Mese: Marzo 2024

zamora

Zamora film d’esordio alla regia di Neri Marcorè tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Perrone nelle sale dal 4 aprile

Zamora è il film d’esordio alla regia di Neri Marcorè.

Marcorè è anche autore della sceneggiatura con Maurizio Careddu, Paola Mammin e Alessandro Rossi liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Roberto Perrone (HarperCollins).

 Nel cast di Zamora ci sono: Alberto Paradossi, Giovanni Storti, Walter Leonardi, neri Marcorè.

zamoraIl cast include anche Marta Gastini, Anna Ferraioli Ravel, Giovanni Esposito, Giacomo Poretti, Pia Engleberth, Giuseppe Antignati,

Pia Lanciotti, Marco Ripoldi, Dario Costa, Giulia Gonella, Alessandro Besentini, Francesco Villa, Corinna Locastro, Massimiliano Loizzi, Davide Ferrario, Antonio Catania.

Il film è una produzione Pepito Produzioni, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte distribuito da 01 distribution.

 

Walter Vismara conduce una vita ordinata e senza sorprese:

ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano.

Da un giorno all’altro la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano,

al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto.

Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni Brera)

e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati.

Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si dichiara portiere solo

perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da quel momento,

per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli allenamenti

settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio.

Subisce così lo sfottò dei colleghi;

tra questi, l’ingegner Gusperti lo ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli anni ‘30.

Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra, il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi,

coinvolgendo un ex-atleta ormai caduto in disgrazia.

Nel calcio, come del resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima.

 

Marcorè su Zamora dice:

Parafrasando Moretti in Sogni d’oro, “Zamora è il mio film più bello”. Anche perché è l’unico che abbia mai diretto ma mi auguro davvero non sia l’ultimo,

perché è stata un’esperienza entusiasmante per me, a cominciare dal rapporto umano prima ancora che professionale che si è instaurato con tutte le persone che hanno collaborato a questa produzione

Se Zamora incontrerà i favori del pubblico e della critica, il merito è di tutta la squadra, da chi ha iniziato a scrivere la storia insieme a me a chi ha messo il sigillo sui titoli di coda.

In ogni caso me ne prendo tutta la responsabilità, perché il film rispecchia totalmente il mio gusto e

ciò che volevo raccontare a partire dalla base del romanzo di Roberto Perrone, a cui ho voluto dedicarlo.

A tal proposito, se c’è un rammarico è quello di non essere riuscito a fare in tempo a mostrargli altro che qualche foto di scena e piccoli spezzoni montati,

ma la sua commozione alla lettura della sceneggiatura resta per me motivo di gioia e ricordo dolcissimo.

Si trattava poi di rappresentare gli anni ’60 anche dal punto di vista cromatico:

non potendo attingere a documenti che ci restituissero i colori di quell’epoca, dato che foto e film erano essenzialmente ancora in bianco e nero,

bisognava inventare dei toni suggestivi ed evocativi.

Era un’Italia vivace, allegra, ambiziosa, sulle ali di uno sviluppo economico grazie al quale il benessere, la felicità sembravano essere alla portata di tutti;

ma era un’Italia altrettanto semplice, pervasa da un sentimento di innocenza e di entusiasmo,

come succede quando ancora non si percepiscono le turbolenze dell’adolescenza e

si respira a pieni polmoni l’incoscienza di un’infanzia che ci illudiamo possa essere eterna.

"Un mondo a parte"

“Un mondo a parte” il film di Riccardo Milani che firma anche la regia con Antonio Albanese e Virginia Raffaeli nelle sale dal 28 marzo

Un mondo a parte è il film scritto da Michele Astori e Riccardo Milani che firma anche la regia.

Nel cast di Un mondo a parte ci sono: Antonio Albanese, Virginia Raffaele e con Sergio Saltarelli, Alessandra Barbonetti.

Il soggetto e la sceneggiatura sono di Michele Astori e Riccardo Milani.

Il film è prodotto da WILDSIDE, società del gruppo FREMANTLE in associazione con MEDUSA FILM

un mondo a parteProdotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside società del gruppo Fremantle

in associazione con Medusa Film.

