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confidenza

Confidenza è il film diretto da Daniele Lucchetti con Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati

Confidenza è il film diretto da Daniele Lucchetti che cura anche il soggetto e la sceneggiatura con Francesco Piccolo.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone edito da Einaudi.

confidenzaNel cast di Confidenza ci sono: Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati,

ed inoltre

Isabella Ferrari, Roberto Latini, Luca Gallone, Giordano De Plano, Bruno Orlando.

La fotografia è di Ivan Casalgrandi.

Presentato in concorso all’IFFR – International Film Festival Rotterdam nella sezione “Big Screen”.

Confidenza è una produzione Indiana Production e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Netflix.

Il film è prodotto da: Fabrizio Donvito, Benedetto Habib, Marco Cohen.

Le musiche sono di Thom Yorke, con anche brani originali: il film esce al cinema dal 24 aprile con Vision Distribution.

Di cosa ha più vergogna Pietro, del segreto inconfessabile che racconta a Teresa,

la donna che dice di amare, o della sua intera esistenza, costruita per sembrare migliore di quello che è?

Confidenza ci offre il ritratto perfetto del maschio contemporaneo,

un uomo in fuga dalle sue debolezze che può soltanto sperare di essere, finalmente, smascherato.

 

Daniele Lucchetti sul film dice:

Troppa vicinanza con la persona amata può danneggiare la nostra vita? Amore e paura possono coesistere in un rapporto di coppia?

Confidenza racconta la vita sbilanciata di Pietro Vella, il suo essere perennemente col baricentro altrove.

Un professore presente nelle vite dei suoi studenti ma quasi assente a se stesso.

Una vita da impostore, con un segreto indicibile, un buco nero alle spalle, eppure stimato, adorato, e portato ad esempio ad una nazione intera.

Una vita intera condizionata dalla paura di essere smascherato dalla persona amata, l’unica con la quale in un momento di abbandono ha avuto totale fiducia.

barbie

Barbie il film di Greta Gerwig con Ryan Gosling e Margot Robbie debutta in prima su Sky

Barbie è il film di Greta Gerwig che firma anche la sceneggiatura Noah Baumbach.

Margot Robbie  interpreta Barbie e Ryan Gosling  è Ken.

 

barbieOltre a Margot Robbie e Ryan Gosling in Barbie ci sono: Will Ferrell, Kate McKinnon, Simu Liu, America Ferrera, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp,

Emma Mackey, Hari Nef, Michael Cera, Issa Rae, Kingsley Ben-Adir, Rhea Perlman, Ncuti Gatwa, Emerald Fennell, Sharon Rooney, Scott Evans,

Ana Cruz Kayne, Connor Swindells, Ritu Arya e Jamie Demetriou.

BARBIE, domenica 21 aprile in prima TV alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q via satellite o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzionale Sky HD 4K/Sky Ultra HD attivo.

“Barbieland”  è un “magico” regno dove tutti sono perfetti.

Barbie viene cacciata ad questa meraviglia di posto perché accusata di non essere abbastanza perfetta;

per questo motivo Barbie decide di partire per un’avventura nel mondo reale che la cambierà per sempre.

Curiosità sul film

Come accade spesso i papabili nomi di attrici circolati per interpretare la celebre bambola sono tanti;

Amy Schumer era la scelta per il ruolo principale, ma ha abbandonato il progetto a causa di conflitti di programmazione nel marzo 2017;

  • Anne Hathaway subentra ad Amy Schumer nel 2017, ma lascia il progetto nel 2018.

anche il nome di lady Gaga circola spesso per interpretare la protagonista, ma l’8 gennaio 2019 Warner Bros annuncia che Margot Robbie è ufficialmente la protagonista del film.

Diablo Cody ha ammesso di non avere una sceneggiatura completa quando era coinvolta nel progetto.

Ryan Gosling, invece, è l’unica scelta per il ruolo di Ken.

Warner Bros subentra nel progetto nel 2018 e diventa il distributore della pellicola al posto della Sony.

Emma Mackey, Connor Swindells e Ncuti Gatwa hanno già recitato nella serie tv di successo Sex Education(2019).

