Mese: Gennaio 2022

il re

Il re la serie con Luca Zingaretti in onda da marzo su Sky


Luca Zingaretti sarà il protagonista di Il Re, il primo prison drama targato Sky Original, in onda da marzo.

.Rilasciati in questi giorni il trailer  e le prime foto del set di Il Re.

il re La serie, in otto episodi diretti da Giuseppe Gagliardi, esordirà a marzo su Sky e in streaming su NOW.

Sky Studios produce Il Re con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside,

entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco.

Accanto a Luca Zingaretti nel ruolo del direttore Bruno Testori, Isabella Ragonese  nei panni di un’agente della polizia carceraria del San Michele,

Anna Bonaiuto che interpreta il pubblico ministero che indaga sulla rete di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori,

Barbora Bobulova (che nella serie sarà l’ex moglie del personaggio interpretato da Zingaretti), e Giorgio Colangeli nei panni di Iaccarino, comandante della prigione e grande amico di Bruno Testori.

Ne Il Re  Zingaretti  è un protagonista in un ruolo lontanissimo da quelli che ne hanno fatto uno dei volti più conosciuti e amati della TV e del cinema italiani:

è, infatti, il controverso direttore di un carcere di frontiera, sovrano assoluto di una struttura – il San Michele – in cui nessuna delle leggi dello Stato ha valore, perché il bene e il male dipendono unicamente dal suo giudizio.

Il soggetto di serie de Il Re è di Stefano Bises, Peppe Fiore, Bernardo Pellegrini, Massimo Reale, Davide Serino.

La sceneggiatura è di Stefano Bises, Peppe Fiore, Bernardo Pellegrini, Davide Serino.

Il San Michele è un carcere di frontiera dove Bruno Testori, il Direttore, esercita la sua personale idea di giustizia,

il suo quarto grado di giudizio, al di sopra della legge dei tribunali e dei codici di procedura penale.

Perché dietro ogni detenuto c’è una storia, una vita deragliata:

e anche se fuori dal carcere la prima a essere andata fuori dai binari è proprio la sua, dentro il San Michele Bruno è un sovrano assoluto.

Spietato con chi lo merita, e inaspettatamente misericordioso con altri, sempre seguendo i principi della propria distorta e oscura morale.

Ma quando il regno rischia di crollare, minacciato da un pericolo imminente, Bruno si troverà a combattere la guerra più difficile.

Il distributore internazionale è Fremantle. 

 

christian

Christian la serie supernatural prodotta da Sky e Lucky Red con Pesce e Santamaria

Christian è una produzione Sky e Lucky Red in partecipazione con Newen Connect che debutterà il 28 gennaio su Sky Atlantic.

christianLa prima serie italiana supernatural con protagonista Edoardo Pesce in sei episodi diretti da Stefano Lodovichi, anche produttore creativo, e Roberto “Saku” Cinardi.

Christian è creata da Valerio Cilio, Roberto “Saku” Cinardi e Enrico Audenino, da un’idea di Roberto “Saku” Cinardi, e

liberamente ispirata a Stigmate, la graphic novel di Claudio Piersanti e Lorenzo Mattotti edita da Logos Edizioni.

Le sceneggiature sono di Valerio Cilio, Enrico Audenino, Renato Sannio e Patrizia Dellea.

Christian – dice Sonia Rovai, director scripted production Sky Italia – è un progetto fuori dai canoni, un thriller diverso dagli altri,

una serie visionaria che si interroga su temi importanti senza mai dimenticarsi di essere divertente;

liberamente ispirato a una graphic novel di Claudio Piersanti e Lorenzo Mattotti, da cui fu tratto un cortometraggio di Roberto Saku Cinardi, con Gabriele Mainetti in veste di attore.

E soprattutto è bello avere tra le mani qualcosa di spiazzante, di diverso e divertente.

Edoardo Pesce interpreta Christian, lo scagnozzo di un boss della Roma di periferia che si guadagna da vivere facendo l’unica cosa che sa fare: menare.

