asunta

Asunta la serie firmata da Ramón Campos e diretta da Jacobo Martínez con Candela Peña, Tristán Ulloa, Javier Gutiérrez su Netflix

Asunta è la miniserie Netflix diretta da Jacobo Martínez

e racconta, con alcune licenze, la storia vera dell’omicidio di Asunta Basterra.

La sceneggiatura è di Ramón Campos, Jon de la Cuesta, Gema R. Neira e David Orea Arribas.

asuntaNel cast ci sono:

Candela Peña, Tristán Ulloa, Javier Gutiérrez, María León, Carlos Blanco, Alicia Borrachero,

Raúl Arévalo, Francesc Orella, Ricardo de Barreiro, Tito Asorey, Vianessa Castaños, Judith Fernández, Carlo Felice Audrines.

La serie è prodotta da Bambù Produzioni, Netflix.

La quiete della cittadina di Teo, in Galizia, viene sconvolta dalla scomparsa di Asunta Basterra,

una ragazzina di 13 anni adottata da Rosario Porto e Alfonso Basterra,

coppia apparentemente insospettabile e conosciuta per la propria professionalità.

Poche ore dopo la denuncia, il corpo senza vita di Asunta viene rinvenuto in un bosco vicino all’abitazione della madre.

L’autopsia rivela tracce di Lorazepam e asfissia, gettando i primi dubbi sui due genitori adottivi.

Nella serie esplorano anche le dinamiche familiari ed emergono verità inquietanti.

Il caso ha destato molto clamore e la serie si è subito piazzata al secondo posto nella classifica delle serie più viste su Netflix.

Sul suo personaggio Candela Peña dice:

Rosario Porto, una donna complessa.

Una donna che per interpretarla è stato un percorso tortuoso e affascinante.

Spero che possiate apprezzare una fiction rispettosa.

Io non la guardo per non avere un ictus e questa cosa non mi è capitato con altri personaggi ma con Rosario sì.

Ma il pubblico deve vedere assolutamente questa serie.

Ramón Campos, sceneggiatore di Asunta, in una recente intervista ha dichiarato:

 “Non mi interessa il crimine fine a se stesso.

I crimini mi interessano solo quando possiamo parlare di qualcosa che riguarda la società.

Per quattro anni ho studiato nella capitale e ho vissuto accanto ad Asunta.

Il mio primo pensiero è stato: come è potuto succedere?

Pochi giorni dopo, mia sorella, che è psicopedagogista a Muros è stata avvicinata da un bambino durante la ricreazione per chiederle se i suoi genitori potevano ucciderlo.

Mi ha colpito il bombardamento mediatico sui genitori che avevano ucciso la figlia e come ciò abbia influenzato una generazione di ragazzi della Galizia”.

 

sei fratelli

Sei fratelli il film di Simone Godano con Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini, Gabriel Montesi, Valentina Bellè nelle sale

“Sei fratelli” è il film  diretto e scritto da Simone Godano con Luca Infascelli.

Nel cast di Sei fratelli ci sono: Gioele Dix, Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini , Gabriel Montesi , Valentina Bellè, Claire Romaine, Mati Galey .

Con loro nel film ci sono anche: Linda Caridi, Judith El Zein, Imma Villa, Antonella Ponziani.

Il film è prodotto da Groenlandia, Rai cinema, distribuito da 01 Distribution.

sei fratelliQuando Manfredi Alicante, 70enne con una malattia in stadio terminale,

decide di abbreviare le pratiche e di farla finita, i suoi quattro figli di sangue, e una adottata,

si ritrovano dopo anni di lontananze, liti, recriminazioni o reciproca indifferenza, per sbrigare le incombenze che fanno seguito alla morte del genitore in comune

(perché sono poi figli di tre madri diverse), a iniziare un’eredità che è un ultimo colpo di coda del padre, impenitente combina guai,

che ai suoi discendenti lascia una curiosa impresa carica di debiti e anche una sorella sconosciuta (figlia di una quarta donna).

Tutti e sei si ritrovano intorno al tavolo di uno studio notarile per ascoltare le ultime volontà di Manfredi.

