Anno: 2022

l'arma dell'inganno

L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat di John Madden con Colin Firth nelle sale

L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat  è il film diretto da John Madden con Colin Firth, Matthew Macfadyen, Kelly Macdonald, Penelope Wilton, Johnny Flynn e Jason Isaacs va in onda  in prima tv venerdì 30 dicembre alle 21.15 su Sky cinema Uno e in streaming su Now.

l'arma dell'ingannoL’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat, è la straordinaria storia vera di un’idea che sperava di cambiare il corso della guerra –

sfidando ogni logica, a rischio di innumerevoli perdite e mettendo a dura prova il coraggio dei suoi ideatori.

1943. Gli alleati sono determinati a spezzare la morsa di Hitler sull’Europa occupata, il loro piano è un assalto totale in Sicilia ma si trovano ad affrontare un grande dilemma:

come fare per proteggere una massiccia forza d’invasione da un potenziale massacro.

Il compito ricade su due straordinari agenti dell’intelligence, Ewen Montagu (Colin Firth) e Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen)

che danno vita alla più geniale e improbabile strategia di disinformazione della guerra – incentrata sul più improbabile degli agenti segreti: un uomo morto.

 

Il regista John Madden su  L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat  dice :

“Questa è una storia veramente pazzesca, precaria quanto improbabile e fuori di testa in tutti i sensi.

Per me regista, trovo tutto questo irresistibile“.

Colin Firth sul personaggio afferma:

Ewen Montagu era un brillante avvocato che usava le sue capacità per anticipare il pensiero degli altri.

Riusciva ad entrare nella testa del suo sfidante, e lo faceva con una visione incredibile.

Era chiaramente un’abilità che sfoggiava nei tribunali.

Ma si rivelò inestimabile in questo caso perché riusciva costantemente a mettersi nei panni della persona dall’altra parte della barricata“.

“Ian Fleming è al centro dell’intera storia di ‘L’arma dell’inganno Operazione Mincemeat’

– commenta il produttore Emile Sherman –

Lui è il nostro narratore, ma nella vita reale è anche la persona che ha scritto l’originale Trout Memo.

Nel memo viene descritta l’idea di ingannare Hitler per mezzo di un uomo morto con addosso dei documenti, idea raccolta e messa in atto dai personaggi della nostra storia.

Vedere un pre-Bond di Ian Fleming è incredibilmente divertente, che vive la sua vita ed è parte di un complotto di guerra con tutto il peso di ciò che stava per diventare”.

the fabelmans

The Fabelmans è il film di Steven Spielberg che ha scritto anche la sceneggiatura con Tony Kushner è nelle sale

The Fabelmans è il film di Steven Spielberg che ha scritto anche la sceneggiatura con Tony Kushner

Nel cast di The Fabelmans  ci sono: Gabriel LaBelle, Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Jeannie Berlin, Keeley Karsten,

Robin Bartlett, Oakes Fegley, Julia Butters, Gabriel Bateman, Judd Hirsch, Nicolas Cantu, Sam Rechner, Chloe East, Isabelle Kusman, David Lynch.

the fabelmansLa distribuzione del film è a cura di 01 Distribution.

La produzione del film è di: Amblin Entertainment, Amblin Partners, Universal Pictures

The Fabelmans di Steven Spielberg, ritratto intimo e coinvolgente di un’infanzia nell’America del ‘900,  ripercorre gli eventi che hanno scandito la vita e la carriera del filmmaker.

Questo racconto di formazione, incentrato sul desiderio di un ragazzo di riuscire a realizzare i propri sogni, ha un’eco universale nella sua esplorazione di temi

quali l’amore, l’ambizione artistica, il sacrificio, nonché di quei segreti inconfessabili che consentono di fare luce su sé stessi e sui propri cari, con chiarezza ed empatia.

Sammy Fabelman è appassionato di cinematografia, un interesse alimentato in lui anche da sua madre Mitzi, donna dalla spiccata vena artistica.

Suo padre Burt, è invece un uomo di scienza dalla brillante carriera che, pur non opponendosi alle aspirazioni del figlio, le considera alla stregua di un hobby.

Nel corso degli anni, Sammy continuerà a documentare le vicende della sua famiglia, girando film amatoriali sempre più elaborati, interpretati da sua sorella e dai suoi amici.

A 16 anni è già un acuto osservatore e narratore della sua realtà familiare, ma quando i suoi si trasferiscono altrove,

Sammy scoprirà una verità sconvolgente che riguarda sua madre e

che cambierà per sempre il suo rapporto con lei, con ripercussioni sul suo futuro e su quello dell’intera famiglia.

 

LA STORIA

Nei suoi 50 anni di brillante carriera, il regista Steven Spielberg ha prodotto alcuni dei film più amati e innovativi della storia del cinema,

fra cui Lo squalo, E.T., I predatori dell’arca perduta, Jurassic Park, Schindler’s List e Munich.