Fino a quando non gli compariranno alle mani quelle che sembrano a tutti gli effetti delle stimmate, le ferite dei santi, con le quali inizierà a fare miracoli.

Sulle tracce di Christian e del suo mistero si metterà presto Matteo,

scettico emissario del Vaticano ossessionato dal trovare qualcuno i cui poteri taumaturgici siano veri, interpretato da Claudio Santamaria.

Nel cast ci sono:

Silvia D’Amico, Giordano De Plano, Antonio Bannò Francesco Colella; Gabriel Montesi, Lina Sastri, Ivan Franek e Giulio Beranek.

Inutile dire – dichiara Pesce – il piacere di prendere parte ad un progetto coì interessante, creato da un gruppo di professionisti;

quando la scrittura dei personaggi è fatta così bene gli attori devono solo studiare la parte e andare in scena.

E’ il mio primo ruolo da protagonista di serie ed ho scoperto che è come fare un lavoro diverso, bisogna dare tutte le sfaccettature del personaggio in un arco temporale lungo, nel caso specifico in tre mesi.

Nel leggere la sceneggiatura della serie ho notato che il mio personaggio poteva avere delle cose tipiche del mio carattere:

l’ironia, il cazzeggio, la voglia di alleggerire anche la storia, la situazione in cui ci si trova.

Christian è un ragazzo semplice che non ha obiettivi di potere nella vita, gli capita il superpotere, le stimmate, e non sa cosa farne. A

lui basta avere soldi sufficienti, che la madre stia bene, è un semplice nell’accezione positiva.

Sono felice della fiducia che hanno riposto in me e ho provato ad arricchire Christian con del mio, ma non ci sono solo io in questo lavoro.

Questa serie è, secondo me, molto corale, parla di storie, infatti di ogni personaggio si conosce, a poco a poco, un passato che li porta ad essere quello che sono.

Tutti i personaggi, quindi, hanno una grande umanità che sono sicuro il pubblico amerà.

Christian – dice il regista Stefano Lodovichi – è una serie crime sovrannaturale ambientata nella Roma dei nostri giorni, a Città-Palazzo che è più di un quartiere, è una vera e propria micro-città autosufficiente.

Pur partendo da una base crime, non ci troviamo davanti a una serie come Gomorra.

Il realismo è il primo strato della nostra narrazione ma su quello si innestano componenti di altro genere, nella creazione di un linguaggio personale e originale.

Se il genere è un mix di crime e supernatural, i

l tono è un “dramedy-pop” con una propensione al sacrale che diviene fusione tra la commedia all’italiana degli anni ‘60\’70 di Monicelli, Risi, Germi,

con il cinema di intrattenimento internazionale di Scorsese, De Palma, Guy Ritchie o Luc Besson.

Perché Christian in fin dei conti è un “supereroe all’amatriciana.

Lina Sastri è Italia la madre di Christian:

sono felice di avere preso parte a questo lavoro, che mi è capitato in un momento particolare della vita.

Il regista ha chiesto di essere quanto più possibili reali nell’interpretare i nostri personaggi, pur trovandoci in un mondo irreale ed il mio è il personaggio più reale e semplice di tutti.

senza fine

Senza Fine è il film di Elisa Fuksas su Ornella Vanoni

Senza Fine di Elisa Fuksas con Ornella Vanoni arriva in sala con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection dal 24 febbraio 2022

con anteprime selezionate lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23 febbraio.

senza fineSenza Fine racconta la straordinaria vita di una delle artiste più amate della musica italiana.

Una produzione Tenderstories Wildside, società del gruppo Fremantle Indiana Production

scritto da Elisa Fuksas e Monica Rametta per la regia di  Elisa Fuksas

con Ornella Vanoni, Elisa Fuksas, Paolo Fresu, Vinicio Capossela, Samuele Bersani.