Nella settimana che segue i sei fratelli-coltelli, saranno costretti a una convivenza forzata nella casa di Bordeaux

in cui il padre viveva con l’ultima compagna e l’ultimo figlio.

A quel punto, dovranno affrontare, ognuno a modo suo, il lutto e tutto quello che si porta dietro,

a iniziare da molte prese di coscienza necessarie ma rimandate per molto tempo.

Tra discussioni, confronti e risse, verbali e non.

 

Il regista Godano sul film dichiara:

Sei fratelli  è la storia di sei fratelli quasi sconosciuti fra loro (e spesso in conflitto) che per la prima volta passano un momento della loro vita insieme

a seguito del suicidio del padre malato.

Padre che è stato un avventuriero, un carismatico cialtrone, un affarista senza fiuto per gli affari, un grande amante, un trascinatore.

L’incontro tra i figli sarà un momento importante della loro vita o, come direbbe Scamarcio, “una storia d’amore” dove tutto può sembrare duraturo,

una grande sbornia dove ti illudi che quest’attimo possa essere per sempre.

Ma purtroppo non è così. Tutto passa e si ritorna alla vita quotidiana, che ci travolge e ci fa tornare noi stessi, anzi ci fa tornare singoli individui alle prese con noi stessi.

Ho pensato a lungo come raccontare questa storia avendo spesso otto attori in scena contemporaneamente e

non volendo fare un film classicheggiante e accomodante.

Volevo che il film avesse un andamento discontinuo, un po’ come questi fratelli in conflitto e che avesse una luce atipica, nord europea, morbida

(per questo abbiamo deciso di ambientarlo a Bordeaux e ho scelto un direttore della fotografia francese, Guillaume Deffontaines)

una luce che fosse un po’ lo specchio dello stato d’animo dei protagonisti che si muovono in un registro che passa dalla commedia al dramma per tutta la durata della storia.

Jump cut alternato a lunghe scene con una sola inquadratura, macchina a spalla, riprese da angolazioni sempre diverse,

massima libertà agli attori di muoversi nello spazio anche in maniera diversa tra un ciak e l’altro, macchina da presa non necessariamente su chi parla, ma che segue la scena.

Questo mi ha permesso di andare alla ricerca, o meglio “a caccia” di un’emotività non scritta, di libertà, di sorrisi naturali e di sentimenti che penso siano alla base di questo film.

Insomma alla ricerca di una recitazione naturale, sincera, evitando tutti di scivolare su una meccanicità che volevo assolutamente evitare.

Un film sui ruoli che ogni famiglia attribuisce ai propri componenti, ruoli che fanno comodo a tutti, un film che scardina questo concetto consapevole che poi tutto tornerà come prima.

Ma la vita è percezione di un momento, come la visione di un film.

luca

Luca è il nuovo lungometraggio d’animazione della Pixar

Luca, il lungometraggio d’animazione della Pixar ambientato in Italia e diretto da Enrico Casarosa, arriva nelle sale dopo la distribuzione in streaming su Disney+.

luca Il cast vocale è composto da Jacob Tremblay, Jack Dylan Grazer, Emma Berman, Maya Rudolph, Saverio Raimondo e Sacha Baron Cohen.

Italia, Portorosso, un piccolo paese nelle Cinque Terre, un ragazzo di nome Luca trascorre e vive delle esperienze indimenticabili insieme al suo nuovo migliore amico Alberto.

Le loro avventure sono fondamentali per la crescita e per il loro cambiamento. Siamo negli anni Sessanta

Ma entrambi nascondono un segreto: sono delle creature marine provenienti da un mondo sotto la superficie dell’acqua.

Il regista Casarosa parla della sua pellicola con particolare trasporto soprattutto perché la definisce fortemente autobiografica ispirata alla sua infanzia a Genova.

Il protagonista è basato su se stesso, mentre Alberto sul suo migliore amico.

Le mie estati sono state trascorse sulle spiagge – dice il regista –  è stato lì che ho incontrato il mio migliore amico quando avevo 11 anni. Nel film voglio rappresentare quel tipo di amicizie che ti aiutano a crescere”.

