Mese: Aprile 2025

Muori di lei

“Muori di lei” è il film di Stefano Sardo con Riccardo Scamarcio, Mariela Garriga, Maria Chiara Giannetta

Muori di lei  è il film diretto da Stefano Sardo che firma anche la sceneggiatura con Giacomo Bendotti.

I produttori di Muori di lei sono: Cristiano Gerbino, Stefano Sardo, Ines Vasiljevic mentre le

muori di leiLe case di produzione sono : Nightswim, Baš Čelik, Medusa Film.

La distribuzione in italiano è a cura di Medusa Film.

Nel cast di Muori di lei ci sono:

Riccardo Scamarcio, Mariela Garriga, Maria Chiara Giannetta, Giulio Beranek, Francesco Brandi, Paolo Pierobon, Federico Mancini.

Quando inizia il lockdown a Roma, Luca, insegnante di filosofia del liceo con qualche latente frustrazione, si ritrova a viverlo da solo

perché la moglie Sara, medico, viene richiamata in ospedale per fronteggiare l’emergenza.

Mentre il mondo tutto intorno si ferma, la sua attenzione si concentra sulla nuova vicina, Amanda.

Quando il desiderio lo spinge a rompere la distanza che li separa, Luca è travolto da una passione incontrollata.

Ma l’affair si trasforma presto in un vortice pericoloso che sconvolgerà la sua vita, con conseguenze inaspettate.

Sul periodo del covid il regista dice:

«Era un momento di grande bilancio esistenziale ed era un’occasione per mettere i personaggi a nudo di fronte a loro stessi».

Mentre Scamarcio del suo personaggio dice:

«È costretto a guardarsi dentro, a guardare la sua attitudine di uomo indolente, passivo. 

Poi il suo sguardo si posa su questa giovane donna dirimpettaia, sola.

Il mio personaggio è un uomo mite, lontano da come sono io.

In Amanda non lo attrae solo il desiderio fisico, ma il fatto di trovarsi in una situazione insolita, di cui non potrà che accettare le conseguenze.

Credo possa esistere un codice comportamentale maschile, ma è personale, come per me che può riferirsi anche a cose romantiche come versare un bicchiere d’acqua o aprire uno sportello»

 
Maria Chiara Giannetta sui personaggi femminile afferma:

«Sono donne che sicuramente hanno un’intenzione giusta, poi non è che finisca proprio come vogliano loro, però in qualche modo sì.

Quindi partendo già con un’intenzione e essendo un momento in cui in generale ci vogliamo andare a prendere le cose, quello c’è».

Un mix di generi caratterizza questa pellicola come osserva Mariela Garriga

«Il lockdown è un frame del film, l’ha utilizzato il regista perché noi esseri umani quando siamo costretti e chiusi, tutti abbiamo vissuto quel periodo, ci sono i desideri e le emozioni che si amplificano.

Ci sono questi due vicini di casa che si trovano in lockdown e succedono delle cose, è troppo difficile non fare spoiler di questo film.

Ci sono diversi generi. Inizia come una commedia romantica poi diventa thriller, un noir.

È un mix di cose come la vita. Amanda, che è il mio personaggio, è una donna sola che desidera avere una famiglia».

the last showgirl

“The Last Showgirl” diretto da Gia Coppola con Pamela Anderson, Brenda Song, Jamie Lee Curtis, Dave Bautista

The Last Showgirl è il film diretto da Gia Coppola da una sceneggiatura di Kate Gersten.

La distribuzione è a cura di: Be Water Film in collaborazione con Medusa Film.

the last showgirlIl cast è davvero stellare:

Pamela Anderson, Kiernan Shipka, Brenda Song, Billie Lourd, Jamie Lee Curtis, Dave Bautista, John Clofine, Jason Schwartzman.

The Last Showgirl segue una ballerina esperta di nome Shelley, che dopo una lunga e gloriosa carriera durata ben trent’anni,

assiste alla chiusura dei suoi spettacoli a Las Vegas ed è costretta a ritirarsi.

Questo grande cambiamento la porta a riflettere sul suo futuro e a riprendere in mano la propria vita, iniziando con il riallacciare i rapporti con sua figlia,

aiutata nell’intento dalla sua cara amica Annette.

The Last Showgirl ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a BAFTA, 1 candidatura a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards.

Inizialmente Kate Gersten aveva lavorato ad uno script per il teatro poi trasformato per il cinema.