Una distribuzione MEDUSA FILM.

Per il maestro elementare Michele Cortese sembra aprirsi una nuova vita.

Dopo 40 anni di insegnamento nella giungla romana, riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico:

una scuola composta da un’unica pluriclasse, con bambini dai 7 ai 10 anni, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Grazie all’aiuto della vicepreside Agnese e dei bambini, supera la sua inadeguatezza metropolitana e diventa uno di loro.

Quando tutto sembra andare per il meglio però, arriva la notizia che la scuola, per mancanza di iscrizioni, a giugno chiuderà. Inizia così una corsa contro il tempo per evitarne la chiusura in qualsiasi modo.

Riccardo Milani su Un mondo a parte dice:

“Ho maturato questo film in decenni passati nei piccoli centri montani d’Abruzzo, dopo aver visto queste comunità svuotarsi passando, nel tempo, da 3000 a 1000 a 300 abitanti, e le loro scuole chiudere.

Un giorno d’inverno di due anni fa, sono entrato in una scuola chiusa da tempo:

è stato in quel momento che è cominciato “Un mondo a parte” e

in quella scuola abbandonata abbiamo girato tutto il film facendole, per un paio di mesi, riprendere vita.

E ho cominciato con la consapevolezza che in queste piccole comunità di tutto il nostro paese, sta piano piano affacciandosi una consapevolezza di cambiamento.

Sapevo che in molti piccoli centri amministratori e cittadini, per tenere in piedi le scuole,

hanno messo in atto da anni espedienti più o meno legali, ma di cui tutti sono a conoscenza;

molte scuole, cioè l’asse portante della nostra società, si sono salvate così –in maniera arrangiata e autonoma, ma efficace. Questo è quello che si fa in migliaia di piccoli centri di tutta Italia.

E questo è quello che forse si dovrebbe fare in tutto il nostro paese:

tagliare la testa al gallo, come canta Ivan Graziani, fare di tutto per difendere la propria identità, la capacità di decidere e partecipare, da protagonisti, alla vita attiva del paese.

Una resistenza culturale contro un nemico comune, indifferenza e rassegnazione, impegnarsi per un presente e un futuro migliori per se stessi e per il proprio paese.

E tutto questo passa attraverso chi questo futuro lo difende – cioè i nostri insegnanti – e chi lo incarna – cioè i nostri bambini e la loro educazione.

Ho visto insegnanti in questo territorio, qui come in tutto il paese, fare 150 chilometri al giorno con neve, ghiaccio e bufera pur di fare il loro lavoro.

Per difenderlo, sì, ma anche perché credono profondamente nell’importanza del loro ruolo.

Ho visto un paese che si salva con l’aiuto di tutti, che difende l’istruzione perché è la base di qualsiasi comunità, che vuole sopravvivere in pace con le ricchezze del suo territorio,

che si salva grazie a cittadini che, pur non essendo nati nel nostro paese, ne sono diventata parte attiva e viva superando barriere umane, politiche e ideologiche.

Perché le cose giuste e necessarie superano le divisioni politiche. Perché sono giuste e basta.

Spero solo, come sempre, che arrivi al pubblico un film sincero e appassionato”.

call my agnet

Call my agent – Italia la seconda stagione diretta da Luca Ribuoli in onda su Sky dal 22 marzo

 

Call my agent – Italia è la serie Sky Original remake del cult Dix pour cent diretta da Luca Ribuoli,

scritta da Lisa Nur Sultan con Federico Baccomo e Dario D’Amato, prodotta da Sky Studios e da Palomar.

La serie va in onda  dal 22 marzo in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW con due nuovi episodi a settimana (su Sky Serie tutti i venerdì in prima serata), disponibili anche on demand e in 4K HDR.

call my agentIn Call my agent – Italia tornano tutti i protagonisti della prima stagione:

Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico  Marzia Ubaldi, Sara Lazzaro,

Francesco Russo e Paola Buratto, Pietro De Nova, Kaze,  Emanuela Fanelli, Corrado Guzzanti.

