurea in medicina.

Ma lei affronta con grinta un lavoro duro e volontario alla Croce Rossa.

Qualcosa di strano accade intanto tra i malati: molti si aggravano misteriosamente.

Forse c’è qualcuno che provoca di proposito delle complicazioni alle loro ferite, perché i soldati vengano mandati a casa, anche storpi, anche mutilati, purché non tornino in battaglia.

C’è dunque un sabotatore dentro l’ospedale, di cui Anna è la prima a sospettare.

Ma sul fronte di guerra, proprio verso la fine del conflitto, si diffonde una specie di infezione che colpisce più delle armi nemiche.

E presto contagia anche la popolazione civile…

 

Il regista Amelio sul film dichiara:

È un film sulla guerra, e questo ne aumenta la forza emotiva.

 È fatto sulla pelle mia e dei personaggi, attori meravigliosi che ho voluto anche solo per una battuta

E che il mio meraviglioso casting ha scovato dalla Calabria, alla Puglia e la Val d’Aosta.

 

Sul lavoro sul set aggiunge:

Io non penso, io sento le cose, nelle viscere.

Con Alberto Taraglio, co sceneggiatore del film, che conosco e mi sopporta da 40 o 50 anni,

fingiamo di scrivere sei o sette versioni diverse della sceneggiatura, sapendo che il film poi sarà un’altra cosa.

Come scoprono anche gli attori, che ogni mattina ricevono un foglietto con la scena nuova.

 Ma non si scandalizzano più, ormai, anzi se non cambiassi le scene ogni giorno penserebbero che non sono in forma.

 

Gli fa eco, infatti Borghi che dice:

Ogni giorno veniva e scriveva dei macigni su dei fogli di carta: ogni tanto me li riguardo.

 L’importanza delle parole dette nel film è il risultato di un processo creativo meraviglioso,

che ho avuto la possibilità e la fortuna di fare.

Con Gianni abbiamo cominciato a parlare da un anno e mezzo prima di arrivare sul set:

al bar sotto casa sua, in cucina, pensando ai personaggi.

Quando poi sono arrivati anche i miei compagni di viaggio, che sono straordinari, è stato ancora meglio.

Abbiamo cercato di fare un film che parlasse di guerra ma in modo non canonico,

che avesse dei personaggi ben strutturati, in grado di creare dei livelli molto alti di empatia con il pubblico

 ma mettendolo anche di fronte a delle domande non di facile risposta“.

The Crow – Il corvo con la regia di Rupert Sanders e con Bill Skarsgård, FKA Twigs, Danny Huston, Laura Birn

The Crow – Il corvo è il film diretto da Rupert Sanders.

The Crow - Il corvoIl film è l’adattamento cinematografico del fumetto Il corvo di James O’Barr e un remake in chiave moderna del cult Il corvo – The Crow.

Nel cast di The crow – Il corvo ci sono:

Bill Skarsgård, FKA Twigs, Danny Huston, Laura Birn, Jordan Bolger, Sami Bouajila, Isabella Wei, David Bowles.

La sceneggiatura  di The Crow – Il corvo è di Zach Baylin, William Josef Schneider.

I produttori sono: Victor Hadida, Molly Hassell, John Jencks, Edward R. Pressman.

I produttore esecutivi sono: William Josef Schneider, Jonathan Bross, Dan Farah, Jon Katz, Joe Neurauter, Sam Pressman, Joe Simpson, Kevan Van Thompson, Simon Williams.

Le case di produzione sono: Hassell Free Productions, Davis-Films, The Electric Shadow Company, Edward R. Pressman Film, Pressman Film, Sony Pictures Releasing.

La distribuzione in italiano è a cura di Eagle Pictures.

 

Eric Draven e Shelly Webster, legati da un amore profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di criminali.

Di fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso,

Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti determinato a rimettere a posto le cose.

Il film ha subito diversi ritardi nella produzione ed anche rinvii nella uscita.

Sull’aspetto del suo personaggio il protagonista Bill Skarsgård ha dichiarato:

«Mi sono sentito davvero molto strano nel ritrovarmi in una forma così smagliante per interpretare Eric. Avrei davvero voluto che fosse molto più magro!

Insomma, non era certo il tipo di persona che avrebbe mai passato tanto tempo in palestra. In un mondo perfetto, almeno nella prima metà del film, non sarebbe certo stato così in forma.»

Il regista Sanders crede molto in questo lavoro:

 “Spero davvero che ci ritroveremo in un altro tipo di era di Easy Rider o Toro scatenato,

di dover realizzare questi film più duri e sporchi che sono ancora percepiti come grandi film epici, ma che sono sempre più peculiari.

Dobbiamo essere più abili nel fare le cose in modo più efficiente, che abbiano una risonanza emotiva e non solo spettacolo.”

