Mese: Febbraio 2023

romantiche

Romantiche è il film scritto diretto ed interpretato da Pilar Fogliati nelle sale cinematografiche

Romantiche è il film scritto diretto ed interpretato da Pilar Fogliati.

La sceneggiatura del film è firmata da Pilar Fogliati con Giovanni Veronesi e Giovanni Nasta.

Nel cast con la Fogliati ci sono: Barbora Bobulova,  Levante, Diane Fleri, Giovanni Toscano, Ibrahim Keshk, Emanuele Propizio e Giovanni Ansaldo.

Con l’amichevole partecipazione di Rodolfo Laganà ed Edoardo Purgatori.

Romantiche racconta le storie di quattro ragazze che vivono a Roma e dintorni:

Eugenia Praticò, l’aspirante sceneggiatrice fuggita da Palermo per inseguire il successo, purché sia di nicchia;

Uvetta Budini di Raso, l’aristocratica, bella e addormentata nel centro storico, che debutta nel mondo del lavoro;

Michela Trezza che sta per sposarsi e ama la sua vita di provincia a Guidonia;

Tazia De Tiberis, la bulletta di Roma nord che vuole avere tutto sotto controllo, anche i desideri del suo fidanzato.

E tutte e quattro, a modo loro, cercano il loro posto nel mondo.

La Fogliati su Romantiche dice:

Attraverso la voce, gli ambienti, il linguaggio, l’estetica abbiamo provato ad intrappolarle nei loro cliché, da cui è per loro difficile uscire, ironizzando su alcuni stereotipi e l’opinione altrui che in fondo li crea”

“In ognuna delle mie protagoniste c’è qualcosa di me, una somiglianza o un’insicurezza.
Sono una persona che tende a guardarsi abbastanza dentro e, soprattutto, a prendersi abbastanza per il culo, ognuna di loro ha qualcosa che invidio:
io non sono ad esempio particolarmente coraggiosa nel prendere decisione”.

 

Sulla sua esperienza da regista dice:

È stato difficilissimo.

In generale non sono molto sicura, specialmente quando affronto la prima volta di un qualcosa.

In generale, sono una che chiede consigli e li ascolta. Devi però mantenere la tua integrità e star attenta a non rischiare di perdere onestà”.

 

Prodotto da Indiana Production e Vision Distribution in collaborazione con Sky e OGI Film, Romantiche sarà in sala dal 23 febbraio, distribuito da Vision Distribution.

 

laggiù qualcuno mi ama

“Laggiù qualcuno mi ama” l’omaggio di Mario Martone a Massimo Troisi nelle sale il 19 febbraio

Laggiù qualcuno mi ama è il docu-film diretto da Mario Martone che ha scritto anche la sceneggiatura con Anna Pavignano.

Il film uscirà nelle sale  il 19 febbraio 2023 in occasione del 70° anniversario della nascita dell’indimenticabile Massimo Troisi.

laggiù qualcuno mi ama Laggiù qualcuno mi ama  è una produzione Indiana in associazione con Vision Distribution e Medusa Film.

Il film sarà distribuito in Italia da Medusa Film e Vision Distribution e nel mondo da Vision Distribution.

Il docufilm è il viaggio personale di Mario Martone nel cinema di Massimo Troisi.

Montando le scene dei suoi film Martone vuole mettere in luce Troisi come grande regista del nostro cinema prima ancora che come grande attore comico,

e per farlo delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli.

In Laggiù qualcuno mi ama si intersecano alcune conversazioni, non con persone che frequentavano Troisi,

ma con artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati,

come Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone,  critici che lo hanno studiato, come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi,

e due tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e Roberto Perpignani.

Fa eccezione Anna Pavignano che con Troisi scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare per indagare i processi creativi da cui  essi scaturivano,

e che collabora al film mettendo a disposizione dei preziosi materiali inediti.

Mario Martone sul film:

Volevo riportare il Troisi regista al cinema, dove merita di stare.

Non ho adottato l’approccio standard del documentario di testimonianze e non ho voluto interpellare nessuno che l’abbia conosciuto.

A parte Anna Pavignano, che l’ha scritto insieme a me e che ha racconti molto dolci e intimi del tempo trascorso con Massimo.

Invece ho cercato persone che hanno qualcosa da dire sul suo cinema e che a vario titolo ne sono state ispirate.

Diciamo che come modello di riferimento avevo lo Scorsese di Directed by John Ford. Questo documentario avrei potuto titolarlo Massimo and Me.

Il mio non sarà un film aneddotico ci saranno dei compagni di viaggio che non necessariamente lo hanno conosciuto.

 Grande comico e grande attore, ma era anche un grande regista: da questo punto di vista era sottovalutato e lui ne soffriva.