In ciascuna delle sue creazioni, che spaziano da fantasiose speculazioni su incontri con prodigiosi alieni ad attente riflessioni morali sulla storia recente,

Spielberg ha condiviso con il pubblico qualcosa di sé e del suo passato.

Dopo aver ultimato le riprese del suo primo musical, West Side Story, Spielberg torna con una storia inedita ambientata nell’America del 900, in cui un bambino cerca il suo posto nel mondo:

un racconto di formazione ispirato direttamente all’infanzia del leggendario filmmaker che racconta i suoi primi passi nel mondo del cinema.

 “La maggior parte dei miei film riflettono le esperienze della mia formazione come filmmaker”,

 spiega Spielberg

 “Quando un regista dirige un film, anche se è basato sulla sceneggiatura di qualcun altro, riversa, volente o nolente, il proprio vissuto nella storia.

 E in questo caso, The Fabelmans non è neanche una metafora, perché attinge direttamente ai ricordi”.

Spielberg spiega che si tratta di un film a cui pensava già da molto tempo.

Tuttavia, ha iniziato a prendere in seria considerazione il progetto solo grazie al forte legame professionale con Tony Kushner.

Kushner e Spielberg, nel corso di 16 anni di interviste saltuarie, intense conversazioni e sessioni di scrittura che Spielberg scherzosamente paragona a una sorta di “terapia”,

hanno trasformato le esperienze di infanzia di Spielberg nella storia di The Fabelmans.

“Non avrei potuto realizzare questo film senza il contributo di Kushner, una persona a me vicina, che ammiro profondamente, che mi conosce bene e che rispetto enormemente”

afferma Spielberg

 “Per dare una forma a questa storia, è stato fondamentale potermi aprire senza riserve con qualcuno, abbandonando qualsiasi imbarazzo o vergogna”.

Tutto è iniziati sul set di Munich quando Spielberg disse:

ora ti racconto una storia:

Una storia che ha inizio nel 1952, quando all’età di sei anni, si è recato al cinema, a Philadelphia, per vedere Il più grande spettacolo del mondo di Cecile B. DeMille,

un’esperienza che gli ha provocato una sensazione di grande meraviglia, accendendo in lui un forte interesse per i film.

Negli anni dell’adolescenza, mentre già ardeva in lui il fuoco sacro per il cinema,

ha fatto un altro incontro determinante per la sua carriera, quello con John Ford, il leggendario regista di Ombre rosse, Sentieri selvaggi, L’uomo che uccise Liberty Valance.

Fissando questi due momenti salienti della sua vita all’origine della sua carriera, Spielberg ha raccontato a Kushner dei suoi genitori, Arnold Spielberg, uno dei primi programmatori informatici,

e Leah Adler, una pianista ricca di talento, e di come i loro rispettivi valori e personalità — il padre, un tecnico brillante;

la madre, un’artista piena di passione – abbiano plasmato il suo carattere e la sua identità artistica.

Spielberg ha raccontato a Kushner del drammatico trasferimento a ovest degli Stati Uniti della sua famiglia, quando era adolescente, dal New Jersey all’Arizona fino alla California;

ha condiviso con Kushner il segreto che ha causato la deriva del matrimonio dei suoi genitori e il loro successivo divorzio,

rivelando come il dolore generato da quella scoperta abbia per sempre modificato la sua prospettiva sugli altri e le sue narrazioni.

“Quando ero molto giovane, è accaduto qualcosa, un evento che racconto nel film, che ha cambiato la mia percezione di mia madre:

improvvisamente non era più solo un genitore, bensì una persona”

spiega Spielberg

 “Credo che succeda a tutti i bambini, a un certo punto della loro vita, di rendersi conto che i loro genitori sono anche persone come le altre.

Questa scoperta, per me, ha avuto luogo all’età di 16 anni”.

Kushner, dopo aver ascoltato il racconto di Spielberg, ha detto:

Questa storia è pazzesca! ‘Steven, devi assolutamente farne un film!’ E Spielberg ha risposto: ‘Beh, in effetti qualche volta ci ho pensato…’”

“Ho avuto il privilegio di raccogliere le confidenze di Steven, di aiutarlo a scavare nella sua memoria”, racconta Kushner.

 “Steven aveva appena perso suo padre, e penso che tutto ciò che ha esternato in quel momento sia scaturito anche dall’elaborazione del dolore e del lutto.

In alcuni momenti pensavo che, anche non avessimo realizzato nulla, sarebbe stata comunque stata un’esperienza straordinaria”.

Invece, qualcosa è successo: il risultato è stato un trattamento di 90 pagine, che conteneva talmente tanto materiale da poterne fare sei, di film, dice Kushner.

