Mese: Luglio 2022

giorgio borghetti

“Il sogno di un uomo ridicolo” con Giorgio Borghetti per la regia di Antonello De Rosa a Salerno

“Il sogno di un uomo ridicolo” di Fedor M.Dostoevskij è lo spettacolo con Giorgio Borghetti

che debutta, in prima nazionale, al Museo diocesano di Salerno

all’interno della rassegna teatrale “Il Gioco serio del teatro”.

il sogno di un uomo ridicolo Le musiche de “Il sogno di un uomo ridicolo” sono di Michelangelo Maio, per la regia di Antonello De Rosa.

“Il sogno di un uomo ridicolo” racconta  di un sogno

che il protagonista fa all’età di quarantasei anni,

probabilmente in uno dei suoi momenti di profonda e tragica introversione.

Convinto ormai che tutto è indifferente e meditando il suicidio, acquista una rivoltella e la carica;

tuttavia, non si spara subito, ma ripone l’arma in un cassetto, aspettando il momento giusto per compiere l’ultimo atto:

infatti, consapevole che tutto gli è ormai indifferente, pretende che almeno l’ultima azione della sua vita, il suicidio appunto,

venga compiuta in un preciso istante in cui avverte che non proprio tutto gli risulta indifferente.

Dopo aver preso la sua decisione s’imbatte in una bambina che piange disperata e che invoca il suo aiuto;

sua madre sta per morire e nessuno corre in loro soccorso.

Ma il protagonista la scaccia con brutalità e con l’ostentata indifferenza di chi, avendo deciso di farla finita, non vuole minimamente preoccuparsi dell’altrui sofferenza.

Così torna alla sua abitazione, una bettola piena di ubriaconi e continue risse.

Nella sua camera comincia a riflettere sugli accadimenti occorsigli, accorgendosi d’aver provato compassione e pietà per la povera bimba incontrata per strada.

Così la compassione provata per lei lo distrae dal suo proposito autodistruttivo, tanto da pentirsi e vergognarsi del suo atteggiamento.

A questo punto giunge ad una sua “Visione della Verità”…

Un racconto, scritto intorno al 1876 da Dostoevskij, che riesce a parlarci ancora oggi della necessità dell’utopia proprio in un momento in cui il futuro, più che un sogno fantastico, è un incubo distopico.

Per Dostoevskij l’uomo deve porsi degli obiettivi positivi perché la felicità sulla Terra può esistere e cercarla non solo ha senso, ma è forse l’unica cosa che abbia senso fare.

La capacità attoriale di Borghetti lo premia in tutti i ruoli interpretati sia al cinema, che in televisione, che ovviamente in teatro e nel doppiaggio.

Un attore molto amato e seguito dal pubblico che può seguirlo de visu in teatro, in tv e al cinema, ma  soprattutto la sua voce

che accompagna tanti celebri personaggi è un balsamo per le orecchie dei telespettatori.

L’amore per il suo mestiere è evidente come appare evidente dalla sua dichiarazione sulla sua carriera :

”Durante la mia carriera ho variato molto, dal padre di una figlia premuroso al personaggio cattivo e spietato.

L’importante è che ci sia una storia da raccontare.

Fin quando ci sarà la possibilità di raccontare delle storie con la mia anima e sensibilità continuerò a fare questo mestiere.

È fondamentale riconoscere la professionalità dei doppiatori e non soltanto dare voce e importanza ai talent.

Il doppiaggio è una professione seria e come tutte le professioni può essere fatto bene e può essere fatto male”.

 

 

irish

L’Irish film festa il festival diretto da Susanna Pellis fa tappa alla Casa del cinema di Roma

L’Irish film festa è il festival dedicato al cinema e alla cultura irlandese che,

da mercoledì 20 a domenica 24 luglio,

si svolge alla Casa del cinema di Villa Borghese a Roma.

irish Irish film festa nato nel 2007, è creato e diretto da Susanna Pellis,

prodotto dall’Associazione Culturale Archimediaed

è realizzato in collaborazione con Irish Film Institute;

con il sostegno di Culture Ireland e Screen Ireland; e il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda in Italia.