La fotografia  è di Simone D’Arcangelo, Emanuele Zarlenga.

Il montaggio è a cura di Michelangelo Garrone

Senza fine è prodotto da Moreno Zani Malcom Pagani Mario Gianani Lorenzo Gangarossa e Indiana Production

«Io: Che significa fare un film su di te? – dice la Fuksas – 

Lei: Un film sulla mia vita; fino a un certo punto è reale poi è irreale.

È come una fiaba, è bello finire la vita in una fiaba.

Così nasce questo film che è la ricerca della giusta distanza per raccontare Ornella Vanoni:

interprete, attrice, madre, figlia, donna. Fragilità, coraggio. Allegria. Tanta musica.

Oggettività e intimità si rincorrono, il film che ho in mente e quello che mi suggerisce, dialogano una lingua a tratti limpida a tratti impossibile, producendo un terzo film che comprende entrambi.

La lontananza del mito è interrotta dalla vicinanza del cellulare, le confessioni confondono

dentro e fuori, scena e fuoriscena sono la stessa storia.

Perché con Ornella non c’è tempo di pensare, si può solo fare. E poi scoprire che fare è un modo di pensare. E di raccontare, anche una fiaba, anche la vita».

Un hotel termale degli anni ’40, assolutamente fuori dal tempo.

Il luogo perfetto per raccontare una storia Senza fine, quella della vita di Ornella Vanoni, che si svela alla regista Elisa Fuksas senza risparmiarsi.

Una donna, un’artista, una forza della natura raccontata tra le mura di questo suggestivo set anche da alcuni amici musicisti come Vinicio Capossela, Samuele Bersani, Paolo Fresu e la sua inseparabile tromba.

Tra un massaggio e una sauna, le memorie si fanno tangibili e il futuro assume la forma dell’eternità.

 

 

 

 

ero in guerra

Ero in guerra ma non lo sapevo di Fabio Resinaro nelle sale il 24 gennaio

Ero in guerra ma non lo sapevo è il film di Fabio Resinaro in uscita nelle sale il 24 gennaio.

Ero in guerra ma non lo sapevo  è  una produzione Eliseo Multimedia con RAI CINEMA prodotto da Luca Barbareschi e distribuito da 01 distribution.

ero in guerraNel cast ci sono: Francesco Montanari, Laura Chiatti, Juju Di Domenico, Alessandro Di Tocco, Maria Vittoria Dallasta e Gianluca Gobbi.

Il soggetto di Ero in guerra ma non lo sapevo è di  Mauro   Caporiccio  e Carlo Mazzotta

La sceneggiatura  è di Mauro Caporiccio,  Carlo Mazzotta, Fabio Resinaro

Il film s’ispira al Libro “Ero In Guerra Ma Non Lo Sapevo” di Alberto Dabrazzi Torregiani e Stefano Rabozzi – edito da A.CAR Edizioni.

Milano, fine anni ‘70. Pierluigi Torregiani, un gioielliere che si è fatto da sé, subisce un tentativo di rapina in cui muore un giovane bandito.

Non è stato lui a sparare, ma molti giornali lo accusano di essere un giustiziere borghese.

La tensione politica dell’epoca lo rende un obiettivo perfetto per i PAC, gruppo di terroristi guidato da Cesare Battisti, che individuano in lui un colpevole da punire.

Torregiani e la sua famiglia ricevono minacce di morte: il pericolo è così concreto che gli viene assegnata una scorta.

Ma le intimidazioni non si fermano: sempre più invasive, lo condizionano nel lavoro e soprattutto nei rapporti con i famigliari, che si consumano fino a sfiorare la rottura.

Ero in guerra ma non lo sapevo racconta un uomo che, sotto attacco suo malgrado, vive una profonda crisi famigliare che si “ricompone” solo dopo la sua morte, avvenuta per mano di sedicenti rivoluzionari.