Ogni volta che gli mostravo una parte, lui diceva, ‘Ah, ma non ti ho detto come mai è successo questo, e aggiungeva altri dettagli.

Alla fine, gli ho detto “Basta, non mi raccontare altro! Non c’è più spazio!”

Kushner e Spielberg hanno iniziato a scrivere il copione il 2 ottobre 2020, utilizzando Final Draft, e lavorando insieme tre giorni alla settimana, per quattro ore al giorno

 

beata te

Beata te di Paola Rendi con Serena Rossi e Fabio Balsamo in esclusiva su Sky cinema dal 25 dicembre

Beata Te è la commedia diretta da Paola Randi con la sceneggiatura di Lisa Nur Sultan e
Carlotta Corradi, è tratta dall’opera teatrale “Farsi Fuori” di Luisa Merloni

Dal 25 dicembre alle 21.15 Beata Te è in esclusiva su Sky Cinema Uno e in streaming solo su NOW.

beata teBeata Te è un film Sky Original prodotto per Sky da Cinemaundici e Vision
Distribution, prodotto.

Nel cast di Beata te ci sono:

Nel cast di Beata te ci sono: Serena Rossi, Fabio Balsamo, Elisa Di Eusanio, Valentina Correani, Corrado Fortuna, Alessandro Riceci

e con la partecipazione di Herbert Ballerina e con Paola Tiziana Cruciani e con Gianni Ferreri

Marta  è una regista di teatro, single e tutto sommato soddisfatta della sua vita, a
un passo dal debutto del suo Amleto.

Al suo 40esimo compleanno riceve una visita inaspettata: l’Arcangelo Gabriele, che vorrebbe annunciarle la nascita di un figlio.

Ma Marta non è sicura di volere un figlio “in dono” e chiede tempo per pensarci.

Preso alla sprovvista da questa richiesta, costretto a fermarsi sulla Terra più del previsto,

Gabriele si trasferirà a casa sua e le starà accanto per le due settimane

che a Marta serviranno per capire cosa vuole per sé stessa e per essere felice.

Sul film dice la regista Randi:

Quando, in principio, Lisa Nur Sultan mi ha parlato di “Beata te”, già l’idea l’ho trovata folgorante.

Una donna che compie quarant’anni e vede, in pratica, materializzarsi davanti agli occhi il
famigerato orologio biologico, nei panni dell’Arcangelo Gabriele, è già di per sé geniale.

Una volta letto il copione, scritto da Lisa Nur e Carlotta Corradi e tratto dallo spettacolo teatrale
di Luisa Merloni, l’entusiasmo era alle stelle.

Una favola archetipica fatta di personaggi così autentici che chiunque ci si può identificare, e che parla, con grazia, ironia e tanto divertimento,
del diritto delle donne di scegliere se avere o meno un figlio, al di là delle pressioni sociali a cui tutte
siamo sottoposte.
Impossibile resistere, impossibile non farsi coinvolgere da un progetto come questo:

la commedia italiana di grande tradizione che trova un sapore contemporaneo internazionale e metropolitano, a tratti graffiante, ma caldo e coinvolgente.

Grandi temi raccontati con leggerezza e profondità al contempo.

Il tutto nella cornice di una sfavillante Roma.

Mi restava solo da onorare la storia e trasformarla in immagini e cuore.

Una storia come questa mi ha dato l’opportunità di proporre una quantità di idee di regia e di
linguaggio sulle quali c’è stato, da parte di tutti, grande entusiasmo e partecipazione.

Un vero lavoro di squadra anche per quanto riguarda il “dream team” di professionisti che abbiamo
coinvolto e lo splendido cast capitanato da un’attrice meravigliosa, una vera fuoriclasse:

Serena
Rossi, accompagnata da uno strepitoso Fabio Balsamo dei panni dell’Arcangelo, circondati da un
gran numero di attrici e attori fantastici.
È stata un po’ una magica mistura di fattori che hanno reso questo set uno dei più armonici e
felici che ricordi e credo che traspaia e

si rifletta sul film e lo carichi di cuore e divertimento.
Perché come ci insegnano le maestre e i maestri, la commedia rende liberi…e felici.

 

avatar

Avatar 2: La Via dell’Acqua  è il film diretto da  James Cameron che esce nelle sale il 14 dicembre

Avatar 2: La Via dell’Acqua  è il film diretto da  James Cameron che firma anche la sceneggiatura con Josh Friedman.

avatar la via dell'acquaAvatar 2: La Via dell’Acqua esce nelle sale il 14 dicembre.

Nel cast di Avatar 2: La Via dell’Acqua  ci sono: Sam Worthington, Zoe Saldana, Kate Winslet, Sigourney Weaver, Edie Falco, Michelle Yeoh, Stephen Lang, Joel David Moore,

Jemaine Clement, Matt Gerald, Cliff Curtis, Giovanni Ribisi, Oona Chaplin, CCH Pounder, Keston John, Brendan Cowell, Chloe Coleman.