Questo lavoro rappresenta una rinascita per Pamela Anderson che ha rischiato di non interpretarlo

perché il suo agente ha gettato lo script dopo nemmeno un’ora da quando l’ha ricevuto e non ha mai chiamato l’artista .
Per fortuna la Coppola tramite Brandon, figlio della Anderson,  è riuscita a consegnare la sceneggiatura

Anderson ha raccontato:

Mi ricordo che sono uscita dal mio giardino, ho ricevuto un messaggio da Brandon e mi sono seduta davanti al computer per leggerla. E ho pensato: ‘E’ questa.

Questa è la mia opportunità per usare la mia intera esperienza di vita in qualcosa, è una donna così ben scritta, ben delineata, con dei difetti, interessante, complessa’.

Ho sentito che era una questione di vita o di morte non appena ho letto la sceneggiatura, era la prima volta che un materiale mi rendeva nervoso per la pura necessità di farlo.

Non vedevo l’ora di iniziare a girare, non mi era mai stata offerta una sceneggiatura veramente buona.

E ora mi sento come se avessi appena iniziato una nuova tappa”

La Anderson ha sentito molto vicino il suo personaggio:

“Mi vedo vicino al personaggio e, infatti, ho attinto alla mia esperienza personale.

Ho avuto a che fare con tutto questo, fin da ‘Baywatch’.

Tutti, prima o poi, affrontiamo il rifiuto, il modo di chiudere lo spettacolo..

Forse è l’unica opportunità di interpretare un ruolo come questo ed è per questo che ho usato le mie esperienze, tutte le esperienze che ho avuto: i miei matrimoni, i miei figli, la mia vita, la mia carriera…

Questo film è un’occasione di rivalsa per l’attrice:

”Ho sempre sentito di avere ancora qualcosa da dare, ma ho mantenuto quel piccolo fuoco acceso in me e, quando è arrivato questo film, ero pronta.

Anche se la gente non crede in te, devi spingerti in avanti perché è molto facile incasellare qualcuno, si trovano sempre motivi per farlo.

Ma devi continuare ad andare avanti, devi farlo per te stesso.

La colonna sonora dà valore al film sottolineandone i vari passaggi nodali, con il brano originale Beautiful That Way, interpretato da Miley Cyrus,

Che ha ricevuto una candidatura ai Golden Globe 2025 come miglior canzone originale.

Diamanti è il film diretto da Ferzan Özpetek e scritto dallo stesso regista con Carlotta Corradi ed Elisa Casseri

Diamanti è il film  diretto da Ferzan Özpetek e scritto dallo stesso regista con Carlotta Corradi ed Elisa Casseri.

Il film italiano più visto al cinema nel 2024.

Diamanti è il film Sky Exclusive che va in onda suSky Cinema eNOW, in ondadomenica 20 aprile alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Il direttore della fotografia è Gian Filippo Corticelli.

diamantiDiamanti è prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi,

Faros Film e Vision Distribution, in collaborazione con Sky, al cinema con Vision Distribution.

La scenografia è di Deniz Kobanbay,

i costumi sono di Stefano Ciammitti,

il montaggio è curato da Pietro Morana e le musiche da Giuliano Taviani e Carmelo Travia.

Nel cast di Diamanti ci sono:

Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino,

Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi e Milena Vukotic,  Stefano Accorsi,

Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori e Carmine Recano

Geppi Cucciari, Sara Bosi, Vanessa Scalera, Milena Mancini, Giselda Volodi e Mara Venier.

Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto:

le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire

riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume.

Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano,

così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile.

Sul film il regista Özpetek dichiara:

” Io racconto quello che conosco. E questa volta, più della storia, volevo raccontare l’intesa che instauro con le attrici, con le donne.

È un’intesa diversa da quella con gli uomini. È più profonda.

Le donne hanno un sesto senso sulle cose, non hai bisogno di parlare né di spiegare, ti intendi subito. Con Mara Venier ho un rapporto viscerale. E così anche con Kasia Smutniak. Lo stesso vale con Luisa Ranieri.

E quando parlo con loro, non solo mi sento capito. Mi sento cresciuto. E poi è sempre tutto così caotico, così fuori dagli schemi, così inaspettato.

Per un ruolo dovevo prendere un’attrice spagnola famosa.

Poi ho scelto Vanessa Scalera. Lei arriva da me un giorno e scopro che dimostra venti anni di meno rispetto a come la truccano in televisione.

