Mese: Maggio 2025

Berlinguer. La grande ambizione

“Berlinguer La grande ambizione” diretto da Andrea Segre con Elio Germano e Stefano Abbati, Paolo Calabresi

“Berlinguer La grande ambizione”  è il film diretto da Andrea Segre

autore anche della sceneggiatura con Marco Pettenello.

La fotografia è opera di Benoît Dervaux.

Berlinguer. La grande ambizioneUna produzione Vivo film e Jolefilm con RAI CINEMA

in coproduzione con Tarantula,  AGITPROP.

Il film va in onda lunedì 26 maggio su Sky Cinema  Uno in prima TV, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Berlinguer La grande ambizione”, presentato come film d’apertura della 19ª edizione della Festa del Cinema di Roma,

ha vinto due David di Donatello alla settantesima edizione della cerimonia,

aggiudicandosi il premio per Miglior Attore Protagonista a Elio Germano e Miglior Montaggio.

Nel cast di “Berlinguer La grande ambizione”  con Elio Germano ci sono:

Stefano Abbati, Francesco Acquaroli, Fabio Bussotti, Paolo Calabresi, Ugo Pecchioli,

Roberto Citran, Pierluigi Corallo, Nikolay Danchev, Svetoslav Dobrev

Luca Lazzareschi, Lucio Patanè, Andrea Pennacchi, Paolo Pierobon

Elena Radonicich, Fabrizia Sacchi.

Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi?

Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale,

con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti

dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia.

Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo,

aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la Storia.

Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca,

le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere,

fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro:

la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.

 

Il regista Segre su “Berlinguer La grande ambizione” dice:

Su Enrico Berlinguer sono stati realizzati molti documentari, libri, saggi, ma nessuno ha mai provato ad affidare al cinema di finzione la ricostruzione “da dentro” della sua vita,

o di parte di essa, del suo mondo e del suo popolo.

Insieme a Marco Pettenello, sceneggiatore e compagno di tanti viaggi importanti, ho deciso di

misurarmi con questa sfida e due sono stati i cardini che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui:

 

da una parte il rispetto della serietà e della sobrietà di Berlinguer, dall’altra la scelta di non

imitare né idealizzare, ma di provare sempre a capire.

Non sono due indicazioni puramente razionali, credo siano profondamente poetiche.

Seguendole, ho cercato di entrare nel pensiero di Berlinguer, nella sua relazione diretta con

quanto ha voluto e ha fatto,

con le sue ambizioni, le sue tensioni e le sue paure, negli anni forse

più complessi e decisivi della sua esperienza politica.

E ho cercato di penetrare nel suo mondo,

in quell’universo parallelo unico, intenso e non privo di contraddizioni, così singolare nella

storia d’Europa, che ha rappresentato il Partito Comunista Italiano,

 a cui Berlinguer ha dedicato la vita intera.

Aver scelto, sin dal primo istante, Elio Germano come protagonista è stato essenziale,

 perché sapevo e ora so ancora meglio che anche lui avrebbe lavorato per capire e non per rappresentare.

Ho seguito Enrico/Elio con una regia di immersione, grazie alla maestria della camera di Benoît Dervaux, dentro ai luoghi e alle scelte di quegli anni così densi,

 veri spartiacque dello sviluppo sociale e politico dell’Italia e non solo.

death of unicorn

Death of Unicorn il film scritto e diretto da Alex Scharfman con Paolo Rudd e Jenny Ortega

Death of a Unicorn è il film scritto e diretto, per la prima volta, da Alex Scharfman.

death-of-a-unicornIl film è prodotto da: Lucas Joaquin, Tyler Campellone, Drew Houpt, Lars Knudsen, Alex Scharfman

Tim Headington, Theresa Steele Page

Il cast di Death of a Unicorn  è formato da: Paolo Rudd, Jenna Ortega, Will Poulter

Tè Leoni, Richard E. Grant.

Le case di produzione di Death of a Unicorn sono:

Motore segreto, Monoceros Media, Piolo quadrato, Royal Budapest Film Co, Ley Line Entertainment.

Elliot e Ridley sono un padre e una figlia diretti verso la casa di Odell Leopold un ricco magnate farmaceutico.