Non è un caso che la Pixar  per Luca si sia affidata al regista italiano che ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto.

Nato a Genova nel 1970 ha studiato a New York i segreti dell’animazione diventando presto storyboard artist delle più importanti case di produzione cinematografiche di animazione d’America. Da Blue Sky Studios a Disney, fino all’approdo in Pixar.  Ratatouille e Up, due film a cui collabora, vincono il Premio Oscar come miglior lungometraggio di animazione.

Con il primo ‘corto’ da regista, La Luna, riscuote un grande successo e riceve una candidatura al Premio Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione.

Nel film il regista ha inserito, presente anche nel trailer, il celebre brano di Edoardo Bennato  Il Gatto e la Volpe .

É una canzone con cui sono cresciuto – ha dichiarato il regista – un brano degli anni Settanta, quindi di un periodo successivo rispetto alla fine degli anni Cinquanta, inizio anni Sessanta in cui è ambientato il film.

Sono però felice di aver fatto questa eccezione perché è una canzone che mi ha sempre trasmesso il senso dello stare insieme, dell’amicizia, e in quest’ottica mi sembra che Luca e Alberto abbiano delle similitudini con il gatto e la volpe, due amici che si cacciano sempre insieme nei guai.

Ovviamente il brano parla anche di altro, ma è questo il motivo per cui l’ho scelto, per quel qualcosa di giocoso e divertente.

 

confidenza

Confidenza è il film diretto da Daniele Lucchetti con Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati

Confidenza è il film diretto da Daniele Lucchetti che cura anche il soggetto e la sceneggiatura con Francesco Piccolo.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone edito da Einaudi.

confidenzaNel cast di Confidenza ci sono: Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati,

ed inoltre

Isabella Ferrari, Roberto Latini, Luca Gallone, Giordano De Plano, Bruno Orlando.

La fotografia è di Ivan Casalgrandi.

Presentato in concorso all’IFFR – International Film Festival Rotterdam nella sezione “Big Screen”.

Confidenza è una produzione Indiana Production e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Netflix.

Il film è prodotto da: Fabrizio Donvito, Benedetto Habib, Marco Cohen.

Le musiche sono di Thom Yorke, con anche brani originali: il film esce al cinema dal 24 aprile con Vision Distribution.

Di cosa ha più vergogna Pietro, del segreto inconfessabile che racconta a Teresa,

la donna che dice di amare, o della sua intera esistenza, costruita per sembrare migliore di quello che è?

Confidenza ci offre il ritratto perfetto del maschio contemporaneo,

un uomo in fuga dalle sue debolezze che può soltanto sperare di essere, finalmente, smascherato.

 

Daniele Lucchetti sul film dice:

Troppa vicinanza con la persona amata può danneggiare la nostra vita? Amore e paura possono coesistere in un rapporto di coppia?

Confidenza racconta la vita sbilanciata di Pietro Vella, il suo essere perennemente col baricentro altrove.

Un professore presente nelle vite dei suoi studenti ma quasi assente a se stesso.

Una vita da impostore, con un segreto indicibile, un buco nero alle spalle, eppure stimato, adorato, e portato ad esempio ad una nazione intera.

Una vita intera condizionata dalla paura di essere smascherato dalla persona amata, l’unica con la quale in un momento di abbandono ha avuto totale fiducia.

barbie

Barbie il film di Greta Gerwig con Ryan Gosling e Margot Robbie debutta in prima su Sky

Barbie è il film di Greta Gerwig che firma anche la sceneggiatura Noah Baumbach.

Margot Robbie  interpreta Barbie e Ryan Gosling  è Ken.

 

barbieOltre a Margot Robbie e Ryan Gosling in Barbie ci sono: Will Ferrell, Kate McKinnon, Simu Liu, America Ferrera, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp,

Emma Mackey, Hari Nef, Michael Cera, Issa Rae, Kingsley Ben-Adir, Rhea Perlman, Ncuti Gatwa, Emerald Fennell, Sharon Rooney, Scott Evans,

Ana Cruz Kayne, Connor Swindells, Ritu Arya e Jamie Demetriou.

