Asunta è la miniserie Netflix diretta da Jacobo Martínez
e racconta, con alcune licenze, la storia vera dell’omicidio di Asunta Basterra.
La sceneggiatura è di Ramón Campos, Jon de la Cuesta, Gema R. Neira e David Orea Arribas.
Nel cast ci sono:
Candela Peña, Tristán Ulloa, Javier Gutiérrez, María León, Carlos Blanco, Alicia Borrachero,
Raúl Arévalo, Francesc Orella, Ricardo de Barreiro, Tito Asorey, Vianessa Castaños, Judith Fernández, Carlo Felice Audrines.
La serie è prodotta da Bambù Produzioni, Netflix.
La quiete della cittadina di Teo, in Galizia, viene sconvolta dalla scomparsa di Asunta Basterra,
una ragazzina di 13 anni adottata da Rosario Porto e Alfonso Basterra,
coppia apparentemente insospettabile e conosciuta per la propria professionalità.
Poche ore dopo la denuncia, il corpo senza vita di Asunta viene rinvenuto in un bosco vicino all’abitazione della madre.
L’autopsia rivela tracce di Lorazepam e asfissia, gettando i primi dubbi sui due genitori adottivi.
Nella serie esplorano anche le dinamiche familiari ed emergono verità inquietanti.
Il caso ha destato molto clamore e la serie si è subito piazzata al secondo posto nella classifica delle serie più viste su Netflix.
Sul suo personaggio Candela Peña dice:
Rosario Porto, una donna complessa.
Una donna che per interpretarla è stato un percorso tortuoso e affascinante.
Spero che possiate apprezzare una fiction rispettosa.
Io non la guardo per non avere un ictus e questa cosa non mi è capitato con altri personaggi ma con Rosario sì.
Ma il pubblico deve vedere assolutamente questa serie.
Ramón Campos, sceneggiatore di Asunta, in una recente intervista ha dichiarato:
“Non mi interessa il crimine fine a se stesso.
I crimini mi interessano solo quando possiamo parlare di qualcosa che riguarda la società.
Per quattro anni ho studiato nella capitale e ho vissuto accanto ad Asunta.
Il mio primo pensiero è stato: come è potuto succedere?
Pochi giorni dopo, mia sorella, che è psicopedagogista a Muros è stata avvicinata da un bambino durante la ricreazione per chiederle se i suoi genitori potevano ucciderlo.
Mi ha colpito il bombardamento mediatico sui genitori che avevano ucciso la figlia e come ciò abbia influenzato una generazione di ragazzi della Galizia”.