Elliot è un avvocato che sta cercando di entrare nelle grazie di Odell e, per raggiungere il suo obiettivo,

ha deciso di accettare l’invito nella sua magione immersa in un parco sperduto tra le montagne.

Durante il viaggio, la macchina di Elliot e Ridley investe quello che sembra un animale selvatic e che invece si rivela un cucciolo di unicorno.

Mentre si trova al capezzale dell’animale esanime, Ridley tocca il suo corno e per un attimo entra in contatto con un mondo lontano e sconosciuto.

Elliot carica l’animale in macchina pensando sia morto, ma una volta arrivati a destinazione scoprirà non solo che l’unicorno è vivo,

ma che ha poteri magici in grado di guarire dalle piccole ferite alle malattie invalidanti.

Odell ci si butta a capofitto e insieme alla moglie Belinda e al figlio Shepard  farà di tutto per entrare in possesso del corpo dell’unicorno.

Peccato che il cucciolo abbia una famiglia che è venuta a cercarlo e che ha tutta l’intenzione di farla pagare agli esseri umani che gli hanno fatto del male.

Sul cast del film il regista racconta come lo ha composto una star dopo l’altra:

La teatralità, la violenza cruenta e le peripezie comiche erano un punto centrale per gli attori che

cercavo per ricoprire i ruoli dei Kintner e dei Leopold.

Ho scritto il personaggio di  Elliot Kintner per Paul Rudd, prediletto attore

comico  che per primo ha accettato la produzione.

Con Rudd a bordo, è diventato più facile assegnare gli altri ruoli principali.

Ho visto il film slasher revisionista di Ti West, X, qualche mese dopo aver completato la sceneggiatura.

Ho visto per la prima volta Jenna Ortega recitare nel ruolo di membro di una troupe

cinematografica che si trasforma in un’aspirante porno star durante le riprese di un film ambientato

nel Texas rurale degli anni ’70.

Il fine settimana prima che Mercoledì fosse trasmesso in streaming ho inviato Death of a Unicorn al

suo manager.

Ortega ha adorato la sceneggiatura e ha firmato, nonostante stesse rapidamente

diventando una delle attrici più ambite di Hollywood.

È come se avessimo vinto alla lotteria con Paul e Jenna a bordo”.

 

Jenny Ortega sulla sua famiglia in Death of a Unicorn dice:

  “I Leopold sono semplicemente orribili, le persone peggiori che tu possa mai incontrare in tutta la tua

vita.

Privilegiati oltre ogni misura, ma anche completamente fuori dal mondo,

si preoccupano solo di sé stessi e non potrebbero fregarsene di meno del resto del

mondo e dello stato in cui si trova”.

senza sangue

“Senza sangue” è il film diretto da Angelina Jolie tratto dal libro di Alessandro Baricco con Salma Hayek Pinault e Demián Bichir

Senza sangue” è il film diretto ed adattato da Angelina Jolie.

L’attrice  ha scelto il libro Senza sangue di Alessandro Baricco come sua quinta pellicola da regista.

Il cast di “Senza sangue” ha due protagonisti eccellenti che sono: Salma Hayek Pinault e Demián Bichir.

senza sangueCon loro c’è un cast di elevato spessore artistico composto da: Juan Minujín, Andrés Delgado, Nika Perrone, Simon Rizzoni, Jorge Antonio Guerrero, Alfredo Herrera e Bernardo Tuccillo.

Puglia, Basilicata e Roma sono alcune delle location scelte per girare “Senza Sangue”.

“Senza sangue” è prodotto da Fremantle, Jolie Productions e The Apartment Pictures società del gruppo Fremantle e De Maio Entertainment.

Manuel Roca e i suoi due figli vivono in una vecchia fattoria isolata nella campagna.

Un giorno quattro uomini su una vecchia Mercedes imboccano la strada polverosa che conduce alla loro casa.

Qualcosa di terribile e indescrivibile sta per accadere; qualcosa che sconvolgerà irrimediabilmente la vita di tutti, soprattutto quella della piccola Nina.

La bambina riesce a nascondersi e grazie ad un uomo del commando, Tito, che pur vedendola nascosta, non rivela il nascondiglio agli altri componenti del commando, sopravvive .

Anni dopo Nina, dopo aver ucciso gli altri componenti della banda criminale, rintraccia Tito .