Ed inoltre le guest di ciascuna puntata nei panni di se stessi:

Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino e Gian Marco Tognazzi, Claudio Santamaria e Francesca Barra, Serena Rossi e Davide Devenuto, Elodie, Sabrina Impacciatore.

 

Lea, Gabriele, Vittorio ed Elvira: i soci della storica agenzia di spettacolo romana Claudio Maiorana Agency, nota a tutti come “CMA”, sono pronti ad affrontare altre sfide.

Un nuovo capo, storie d’amore inaspettate, molti imprevisti e tante nuove special guest.

Con l’aiuto dei fidati assistenti – Camilla, Pierpaolo, Monica e Sofia – i nostri agenti sono disposti a tutto pur di far brillare le loro stelle, volti noti e amatissimi dal pubblico, grandi personaggi dello showbiz italiano che interpretano loro stessi.

Il divertimento si riconferma con il ritorno di Corrado Guzzanti, ancora “preda” della terribile Luana Pericoli e tante novità.

Nelle sue note il regista Luca Ribuoli dice:

La seconda stagione di Call My Agent – Italia è un affondo nell’emotività delle star.

Quel che accade alla star ha a che fare con gli impulsi, le paure, i desideri e i sogni, gli equilibri cercati e quasi mai trovati per sopravvivere a se stessa,

per assicurarsi un’occasione di entrare nell’Olimpo, di consolidare quello status,

di ritrovare la fiducia e la stima degli altri, di accreditarsi per esistere dentro e fuori la scena.

Gli affetti e gli amori, insomma le cose importanti, sono quasi degli incidenti che bisogna far rientrare nel treno dello spettacolo-vita, che corre veloce e che nessuno sa o può fermare.

I momenti della vita della star coincidono con quelli dell’attore in scena in un continuo entrare e uscire dalla realtà.

Se la vita è adesso, qui e ora, allora il farsi del racconto della seconda stagione di Call My Agent – Italia

vive di quell’immediatezza, di quei momenti cercati, sperati, sollecitati in cui tutto vive di luce inattesa.

Ho girato quasi in apnea una serie molto ricca di avvenimenti, fatti e incidenti che restituiscono l’esatta condizione di come vive un agente dello spettacolo,

che deve reggere i colpi delle novità dell’ultimo minuto e l’isteria dell’ultimo secondo.

Insomma, ho cercato questa volta di essere uno dei miei attori, immergendomi ancora di più,

vivendo insieme a loro le urgenze degli eventi come il Festival di Venezia, con tutta la carica emotiva che porta con sé.

Il risultato è una serie sull’orlo di una crisi di nervi, immersa nell’incomprensibile e inafferrabile mondo contemporaneo.

 

 

 

supersex

Supersex la serie con Alessandro Borghi scritta da Francesca Manieri e diretta da Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e  Francesca Mazzoleni su Netflix

SUPERSEX è la serie creata e scritta da Francesca Manieri con la regia di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e  Francesca Mazzoleni.

prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e da Matteo Rovere per Groenlandia, società del gruppo Banijay.

supersexSUPERSEX, diviso in 7 episodi, dopo l’anteprima mondiale alla 74ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special,

arriverà su Netflix in 190 Paesi nel mondo dal 6 marzo 2024 e sarà visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su Now Smart Stick.

Alessandro Borghi è Rocco Siffredi con Jasmine Trinca, Adriano Giannini e Saul Nanni.

Nel cast anche Enrico Borello, Vincenzo Nemolato, Gaia Messerklinger, Jade Pedri e Linda Caridi.

La storia è liberamente tratta dalla vera vita di Rocco Siffredi e dalle sue dirette testimonianze.

Al centro del racconto aspetti inediti della pornostar, un racconto profondo che attraversa la sua vita fin dall’infanzia.

La sua famiglia, le sue origini, il suo rapporto con l’amore, il punto di partenza e il contesto che lo ha portato ad intraprendere la sua strada nella pornografia.

Matteo Rovere, al See What’s Next, ha descritto così la serie:

“Ho fatto un viaggio all’interno del progetto, dando una mia visione.