Avatar 2: La Via dell’Acqua  è distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures.

La fotografia è a cura di Russell Carpenter mentre il montaggio è di David Brenner, James Cameron, John Refoua, Stephen E. Rivkin, Ian Silverstein.

La produzione è  di Twentieth Century Fox, TSG Entertainment, Lightstorm Entertainment

Avatar 2: La Via dell’Acqua è il sequel in live action del film campione d’incassi Avatar del 2009.

La storia è ambientata diversi anni dopo gli eventi visti nel primo Avatar.

I due protagonisti della prima pellicola, Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana), sono ancora insieme e con figli al seguito,

pronti ad esplorare lo sconfinato mondo di Pandora e ad affrontare nuovi conflitti con l’umanità.

Nel film risulta evidente il pericolo che segue i protagonisti e dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda,

delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano.

 

James Cameron ha concepito la saga in cinque capitoli, al film seguiranno infatti Avatar 3, Avatar 4 e Avatar 5.

Le riprese sono iniziate il 25 settembre 2017 e sono terminate a fine novembre 2019.

 

James Cameron ha concepito i 2 sequel del primo film come un’unica produzione, infatti Avatar 2 e Avatar 3 sono  girati contemporaneamente.

Il regista ha dichiarato che, nonostante abbia una storia tutta sua, ogni film appartiene a un unico “meta-racconto” molto più grande, che interessa tutta la saga.

Il budget approssimativo dei tre sequel di Avatar è di circa un miliardo di dollari.

 

Dopo Titanic, film nel 1997,  Kate Winslet e James Cameron tornano a lavorare insieme.

Da sottolineare come James Cameron abbia pensato di girare alcune riprese subacquee nella Challenger Deep,

il punto più profondo della Fossa delle Marianne, cioè il luogo più profondo della terra.

Non è stato facile per Kate Winslet prepararsi a questo personaggio: ha eseguito tutte le acrobazie subacquee da sola, allenandosi in una vasca per trattenere il respiro per circa 7 minuti.

La lingua Na’vi parlata in Avatar 2: La Via dell’Acqua  dai suoi abitanti non è solo un’accozzaglia di suoni irriconoscibili, ha una sua grammatica fatta di precise regole stabilite dal linguista Paul R. Frommer.

Grande affiatamento nel cast .

Per ottenere questo risultato, attori e troupe sono stati alle Hawaii dove hanno partecipato a giochi di squadra ed escursioni,

replicando la vita in tribù che avrebbero dovuto interpretare sul grande schermo.

Jake Sully, protagonista dell’intera vicenda, è stato scelto dopo molti provini e si è dimostrata una scelta vincente anche se in lizza per il ruolo c’erano attori ben più noti di lui.

 

 

the hanging sun

The Hanging Sun di Francesco Carrozzini con Borghi dal 12 dicembre in esclusiva su Sky cinema

“The Hanging Sun” è il film diretto da Francesco Carrozzini.

La pellicola ha chiuso, Fuori Concorso, la 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il film, dopo un breve passaggio a settembre nelle sale cinematografiche, è  in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su NOW.

the hanging sun“The Hanging Sun ”  è tratto dal romanzo “Sole di mezzanotte” di Jo Nesbø, ed è  scritto da Stefano Bises.

Il film è interpretato da Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay, Sam Spruell, Frederick Schmidt,

Raphael Vicas, con Peter Mullan e Charles Dance.

 La fotografia è di Nicolaj Bruel.

Si tratta di è  thriller noir ambientato tra le atmosfere rarefatte dell’estate norvegese dove il sole non tramonta mai, la vita e la morte si intrecciano, presente e passato si sovrappongono

John (Alessandro Borghi) è in fuga.

Trova riparo nel fitto della foresta, vicina a un villaggio isolato dell’estremo Nord,

dove domina la religione, il sole non tramonta mai e le persone sembrano appartenere a un’altra epoca.

Tra lui e il suo destino ci sono solo Lea (Jessica Brown Findlay), una donna in difficoltà ma dalla grande forza, e suo figlio Caleb, un bambino curioso e dal cuore puro.

Mentre il sole di mezzanotte confonde realtà e immaginazione, John dovrà affrontare il tragico passato che lo tormenta.

Sul film il regista Carrozzini dice:« Con Jo Nesbø è stato un incontro felice sotto il sole della California.

Era la storia giusta per me ma temevo di non saperla realizzare, soprattutto c’era l’incognita di dirigere gli attori.

John, il protagonista,  è in fuga da un padre criminale e da una vita di violenza senza fine, Lea lo è da un padre pastore luterano e pure lei da una vita di violenza domestica.