BARBIE, domenica 21 aprile in prima TV alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q via satellite o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzionale Sky HD 4K/Sky Ultra HD attivo.

“Barbieland”  è un “magico” regno dove tutti sono perfetti.

Barbie viene cacciata ad questa meraviglia di posto perché accusata di non essere abbastanza perfetta;

per questo motivo Barbie decide di partire per un’avventura nel mondo reale che la cambierà per sempre.

Curiosità sul film

Come accade spesso i papabili nomi di attrici circolati per interpretare la celebre bambola sono tanti;

Amy Schumer era la scelta per il ruolo principale, ma ha abbandonato il progetto a causa di conflitti di programmazione nel marzo 2017;

  • Anne Hathaway subentra ad Amy Schumer nel 2017, ma lascia il progetto nel 2018.

anche il nome di lady Gaga circola spesso per interpretare la protagonista, ma l’8 gennaio 2019 Warner Bros annuncia che Margot Robbie è ufficialmente la protagonista del film.

Diablo Cody ha ammesso di non avere una sceneggiatura completa quando era coinvolta nel progetto.

Ryan Gosling, invece, è l’unica scelta per il ruolo di Ken.

Warner Bros subentra nel progetto nel 2018 e diventa il distributore della pellicola al posto della Sony.

Emma Mackey, Connor Swindells e Ncuti Gatwa hanno già recitato nella serie tv di successo Sex Education(2019).

La trama di barbie ricorda quella del film tv Life Size(2000), una commedia fantasy con Tyra Banks e Lindsay Lohan in cui una bambola di nome Eve (simile alla Barbie) si trasforma in una persona reale.

Un sequel, intitolato Life-Size 2: A Christmas Eve, è stato presentato in anteprima il 2 dicembre 2018 su Freeform con Tyra Banks che ha ripreso il suo ruolo.

Gloria

Gloria! il film diretto da Margherita Vicario con Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Elio e Paolo Rossi

Gloria! è il film diretto da Margherita Vicario, esordio alla regia per l’attrice che ha anche scritto la sceneggiatura con Anita Rivaroli.

Nel cast di Gloria! ci sono: Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Elio, Natalino Balasso, Anita Kravos, Vincenzo Crea e Paolo Rossi.

gloriaGloria! è una produzione Tempesta con Rai Cinema e Tellfilm.

Il film è ambientato nell’istituto femminile Sant’Ignazio nella Venezia di fine ‘700.

Le giovani donne che lì coltivano la loro passione per la musica, dirette da un autoritario Maestro di Cappella,

preparano la loro personale rivoluzione artistica, scegliendo di distaccarsi dallo stile barocco contemporaneo

per dedicarsi a quelli che saranno i suoni del futuro.

La loro ribellione musicale diventa, di conseguenza, anche una ribellione al sistema ancora maschilista e patriarcale dell’epoca.

Sul film la regista Vicario dice: “Ci sono sempre state donne musiciste, molto libere creativamente, che trovavi o nelle corti o nei collegi, comunque in luoghi protetti.

Donne di talento che preferivano farsi suora pur di continuare a suonare.

Siccome erano le ‘ultime’, le reiette a volte i loro cognomi erano gli stessi dei loro strumenti.

Ho immaginato così che potevano anche esibirsi in brani molto moderni che nessuno avrebbe potuto sentire.

Insomma potevo fargli suonare quello che volevo senza essere smentita.

Vengo dalla musica e mi veniva sempre chiesto cosa pensavo delle donne nella musica d’oggi.

Così ho cominciato a studiare le compositrici dal 500 al 900 che erano tutte poco conosciute e

così ho fatto un film di fantasia per fare giustizia di quelle di cui non si sa nulla“.

 

Paolo Rossi sul suo ruolo afferma: “Fare un prete cattivo mi è venuto abbastanza facile.

Il comico ci gode ad avere a che fare con la parte oscura della vita.

Ad esempio i clown giocano con la violenza solo per esorcizzarla.

Strano destino il mio destino ho iniziato a lavorare in parrocchia dove ho fatto la mia prima rappresentazione, ma poi mi sono ritrovato a Lotta Continua”.