La trama di barbie ricorda quella del film tv Life Size(2000), una commedia fantasy con Tyra Banks e Lindsay Lohan in cui una bambola di nome Eve (simile alla Barbie) si trasforma in una persona reale.

Un sequel, intitolato Life-Size 2: A Christmas Eve, è stato presentato in anteprima il 2 dicembre 2018 su Freeform con Tyra Banks che ha ripreso il suo ruolo.

Gloria

Gloria! il film diretto da Margherita Vicario con Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Elio e Paolo Rossi

Gloria! è il film diretto da Margherita Vicario, esordio alla regia per l’attrice che ha anche scritto la sceneggiatura con Anita Rivaroli.

Nel cast di Gloria! ci sono: Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Elio, Natalino Balasso, Anita Kravos, Vincenzo Crea e Paolo Rossi.

gloriaGloria! è una produzione Tempesta con Rai Cinema e Tellfilm.

Il film è ambientato nell’istituto femminile Sant’Ignazio nella Venezia di fine ‘700.

Le giovani donne che lì coltivano la loro passione per la musica, dirette da un autoritario Maestro di Cappella,

preparano la loro personale rivoluzione artistica, scegliendo di distaccarsi dallo stile barocco contemporaneo

per dedicarsi a quelli che saranno i suoni del futuro.

La loro ribellione musicale diventa, di conseguenza, anche una ribellione al sistema ancora maschilista e patriarcale dell’epoca.

Sul film la regista Vicario dice: “Ci sono sempre state donne musiciste, molto libere creativamente, che trovavi o nelle corti o nei collegi, comunque in luoghi protetti.

Donne di talento che preferivano farsi suora pur di continuare a suonare.

Siccome erano le ‘ultime’, le reiette a volte i loro cognomi erano gli stessi dei loro strumenti.

Ho immaginato così che potevano anche esibirsi in brani molto moderni che nessuno avrebbe potuto sentire.

Insomma potevo fargli suonare quello che volevo senza essere smentita.

Vengo dalla musica e mi veniva sempre chiesto cosa pensavo delle donne nella musica d’oggi.

Così ho cominciato a studiare le compositrici dal 500 al 900 che erano tutte poco conosciute e

così ho fatto un film di fantasia per fare giustizia di quelle di cui non si sa nulla“.

 

Paolo Rossi sul suo ruolo afferma: “Fare un prete cattivo mi è venuto abbastanza facile.

Il comico ci gode ad avere a che fare con la parte oscura della vita.

Ad esempio i clown giocano con la violenza solo per esorcizzarla.

Strano destino il mio destino ho iniziato a lavorare in parrocchia dove ho fatto la mia prima rappresentazione, ma poi mi sono ritrovato a Lotta Continua”.

Elio delle Storie Tese sul ruolo di Romeo dice: “Bisogna dare un tributo a questa ragazza coraggiosa che è la Vicario

per aver avuto la forza di portare avanti una sua idea, quella di fare un film musicale e

in un contesto difficile come quello di oggi dove conta solo Internet.

cento domeniche

“Cento domeniche” è il film scritto, diretto ed interpretato da Antonio Albanese in prima tv su Sky

Cento domeniche è il film diretto da  Antonio Albanese da un soggetto dello stesso Albanese con Pietro Guerrera.
Nel cast di Cento domeniche  ci sono:

Antonio Albanese, Liliana Bottone, Bebo Storti, Sandra Ceccarelli, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani, Sandra Toffolatti, Martin Chishimba 

con la partecipazione straordinaria di Giulia Lazzarini.

cento domenicheIl film, una produzione Palomar e Leo, è prodotto da Carlo Degli Esposti, Nicola Serra Dario Fantoni in collaborazione con Vision Distribution società del gruppo Sky, Prime Video, Sky.

 Cento domeniche, in onda, in prima tv, lunedì 15 aprile alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21:45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Antonio, ex operaio di un cantiere nautico, conduce una vita mite e tranquilla: gioca a bocce con gli amici, si prende cura della madre anziana,

ha una ex moglie con cui è in ottimi rapporti ed Emilia, la sua unica e amatissima figlia.