C’è un amore inespresso e casto, un bambino alla ricerca di un padre, un uomo perduto che trova la salvezza in un incontro che gli cambia la vita».

Il film, targato Sky Original, è una coproduzione italo-britannica, prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios -, Groenlandia e Sky.

Il distributore internazionale è NBCUniversal Global Distribution per conto di Sky Studios.

napoli magica

Napoli magica di Marco D’amore anche regista ed interprete del film che sarà nelle sale dal 5 dicembre

 Napoli magica è un film di Marco D’Amore  che firma anche la sceneggiatura con Francesco Ghiaccio.

Il film è stato presentato nel corso della 40esima edizione del Torino Film Festival e sarà nelle sale come evento speciale al cinema il 5, 6 e 7 dicembre.

Il montaggio è di Mirko Platania e la produzione esecutiva è di Mad Entertainment con Mosaicon Film.

 

napoli magicaNapoli magica è prodotto per Mad Entertainment da Luciano Stella, Maria Carolina Terzi, Carlo Stella

Lorenza Stella, prodotto per Sky da Roberto Pisoni, Dino Vannini, Gaia Pasetto.

Nel cast di Napoli magica ci sono:  Marco D’Amore, Gigio Morra, Marcello Romolo, Andrea Renzi,

Marianna Fontana, Gennaro Di Colandrea, Giovanni Ludeno.

 Una Produzione Sky e Mad Entertaiment in collaborazione con           Vision Distribution.

Cosa cerchi in Napoli quando la abiti da sempre o quando la visiti per la prima volta?

Perché la sua anima è così diversa dalle altre? Dove risiede la sua magia?

Marco D’Amore vuole scoprirlo e per farlo esiste un unico modo: deve attraversarla e perdersi per trovare l’inaspettato incanto.

Bisogna scavare la pietra di tufo dei suoi sottofondi per disseppellire i suoi misteri e le sue leggende, i suoi spiriti, le voci antiche, i suoi fantasmi e i suoi miti.

Il dedalo di cunicoli scavati per tremila anni è tomba dei segreti su cui poggia l’intera città.

E poi dalla realtà si passa alla favola, e così in Napoli Magica i luoghi iconici – il cimitero delle Fontanelle, Castel dell’Ovo, la cappella del Cristo Velato, le Catacombe di San Gaudioso –

prendono vita mentre i volti della gente incontrata in strada si contrappongono ai personaggi del mito (la sirena Parthenope, il munaciello, le anime pezzentelle, Pulcinella).

In questo viaggio, la città assume forme e contorni nuovi suscitando sentimenti contrastanti, in un continuo gioco di opposti.

Napoli è uno sguardo o un’infinità di vedute, come se la si osservasse dalle alture dei colli che la circondano, o dai sotterranei che la trapassano o infine,

attraverso gli occhi di tutte le anime che fino ad ora l’hanno abitata in superficie o nelle sue cavità.

Napoli Magica dà del “tu” al mistero e attende risposte mai rivelate dagli oracoli.

Ho intenzione di trarre in inganno lo spettatore fin dai primi minuti di questo lavoro

– dice il regista –

per fargli credere di trovarsi di fronte al classico documentario che racconti la città visitando luoghi ed intervistando persone.

Sorprenderlo poi con un colpo di teatro, una magia è il caso di dire.

Alla fine per condurre il pubblico dall’altra parte di Napoli, attraversando il ponte immaginario che separa la superfice dai sotterranei,

è necessario sconfinare dai luoghi dove le bellezze sono bagnate dal mare e lavate dall’aria più salubre della terra,

bisogna scavare la pietra di tufo dei suoi sottofondi per giungere dove stanno sepolti i suoi spiriti e le voci antiche.

I suoi fantasmi e i suoi miti.

Questa desueta modalità di racconto nasce dalla convinzione che questa città sia uno dei più grandi palcoscenici della vita,

sospeso tra realtà e rappresentazione, spietata verità e mirabile finzione e che abbia nel suo ventre un popolo

che ha bisogno di drammatizzare gli eventi per comprenderli e di enfatizzare i comportamenti, contrapponendo alla necessità dello stare al mondo il gioco della messinscena.

Il mio personale immaginario, nella ricerca effettuata per raccontare Napoli e la sua magia,

si è nutrito degli esempi dei grandi artisti

che l’hanno attraversata nei secoli, quelli che hanno saputo coglierne lo spirito senza fermarsi alle apparenze.

 Ho così udito mille e mille voci, echi di mondi lontani e ne ho visto moltiplicarsi le visioni, come in un misterioso caleidoscopio.

È mia intenzione far sì che queste visioni si vedano, così come queste voci si ascoltino. Sarà un percorso lacunoso e senza risposte.