Elio delle Storie Tese sul ruolo di Romeo dice: “Bisogna dare un tributo a questa ragazza coraggiosa che è la Vicario

per aver avuto la forza di portare avanti una sua idea, quella di fare un film musicale e

in un contesto difficile come quello di oggi dove conta solo Internet.

cento domeniche

“Cento domeniche” è il film scritto, diretto ed interpretato da Antonio Albanese in prima tv su Sky

Cento domeniche è il film diretto da  Antonio Albanese da un soggetto dello stesso Albanese con Pietro Guerrera.
Nel cast di Cento domeniche  ci sono:

Antonio Albanese, Liliana Bottone, Bebo Storti, Sandra Ceccarelli, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani, Sandra Toffolatti, Martin Chishimba 

con la partecipazione straordinaria di Giulia Lazzarini.

cento domenicheIl film, una produzione Palomar e Leo, è prodotto da Carlo Degli Esposti, Nicola Serra Dario Fantoni in collaborazione con Vision Distribution società del gruppo Sky, Prime Video, Sky.

 Cento domeniche, in onda, in prima tv, lunedì 15 aprile alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21:45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Antonio, ex operaio di un cantiere nautico, conduce una vita mite e tranquilla: gioca a bocce con gli amici, si prende cura della madre anziana,

ha una ex moglie con cui è in ottimi rapporti ed Emilia, la sua unica e amatissima figlia.

Quando Emilia un giorno gli annuncia che ha deciso di sposarsi, Antonio è colmo di gioia, può finalmente coronare il suo sogno regalandole il ricevimento

che insieme hanno sempre sognato potendo contare sui risparmi di una vita.
La banca di cui è da sempre cliente sembra però nascondere qualcosa, i dipendenti sono all’improvviso sfuggenti e il direttore cambia inspiegabilmente di continuo.

L’impresa di pagare il matrimonio di sua figlia si rivelerà sempre più ardua e Antonio scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni.

Sul Cento domeniche il regista Albanese dice:

Immaginate da un giorno all’altro che tutto quello che avete costruito con sacrificio

nell’arco della vostra vita vi venga portato via.

E che assieme ai vostri beni spariscano

anche la vostra serenità e la capacità di guardare al futuro con fiducia.

Immaginate che a quel punto l’affetto e il conforto di chi vi vuole bene non sia più sufficiente a

reggere l’onda d’urto della vergogna.

Perché di quel mostruoso raggiro, ingiustamente, vi sentite anche responsabili.

Questo è quello che capita ad Antonio Riva, il protagonista della nostra storia.

Antonio è una delle tante vittime dei crack bancari.

Storie di ordinaria avidità, che hanno travolto le esistenze di centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori su e giù per la penisola.

Quello che Antonio subisce è un tradimento.

In quella provincia operosa dove è cresciuto, della banca del paese ci si è sempre fidati.

Per tutti la banca è sempre stata il confessionale: conosce vita, morte e miracoli di tutta quella comunità.

Ne ha accompagnato la crescita, finanziato il desiderio legittimo di avere una casa propria.

Per questo, alla scoperta del raggiro, la prima reazione di Antonio è di incredulità.

Poi subentra lo smarrimento e l’angoscia di chi è stato tradito proprio da chi si fidava, la

vergogna di non aver intuito quanto stava accadendo.

Ho sentito la necessità di raccontare questa storia, non solo per l’universalità che

esprime, ma soprattutto mi ha colpito la dignità che le persone come Antonio hanno

manifestato in queste circostanze.

La fiducia nel proprio lavoro, l’attaccamento alle proprie radici, quella straordinaria capacità di accontentarsi e di vivere una vita serena fatta di piccole cose e di relazioni autentiche.

Per questo l’onda del raggiro e del tradimento li ha travolti: non erano pronti ad affrontarla.

Per questo abbiamo deciso di dedicare questo film alle centinaia di migliaia di persone

tradite dall’avidità.

il clandestino

“Il clandestino” la serie diretta da Rolando Ravello con Edoardo Leo e Hassani Shapi in onda su Rai 1

“Il Clandestino” è la serie crime comedy in sei serate creata da Ugo Ripamonti e Renato Sannio, scritta da Ugo Ripamonti, Renato Sannio e Michele Pellegrini per la regia di Rolando Ravello.