Quando Emilia un giorno gli annuncia che ha deciso di sposarsi, Antonio è colmo di gioia, può finalmente coronare il suo sogno regalandole il ricevimento

che insieme hanno sempre sognato potendo contare sui risparmi di una vita.
La banca di cui è da sempre cliente sembra però nascondere qualcosa, i dipendenti sono all’improvviso sfuggenti e il direttore cambia inspiegabilmente di continuo.

L’impresa di pagare il matrimonio di sua figlia si rivelerà sempre più ardua e Antonio scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni.

Sul Cento domeniche il regista Albanese dice:

Immaginate da un giorno all’altro che tutto quello che avete costruito con sacrificio

nell’arco della vostra vita vi venga portato via.

E che assieme ai vostri beni spariscano

anche la vostra serenità e la capacità di guardare al futuro con fiducia.

Immaginate che a quel punto l’affetto e il conforto di chi vi vuole bene non sia più sufficiente a

reggere l’onda d’urto della vergogna.

Perché di quel mostruoso raggiro, ingiustamente, vi sentite anche responsabili.

Questo è quello che capita ad Antonio Riva, il protagonista della nostra storia.

Antonio è una delle tante vittime dei crack bancari.

Storie di ordinaria avidità, che hanno travolto le esistenze di centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori su e giù per la penisola.

Quello che Antonio subisce è un tradimento.

In quella provincia operosa dove è cresciuto, della banca del paese ci si è sempre fidati.

Per tutti la banca è sempre stata il confessionale: conosce vita, morte e miracoli di tutta quella comunità.

Ne ha accompagnato la crescita, finanziato il desiderio legittimo di avere una casa propria.

Per questo, alla scoperta del raggiro, la prima reazione di Antonio è di incredulità.

Poi subentra lo smarrimento e l’angoscia di chi è stato tradito proprio da chi si fidava, la

vergogna di non aver intuito quanto stava accadendo.

Ho sentito la necessità di raccontare questa storia, non solo per l’universalità che

esprime, ma soprattutto mi ha colpito la dignità che le persone come Antonio hanno

manifestato in queste circostanze.

La fiducia nel proprio lavoro, l’attaccamento alle proprie radici, quella straordinaria capacità di accontentarsi e di vivere una vita serena fatta di piccole cose e di relazioni autentiche.

Per questo l’onda del raggiro e del tradimento li ha travolti: non erano pronti ad affrontarla.

Per questo abbiamo deciso di dedicare questo film alle centinaia di migliaia di persone

tradite dall’avidità.

il clandestino

“Il clandestino” la serie diretta da Rolando Ravello con Edoardo Leo e Hassani Shapi in onda su Rai 1

“Il Clandestino” è la serie crime comedy in sei serate creata da Ugo Ripamonti e Renato Sannio, scritta da Ugo Ripamonti, Renato Sannio e Michele Pellegrini per la regia di Rolando Ravello.

La serie, girata a Milano, va in onda su Rai 1 dall’8 aprile.

il clandestino“Il Clandestino” è una coproduzione Rai Fiction – Italian International Film, prodotta da Fulvio e Paola Lucisano.

Nel cast de “Il clandestino” ci sono:

Edoardo Leo, Hassani Shapi, Alice Arcuri, Fausto Maria Sciarappa, Lavinia Longhi, Mattia Mele, Michele Savoia, Isabella Mottinelli, Tia Architto e Simone Colombari.

Luca Travaglia, ex ispettore capo dell’antiterrorismo, si dimette dalla Polizia dopo un attentato che è costato la vita alla sua donna e l’uso delle gambe al più giovane dei suoi agenti.

Non riuscendo a perdonarsi per l’accaduto, Travaglia lascia Roma e si trasferisce a Milano, dove tira avanti facendo il buttafuori nelle discoteche.

Vive in un minuscolo loft all’interno di un’officina meccanica gestita da Palitha, un intraprendente cingalese trapiantato con la moglie a Milano.

Il giorno in cui Palitha, suo malgrado, finisce nei guai, Travaglia decide di aiutarlo.