Dovevamo parlare quindici minuti e invece siamo rimasti insieme quattro ore a bere quattro gin tonic. Ho un rapporto speciale con tutte queste donne”.

gangs of milano

Gangs of Milano – Le nuove storie del Blocco è la serie di Ciro Visco con Laura Osma, Alessandro Piavani, Andrea Dodero

Gangs of Milano – Le nuove storie del Blocco, prodotta da Sky Studios  con TapelessFilm e Red Joint Film che va in onda in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

La regia della serie è di Ciro Visco anche co-sceneggiatore.

Salmo è supervisore musicale della colonna sonora nonché di attore.

gangs of milanoLe sceneggiature sono di:

Paolo Vari, Ivano Fachin, Tommaso Matano, Giovanni Galassi, Ciro Visco.

Il soggetto di serie è di:

Dario Bonamin, Giuseppe Capotondi, Fabrizio Cestaro, Ivano Fachin, Laura Grimaldi, Naima Vitale, Paolo Piccirillo, Stefano Voltaggio, Paolo Vari, Ciro Visco.

I protagonisti sono:

Laura Osma, Alessandro Piavani, Andrea Dodero

con Salmo, Alessandro Tedeschi, Noè Batita, Fahd Triki, Alessandro Borghi, Elisa Wong, Tommaso Donadoni, Anna Manuelli.

Nel Blocco, gli scontri tra bande vedono confrontarsi da un lato Bea, divisa tra il suo ruolo
di Segundera e la speranza di una vita normale,

e dall’altro Mahdi, che cerca in ogni modo di coprire il vuoto lasciato da suo zio.

Fra di loro, una banda di ragazzi giovani e sfacciati, la Kasba: multietnica, rumorosa, incontenibile.

A guidarli ci sono Zak e Nael, due ventenni di origine araba determinati a farsi strada, nella musica come nella vita.

I ragazzi della Kasba passano il tempo tra esibizioni trap, microcriminalità e scontri con gli abitanti.

Nessuno li spaventa, non temono nemmeno Mahdi e i suoi, che cercano faticosamente di
tenerli a bada.
Il ritorno in città di Ludo, ferito e perso dopo un evento di cui si addossa le colpe,

porta Bea, Ludo e Mahdi a fare i conti con quel legame che ognuno, a modo suo, cerca di
negare.

Ma insieme sono più forti:

così tra vecchi amici e nuovi nemici, la pressione delle
aspettative e una vita che sembra giocare con loro come fossero pedine,

Bea, Ludo e Mahdi si uniscono di nuovo in un’avventura senza esclusione di colpi.

Salmo sul suo personaggio, Snake, e  sul rapporto con il regista dichiara:

“l’idea era far capire che persone che hanno a che fare con la criminalità a volte nell’intimità sono sensibili, non per forza uno come Snake dev’essere un robot:

l’idea era aprire il personaggio e farlo diventare una persona normale, un cucciolone”.

Sulla mia  supervisione musicale devo dire che anche  Ciro (Visco n.d.r.) stesso è musicista, per cui abbiamo parlato la stessa lingua:

lui ci ha indicato cosa avesse in testa e noi siamo riusciti a tirar fuori il suo desiderio;

la parte della cura della colonna sonora è veramente interessante per uno come me che fa musica, seppur io abbia fatto da supervisore,

non abbia suonato, anzi sì, ho suonato la batteria; il processo creativo è molto interessante, perché diverso dal fare un disco:

qui con il suono puoi accompagnare l’emozione delle immagini”.

Visco parla delle capacità attoriali di Salmo:

Lui aveva molto presente il percorso di Snake: nella serie precedente aveva fatto un lavoro invidiabile, era in grado di sapere esattamente cosa facesse o meno il personaggio;

mi ha aiutato tantissimo nello sviluppo della sceneggiatura perché su alcuni aspetti, in modo molto diretto mi diceva questa cosa il mio personaggio non la farebbe, questa cosa non la direbbe’,

arrivando a darmi dei particolari che sono quelli che poi fanno la differenza, 

dettagli che infine danno la forma, restituendo la profondità del personaggio, a dimostrazione che la scrittura non si faccia sempre con la penna”.

Gangs of Milano – Le nuove storie del Blocco è realizzata con il sostegno di Film
Commission Torino Piemonte ed il contributo del PR FESR Piemonte 2021-2027 – bando
“Piemonte Film TV Fund”.