La serie, girata a Milano, va in onda su Rai 1 dall’8 aprile.

il clandestino“Il Clandestino” è una coproduzione Rai Fiction – Italian International Film, prodotta da Fulvio e Paola Lucisano.

Nel cast de “Il clandestino” ci sono:

Edoardo Leo, Hassani Shapi, Alice Arcuri, Fausto Maria Sciarappa, Lavinia Longhi, Mattia Mele, Michele Savoia, Isabella Mottinelli, Tia Architto e Simone Colombari.

Luca Travaglia, ex ispettore capo dell’antiterrorismo, si dimette dalla Polizia dopo un attentato che è costato la vita alla sua donna e l’uso delle gambe al più giovane dei suoi agenti.

Non riuscendo a perdonarsi per l’accaduto, Travaglia lascia Roma e si trasferisce a Milano, dove tira avanti facendo il buttafuori nelle discoteche.

Vive in un minuscolo loft all’interno di un’officina meccanica gestita da Palitha, un intraprendente cingalese trapiantato con la moglie a Milano.

Il giorno in cui Palitha, suo malgrado, finisce nei guai, Travaglia decide di aiutarlo.

Il regista Ravello sulla serie dice:

«Nella serie “Il Clandestino” torno a parlare, ancora una volta, di coloro che, a torto, vengono considerati gli ultimi in questo mondo e

che invece sono gli unici che mi sembra conservino l’elemento radicale e fondante di ciò che l’uomo ha di buono: l’empatia».

Sul personaggio Edoardo Leo dice:

“Travaglia all’impronta può risultare antipatico e respingente invece lentamente il pubblico lo amerà.

È uno che soffre e che ha deciso di espiare dolore cercando di aiutare quelli che prima non vedeva e che ora riconosce:

i clandestini, gli invisibili. E si mette a disposizione non per altruismo, ma per superare il senso di colpa.

Luca riesce a rinascere affidandosi agli altri e credo sia un messaggio importante di questi tempi.

mi piacerebbe essere clandestino ancora per un po’, spero che Travaglia entri nel cuore del pubblico”.

ripley

Ripley la serie scritta, diretta e ideata da Steven Zaillian con Andrew Scott, Dakota Fanning, Johnny Flynn in onda su Netflix

Ripley è la serie scritta, ideata e diretta da Steven Zaillian  basata sul romanzo di Patricia Highsmith,

Il talento di Mr. Ripley, già adattato per il grande schermo nel 1999.

Ripley è una miniserie di 8 episodi, in onda su Netflix dal 4 aprile,  che ripropone la storia del truffatore Tom Ripley  girata tra America e Italia interamente in bianco e nero.

ripleyLa serie Ripley è co-prodotta da Showtime ed Endemol Shine North America in collaborazione con Entertainment 360 e Filmrights.

Tom Ripley è un giovane imbroglione che vive a New York che viene ingaggiato dal ricco industriale Herbert Greenleaf per convincere suo figlio a tornare negli Stati Uniti dalla sua vita da playboy in Italia.

Recatosi in Italia, però, Tom diventa ossessionato da Dickie e dalla sua vita lussuosa e spensierata, al punto da adottare la sua identità

e iniziare a manipolare gli altri per proteggere il suo nuovo stile di vita.

Tra i due la relazione diventa tesa e, durante una lite, Tom uccide il rampollo Greenleaf.

Per evitare di essere scoperto, falsifica quindi la scena del crimine e costruisce menzogne per continuare a vivere con l’identità di Dickie…

Nel cast di Ripley ci sono: Andrew Scott, Dakota Fanning, Johnny Flynn.

Il cast include anche Eliot Sumner, Maurizio Lombardi, Margherita Buy, John Malkovich, Kenneth Lonergan e Ann Cusack, Renato Solpietro, Francesca Romana Bergamo.

La città protagonista della serie è Atrani, il più piccolo comune italiano in provincia di Salerno, ma la serie è girata a Roma, Firenze, Venezia e poi ancora la New York City dei primi anni ’60.