Il regista Ravello sulla serie dice:

«Nella serie “Il Clandestino” torno a parlare, ancora una volta, di coloro che, a torto, vengono considerati gli ultimi in questo mondo e

che invece sono gli unici che mi sembra conservino l’elemento radicale e fondante di ciò che l’uomo ha di buono: l’empatia».

Sul personaggio Edoardo Leo dice:

“Travaglia all’impronta può risultare antipatico e respingente invece lentamente il pubblico lo amerà.

È uno che soffre e che ha deciso di espiare dolore cercando di aiutare quelli che prima non vedeva e che ora riconosce:

i clandestini, gli invisibili. E si mette a disposizione non per altruismo, ma per superare il senso di colpa.

Luca riesce a rinascere affidandosi agli altri e credo sia un messaggio importante di questi tempi.

mi piacerebbe essere clandestino ancora per un po’, spero che Travaglia entri nel cuore del pubblico”.

ripley

Ripley la serie scritta, diretta e ideata da Steven Zaillian con Andrew Scott, Dakota Fanning, Johnny Flynn in onda su Netflix

Ripley è la serie scritta, ideata e diretta da Steven Zaillian  basata sul romanzo di Patricia Highsmith,

Il talento di Mr. Ripley, già adattato per il grande schermo nel 1999.

Ripley è una miniserie di 8 episodi, in onda su Netflix dal 4 aprile,  che ripropone la storia del truffatore Tom Ripley  girata tra America e Italia interamente in bianco e nero.

ripleyLa serie Ripley è co-prodotta da Showtime ed Endemol Shine North America in collaborazione con Entertainment 360 e Filmrights.

Tom Ripley è un giovane imbroglione che vive a New York che viene ingaggiato dal ricco industriale Herbert Greenleaf per convincere suo figlio a tornare negli Stati Uniti dalla sua vita da playboy in Italia.

Recatosi in Italia, però, Tom diventa ossessionato da Dickie e dalla sua vita lussuosa e spensierata, al punto da adottare la sua identità

e iniziare a manipolare gli altri per proteggere il suo nuovo stile di vita.

Tra i due la relazione diventa tesa e, durante una lite, Tom uccide il rampollo Greenleaf.

Per evitare di essere scoperto, falsifica quindi la scena del crimine e costruisce menzogne per continuare a vivere con l’identità di Dickie…

Nel cast di Ripley ci sono: Andrew Scott, Dakota Fanning, Johnny Flynn.

Il cast include anche Eliot Sumner, Maurizio Lombardi, Margherita Buy, John Malkovich, Kenneth Lonergan e Ann Cusack, Renato Solpietro, Francesca Romana Bergamo.

La città protagonista della serie è Atrani, il più piccolo comune italiano in provincia di Salerno, ma la serie è girata a Roma, Firenze, Venezia e poi ancora la New York City dei primi anni ’60.

Il regista Zaillian su Ripley dice:

Una delle cose più interessanti del personaggio creato da Patricia Highsmith è che l’ha concepito in modo tale da farci non solo,

in qualche modo, comprendere le sue azioni, ma ci rende quasi complici.

Non ho mai visto Tom come uno psicopatico, anche se è così che spesso viene definito.

Non è un killer di professione, questo è chiaro, perché i suoi omicidi sono sciatti, senza premeditazione”.

Il protagonista  Scott sul suo personaggio afferma:

“Non mi interessa definire Tom come uno psicopatico o sociopatico.

Credo che non sia un killer nato, anzi, fallisce e commetta errori, molti dei quali li vediamo in tempo reale ed è da quelli che poi emerge il suo vero talento”.

zamora

Zamora film d’esordio alla regia di Neri Marcorè tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Perrone nelle sale dal 4 aprile

Zamora è il film d’esordio alla regia di Neri Marcorè.

Marcorè è anche autore della sceneggiatura con Maurizio Careddu, Paola Mammin e Alessandro Rossi liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Roberto Perrone (HarperCollins).

 Nel cast di Zamora ci sono: Alberto Paradossi, Giovanni Storti, Walter Leonardi, neri Marcorè.

zamoraIl cast include anche Marta Gastini, Anna Ferraioli Ravel, Giovanni Esposito, Giacomo Poretti, Pia Engleberth, Giuseppe Antignati,

Pia Lanciotti, Marco Ripoldi, Dario Costa, Giulia Gonella, Alessandro Besentini, Francesco Villa, Corinna Locastro, Massimiliano Loizzi, Davide Ferrario, Antonio Catania.