 

Cinque settimane di riprese per il nuovo film di Fabio Resinaro ispirato all’omicidio del gioielliere Pierluigi Torregiani, il famoso caso di cronaca nera che si intrecciò con il terrorismo degli anni di piombo.

Torregiani venne assassinato a Milano il 16 febbraio 1979.

L’omicidio, inizialmente attribuito alla malavita milanese, fu poi rivendicato dai Proletari Armati per il Comunismo (PAC) che professavano solidarietà alla criminalità

che si riappropriava dei beni e giustiziavano chi rispondeva alle rapine con le armi.

L’intreccio tra terrorismo e delinquenza trasformò imprenditori, negozianti, giudici in bersagli politici.

Furono diversi gli omicidi perpetrati nei confronti di chi reagiva, rispondendo al fuoco.

L’opinione pubblica si divise tra chi sosteneva le vittime e chi le accusava di farsi giustizia da sole.

 

 

 

 

 

 

doc - nelle tue mani

Doc- nelle tue mani su Rai 1 la seconda stagione con Luca Argentero

Doc – nelle tue mani, seconda stagione, debutta in prima serata su Rai 1 con un boom di ascolti: seguita da 7 milioni di italiani.

doc- nelle tue mani Questa seconda stagione di Doc- nelle tue mani si compone di otto puntate, sedici episodi,

per inscenare ciò che accade nel reparto di medicina intensiva di un ospedale di Milano,

ma soprattutto per riprendere il racconto da dove si era interrotto nelle prima serie.

Ritroviamo in Doc- nelle tue mani  tutti i personaggi, ed anche alcuni nuovi,

che hanno permesso a questo medical drama di raggiungere il trenta per cento di share e di essere venduto in oltre cento paesi:

Luca Argentero, Matilde Gioli, Pierpaolo Spollon, Alice Arcuri, Sara Lazzaro, Simona Tabasco, Alberto Malanchino,

Beatrice Grannò, Marco Rossetti, Elisa Di Eusanio, Silvia Mazzieri, Giovanni Scifoni, Gaetano Bruno, Gianmarco Saurino e Giusy Buscemi.

La regia è affidata a Beniamino Catena e Giacomo Martelli.

Una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction prodotta da Matilde e Luca Bernabei.

Doc (Luca Argentero) ha trovato nel reparto la sua nuova famiglia e un nuovo equilibrio di vita. Lo ritroviamo proprio lì all’inizio della stagione.

Ma non può immaginare che genere di tempesta si stia per abbattere su tutti: la peggior pandemia degli ultimi cento anni, la prima nella storia di estensione globale, con Milano come epicentro mondiale.

Doc e i suoi colleghi, come tutti i medici italiani, affronteranno l’emergenza Covid.

Ma questa seconda stagione della serie non indugerà sulla fase critica dell’emergenza sanitaria: racconterà piuttosto il ritorno alla normalità dopo la fine della pandemia.

La seconda stagione, come e più della prima, parlerà di speranza raccontando l’esperienza della malattia come quella di una seconda occasione.

Non volevamo parlare del Covid – dice Luca Bernabei – per rendere ancora più cupo il nostro presente ma era doveroso centrare questa serie sulla pandemia per poterne ricavare tutti gli aspetti positivi ed una speranza.

Con questo lavoro – afferma Matilde Bernadei – abbiamo cambiato modo di lavorare perché la serie è stata venduta in 100 paesi e

quindi bisognava realizzare un prodotto che andasse bene sul mercato italiano, ma di respiro internazionale.

Il fatto che abbiamo trovato consensi in tanti paesi dimostra che stiamo lavorando nel modo più giusto.

Per me è stata una sfida bellissima, – dichiara Argentero – speciale, difficilmente nella vita si ha un’occasione come questa;

il mio personaggio mi ha fatto cambiare, sono più diretto, perdo meno tempo e ne faccio, di conseguenza, perdere meno a chi si rapporta con me.

Sono sincero e diretto, sempre.