 

 

u.s. palmese

U.S. Palmese è il film dei Manetti Bros. con Rocco Papaleo, Blaise Afonso, Giulia Maenza, Gianfelice Imparato, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini

U.S.Palmese è il film, diretto da Marco Manetti e Antonio Manetti,

autori anche della sceneggiatura con Luna Gualano e Emiliano Rubbi.

I produttori di U.S.Palmese sono: Pier Giorgio Bellocchio, Manetti Bros., Carlo Macchitella per Mompracem; da Paolo Del Brocco per Rai cinema

Il produttore esecutivo è: Laura Contarino

u.s. palmeseU.S.Palmese è prodotto da Momprecem con la partecipazione di Rai Cinema e Calabria Film Commision

Nel cast di U.S. Palmese ci sono:

Rocco Papaleo, Blaise Afonso, Giulia Maenza, Lisa Do Couto Teixeira, Max Mazzotta,

Massimo De Lorenzo, Gianfelice Imparato, Massimiliano Bruno,

Guglielmo Favilla, Aurora Calabresi, Giuseppe Futia, Mario Russo, Luca Attadia, Salvatore Costa,

Antonio Di Turi, Adriano Fedele, Guillaume De Tonquedec, Claudia Gerini.

 

A Palmi, una piccola cittadina della Calabria, Don Vincenzo, geniale agricoltore in pensione, ha un’idea folle per risollevare la squadra di calcio locale:

organizzare una bizzarra raccolta fondi per ingaggiare Etienne Morville, giocatore di serie A, dal pessimo carattere, ma tra i più forti al mondo.

Seppure controvoglia, Morville lascerà Milano per trasferirsi a Palmi e provare a risanare la sua immagine.

Qui si scontrerà con una realtà fatta di sincerità, che porterà tutti a vivere un’esperienza indimenticabile.

Sul film e su alcuni passaggi chiave i Manetti Bros. dicono:

Ci siamo chiesti come doveva essere far incontrare un campione che ha perso la sua anima con un paesino del Sud Italia per fargli ritrovare se stesso.

 Abbiamo in mente uno slogan che è l’anima del film: “È venuto per aiutare la Palmese ma sarà la Palmese ad aiutare lui”.

Volevamo non raccontare sempre e solamente il crimine, il folklore e l’arretratezza culturale.

Non vogliamo negare che esistano, ma abbiamo provato a mostrare che non esiste solo quello,

senza però voler essere detentori della sola ed unica verità.

Noi siamo sempre in bilico tra cadere nel grottesco eccessivo e riuscire a stare in equilibrio,

in questo caso per i palmesani abbiamo preso spunto dalla realtà, non sono finti,

ma è esattamente come noi vediamo i cittadini che abbiamo cercato di restituire sullo schermo.

Sempre in chiave ironica, che è il nostro tratto distintivo“.

i peccatori

I peccatori il film scritto e diretto da Ryan Coogler con Michael B. Jordan, Hailee Steinfeld, Jack O’Connell

I peccatori è il film scritto e diretto da Ryan Coogler.

Nel cast de I peccatori ci sono:

Michael B. Jordan, Hailee Steinfeld, Jack O’Connell, Wunmi Mosaku, Delroy Lindo, Lola Kirke, Jun Li Li, Jayme Lawson,

Omar Benson Miller, Deneen Tyler, Gralen Bryant Banks, Christian Robinson, Theodus Crane.

i peccatoriLa produzione del film è a cura di Proximity Media e Warner Bros. che cura anche la distribuzione.

I Peccatori si svolge negli anni Trenta del Novecento nel profondo Sud degli Stati Uniti, durante il periodo delle leggi segregazioniste.

La storia segue le vicende dei due fratelli gemelli, Elijah e Elias Smoke , che dopo aver vissuto vite travagliate,

decidono di tornare nella loro città natale per ricominciare e lasciarsi alle spalle i loro passati oscuri.

Ma al loro ritorno, scoprono che un male ancora più grande e terrificante li attende, pronto a dar loro il benvenuto in un incubo che va ben oltre i demoni che pensavano di aver lasciato dietro di sé.

Mentre cercano di trovare una nuova strada, presto si rendono conto che le presenze malvagie e il terrore che li aspettano sono legati a forze oscure ben più potenti e

pericolose di quelle che hanno affrontato finora.

Con il pericolo che li minaccia, Elijah e Elias dovranno confrontarsi non solo con il proprio passato, ma anche con un male ancestrale che affonda le radici nelle tenebre del loro stesso mondo,

intrecciandosi con antichi rituali proibiti, vendette irrisolte e segreti sepolti da generazioni.