Il film è una produzione Pepito Produzioni, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte distribuito da 01 distribution.

 

Walter Vismara conduce una vita ordinata e senza sorprese:

ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano.

Da un giorno all’altro la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano,

al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto.

Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni Brera)

e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati.

Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si dichiara portiere solo

perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da quel momento,

per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli allenamenti

settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio.

Subisce così lo sfottò dei colleghi;

tra questi, l’ingegner Gusperti lo ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli anni ‘30.

Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra, il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi,

coinvolgendo un ex-atleta ormai caduto in disgrazia.

Nel calcio, come del resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima.

 

Marcorè su Zamora dice:

Parafrasando Moretti in Sogni d’oro, “Zamora è il mio film più bello”. Anche perché è l’unico che abbia mai diretto ma mi auguro davvero non sia l’ultimo,

perché è stata un’esperienza entusiasmante per me, a cominciare dal rapporto umano prima ancora che professionale che si è instaurato con tutte le persone che hanno collaborato a questa produzione

Se Zamora incontrerà i favori del pubblico e della critica, il merito è di tutta la squadra, da chi ha iniziato a scrivere la storia insieme a me a chi ha messo il sigillo sui titoli di coda.

In ogni caso me ne prendo tutta la responsabilità, perché il film rispecchia totalmente il mio gusto e

ciò che volevo raccontare a partire dalla base del romanzo di Roberto Perrone, a cui ho voluto dedicarlo.

A tal proposito, se c’è un rammarico è quello di non essere riuscito a fare in tempo a mostrargli altro che qualche foto di scena e piccoli spezzoni montati,

ma la sua commozione alla lettura della sceneggiatura resta per me motivo di gioia e ricordo dolcissimo.

Si trattava poi di rappresentare gli anni ’60 anche dal punto di vista cromatico:

non potendo attingere a documenti che ci restituissero i colori di quell’epoca, dato che foto e film erano essenzialmente ancora in bianco e nero,

bisognava inventare dei toni suggestivi ed evocativi.

Era un’Italia vivace, allegra, ambiziosa, sulle ali di uno sviluppo economico grazie al quale il benessere, la felicità sembravano essere alla portata di tutti;

ma era un’Italia altrettanto semplice, pervasa da un sentimento di innocenza e di entusiasmo,

come succede quando ancora non si percepiscono le turbolenze dell’adolescenza e

si respira a pieni polmoni l’incoscienza di un’infanzia che ci illudiamo possa essere eterna.

"Un mondo a parte"

“Un mondo a parte” il film di Riccardo Milani che firma anche la regia con Antonio Albanese e Virginia Raffaeli nelle sale dal 28 marzo

Un mondo a parte è il film scritto da Michele Astori e Riccardo Milani che firma anche la regia.

Nel cast di Un mondo a parte ci sono: Antonio Albanese, Virginia Raffaele e con Sergio Saltarelli, Alessandra Barbonetti.

Il soggetto e la sceneggiatura sono di Michele Astori e Riccardo Milani.

Il film è prodotto da WILDSIDE, società del gruppo FREMANTLE in associazione con MEDUSA FILM

un mondo a parteProdotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside società del gruppo Fremantle

in associazione con Medusa Film.

Una distribuzione MEDUSA FILM.

Per il maestro elementare Michele Cortese sembra aprirsi una nuova vita.

Dopo 40 anni di insegnamento nella giungla romana, riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico:

una scuola composta da un’unica pluriclasse, con bambini dai 7 ai 10 anni, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Grazie all’aiuto della vicepreside Agnese e dei bambini, supera la sua inadeguatezza metropolitana e diventa uno di loro.

Quando tutto sembra andare per il meglio però, arriva la notizia che la scuola, per mancanza di iscrizioni, a giugno chiuderà. Inizia così una corsa contro il tempo per evitarne la chiusura in qualsiasi modo.