«Il 2022 – spiega Susanna Pellis, direttore artistico del festival – ci vede ancora impegnati su un calendario atipico,

distante dalle nostre tradizionali date di marzo che collocavamo a ridosso di San Patrizio:

sabato 21 e domenica 22 maggio siamo finalmente tornati in sala alla Casa del Cinema, e abbiamo parallelamente

reso disponibile la sezione cortometraggi del festival anche in streaming.

A luglio, con una programmazione di più ampio respiro, accoglieremo invece spettatori e ospiti nel Teatro all’aperto,

che abbiamo sperimentato per la prima volta

– riscontrando grande entusiasmo da parte del pubblico – la scorsa estate».

Si tratta di una programmazione ad ingresso gratuito di corti, lungometraggi e documentari,

che si svolge nel Teatro all’aperto Ettore Scola e nella Sala Deluxe.

Tutte le sere alle 21 ci sarà  una panoramica sul nuovo cinema irlandese di genere,  dal thriller alla commedia nera,

dal dramma con sfumature distopiche all’horror declinato in chiave comica.

Si comincia mercoledì 20 luglio con Breaking Out di Michael McCormack, documentario sulla vita del cantautore Fergus O’Farrell, prematuramente scomparso nel 2016.

Si continua giovedì 21 luglio con il dramma psicologico Wolf, una produzione irlandese diretta dall’italiana Nathalie Biancheri e con un grande cast internazionale

(George MacKay, Lily-Rose Depp, Paddy Considine, a fianco agli irlandesi Eileen Walsh, Martin McCann, Stuart Graham, Fionn O’Shea e Lola Petticrew).

A seguire, venerdì 22 luglio è in programma il thriller Nightride di Stephen Fingleton, di cui è protagonista uno degli attori più amati dal festival, Moe Dunford (Patrick’s DayThe Dig),

mentre sabato 23 luglio arriva la commedia nera Redemption of a Rogue di Philip Doherty, con una brillante interpretazione di Aaron Monaghan (Maze‘71).

Toni da commedia anche per il film di chiusura di domenica 24 luglioBoys from County Hell di Chris Baugh:

un’improbabile caccia al vampiro ambientata in un paesino dell’Irlanda del Nord. Nel cast, fra gli altri, l’italo-irlandese John Lynch.

Abbinati ai film, gli spettatori dell’arena estiva potranno rivedere i cortometraggi vincitori del concorso che si è svolto a maggio.

All’interno della Sala Deluxe, invece, con inizio giornaliero alle ore 19, la programmazione di IFF sarà dedicata al cinema documentario prodotto in Irlanda del Nord,

e a un importante ritorno nella proposta culturale del festival: l’Irish Classic.

IRISH FILM FESTA è promosso da Roma Culture ed è parte della programmazione di Estate Romana 2022

 

100 domeniche

“100 domeniche” è il nuovo film di Antonio Albanese con Elio De Capitani e Bebo Storti

“100 domeniche” è il nuovo film di Antonio Albanese le cui riprese sono terminate pochi giorni fa.

“100 domeniche”, girato a Lecco e dintorni per una durata di 7 settimane, ha la sceneggiatura scritta da  Antonio Albanese e Piero Guerrera.

Il cast è composto da: Antonio Albanese, Liliana Bottone, Sandra Ceccarelli, Bebo Storti, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani con la partecipazione straordinaria di Giulia Lazzarini.

“100 domeniche” è prodotto da Palomar e Leo in collaborazione con Vision Distribution in collaborazione con Sky,

sarà distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

100 domenicheIl film è prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra.

Antonio, ex operaio di un cantiere nautico, conduce una vita mite e tranquilla:

gioca a bocce con gli amici, si prende cura della madre anziana,

ha una ex moglie con cui è in ottimi rapporti ed Emilia, la sua unica e amatissima figlia.

Quando Emilia un giorno gli annuncia che ha deciso di sposarsi,

Quindi Antonio è colmo di gioia, può finalmente coronare il suo sogno regalandole il ricevimento che insieme hanno sempre sognato potendo contare sui risparmi di una vita.

La banca di cui è da sempre cliente sembra però nascondere qualcosa, i dipendenti sono all’improvviso sfuggenti e il direttore cambia inspiegabilmente di continuo.