Sul suo approccio con il genere horror il regista dice:

è la mia prima volta con l’horror.

Ho avuto modo di approfondire i titoli che mi sono piaciuti, e di analizzare perché li ho amati, cosa mi ha attratto verso di loro.

È stato entusiasmante appoggiarti a quelle influenze e trovare un modo per raccontare la mia storia in quello spazio.

È un genere che… sembra antico. Sembra la prima storia. È sempre stato lì.

La prima storia che probabilmente abbiamo raccontato attorno al fuoco era una storia dell’orrore, ma in qualche modo sembra sempre fresca”.

Su come è nato il film Ryan Coogler dichiara:

“Lo spunto è anche molto personale. Anzi, I peccatori è stata la cosa più personale che ho scritto fino a oggi. Mio nonno materno è del Mississippi.

Mio zio James, che è morto mentre stavo finendo Creed, anche lui del Mississippi. Era un posto in cui non ero mai stato.

Mio nonno materno è morto prima che io nascessi. Siamo cresciuti in una casa che ha costruito a Oakland dopo essersi trasferito in California.

Ho avuto la fortuna di avere un rapporto molto stretto con mio zio James. Questo film parla del seme che è iniziato con quella relazione con mio zio.

Ascoltava sempre musica blues. Parlava del Mississippi solo mentre ascoltava quella musica. Ha avuto un profondo effetto sulla mia vita.

Ho avuto la possibilità di scavare nella mia storia ancestrale con questo film, ed è stato estremamente gratificante”.

Il film, per me personalmente, è stato il recupero di un periodo e di un luogo di cui la mia famiglia non parla molto.

Perché ci sono molti sentimenti associati alla nostra storia qui. Soprattutto a causa del periodo”.

Il film segna la quinta collaborazione tra il regista Ryan Coogler e Michael B. Jordan.

Hanno girato I peccatoriNew Orleans.

amiche mai

“Amiche mai” il film scritto e diretto da Maurizio Nichetti con Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz

Amiche mai è il film scritto e diretto da Maurizio Nichetti.

I produttori sono: Isabella Cocuzza, Arturo Paglia, Marta Razzano mentre i

produttore esecutivi sono: Francesca Daccico, Massimo Monachini.

Una produzione: Paco Cinematografica, Lokafilm, con il contributo del Ministero della Cultura,

con il sostegno di Regione Lazio, Friuli Venezia Giulia Film Commission.

Nel cast di Amiche mai ci sono:

Angela Finocchiaro, Serra Yilmaz, Gelsomina Pascucci, Pia Paoletti, Maurizio Nichetti, Astrid Casali, Luca Lombardi, Aaron Burgio, Vittorio Grezzi

 

Anna Ricca è una veterinaria appassionata la cui vita si divide tra la gestione della fattoria e i molteplici ruoli familiari;

è una moglie innamorata, una figlia affettuosa, una madre ansiosa, una nonna paziente.

La morte improvvisa di Gino, il padre infermo, offre ad Anna la possibilità di liberarsi finalmente di Aysè, la badante premurosa di suo padre, con cui non era mai riuscita ad andare d’accordo.

Aysè Yildirim tornerà in Turchia con il vecchio letto che Gino le ha lasciato in eredità.

Anna e Aysè affronteranno così, con un letto a bordo, un lungo viaggio attraverso i Balcani destinato a cambiare per sempre la loro vita e il loro rapporto.

 

Sul film Maurizio Nichetti dice:

Tornare a girare un film dopo più di vent’anni per me è stato un po’ come girare una seconda opera prima. Stessa ansia, stesse incognite, stesso entusiasmo.

In vent’anni è cambiato tutto nel mondo dello spettacolo, nel modo di vedere i film, nel modo di girarli.

Per questo il solo pensiero di ricominciare mi ha stimolato molto.

Come con Ratataplan, il mio primo lungometraggio, mi sono fatto guidare dall’istinto più che dal mestiere e il film, oggi come allora,

è nato, giorno dopo giorno, si è sviluppato come ha voluto, è uscito dalla sceneggiatura per farsi contaminare dalla vita che abbiamo vissuto in questi ultimi anni.

La storia di Anna e Aysè, le protagoniste di AmicheMai, avrebbe potuto essere girata anche cinquant’anni fa, perchè è costruita su situazioni e sentimenti classici, sempre attuali e riconoscibili…

ma solo oggi ha potuto essere ripresa con la follia di una tecnologia che continua a giocare con il vero e con il falso, invertendone spesso i valori