Il loro incontro apparentemente cordiale in un caffè di una città, si trasforma in un confronto teso e intenso, in cui il desiderio di vendetta cede il passo  ad un a  lunga riflessione sul senso della vita

https://www.youtube.com/watch?v=8xiGztvP8x4

La pellicola è distribuita in tutto il mondo da Fremantle.

La regista Jolie è apparsa molto presa dal libro di Baricco:

“Il libro di Baricco è un viaggio nella complessità della condizione umana.

E’ un’opera ricca di poesia ed emozione che guarda alla guerra e alle domande che ne derivano da un punto di vista unico,

chiedendoci cosa andiamo a cercare dopo aver subito un trauma, una perdita o un’ingiustizia.

Baricco ha molto apprezzato il lavoro di adattamento svolto dalla Jolie come lei stessa spiega:

Io mi sono limitata ad adattare il romanzo alla sceneggiatura del film, il mio obiettivo era restare fedele all’originale.

Ho incontrato Baricco in Inghilterra e mi ha fatto piacere che mi abbia detto che era difficile avere un adattamento così fedele, così diretto, del suo lavoro.

“Era come lo avevo immaginato”, il più bel complimento.

Sul senso del libro e del film la Jolie conclude:

Spero che spinga le persone a meditare sulla dura realtà, che non ci sono linee ben definite, risposte chiare, niente è facile da capire.

Abbiamo perso la capacità di comprendere la nostra complessità, la realtà, il film non finisce con una risposta facile, ma invita a aprire la mente sulla complessità”.

La casa degli sguardi è il film scritto e diretto da Luca Zingaretti con Federico Tocci, Gianmarco Franchini e Filippo Tirabassi

La casa degli sguardi è il film diretto da Luca Zingaretti da un soggetto di Daniele Mencarelli.

La sceneggiatura è di: Gloria Malatesta, Stefano Rulli, Luca Zingaretti, Daniele Mencarelli.

lacasadeglisguardiLe case di produzione sono: Bibi Film, Clemart, Stand by Me, Rai Cinema.

Mentre la distribuzione in italiano è a cura di Lucky Red.

Nel cast di La casa degli sguardi  ci sono: Luca Zingaretti, Gianmarco Franchini, Federico Tocci

Chiara Celotto, Alessio Moneta, Riccardo Lai, Marco Felli, Cristian Di Sante, Filippo Tirabassi.

Marco ha 20 anni e una grande capacità di sentire, avvertire ed empatizzare con il dolore del mondo,

scrive poesie, e cerca nell’alcool e nelle droghe “la dimenticanza”,

quello stato di incoscienza impenetrabile anche all’angoscia di esistere e di vivere.

Beve tanto Marco, beve troppo.

È in fuga dal dolore ma soprattutto da se stesso.

Per vivere si deve anestetizzare, dice.

È incapace di “stare” nelle cose, a meno che il tasso alcolico del suo sangue non sia altissimo,

e si è allontanato da tutti, amici e fidanzata, spaventati dalla sua voglia di distruggersi.

Anche il padre, testimone di questo lento suicidio,

è incapace di gestire tanta sofferenza ma tenta almeno di “esserci”, la madre è mancata da qualche anno e ha lasciato un grande vuoto.

Quando dovrà andare a lavorare nella cooperativa di pulizie del Bambin Gesù è convinto che questa esperienza, a contatto con i bambini malati, lo ucciderà.

 

Su La casa degli sguardi il regista Zingaretti dice:

«La casa degli sguardi è il mio primo film come autore e regista.

È un film che parla del dolore, ma non in termini negativi, ma come ingrediente necessario per la felicità,

perché dolore e gioia sono fatti della stessa materia.

La casa degli sguardi è un film sulla poesia, sulla bellezza e sulla loro capacità salvifica.

Un film che parla di genitori e figli e della capacità di stare, come atto di amore più puro.

È un film sull’amore e l’amicizia, che possono farti ritrovare la strada di casa.

È un film sul lavoro, che radica e identifica, e sulle persone che lo nobilitano.

Un film sulla vita, dove c’è sempre un motivo per resistere, sulla speranza e sulla capacità dell’uomo di risorgere.

Il mio film è una casa di tanti sguardi che ho visto, sostenuto, evitato, adorato, temuto, sperato».