 Un racconto sorprendente e imprevedibile, scoprendo il lato umano e sfaccettato.

 C’è poi il racconto del contemporaneo, offrendo uno sguardo sulla nostra società.

Ci sono elementi drammatici come leggeri.

Abbiamo rispettato la sceneggiatura, sia io che gli altri due registi con cui ho lavorato, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni”.

 

Francesca Manieri, creatrice e sceneggiatrice della serie, dice:

“SUPERSEX è la storia di un uomo che ci mette 7 puntate e 350 minuti a dire ti amo, ad accettare che il demone che ha in corpo sia conciliabile con l’amore.

Per farlo deve mettere a nudo l’unica parte di lui che non abbiamo mai visto: la sua anima.  SUPERSEX parla di oggi, SUPERSEX parla di noi.

Cosa vuol dire essere maschi? Siamo ancora capaci di conciliare la sessualità e l’affettività?

Queste le domande che come un caleidoscopio si aprono davanti a noi mentre ci immergiamo nella sua incredibile vita fino a perdere il fiato.”

Alessandro Borghi su Supersex afferma:

“Non sono un bigotto, mi piaceva la cosa. È stato abbastanza difficile, ma è stato molto bello.

Un viaggio nella vita di Rocco, che è diventato un amico così come la moglie Rosa.

Loro mi hanno aperto le porte. Mi ha detto molto più di quello che immaginavo.

L’idea che avevo di lui non c’entrava nulla con la sua essenza reale”.

“Le seduzioni” il film diretto da Vito Zagarrio con Andrea Renzi, Iaia Forte, Antonella Stefanucci

Le seduzioni è il film diretto da Vito Zagarrio che cura anche la sceneggiatura con Nicola Rafele, dal romanzo “Le seduzioni dell’inverno” di Lidia Ravera.

Nel cast de Le seduzioni ci sono:  Andrea Renzi, Amélie Daure, Iaia Forte, Marit Nissen, Antonello Cossia, Antonella Stefanucci, Serena Marziale

I produttori del film sono:  Vincenzo Di Marino, Silvia Geminiani, Silvana Leonardi

La produzione è di: Artimagiche, Cavadaliga Film, con il contributo del Ministero della Cultura.

Stefano, quarantenne di successo, ma deluso e demotivato, lavora come direttore editoriale per una casa editrice e frequenta il bel mondo della narrativa.

Ha un’amante giovane, una confidente più anziana, manager della casa editrice e pochi amici.

Separato dalla moglie, che gli ha comunque permesso di vivere in una sua casa di famiglia, un mattino si sveglia e scopre che in casa sua c’è una donna, Sophie, con un accento francese.

L’ha mandata la moglie Sara, partita in crociera, per badare un po’ a lui e alla casa.

Dopo una iniziale resistenza, Stefano si lascia convincere e Sophie si piazza in casa;

diventa la migliore delle colf, la migliore delle cuoche, la migliore delle segretarie.

Ma la donna è misteriosa e tutti sono stupiti del radicale cambiamento di Stefano, rifiorito alla vita, come “scongelato” da un periodo di incupimento.

L’amore per Sophie lo ha soggiogato e riportato alle emozioni, ma quando tutto sembra girare a meraviglia, ecco la svolta: Sophie scompare…

 

Nelle sue note di regia il regista Zagarrio scrive:

Le seduzioni è una romance ma non di puro genere e con risvolti drammatici;

un ritratto di una certa generazione e lo spaccato di una certa società;

una riflessione sull’Italia del nuovo millennio vista attraverso le contraddizioni di una certa classe medio/alto borghese.

Il tutto con una Napoli inedita, non convenzionale, quella del Vomero e degli ambienti intellettuali. Una sorta di ‘thriller dei sentimenti’ che coinvolge e intriga.

L’amore, il dolore, la delusione e la speranza sono sentimenti di oggi, di un’umanità che si smarrisce quando la sfera intima e privata si disgrega.

Eppure la vita può ancora offrirci le sue seduzioni.