Così come accade sempre quando l’uomo ha l’ardire di misurarsi col mistero.

Costruendo attorno alle vicende di Napoli una favola contemporanea

che narri le vicende e i conflitti che la agitano scopriremo un luogo geografico e dell’anima dove bellezza e miseria, pace e guerra, alto e basso

convivono da sempre in un complicato eppur semplice equilibrio.

 

 

 

il grande giorno

Il grande giorno è il film diretto da Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo nelle sale a Natale

Il grande giorno è il film diretto da Massimo Venier con protagonisti Aldo, Giovanni e Giacomo da Natale nelle sale cinamatografiche.

Il grande giorno ha il  soggetto e sceneggiatura scritti da  Davide Lantieri, Michele Pellegrini, Massimo Venier, Aldo Giovanni e Giacomo.

il grande giornoLe musiche sono di di BRUNORI SAS.

Il grande giorno è una produzione Emanuela Rossi per AGIDI DUE, in associazione con MEDUSA FILM

in collaborazione con PRIME VIDEO con distribuzione MEDUSA FILM

Nel cast con Aldo, Giovanni e Giacomo ci sono:

Antonella Attili, Elena Lietti con la partecipazione di Lucia Mascino,

Margherita Mannino, Giovanni Anzaldo, Pietro Ragusa, Francesco Brandi,

Dina Braschi, Andrea Bruschi, Davide Calgaro, Marouane Zotti, Noemi Apuzzo, Matilde Benedusi, Jerry Mastrodomenico, Eleonora Romandini

e con Roberto Citran e con l’amichevole partecipazione di Francesco Renga.

 

In una grande villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio e Caterina.

Sarà il giorno più bello della loro vita e anche di quella dei loro genitori, soprattutto dei rispettivi padri, Giacomo e Giovanni.

I due si conoscono dai tempi della scuola e hanno condiviso tutto: l’azienda di famiglia – la Segrate Arredi – gli affetti, le vacanze…

Il matrimonio dei figli rappresenta il suggello più emozionante alla loro fraterna, indissolubile amicizia.

Per questo non hanno badato a spese: tre giorni di festeggiamenti, un Cardinale a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati…

E a dirigere il tutto, un costosissimo maître che si fa chiamare “il Riccardo Muti del catering”.

Peccato che insieme a Margherita, l’ex moglie di Giovanni nonché madre della sposa, arrivi al matrimonio anche Aldo, il suo nuovo compagno.

Simpatico, espansivo e soprattutto casinista in sommo grado, il nuovo arrivato si abbatte sul matrimonio come un tornado, infilando una serie di gaffes e incidenti esilaranti ma soprattutto costosissimi.

Giacomo e Giovanni provano ad arginarlo in tutti i modi, ma sotto i colpi di Aldo si aprono delle crepe da cui affiora un malessere nascosto,

destinato a mettere in discussione l’amicizia tra Giovanni e Giacomo, i loro matrimoni e non solo.

E che costringerà tutti a fare i conti con i propri dubbi e con il coraggio che ci vuole per concedersi la felicità.

Il film è girato sul Lago di Como, sul Lago Maggiore, a Milano e in Brianza:

Massimo Venier dirige il film da una sua sceneggiatura scritta con Davide Lantieri, Michele Pellegrini, Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti.

Massimo Venier è alla settima collaborazione con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il grande giorno  ha come direttore della fotografia Vittorio Omodei Zorini , la montatrice Enrica Gatto , la scenografa Valentina Ferroni e la costumista Magdalena Paula Grassi .

 

 

bones and all

Bones and all il film di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet esce nelle sale il 23 novembre

Bones and all il film di Luca Guadagnino arriva nelle sale il 23 novembre.

Bones and all  ha un cast composto da: Taylor Russell, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon Green,

Jessica Harper, Jake Horowitz, Mark Rylance, Francesca Scorsese.

bones and allIl film è un adattamento di David Kajganich del romanzo omonimo di Camilla De Angelis ed è ambientato negli anni Ottanta.

La fotografia e di Arseni Khachaturanm, mentre Vision Distribution distribuisce il film.

Prodotto da Luca Guadagnino, Francesco Melzi d’Eril, Lorenzo Mieli, Marco Morabito, Gabriele Moratti, Theresa Park, Dave Kaiganich e Peter Spears.

I produttori esecutivi del film sono Giovanni Corrado, Raffaella Viscardi, Marco Colombo e Moreno Zani.

La produzione è di Frenesy Film Company e Per Capita Productions con The Apartment Pictures – società del gruppo Fremantle, Memo Films, 3 Marys Entertainment, Elafilm e Tenderstories.

In co-produzione con Vision Distribution in collaborazione con SKY.

A Venezia  il film ha ricevuto undici minuti di applausi e vero entusiasmo del pubblico .