Sulle possibili reazioni del pubblico, il regista si augura:

«Spero che il pubblico accolga il film come lo stanno accogliendo gli spettatori che incontro in questa breve tournée.

Sono tutti toccati dalla storia, ma soprattutto ognuno si porta a casa la scena che più lo riguarda,

che più lo rappresenta, e questo è ciò che dovrebbe fare un film, uno spettacolo teatrale, un libro, qualsiasi forma di arte.

Questo significa che il film contiene tante cose, alcune magari ce le hai messe in modo inconsapevole».

guglielmo tell

Guglielmo Tell è il film scritto e diretto da Nick Hamm da Friedrich Schiller con Claes Bang, Connor Swindells,Jonathan Pryce, Ben Kingsley

Guglielmo Tell è il film diretto da Nick Hamm che firma anche la sceneggiatura dal soggetto Guglielm Tell di Friedrich Schiller.

I produttori sono: Piers Tempest, Marie-Christine Jaeger-Firmenich, Nick Hamm e quelli esecutivi:

Jon Hamm, Francesco Marras, David Nichols.

guglielmo tellNel cast di Guglielmo Tell  ci sono:

Claes Bang, Connor Swindells, Golshifteh Farahani, Jonathan Pryce, Ben Kingsley, Jonah Hauer-King, Emily Beecham,

Rafe Spall, Ellie Bamber, Amer Chadha-Patel, Sam Keeley, Solly McLeod, Paul Bullion

La produzione è di: Free Turn, Tempo Productions, Beta Cinema mentre la distribuzione è a cura di:

Eagle Pictures.

Hanno girato Guglielmo Tell in Svizzera, nel Regno Unito ed Italia, in particolare nell’Alto Adige.

Nell’Europa del XIV secolo, le diverse nazioni che costellano il vecchio continente si contendono la supremazia all’interno del Sacro Romano Impero;

specialmente i potenti austriaci che, desiderosi di espandere il proprio territorio, invadono la vicina Svizzera, piccola nazione senza velleità guerresche e votata alla pastorizia.

Guglielmo Tell è un pacifico cacciatore il quale, dopo che la sua famiglia viene minacciata dal tirannico re austriaco e dai suoi signori della guerra,

decide di imbracciare le armi e guidare il suo popolo alla ribellione.

Il regista Hamm racconta quanto sia nodale la scena del centro alla mela da parte di Tell

Sono partito per questo film dalla scena di Tell che spara alla mela posta sulle testa del figlio e del suo significato.

Molte risposte le ho trovate  nel testo di Friedrich Schiller che ha usato la leggenda di Tell per esplorare la seria questione della libertà.

Cosa significa libertà individuale, come ottenerla, come mantenerla e, soprattutto, le conseguenze della sua perdita e della necessità di lottare per riconquistarla.

Guglielmo Tell è stato utilizzato dai movimenti nel corso della storia e adattato per le loro cause specifiche.

Durante la Rivoluzione francese, videro Tell come un’ispirazione. I nazisti lo usarono per diverse ragioni politiche. 

La scena della mela costituisce il cuore pulsante al centro del nostro film e dell’opera di Schiller. Una scena in cui è presente ogni personaggio del film.

E’ una scena che è senza dubbio una delle rappresentazioni più feroci e selvagge del terrorismo politico che si possano immaginare

 La storia si svolge in Svizzera, dove si combatte contro l’impero austriaco imperialista. Un generale austriaco fascista, Gessler, ordina a un eroe svizzero locale, Tell, di sparare pubblicamente una mela dalla testa di suo figlio nella piazza della città.

Gessler non ha dubbi che Tell mancherà il colpo  e con la morte del ragazzo non solo si confermerà il dominio degli austriaci sulla popolazione locale,

ma farà anche sì che screditino il loro eroe, Tell, e rinuncino alla loro nascente resistenza.

Tutto questo è selvaggio, brutale e fatto con uno scopo. Ma la cosa più importante, e più deprimente, è che ha una risonanza reale e contemporanea.

William Tell è un film contro la guerra. Ma per fare un film contro la guerra, devi fare un film sulla guerra .

Guglielmo Tell non vuole andare in guerra, ne conosce le conseguenze.

Così dovremmo fare anche noi”.