Il regista Zaillian su Ripley dice:

Una delle cose più interessanti del personaggio creato da Patricia Highsmith è che l’ha concepito in modo tale da farci non solo,

in qualche modo, comprendere le sue azioni, ma ci rende quasi complici.

Non ho mai visto Tom come uno psicopatico, anche se è così che spesso viene definito.

Non è un killer di professione, questo è chiaro, perché i suoi omicidi sono sciatti, senza premeditazione”.

Il protagonista  Scott sul suo personaggio afferma:

“Non mi interessa definire Tom come uno psicopatico o sociopatico.

Credo che non sia un killer nato, anzi, fallisce e commetta errori, molti dei quali li vediamo in tempo reale ed è da quelli che poi emerge il suo vero talento”.

zamora

Zamora film d’esordio alla regia di Neri Marcorè tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Perrone nelle sale dal 4 aprile

Zamora è il film d’esordio alla regia di Neri Marcorè.

Marcorè è anche autore della sceneggiatura con Maurizio Careddu, Paola Mammin e Alessandro Rossi liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Roberto Perrone (HarperCollins).

 Nel cast di Zamora ci sono: Alberto Paradossi, Giovanni Storti, Walter Leonardi, neri Marcorè.

zamoraIl cast include anche Marta Gastini, Anna Ferraioli Ravel, Giovanni Esposito, Giacomo Poretti, Pia Engleberth, Giuseppe Antignati,

Pia Lanciotti, Marco Ripoldi, Dario Costa, Giulia Gonella, Alessandro Besentini, Francesco Villa, Corinna Locastro, Massimiliano Loizzi, Davide Ferrario, Antonio Catania.

Il film è una produzione Pepito Produzioni, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte distribuito da 01 distribution.

 

Walter Vismara conduce una vita ordinata e senza sorprese:

ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano.

Da un giorno all’altro la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano,

al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto.

Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni Brera)

e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati.

Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si dichiara portiere solo

perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da quel momento,

per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli allenamenti

settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio.

Subisce così lo sfottò dei colleghi;

tra questi, l’ingegner Gusperti lo ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli anni ‘30.

Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra, il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi,

coinvolgendo un ex-atleta ormai caduto in disgrazia.

Nel calcio, come del resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima.

 

Marcorè su Zamora dice:

Parafrasando Moretti in Sogni d’oro, “Zamora è il mio film più bello”. Anche perché è l’unico che abbia mai diretto ma mi auguro davvero non sia l’ultimo,

perché è stata un’esperienza entusiasmante per me, a cominciare dal rapporto umano prima ancora che professionale che si è instaurato con tutte le persone che hanno collaborato a questa produzione

Se Zamora incontrerà i favori del pubblico e della critica, il merito è di tutta la squadra, da chi ha iniziato a scrivere la storia insieme a me a chi ha messo il sigillo sui titoli di coda.

In ogni caso me ne prendo tutta la responsabilità, perché il film rispecchia totalmente il mio gusto e

ciò che volevo raccontare a partire dalla base del romanzo di Roberto Perrone, a cui ho voluto dedicarlo.

A tal proposito, se c’è un rammarico è quello di non essere riuscito a fare in tempo a mostrargli altro che qualche foto di scena e piccoli spezzoni montati,

ma la sua commozione alla lettura della sceneggiatura resta per me motivo di gioia e ricordo dolcissimo.

Si trattava poi di rappresentare gli anni ’60 anche dal punto di vista cromatico:

non potendo attingere a documenti che ci restituissero i colori di quell’epoca, dato che foto e film erano essenzialmente ancora in bianco e nero,

bisognava inventare dei toni suggestivi ed evocativi.

Era un’Italia vivace, allegra, ambiziosa, sulle ali di uno sviluppo economico grazie al quale il benessere, la felicità sembravano essere alla portata di tutti;

ma era un’Italia altrettanto semplice, pervasa da un sentimento di innocenza e di entusiasmo,

come succede quando ancora non si percepiscono le turbolenze dell’adolescenza e

si respira a pieni polmoni l’incoscienza di un’infanzia che ci illudiamo possa essere eterna.