Maren, una ragazza di diciotto anni, vive con il padre nella provincia americana.

Sembra una ragazza del tutto normale se non per il fatto che ama mangiare carne umana.

Maren si mette così in viaggio da sola alla ricerca della madre (cannibale anche lei), quasi una sorta di viaggio iniziatico dove intanto scoprirà che non è sola.

Incontra il giovane Lee, un ragazzo pieno di fascino e della sua stessa razza che l’accompagna alla ricerca della madre.

Con lui cerca di cominciare una vita normale .

«È la storia di due giovani che scoprono che, per loro, non esiste un posto da poter chiamare casa, per cui devono reinventarselo.

dice il regista Guadagnino –

Maren e Lee vanno alla ricerca della loro identità in situazioni estreme, ma le domande che si pongono sono universali.

Chi sono, cosa voglio? Come posso sfuggire a questo senso di ineluttabilità che mi trascino dietro? Come possono entrare in sintonia con qualcun altro?

Il paesaggio americano l’ho sognato sin dall’inizio, fa parte della mia formazione di cineasta e questo copione di David Kajganich è stato l’occasione per viverlo da regista.

Sono attratto da coloro che, forse per scelta, non sono al centro dei giochi.

Per me, Maren e Lee sono due persone costrette a vivere al limite.

Volevo che le persone amassero questi personaggi, li comprendessero e non li giudicassero.

Il mio desiderio è che il pubblico veda in Maren e  Lee il riflesso cinematografico di tutte le possibilità che fanno parte di noi in quanto esseri umani”.

 

Chloë Sevigny ha scoperto di avere una sola battuta nel film dopo avere detto a luca Guadagnino che avrebbe partecipato alla pellicola a tutti i costi.

Nota particolare del set è che durante la produzione, la troupe del film è stata svaligiata.

Il consiglio comunale di Cincinnati con il sostegno del sindaco alla fine ha fornito 50.000$ in costi di sicurezza.

Bones and All è il primo film di Metro-Goldwyn-Mayer a presentare cannibalismo dai tempi di Hannibal (2001)

e primo film ad avere i diritti di distribuzione acquisiti da Metro-Goldwyn-Mayer dopo che lo studio è stato acquisito da Amazon il 17 marzo 2022.

Il film è stato girato negli Stati Uniti, nella regione del Tri-State in Ohio, durante la primavera del 2021.

 

diabolik-ginko-all-attacco

Diabolik – Ginko all’attacco diretto da Marco Manetti, Antonio Manetti con Gianniotti, Leone, Mastandrea nelle sale

Diabolik – Ginko all’attacco è un film di Antonio Manetti, Marco Manetti, Michelangelo La Neve diretto da Marco Manetti, Antonio Manetti.

Nelle sale  da giovedì 17 novembre 2022 distribuito da 01 Distribution.

diabolik-ginko-all-attaccoIl cast di Diabolik – Ginko all’attacco: 

Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Alessio Lapice, Linda Caridi, Pier Giorgio Bellocchio, Ester Pantano,

Andrea Roncato, Amanda Campana, Urbano Barberini, Giacomo Giorgio, Simone Leonardi, Pierangelo Menci, Marco Bonadei, G-Max, Gustavo Frigerio.

La fotografia di Diabolik – Ginko all’attacco è di Francesca Amitrano, Angelo Sorrentino, il montaggio è di Federico Maria Maneschi

Una Produzione Mompracem con Rai Cinema, in associazione con Astorina

Un piano apparentemente perfetto per Diabolik ed Eva Kant. Ma non sanno che dietro questo colpo si nasconde una trappola dell’astuto ispettore Ginko, che mette a dura prova il loro legame.

Tradita dal Re del Terrore, Eva decide di vendicarsi, proponendo all’ispettore di collaborare alla cattura di Diabolik.

Una decisione difficile per Ginko che deve anche affrontare l’arrivo di Altea, duchessa di Vallenberg…

I registi sul film Diabolik – Ginko all’attacco:

Il fumetto Diabolik esce per la prima volta in edicola nel 1962.

Da allora sono usciti più di 900 numeri. 900 numeri vogliono dire 900 storie, 900 o più colpi

(spesso in uno stesso albo Diabolik ed Eva riescono a portare via più bottini),

più di 1000 trucchi diabolici e tantissimi personaggi.

Quando qualche anno fa abbiamo pensato di fare un film su Diabolik, eravamo decisi a raccontare l’albo numero 3, l’incontro tra Diabolik ed Eva,

da cui noi crediamo abbia tutto inizio.

Il successo che ha Diabolik da più di 60 anni è sicuramente merito dell’unicità della celebre coppia. L’incontro con Eva lo ha reso unico e duraturo. Quindi, per noi, una scelta semplice.

Ma cosa fare con il sequel?