Sul set si è creato un ambiente positivo in cui è stato bello lavorare. Il nostro set è durato tanto, sette mesi, tra mille difficoltà, sia quelle normali che quelle legate al Covid.

Matilde Gioli fa eco al suo collega ed aggiunge: anche io mi sento diversa rispetto a prima, ho preso alcune cose dal mio personaggio e le ho fatte mie.

Tutto il cast ha capito, dovendo usare tutti i dispositivi sanitari che avevano in dotazione gli ospedali, che battaglia sia stata condotta dai medici, dal personale sanitario tutto, e

soprattutto ha avuto contezza del mostro che abbiamo davanti.

Spero davvero che anche grazie a Doc il pubblico capisca quanto sia difficile stare in questa pandemia.

Due registi diversi firmano i sedici episodi ma questo non ha creato disequilibri nella serie:

siamo abituati a lavorare – dicono i registi – a quattro mani ed abbiamo anche seguito le indicazioni dei nostri colleghi in regia nella prima serie.

C’è un equilibrio narrativo tale da procedere in regia con una certa semplicità, pur dando le nostre intenzioni de idee.

Siamo felici – conclude Argentero –  di interpretare storie così valide ed emozionanti, firmate dai nostri sceneggiatori, Francesco Arlanch eViola Rispoli,

che hanno tratteggiato dei personaggi così belli che a noi tocca solo restituirli al meglio, per non rovinare il loro grande lavoro.

landscapers

Landscapers – Un crimine quasi perfetto in onda su Sky Atlantic

Landscapers – Un crimine quasi perfetto, la  miniserie Sky-HBO in quattro parti, è in onda dal 14 gennaio su Sky Atlantic e in streaming su NOW.

 I protagonisti di Landscapers – Un crimine quasi perfetto  sono  l’attrice Premio Oscar Olivia Colmane e David Thewlis.

Al loro fianco figurano:

Kate O’Flynn , Dipo Ola, Samuel Anderson, David Hayman, Felicity Montagu e Daniel Rigby.

Landscapers – Un crimine quasi perfetto, ispirata a una incredibile quanto drammatica storia vera verificatasi in Inghilterra nel 1998, è stata creata e scritta da Ed Sinclair e diretta e co-sceneggiata da Will Sharpe.

Si tratta del progetto più recente sviluppato da SISTER per Sky Studios e HBO dopo Chernobyl, fra le serie più premiate e apprezzate di sempre.

Landscapers – Un crimine quasi perfetto racconta la storia di Susan e Christopher Edwards,

una all’apparenza ordinaria e innamoratissima coppia inglese di mezza età che si ritroverà al centro di un’indagine per omicidio

e non per caso.

I coniugi Edwards, infatti, sono responsabili dell’uccisione dei genitori di lei e dell’occultamento dei loro cadaveri

(nonché del furto di una cospicua somma di denaro dal conto corrente dei defunti)

e sono a piede libero, in Francia, da ben quindici anni.

L’improvviso ritrovamento dei cadaveri dei due anziani, però, scompiglia completamente le carte in tavola e da un giorno all’altro la sognatrice Susan,

appassionata di cinema al punto da immaginarsi protagonista di svariati film, dai western ai grandi classici romantici fino ai noir dell’età d’oro di Hollywood,

e il suo Chris si ritrovano a fare i conti con la polizia e col loro passato.

Landscapers è una coproduzione Sky e HBO.

 

 

scream 5

Scream 5 diretto da Matt Bettinelli – Olpin arriva nelle sale

Scream 5, il film diretto da Matt Bettinelli-Olpin, è nelle sale dal 13 gennaio distribuito da Eagle Pictures in 325 copie.

scream 5Nel cast diScream 5 ci sono: Melissa Barrera, Kyle Gallner, Mason Gooding, Mikey Madison, Dylan Minnette

Scream 5 è ambientato 10 anni dopo il capitolo precedente,

in cui la cittadina di Woodsboro veniva scossa nuovamente da un massacro.