Ma l’impresa di pagare il matrimonio di sua figlia si rivelerà sempre più ardua e Antonio scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni.

Con la fine delle riprese di “100 domeniche” – dice Albanese – si conclude un’esperienza umana e professionale che ricorderò per sempre.

Un gruppo di lavoro bello e coeso, che ha sposato un progetto condividendone le motivazioni più profonde.

Una grande compagnia di attori al servizio di un’idea.

Una comunità – che conosco bene, essendoci nato e cresciuto – che ci ha regalato un appoggio incondizionato, discreto e felice.

Raccontare quella provincia, i suoi sogni, le sue ambizioni, quella straordinaria coesione sociale e umana,

è la realizzazione di un sogno che accarezzavo da parecchio tempo.

 

toilet

Toilet il film di e con Gabriele Pagnotta presentato in una forma originale

Toilet è il  film scritto, diretto e interpretato da Gabriele Pignotta, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di successo del regista.

Nelle arene cinematografiche dal 16 luglio.

toiletToilet ha  una forma inedita e originale: una performance dal vivo di Pignotta nei panni del protagonista del film Flavio Bretagna che arricchirà la proiezione del film.

Flavio Bretagna (Gabriele Pignotta) ha l’appuntamento di lavoro più importante della sua vita.

Tra le telefonate dei clienti, i messaggi vocali della segretaria e le chiamate dell’ex-moglie, Flavio si mette alla guida della sua auto verso l’occasione che aspettava da tempo.

Preso da un susseguirsi di telefonate, non si accorge di aver sbagliato strada e si ferma in una piccola area di servizio.

Sempre al telefono, freneticamente distratto, va in bagno ma quando prova a uscire la porta è bloccata. Grida aiuto, ma nessuno risponde. Non c’è anima viva.

Flavio Bretagna è solo, è rinchiuso nel bagno di una sperduta area di servizio e non ha proprio idea di dove si trovi.

Fuori, la sua vita va avanti senza di lui: l’opportunità di lavoro che aspettava, il compleanno della figlia con la quale cerca di recuperare il rapporto…

Il tempo passa ma la situazione non si sblocca. Riuscirà Flavio a non perdere tutto?

Con “Toilet” ho cercato di creare  – dice Pagnotta –  un “dramedy” che, per definizione appunto, intrattenga lo spettatore facendolo sorridere più volte

ma anche inducendolo al tempo stesso a rispondere ad alcune domande fondamentali: quanto tempo dedichiamo alle cose importanti?

Dove ci sta portando la corsa sfrenata al successo professionale e all’affermazione di noi stessi?

E se un giorno ti succedesse qualcosa di inaspettato (come per l’appunto rimanere prigioniero di un bagno di una piccola area di servizio abbandonata)

che ti costringesse a fare un bilancio della tua vita, che giudizio daresti a te stesso?

Il compito di sottoporsi a questo giudizio e di fare questo impietoso bilancio della propria vita spetta all’unico personaggio del film:

Flavio Bretagna, la sintesi perfetta di ognuno di noi, perché ognuno di noi durante la visione del film penserà di essere,

per un motivo o per un altro, Flavio Bretagna, sempre di fretta, sempre al telefono, sempre in auto o in riunione, sempre a lavoro.

Una persona protesa solo ed esclusivamente a raggiungere traguardi e obiettivi professionali, essere il migliore, svoltare, diventare qualcuno a discapito di tutto anche trascurando le relazioni familiari, affettive.

In una parola: le cose veramente importanti della vita personale.

Per questo giudicare Flavio Bretagna sarà come giudicare noi stessi, fare il tifo per lui e per il suo riscatto sarà come fare il tifo per noi stessi. 

 

Toilet è il terzo lungometraggio di Pignotta che è protagonista unico sullo schermo accompagnato dalle voci di Vanessa Incontrada e Francesco Pannofino.

Il direttore della fotografia di Toilet è Juan Francisco Gaete Vega, il montatore Francesco Galli, la costumista Silvia Frattolillo e la scenografa Laura Pozzaglio.

Le musiche originali di Toilet sono di Stefano Switala.

Produttori delegati per Fenix Entertainment: Antonio Adinolfi e Claudia Campanelli.