Riccardo Milani su Un mondo a parte dice:

“Ho maturato questo film in decenni passati nei piccoli centri montani d’Abruzzo, dopo aver visto queste comunità svuotarsi passando, nel tempo, da 3000 a 1000 a 300 abitanti, e le loro scuole chiudere.

Un giorno d’inverno di due anni fa, sono entrato in una scuola chiusa da tempo:

è stato in quel momento che è cominciato “Un mondo a parte” e

in quella scuola abbandonata abbiamo girato tutto il film facendole, per un paio di mesi, riprendere vita.

E ho cominciato con la consapevolezza che in queste piccole comunità di tutto il nostro paese, sta piano piano affacciandosi una consapevolezza di cambiamento.

Sapevo che in molti piccoli centri amministratori e cittadini, per tenere in piedi le scuole,

hanno messo in atto da anni espedienti più o meno legali, ma di cui tutti sono a conoscenza;

molte scuole, cioè l’asse portante della nostra società, si sono salvate così –in maniera arrangiata e autonoma, ma efficace. Questo è quello che si fa in migliaia di piccoli centri di tutta Italia.

E questo è quello che forse si dovrebbe fare in tutto il nostro paese:

tagliare la testa al gallo, come canta Ivan Graziani, fare di tutto per difendere la propria identità, la capacità di decidere e partecipare, da protagonisti, alla vita attiva del paese.

Una resistenza culturale contro un nemico comune, indifferenza e rassegnazione, impegnarsi per un presente e un futuro migliori per se stessi e per il proprio paese.

E tutto questo passa attraverso chi questo futuro lo difende – cioè i nostri insegnanti – e chi lo incarna – cioè i nostri bambini e la loro educazione.

Ho visto insegnanti in questo territorio, qui come in tutto il paese, fare 150 chilometri al giorno con neve, ghiaccio e bufera pur di fare il loro lavoro.

Per difenderlo, sì, ma anche perché credono profondamente nell’importanza del loro ruolo.

Ho visto un paese che si salva con l’aiuto di tutti, che difende l’istruzione perché è la base di qualsiasi comunità, che vuole sopravvivere in pace con le ricchezze del suo territorio,

che si salva grazie a cittadini che, pur non essendo nati nel nostro paese, ne sono diventata parte attiva e viva superando barriere umane, politiche e ideologiche.

Perché le cose giuste e necessarie superano le divisioni politiche. Perché sono giuste e basta.

Spero solo, come sempre, che arrivi al pubblico un film sincero e appassionato”.

call my agnet

Call my agent – Italia la seconda stagione diretta da Luca Ribuoli in onda su Sky dal 22 marzo

 

Call my agent – Italia è la serie Sky Original remake del cult Dix pour cent diretta da Luca Ribuoli,

scritta da Lisa Nur Sultan con Federico Baccomo e Dario D’Amato, prodotta da Sky Studios e da Palomar.

La serie va in onda  dal 22 marzo in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW con due nuovi episodi a settimana (su Sky Serie tutti i venerdì in prima serata), disponibili anche on demand e in 4K HDR.

call my agentIn Call my agent – Italia tornano tutti i protagonisti della prima stagione:

Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico  Marzia Ubaldi, Sara Lazzaro,

Francesco Russo e Paola Buratto, Pietro De Nova, Kaze,  Emanuela Fanelli, Corrado Guzzanti.

Ed inoltre le guest di ciascuna puntata nei panni di se stessi:

Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino e Gian Marco Tognazzi, Claudio Santamaria e Francesca Barra, Serena Rossi e Davide Devenuto, Elodie, Sabrina Impacciatore.

 

Lea, Gabriele, Vittorio ed Elvira: i soci della storica agenzia di spettacolo romana Claudio Maiorana Agency, nota a tutti come “CMA”, sono pronti ad affrontare altre sfide.

Un nuovo capo, storie d’amore inaspettate, molti imprevisti e tante nuove special guest.

Con l’aiuto dei fidati assistenti – Camilla, Pierpaolo, Monica e Sofia – i nostri agenti sono disposti a tutto pur di far brillare le loro stelle, volti noti e amatissimi dal pubblico, grandi personaggi dello showbiz italiano che interpretano loro stessi.