Sidney, dopo essere sopravvissuta agli omicidi di 15 anni prima, si trova di nuovo a dover combattere contro il misterioso killer mascherato.

Gli eventi del quinto capitolo hanno luogo ben 25 anni dopo gli omicidi di Woodsboro: una nuova serie di omicidi colpisce la pace della città e

costringono Sidney a tornare e aiutare Linus, Gale e il nuovo sceriffo Judy per risolvere le indagini.

Dietro la maschera di Ghostface c’è un nuovo assassino e va fermato a tutti i costi; la vecchia e la nuova generazione dovranno unire le forze per fermare il nuovo massacro.

Curiosità sul film

Durante la lavorazione di Scream, la stessa produzione non sapeva chi fosse davvero l’assassino:

sono state appositamente utilizzate più versioni della sceneggiatura per evitare spoiler involontari da parte degli addetti ai lavori.

Scream fu distribuito dalla Dimension e guadagnò più di 6 milioni di dollari nel weekend d’apertura. In totale incassò più di 173 milioni di euro in tutto il mondo rendendoloil capitolo più remunerativo dell’intera serie.

Il titolo originario del film sarebbe dovuto essere “Scary Movie”.

In realtà il titolo scartato sarà poi ripreso da una serie di film parodistici dei classici dell’horror.

In un primo momento Wes Craven rifiutò il soggetto ritenendolo troppo da commedia per un regista horror come lui.

Dopo aver incassato no anche da regista come George Romero, Sam Raimi e Danny Boyle, il produttore Bob Weinstein riprovò con Craven, che accettò.

Sul set nacque l’amore tra Courtney Cox e David Arquette. I due si sono sposati nel 1999 e hanno avuto una figlia. Hanno ufficializzato il loro divorzio nel 2013.

Nel film c’è un cameo di Linda Blair, celebre protagonista bambina de “L’esorcista”.

In “Scream” interpreta una giornalista che urla: “Le persone hanno il diritto di sapere”.

La prima a essere scritturata per il ruolo di Sidney Prescott fu in realtà Drew Barrymore

Prima di interpretare la protagonista Sidney Prescott, Neve Campbell era nota per la serie tv “Cinque in famiglia”.

Per il ruolo di Sidney vinse la concorrenza di Melissa Joan Hart, altra stellina della tv (“Sabrina, vita da strega”).

 Lo sceneggiatore del film, Kevin Williamson, è diventato poi un celebre produttore e sceneggiatore televisivo: sue creature sono “Dawson’s Creek” e “The Vampire Diaries”.

Anche il regista Wes Craven ha fatto un breve cameo: interpreta un bidello che indossa il cappello e maglione di Freddy Krueger,

omaggio al suo precedente successo “Nightmare – Dal profondo della notte”.

 

america latina

America Latina il film dei D’Innocenzo con Germano nelle sale dal 13 gennaio

America Latina è il film diretto da Damiano D’Innocenzo, Fabio D’Innocenzo in uscita il 13 gennaio nelle sale.

America Latina è prodotto da the Apartment, società del gruppo Fremantle, Vision Distribution e Le Pacte e distribuito da Vision Distribution.

america latinaNel cast del film  ci sono Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini, Massimo Wertmüller.

La sceneggiatura di America Latina è dei fratelli D’Innocenzo.

Abbiamo scelto di raccontare questa storia perché, semplicemente, era quella che ci metteva più in crisi.

In crisi come esseri umani, come narratori, come spettatori.

Una storia che sollevava in noi domande alle quali non avevamo (e non abbiamo, nemmeno a film ultimato) risposte che non si contraddicessero l’una con l’altra.

Interrogarci su noi stessi è la missione più preziosa che il cinema ci permette e America Latina prende alla lettera questa possibilità,

raccontando un uomo costretto a rimettere in discussione la propria identità.

Essendo gemelli, anche i nostri due film precedenti raccontavano storie di famiglie, di senso di appartenenza, di sangue, ma non ci eravamo mai addentrati così a fondo nel tema e

abbiamo scelto la via per noi più rischiosa: la dolcezza.