Toilet è Prodotto da: Riccardo Di Pasquale per Fenix Entertainment SpA una produzione Fenix Entertainment e Vision Distribution in collaborazione con SKY

 

 

 

 

 

 

 

“La storia” è la serie di Francesca Archibugi con Trinca, Mastandrea e Germano

La storia è la serie diretta da Francesca Archibugi, tratta dall’omonimo classico di Elsa Morante, edito da Giulio Einaudi Editore.

la storiaAl via le riprese de La storia prodotta da Roberto Sessa, che dureranno 22 settimane

e si svolgeranno a Roma, nel Lazio e per una settimana a Napoli.

La serie La storia che vede nel cast Jasmine Trinca , Valerio Mastandrea,

Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga.

La serie La storia è una coproduzione tra Picomedia e la società francese Thalie Images in collaborazione con Rai Fiction.

La serie è scritta da Giulia Calenda, Ilaria Macchia, Francesco Piccolo e Francesca Archibugi.

Luca Bigazzi firma la fotografia, Ludovica Ferrario la scenografia, i costumi sono curati da Catherine Buyse e Valentina Monticelli.

Come note, La Storia, pubblicato per la prima volta nel 1974 , è il successo editoriale più importante in Italia tra Il Gattopardo del 1958 e Il nome della Rosa del 1980

ed è stato uno dei romanzi più acclamati e dibattuti del tempo.

1941, la vedova Ida Ramundo, madre di Nino e segretamente di origine ebraica, viene violentata da un soldato dell’esercito tedesco.

Dopo il dolore, lo sgomento e la vergogna, Ida scopre di essere incinta e, nove mesi dopo, partorisce in segreto un bambino  soprannominato Useppe. 

La famiglia è stravolta dagli eventi della guerra:

 Nino decide di partire per il fronte con i fascisti lasciando la madre e il piccolo Useppe a far fronte all’occupazione nazista e ai rastrellamenti in un appartamento nel quartiere romano di San Lorenzo.

Nel bombardamento del luglio 1943, Ida perde tutto ed è costretta a sfollare.

Da quel momento in poi ogni giorno per lei diventa una lotta per la propria sopravvivenza e per quella del suo bambino.

“È stata una decisione semplice e nell’ordine naturale delle cose

– dice Maria Pia Ammirati, direttore Rai Fiction –

partecipare con Picomedia e Thalie Images alla realizzazione di una serie tratta da La Storia di Elsa Morante.

Si tratta di  uno di quei romanzi che mentre restituiscono atmosfera e spirito di in un periodo storico,

in questo caso la seconda guerra mondiale e gli anni che la seguono,

colgono l’universalità tragica di una condizione umana e consegnano alla letteratura e alla società personaggi e situazioni indimenticabili.

Questa densità di contenuti non può che coincidere con i valori della fiction del servizio pubblico ed è il viatico promettente per l’inizio di una grande produzione che,

a cominciare dalla regia di Francesca Archibugi e dall’interpretazione di Jasmine Trinca, riunisce professionalità e talenti al più alto livello della qualità dell’audiovisivo italiano”.

 

“Mettere in scena La Storia di Elsa Morante è una gioia e una responsabilità infinite. –

dichiara la regista Francesca Archibugi

È uno dei grandi capolavori del Novecento, è il libro che nell’adolescenza mi ha aperto gli occhi

non solo sugli esseri umani, grandi e piccoli, ma anche su cosa dovrebbe significare “raccontare”.

paolo rossi

Paolo Rossi L’Uomo. Il Campione. La Leggenda il film di Gianluca Fellini e Michela Scolari nelle sale

Paolo Rossi L’Uomo. Il Campione. La Leggenda è il film diretto da Gianluca Fellini e Michela Scolari che firmano la sceneggiatura.

Paolo Rossi L’Uomo. Il Campione. La Leggenda è distribuito da FilmIn’ Tuscany, 44 Production, Phoenix Worldwide Entertainment e prodotto da FilmIn’Tuscany e 44 Production.

paolo rossiChi non ricorda la vittoria dei Mondiali di calcio da parte dell’Italia nel 1982?

Le braccia alzate del presidente Pertini a suggellare un attimo che è entrato nella storia.

L’Italia vince i Mondiali e nessuno ci aveva scommesso.