Ovviamente Diabolik è un fumetto seriale, non puoi pensare di farne solamente un film.

Quindi quando Paolo Del Brocco di Rai Cinema è venuto in Mompracem e ci ha chiesto di cominciare a pensare a un sequel, non eravamo spaventati o stupiti,

ma certamente confusi. 900 storie da cui attingere, quale sarebbe stata quella più giusta?

Potevamo sceglierne una celebre, tra i fan molti albi sono considerati storici,

ma abbiamo pensato che il secondo film non dovesse attingere a questi, ma

raccontare semplicemente una storia.

Abbiamo letto tanto, abbiamo pensato tanto.

Poi un giorno Mario Gomboli di Astorina ci ha consigliato un albo.

Secondo lui al secondo film serviva più azione, più plot rispetto al primo che era un film

quasi di “presentazione”.

E così abbiamo letto Ginko all’attacco ed ecco quello che cercavamo!

Quel fumetto aveva delle particolarità che lo rendevano giusto.

C’era l’ispettore Ginko più centrale, c’era tanta azione, colpi di scena, c’erano

dei momenti modernissimi molto cinematografici. Ci piaceva.

Abbiamo quindi deciso di scrivere il film sulla base di quel numero specifico e non solo

tenendolo ad esempio.

Nel primo film abbiamo presentato i personaggi, in Diabolik – Ginko all’attacco

li abbiamo messi in crisi.

È in crisi Ginko perché non riesce né a catturare Diabolik né ad avere serenità

nella sua vita privata. E sono in crisi Eva e Diabolik come coppia.

È un film molto diverso dal primo. Ma come al solito ci siamo divertiti a girarlo.

L’epoca, gli anni ’60, grazie al grande lavoro dei nostri collaboratori, è ancora

una volta protagonista.

Non vediamo l’ora di conoscere le impressioni degli spettatori a questo nuovo

film, che, seppur nella continuità assoluta, porta tante novità, ma soprattutto

un ritmo diverso e un cast diverso.

mary

Mary & George è la serie diretta da Oliver Hermanus con protagonista Julianne Moore

Mary & George è una serie in otto episodi basata sulla storia vera di Mary Villiers.

La serie è prodotta da Hera Pictures in associazione con Sky Studios e ispirata al saggio “The King’s Assassin” di Benjamin Woolley.

mary & GeorgeLa serie Mary & George è scritta dall’acclamato autore DC Moore (Killing Eve, Temple).

Il regista principale è Oliver Hermanus.

La protagonista è Julianne Moore, vincitrice del premio Oscar e vincitrice di un BAFTA

è la prima attrice americana  premiata ai festival del cinema di Cannes, Berlino e Venezia.

Lo scorso agosto è stata Presidente di giuria alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Mary & George è stata commissionata da Gabriel Silver, Director of Commissioning, e da Sam Hoyle, Commissioning Editor di Sky Studios, per Zai Bennett, MD of Content – Sky UK.

Sam Hoyle sarà il produttore esecutivo per Sky Studios. Liza Marshall è produttrice esecutiva per Hera Pictures, insieme a DC Moore e Oliver Hermanus.

Mary & George è  basata sulla storia vera di Mary Villiers (Moore), che crebbe il suo bellissimo figlio, George, affinché potesse sedurre Re Giacomo I e diventare il suo potentissimo amante.

Grazie a scandalosi intrighi, il duo di umili origini è diventato la coppia madre-figlio più ricca, più titolata e influente che l’Inghilterra avesse mai visto.

L’inizio delle riprese è previsto nei primi mesi del 2023 per poi debuttare entro la fine dell’anno in esclusiva su Sky e in streaming su NOW in tutti i paesi in cui Sky opera in Europa.

Mary & George debutterà nel 2023 su Sky e in streaming su NOW nel Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera.

AMC Networks la trasmette negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Nuova Zalanda e India.

La distribuzione internazionale è di NBCUniversal per conto di Sky Studios.

 Julianne Moore ha dichiarato sulla serie:

«Mary Villiers fu una donna che, da sola, con le sue azioni riuscì a diventare una figura potente e influente nella Londra giacobina. Portarla sullo schermo è una sfida impegnativa ma esaltante».

 

DC Moore, Writer & Executive Producer parla della serie in questo modo:

«Da quando per la prima volta ho letto della vita di Mary Villiers – e di tutto ciò che ha ottenuto con suo figlio, George – ho l’idea di portare questa storia sullo schermo.

L’amore per gli uomini di Re Giorgio, spesso trascurato dalla storia, la straordinaria ascesa di Maria

come donna in un modo maschile e, le (moltissime) conquiste sessuali e politiche di George:

questa è una storia profondamente ricca eppure ancora del tutto inedita sullo schermo,

quella di una coppia di commoners che ha conquistato qualunque cosa si trovasse davanti a loro».