La dolcezza e tutte le sue estreme conseguenze.

America Latina è un film sulla luce e abbiamo scelto il punto di vista privilegiato dell’oscurità per osservarla

Il film  è ambientato a Latina, la provincia laziale note per le sue paludi bonificate, per il caldo umido e per quella centrale nucleare dimessa che si erge nei pressi di Borgo Sabotino.

Il film racconta la storia di Massimo Sisti (Elio Germano), dentista facoltoso e proprietario di un suo studio; un uomo dal carattere affabile, mite e molto professionale.

Massimo ha tutto ciò che ha sempre voluto: una grande villa dove vivere in completa tranquillità e una famiglia amorevole,

formata dalla moglie Alessandra e le figlie Laura e Ilenia, che lo circonda ogni giorno con affetto.

Le tre donne della sua vita sono tutto per lui, rappresentano la sua completa felicità e un premio, dato dalla vita, per la sua onestà e la sua esistenza volta al sacrificio e al lavoro.
Ma la tranquillità di Massimo sta per essere spazzata via in un giorno primaverile da qualcosa di inaspettato e improvviso:

quando l’uomo scende in cantina – così come fa ogni giorno – non immagina di certo che qualcosa di totalmente assurdo gli stia per accadere…

QUALCHE CURIOSITA’ SUL FILM

  • I  registi hanno definito il film “una storia d’amore, e come tutte le storie d’amore quindi un thriller”.
  • Il film è stato girato in 35 mm.
  • America Latina è la seconda collaborazione tra i fratelli D’Innocenzo ed Elio Germano dopo il pluripremiato “Favolacce”
euphoria

Euphoria è la serie HBO firmata Sam Levinson con Zendaya

Euphoria è la premiata serie HBO firmata Sam Levinson con Zendaya.

Nel cast di Euphoria  ci sono: Zendaya, Hunter Schafer, Nika King, Eric Dane, Angus Cloud, Jacob Elordi, Algee Smith, Sydney Sweeney, Alexa Demie,

euphoria Barbie Ferreira, Maude Apatow, Javon Walton, Dominic Fike, Storm Reid e Austin Abrams.

Acclamato ritratto a luci al neon della Generazione Z americana, raccontata in maniera molto cruda e senza filtri, la serie è un vero cult vincitore di 3 Primetime Emmy Awards,

fra cui quello per la sua protagonista, Zendaya, che ha ridefinito completamente un genere, il teen drama, mai prima di Euphoria declinato con la stessa onestà.

Tra le giovani vite che si intrecciano nella città di East Highland, California, la diciassettenne Rue (Zendaya) lotta per trovare la forza di resistere alle pressioni derivate dall’amore, dalla perdita e dalla dipendenza.

Sam Levinson  è il creatore e sceneggiatore ed  anche produttore esecutivo;

Ravi Nandan, Kevin Turen, Will Greenfield, Drake, Adel “Future” Nur, Zendaya, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin sono i produttori esecutivi;

coproduttori sono Ashley Levinson, Harrison Kreiss e Julio Perez.

Prodotta in partnership con A24 e basata sull’omonima serie israeliana create da Ron Leshem e Daphna Levin.

Euphoria è giunta alla sua seconda stagione che vanno in onda suSky e NOW in contemporanea con gli U.S.A., dal 10 gennaio,

quando il primo episodio in lingua originale sottotitolato sarà disponibile a partire dalle 3.00 del mattino su Sky Atlantic, on demand su Sky e in streaming su NOW

per poi essere riproposto lunedì sera dalle 23.15.