Il divertimento si riconferma con il ritorno di Corrado Guzzanti, ancora “preda” della terribile Luana Pericoli e tante novità.

Nelle sue note il regista Luca Ribuoli dice:

La seconda stagione di Call My Agent – Italia è un affondo nell’emotività delle star.

Quel che accade alla star ha a che fare con gli impulsi, le paure, i desideri e i sogni, gli equilibri cercati e quasi mai trovati per sopravvivere a se stessa,

per assicurarsi un’occasione di entrare nell’Olimpo, di consolidare quello status,

di ritrovare la fiducia e la stima degli altri, di accreditarsi per esistere dentro e fuori la scena.

Gli affetti e gli amori, insomma le cose importanti, sono quasi degli incidenti che bisogna far rientrare nel treno dello spettacolo-vita, che corre veloce e che nessuno sa o può fermare.

I momenti della vita della star coincidono con quelli dell’attore in scena in un continuo entrare e uscire dalla realtà.

Se la vita è adesso, qui e ora, allora il farsi del racconto della seconda stagione di Call My Agent – Italia

vive di quell’immediatezza, di quei momenti cercati, sperati, sollecitati in cui tutto vive di luce inattesa.

Ho girato quasi in apnea una serie molto ricca di avvenimenti, fatti e incidenti che restituiscono l’esatta condizione di come vive un agente dello spettacolo,

che deve reggere i colpi delle novità dell’ultimo minuto e l’isteria dell’ultimo secondo.

Insomma, ho cercato questa volta di essere uno dei miei attori, immergendomi ancora di più,

vivendo insieme a loro le urgenze degli eventi come il Festival di Venezia, con tutta la carica emotiva che porta con sé.

Il risultato è una serie sull’orlo di una crisi di nervi, immersa nell’incomprensibile e inafferrabile mondo contemporaneo.

 

 

 

un altro ferragosto

Un altro Ferragosto è il film di Paolo Virzì con Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni

Un altro Ferragosto è il film diretto da Paolo Virzì sequel, dopo 24 anni, di Ferie d’agosto.

La sceneggiatura è di Paolo Virzì, Francesco Bruni, Carlo Virzì, la produzione è di Lotus Production – Leone Film Group, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura.

un altro ferragostoLa distribuzione in italiano è a cura di 01 Distribution.

I protagonisti di Un altro Ferragosto sono: Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni,

Anna Ferraioli Ravel, Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Paola Tiziana Cruciani e Agnese Claisse.

Nel cast anche Gigio Alberti, Claudia Della Seta, Lorenzo Fantastichini, Liliana Fiorelli, Raffaella Lebboroni, Milena Mancini,

Maria Laura Rondanini, Ema Stokholma, Lele Vannoli e Silvio Vannucci.

In una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta.

Oggi Altiero Molino è un ventiseienne imprenditore digitale e torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malandato e regalargli un’ultima vacanza.

Non si aspettava di trovare l’isola in fermento per il matrimonio di Sabry Mazzalupi col suo fidanzato Cesare:

la ragazzina goffa figlia del bottegaio romano Ruggero, è diventata una celebrità del web e le sue nozze sono un evento mondano che attira i media e anche misteriosi emissari del nuovo potere politico.

Due tribù di villeggianti, due Italie apparentemente inconciliabili, destinate ad incontrarsi di nuovo a Ferragosto, per una sfida stavolta definitiva.

Sul film il regista dice:

«Un altro Ferragosto è un film sulla morte, sull’amore interminabile, sulla genitorialità, il lutto e le rinascite.

E’ stato molto emozionante ricontrare questi personaggi.

Ho cercato di fare un bilancio delle loro vite, di raccontare come si sono trasformati e come sono cambiato anche io. 

Finora ci avevo pensato solo per scherzo, tante volte, quasi tutte le volte che finivo un film, “Adesso torniamo a Ventotene e diamo un seguito alla commedia di quelle due famiglie”.

Scrivevo nuovi copioni che poi buttavo, o mettevo da parte. Tante cose mi trattenevano ed ero giunto alla conclusione che a Ventotene ci sarei tornato solo in gita.

Invece stavolta è successo davvero.”