Quei calciatori Tardelli, Cabrini, Scirea, Collovati, Conti, Rossi e il loro allenatore Bearzot sono entrati nel cuore delle persone.

Erano il contrario delle dive che oggi popolano i campi di calcio: lavoratori con una grande passione per la maglia azzurra.

Un gruppo unito  del quale Paolo Rossi è stato il leader calmo.

Lui che a quel mondiale ci è arrivato subito dopo u infortunio serio lui ha permesso alla squadra di vincere ed alzare il trofeo verso il cielo.

Come racconta lo stesso Rossi nel film “La Nazionale fu la metafora di un’Italia che crede, che lotta che spera”.

Paolo Rossi L’Uomo. Il Campione. La Leggenda è un ritratto intimo e toccante di uno dei più grandi ed amati calciatori di tutti i tempi il cui nome si è legato indissolubilmente allo storico mondiale di Spagna dell´82:

tre prodigiosi gol contro i fenomeni del Brasile, due alla Polonia in semifinale e uno in finale con la Germania trascinarono l’Italia ad una vittoria

in grado di travalicare i confini dello sport per farsi occasione di rinascita per un paese che usciva da una fase storica assai difficile e complessa.

Amato per il suo talento e il suo fascino, per il fair play e per il suo stile unico, Rossi è uno dei giocatori simbolo di quella generazione di campioni che hanno segnato l’età d’oro del calcio.

La sua preziosa testimonianza diretta, i filmati d’epoca e gli inediti contributi di compagni di squadra e giocatori indimenticabili

come Falcao, Platini, Maradona, Zico, Rummenigge e Baggio, ci restituiscono un affettuoso

ed emozionante ritratto di Pablito,

che ha saputo dimostrare, con i suoi trionfi e le sue cadute, quali incredibili traguardi si possano raggiungere con una straordinaria volontà e la determinazione a non arrendersi mai.

Paolo Rossi L’Uomo. Il Campione. La Leggenda  non è solo un film su Paolo Rossi, la sua vita e le sue gesta sportive,

ma soprattutto l’unico ed irripetibile lavoro cui Paolo ha partecipato attivamente alla realizzazione sin dalle prime fasi della sua impostazione.

Un film che quindi, oltre a raccontarci tutto su Pablito ci regala anche un ritratto senza eguali di quella bellissima persona che è stata il Signor Paolo Rossi.

 

Il film è impreziosito dal brano inedito dedicato a Rossi: “Mio Fratello è un campione”, scritto da Mario Lavezzi, uno dei più importanti autori della musica leggera italiana, con Lorenzo Vizzini e Luca Durgoni.

 

 

christian

Christian al via le riprese della seconda stagione della serie con Edoardo Pesce e Claudio Santamaria

Christian, il supernatural-crime drama Sky Original prodotto da Sky e Lucky Red in collaborazione con Newen Connect, avrà una seconda serie.

christianConsiderato il successo della prima stagione questa è davvero una bella notizia per tutti coloro che hanno amato Edoardo Pesce interpretare Christian.

Christian nasce da un’idea di Roberto “Saku” Cinardi,  è una serie Sky Original prodotta da Sky e Lucky Red in collaborazione con Newen Connect, anche distributore internazionale della serie,

e liberamente ispirata alla graphic novel Stigmate di Lorenzo Mattotti e Claudio Piersanti (edita da Logos Edizioni).

Il soggetto di serie è di Francesco Agostini, Giulio Calvani, Valerio Cilio, Stefano Lodovichi, con la collaborazione di Patrizia Dellea.

Christian è scritta da Valerio Cilio, Patrizia Dellea, Stefano Lodovichi e Valentina Piersanti.

Sei nuovi episodi compongono la  seconda stagione di Christian, interamente diretta da Stefano Lodovichi (anche produttore creativo nonché fra gli autori dei nuovi episodi),

che vede il ritorno sul set dei protagonisti della prima, i vincitori del David di Donatello Edoardo Pesce  e Claudio Santamaria.