Il 17 gennaio partirà, invece la messa in onda della versione doppiata di Euphoria  in italiano, ogni lunedì dalle 23.15 su Sky Atlantic (e in streaming su NOW).

una famiglia vincente

Una famiglia vincente – King Richard di Reinaldo Marcus Green con Will Smith

Una famiglia vincente – King Richard, il film diretto da Reinaldo Marcus Green in uscita nelle sale italiane il 13 gennaio.

una famiglia vincenteUna famiglia vincente – King Richard  ha come protagonista Will Smith per il quale si vocifera già di un possibile Oscar per la sua interpretazione.

Il film ripercorre la vita di Richard Williams, padre ed allenatore di Serena e Venus Williams ,

tenniste che hanno cambiato il volto del mondo del tennis e dello sport.

Spinto da una chiara visione del loro futuro, e utilizzando metodi non convenzionali,

Richard ha un piano che porterà Venus e Serena Williams dalle strade di Compton in California agli scenari internazionali, come icone leggendarie.

Il film profondamente toccante, mostra il potere della famiglia, della perseveranza e dell’incrollabile convinzione come mezzi per raggiungere l’impossibile e avere un impatto sul mondo”.

 

Nel cast di Una famiglia vincente – King Richard troviamo Aunjanue Ellis, Saniyaa Sidney ; Demi Singleton, Tony Goldwyn Jon Bernthal.

Ed anche Andy Bean, Kevin Dunn e Craig Tate.

La una sceneggiatura è di  Zach Baylin.

I produttori sono Tim White e Trevor White sotto la loro bandiera di Star Thrower Entertainment, e Will Smith con la sua Westbrook.

I produttori esecutivi del film sono Isha Price, Serena Williams, Venus Williams, James Lassiter, Jada Pinkett Smith, Adam Merims, Lynn Harris, Allan Mandelbaum, Jon Mone e Peter Dodd.

La squadra creativa del film comprende il direttore della fotografia premio Oscar Robert Elswit (Il petroliere), gli scenografi Wynn Thomas e William Arnold,

la costumista due volte nominata all’Oscar Sharen Davis.

Le musiche sono del compositore candidato all’Oscar Kris Bowers.

Come prima cosa – ha dichiarato il regista Reinaldo Marcus Green – devo dire che  se siamo riusciti a realizzare il film

è solo merito di Will e della sua testardaggine nel convincere tutti, sopratutto la famiglia Williams, su come raccontare la loro storia.

Ci hanno provato in tanti a farne una versione cinematografica, ma nessuno era mai riuscito a scriverla in modo da accontentare tutti”.

“Volevo raccontare come la forza che  ha motivato Richard in ogni cosa che ha fatto sia stato stata l’amore.

Il mio non è solo un film su uno dei più grandi coach di tennis mai esistiti, è soprattutto un film su una famiglia che si ama, si rispetta, si sostiene.

Un film sui sacrifici che i genitori fanno per aiutare i figli a realizzare i propri sogni.

Il modo in cui Richard si è comportato mi è stato di grande ispirazione, perché aveva in mente una sola cosa:

far diventare le proprie figlie il meglio che potessero diventare, rendendole degli esempi per altre ragazze delle generazioni future.

La povertà è stata un’armatura da esibire fieramente in battaglia.

Proprio perché non avevano le stesse possibilità economiche di molte tenniste bianche,

Venus e Serena sono diventate dei modelli per le comunità nera,

dimostrando che è possibile avere origini umili e diventare dei campioni grazie al duro lavoro e ai sacrifici.

Spero che anche grazie a questo film, la loro storia possa ispirare altri ragazzi afroamericani a sognare il più in grande possibile.

Anche immaginando obiettivi apparentemente irraggiungibili.

Se io stesso, nato nel Bronx e cresciuto a Staten Island, ci sono  riuscito, ce la può fare chiunque.

Con il mio cinema, come regista, spero di poter aiutare altri come me a prendersi spazi che finora ci sono stati preclusi”.

 

Sul film Will Smith dice «Questo non è solo un film sul tennis, ma su una famiglia, sulla fede, sull’amore e sul trionfo. Un sogno impossibile realizzato grazie a una determinazione granitica».