Rupert Sanders spiega anche l’attenzione data alla storia d’amore tra Eric e Shelly: “Ciò che mi ha attratto è stata l’opportunità di creare una storia d’amore oscura, qualcosa che affrontasse la perdita, dolore, e il velo eterno tra la vita e la morte e il superamento di esso”.

colibri

 Il colibrì di Francesca Archibugi Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante

 

 Il colibrì è un film di Francesca Archibugi dal romanzo di Sandro Veronesi

vincitore del Premio Strega 2020 edito da La Nave di Teseo.

Il colibrì  ha come interpreti  Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante,

Sergio Albelli, Alessandro Tedeschi, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini, Fotinì Peluso,

Francesco Centorame, Pietro Ragusa, Valeria Cavalli e con Nanni Moretti

il colibriIl colibrì  è scritto da Francesca Archibugi, Laura Paolucci e Francesco Piccolo.

Il film va in onda l’11 settembre alle 21.30 SU RAI 1.

Una coproduzione italo-francese FANDANGO con RAI CINEMA LES FILMS DES TOURNELLES – ORANGE STUDIO.

Prodotto da Domenico Procacci, coprodotto da Anne-Dominique Toussaint.

È il racconto della vita di Marco Carrera, “il Colibrì”, una vita di coincidenze fatali, perdite

e amori assoluti.

La storia procede secondo la forza dei ricordi che permettono di saltare da un periodo a un altro,

da un’epoca a un’altra, in un tempo liquido che va dai primi anni ‘70 fino a un futuro prossimo.

È al mare che Marco conosce Luisa Lattes, una ragazzina bellissima e inconsueta. Un

amore che mai verrà consumato e mai si spegnerà, per tutta la vita.

La sua vita coniugale sarà un’altra, a Roma, insieme a Marina e alla figlia Adele.

Marco tornerà a Firenze sbalzato via da un destino implacabile, che lo sottopone a prove

durissime.

A proteggerlo dagli urti più violenti troverà Daniele Carradori,

lo psicoanalista di Marina, che insegnerà a Marco come accogliere i cambi di rotta più inaspettati.

Il Colibrì è la storia della forza ancestrale della vita, della strenua lotta che facciamo tutti

noi per resistere a ciò che talvolta sembra insostenibile.

Anche con le potenti armi dell’illusione, della felicità e dell’allegria.

 

Ho amato moltissimo il libro di Sandro Veronesi

– dice la regista Francesca Archibugi –

volevo essergli fedele e al tempo stesso

usarlo come materiale personale, perché così lo sentivo.

Il libro è avventuroso sul piano stilistico, e con gli sceneggiatori Laura Paolucci e Francesco

Piccolo abbiamo voluto non solo assecondare l’avventura, ma rilanciare.

Un unico flusso di avvenimenti su piani sfalsati, come quando si racconta una vita, con

episodi che vengono a galla apparentemente alla rinfusa,

 ma invece sono legati da fili interni, a volte inconsapevoli.

Ho scommesso su togliere qualsiasi data e qualsiasi riferimento che dipanasse la domanda:

in che epoca siamo?

Ho desiderato che il flusso del tempo fosse raccontato solo dagli attori.

Questo racconto unificato nel tempo ha avuto bisogno di una grande cura nell’agganciare

un frammento all’altro,

quindi attraverso gli attacchi di montaggio di Esmeralda Calabria, e non solo sul piano narrativo, ma forse ancora di più sul piano visivo.

In effetti la scelta principale di regia, per una storia così fortemente radicata nei personaggi,

è stata la scelta degli attori che dovevano incarnarli.

Grandi e piccoli ruoli.

Ognuno, primo fra tutti Marco Carrera, ha dovuto portare su di sé l’onere del racconto.

I vestiti, più che costumi, di Lina Taviani, dovevano suggerire cosa siamo dentro un’epoca,

non è moda, è abitare il proprio tempo.

Il mondo intorno, le case, le strade, le immagini, la luce e le stagioni che si susseguivano,

quindi dovevano avvolgere i personaggi come un mantello per il viaggio.

Anche in questo film, come per gli altri precedenti, il mio desiderio è stato annullare la macchina da presa,

riuscire a creare la percezione che la storia si stesse raccontando da sé.

Non è un esercizio di regia facile.

A volte la cosa più difficile da inquadrare è il viso di un uomo, di una donna, di ragazzi e

bambini.

Far capire i sottotesti. E filmare l’invisibile.

finchè notte non ci separi

Finchè notte non ci separi il film diretto Riccardo Antonaroli con Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Giorgio Tirabassi, Lucia Ocone, Francesco Pannofino

Finchè notte non ci separi è il film diretto Riccardo Antonaroli con soggetto e sceneggiatura di Roberto Cimpanelli, Giulia Magda Martinez e Susanna Paratore.

Finchè notte non ci separi è tratto dal film HONEYMOOD di Talya Lavie, prodotto da Spiro Films e

Rosamont in associazione con Westend Films, produttori esecutivi TALYA LAVIE EITAN

finchè notte non ci separiIl film è prodotto da Marco Poccioni, Marco Valsania, Francesco Cimpanelli.