 

Nel cast con i due protagonisti ci sono:

Silvia D’Amico nei panni di Rachele, ex tossica dal passato doloroso, miracolata da Christian e rinata a nuova vita,

Antonio Bannò in quelli di Davide, erede dell’impero di Lino, il boss locale,

Francesco Colella nel ruolo di Tomei, il losco veterinario del quartiere,

Gabriel Montesi è l’amico della compagnia di Christian, Penna,

Giulio Beranek e Ivan Franek ancora nei panni rispettivamente del carismatico Biondo e di Padre Klaus, esorcista che ha un conto in sospeso con Christian.

Sul set anche Romana Maggiora Vergano  che sarà di nuovo Michela, nella prima stagione morta e risorta per mano di Christian.

Nuovi ingressi nel cast

Non ci sarà in questa stagione Lina Sastri perchè il suo bellissimo personaggio è morto nella prima stagione ma ci sono nuovi ingressi di prestigio:

Laura Morante  che interpreterà un misterioso personaggio pieno di sorprese, e

Camilla Filippi, che nella seconda stagione di Christian sarà Esther, una donna che non sembra vivere bene la presenza di Christian.

 

Cosa succede nella seconda stagione di Christian:

Dopo la morte del boss Lino la Città-Palazzo ha bisogno di un nuovo re e per Christian arriva il momento di applicare il suo dono e costruire quel regno predetto dal Biondo.

Christian dovrà imparare cosa significhi passare da piccolo delinquente a santo, da uno dei tanti a punto di riferimento di un’intera comunità,

diventando “il re” di Città-Palazzo ed imparando a compiere scelte in nome del bene di tutti.

Al suo fianco i vecchi amici ma anche nuovi ostacoli e nemici sempre più insidiosi.

 

 

 

una boccata d'aria

Una boccata d’aria di Alessio Lauria con Aldo Baglio e Lucia Ocone è nelle sale

Una boccata d’aria è il film di Alessio Lauria prodotto da Matteo Rovere; il film è una produzione Groenlandia con Rai Cinema distribuito da 01 Distribution.

una boccata d'ariaUna boccata d’aria  è interpretato da: Aldo Baglio, Lucia Ocone, Giovanni Calcagno, Massimiliano Benvenuto, Davide Calgaro, Francesca Faiella, Enrico Gippetto, Ludovica Martino, Marcello Mazzarella.

In Una boccata d’aria due fratelli orgogliosi e lontani, un’eredità contesa e un passato che torna a bussare alla porta.

Quando viene a sapere della morte di suo padre, con cui non ha rapporti da tanti anni, Salvo (Aldo Baglio) si imbarca in un viaggio nella natia Sicilia.

L’obiettivo è convincere suo fratello Lillo a vendere il casale di famiglia per salvare la

sua pizzeria sull’orlo del fallimento. Ma il compito sarà tutt’altro che facile, e Salvo sarà costretto a

fare i conti con tutte le sue scelte.

Abbiamo selezionato attori dotati di uno humor affine alla nostra scrittura, in

grado di valorizzare le battute scritte in sceneggiatura con il loro carattere – afferma il regista Alessio Lauria.

La regia ha prediletto la semplicità: sono stati ridotti al minimo gli artifici

stilistici, e i movimenti di macchina inseriti solo se funzionali al racconto. Il

protagonista scappa da Milano e dai suoi problemi per prendere una boccata d’aria nel paesino in Sicilia in cui ha trascorso l’infanzia.

La regia ha  assecondato questo racconto passando da una macchina a mano, impercettibile, quasi per niente nervosa, con inquadrature telate e un massiccio uso di quinte,

a restituire la sensazione claustrofobica in cui si trova il protagonista a Milano –

per poi, una volta arrivati in Sicilia, sfruttare maggiormente inquadrature fisse con ottiche più aperte e senza troppe quinte,

linguaggio che aiuta il pubblico a esperire direttamente la sensazione di break e rilassatezza provata dal protagonista al suo arrivo al paesino.

Anche il suono ha seguito questa evoluzione: siamo passati dagli ambienti rumorosi di Milano alla quiete della campagna siciliana.

Non è cambiato invece il ritmo, vivace dall’inizio alla fine del film.

Ad essere privilegiati costumi e location che hanno trasmesso autenticità e vissuto piuttosto che eleganza e pulizia.

Salvo non torna nel classico paesino del sud da cartolina ma in un borgo di poche centinaia di anime,

desolato eppure fascinoso per chi lo sa guardare.