Una produzione RODEO DRIVE e LIFE CINEMA con RAI CINEMA.

Nel cast di Finchè notte non ci separi ci sono: Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Valeria Bilello, Giorgio Tirabassi, Lucia Ocone, Francesco Pannofino,

Neva Leoni, Claudio Colica, Grazia Schiavo ed Armando De Razza

Si sono scambiati le fedi e giurato amore eterno solo poche ore fa ed ora eccoli qui, Eleonora e Valerio, mano nella mano nell’albergo più lussuoso di Roma, pronti a godersi la luna di miele.

Non sanno che invece di lì a poco verranno catapultati nella notte di una Roma affascinante e misteriosa, in cerca di qualcosa… e forse di loro stessi.

Sul film i produttori dicono:

Quando si parla di remake, c’è sempre un po’ di prevenzione: “Si, ma l’originale…”.

Finché notte non ci separi, ha per noi rappresentato una vera e propria sfida.

La carta vincente della pellicola cui è ispirato era senza dubbio la sua freschezza, la sua ingenuità – o presunta tale –

e soprattutto la capacità di toccare con mano lieve ma sapiente il tema del rapporto di coppia, se non proprio dell’amore:

è vero – di film su questo argomento se ne fanno e se ne sono fatti da quando il cinema è stato inventato – ma sappiamo tutti che sullo schermo non conta tanto il cosa, quanto il come.

Ecco, noi produttori ci siamo innamorati proprio del come, e ci siamo chiesti se fosse possibile trasportare questa storia agrodolce nella

realtà italiana, anzi romana, mantenendone pregi e spirito scanzonato.

In tutta onestà, ci sembra che la mano attenta del regista Riccardo Antonaroli, la scrittura arguta degli

sceneggiatori e la fotografia di Federico Annichiarico abbiano centrato l’obiettivo.

Ne è venuto fuori un prodotto popolare e di qualità, una commedia allegra e malinconica nello stesso tempo,

che invita a nozze – è il caso di dirlo – i due protagonisti, coppia affiatata e scoppiettante, convincenti al punto da farci sentire anche nostri i loro patimenti d’amore.

Una scoppiettante cornice ai temi di riflessione che la storia mette a fuoco:

le relazioni dei ragazzi al giorno d’oggi, il senso del matrimonio e la difficoltà di convivere con le proprie emozioni in una società che va sempre più veloce.

Non a caso si svolgerà tutto in una notte, e solo all’alba scopriremo il destino di queste due anime. Staranno insieme per sempre? Finché notte non ci separi.

beetlejuice-beetlejuice-

Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton con Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci, Jenna Ortega, e Willem Dafoe

Beetlejuice Beetlejuice è il film diretto da Tim Burton.

Il film è il sequel di Beetlejuice – Spiritello porcello.

beetlejuice-beetlejuice-E’ il film d’apertura, Fuori Concorso, dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia

La sceneggiatura è di Alfred Gough & Miles Millar, una storia di Gough & Millar e

Seth Grahame-Smith basata sui personaggi creati da Michael McDowell e Larry Wilson.

I produttori del film sono: Marc Toberoff, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Tommy Harper e Tim Burton.

Sara Desmond, Katterli Frauenfelder, Gough, Millar, Larry Wilson, Laurence Senelick e Brad Pitt alla produzione esecutiva.

Nel cast ci sono:

Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci, Jenna Ortega, e Willem Dafoe.

Beetlejuice Beetlejuice  uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 5 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River.

Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid,

scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto.

Con i problemi che stanno nascendo in entrambi i regni,

è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso torni nuovamente per scatenare il suo caos.

 Il visionario regista ha dichiarato: “Sono entusiasta.

Significa molto per me avere la prima mondiale di questo film alla Mostra di Venezia”.

e su Wimona Ryder ha aggiunto:

“Quando l’ho conosciuta, mi ha ricordato come mi sentivo da adolescente. E possedeva ciò che amo negli attori.

Può dire qualunque cosa attraverso gli occhi, rispecchiano la sua anima.

Così senza bisogno di dialogo esprime tante emozioni.

Questo è il motivo per cui facciamo film.”

Winona Ryder ha provato per decenni a realizzare un sequel di Beetlejuice tanto da incontrarsi segretamente col regista Tim Burton:

“Ci sono state un sacco di volte in cui i miei agenti non sapevano neppure che lo avrei incontrato”.

Michael Keaton sul regista ha dichiarato:

“Tim Burton è eccezionale nello scegliere gli attori” ha spiegato Keaton. “Non sempre gli viene riconosciuto il merito, ma se guardate i suoi film, ha sempre scelto cast davvero eccezionali”.

Jenna Ortega sul regista dice:

“Mi ha sicuramente aiutato a sentirmi meno sola.

“Sul set ti senti molto solo, può essere spaventoso.

Poter parlare con qualcuno che conosce bene questo ambiente e che la sperimentato tutto questo in prima persona è stata una grande fonte di conforto per me.

 Non potrò ringraziarla abbastanza per questo”.