Nato a San Giorgio a Cremano cominciò a fare teatro con due compagni di viaggio, Lello Arena ed Enzo De Caro, fondando nel 1976 il gruppo La smorfia. I

l successo immediato proiettò i tre nella TV pubblica, con programmi come “Non stop” (1977), “La sberla” (1978) e “Luna Park” (1979).

Il film d’esordio è Ricomincio da tre (1981), premiato con tre Nastri d’argento e due David di Donatello (come “miglior film” e “miglior attore protagonista”).

La stessa pellicola detiene ancora il record di maggiore permanenza nelle sale cinematografiche italiane (oltre 600 giorni di programmazione).

Seguirono poi  “Scusate il ritardo” (1983) e “Non ci resta che piangere”, in coppia con Roberto Benigni, fino alla svolta drammatica anticipata da “Che ora è?” (accanto a Marcello Mastroianni)

E poi con Il postino (1994).

Riuscì a portare a termine le riprese poche settimane prima dell’improvvisa morte, che lo colse a Roma nel giugno del 1994, sottraendogli la soddisfazione di ricevere l’Oscar per la “miglior colonna sonora”.

tramite amizia

Tramite amicizia il film di e con Alessandro Siani e con Max Tortora, Matilde Gioli, Maria Di Biase nelle sale dal 14 febbraio

Tramite amicizia è il film di Alessandro Siani  che esce il 14 febbraio nelle sale.

Nel cast di Tramite amicizia ci sono: Alessandro Siani, Max Tortora, Matilde Gioli, Maria Di Biase

prodotto da Fulvio e Federica Lucisano e distribuito da 01 distribution.

tramite amiciziaLa sceneggiatura del film è a cura di Alessandro Siani, Gianluca Ansanelli con la collaborazione di Fabrizio Testini.

Il film è una produzione ITALIAN INTERNATIONAL FILM con RAI CINEMA

Lorenzo (Alessandro Siani) è il proprietario di un’agenzia, “Tramite amicizia”, che offre amici a noleggio.

Se hai bisogno di conforto, di compagnia o semplicemente di un consiglio per fare shopping, Lorenzo è il finto amico che fa per te!

Affabile, premuroso, gentile. Insomma, l’amico perfetto…

Questa volta però, a rivolgersi all’agenzia non sono degli sconosciuti, ma i familiari di Lorenzo, dipendenti di una fabbrica di dolciumi che il proprietario,

Alberto Dessè (Max Tortora), in un momento di profondo scoramento, sentendosi estremamente solo, vuole vendere. A rischio centinaia di posti lavoro.

Non c’è dubbio, il re dei dolciumi ha bisogno di un amico e Lorenzo è l’uomo che fa per lui!

Tra gag e colpi di scena, la complicità della cugina Filomena (Maria Di Biase) e di un’amica molto speciale Maya (Matilde Gioli),

riuscirà Lorenzo a convincere Alberto a salvare l’azienda e i suoi dipendenti?

Siani sul film dichiara:

Quanti amici hai? A quanti di loro diresti tutti i tuoi segreti? E sei sicuro che nessuno di loro ti tradirebbe mai?

Da queste enigmatiche domande nasce la mia idea di sviluppare un film sull’amicizia. Non una storia favolistica come lo erano i miei film precedenti

ma un racconto semplice e onesto su un sentimento che sta perdendo sempre di più valore nell’epoca dei social.

 I “mi piaci” sono diventati LIKE, i follower sono la nuova comitiva virtuale… Ma se davvero hai bisogno di un amico, sei sicuro di poter contare su qualcuno dei tuoi amici che scrivono sotto i tuoi post?

E se questo qualcuno non esiste, tanto vale fittarne uno: non resti deluso e sei consapevole che il tempo che ti dedica è di assoluta qualità.

 L’amicizia non ha prezzo…forse!! O meglio, chi trova un amico trova un tesoro… in questo caso, chi cerca un amico… spende un tesoro!!!

“Tramite amicizia” non è solo un grido di dolore, nel nostro Paese se cerchi un lavoro, oppure un posto per ricoverarti in ospedale, lo puoi trovare solo tramite amicizia…

Ma è soprattutto una riflessione su un sentimento che insieme all’amore e alla felicità resta la più grande condizione di affetto di cui non possiamo fare a meno mai.

 

Sulla situazione del cinema post covid Siani dice:

Poi tutto quello che succederà sarà un miracolo – anche a Natale ormai nei cinema non si arriva più alle cifre pre-Covid.

 Ma per me la sala resta un luogo sacro.

Speriamo solo che il film piaccia, che chi torna a casa si sia divertito ma che possa anche trovare qualche spunto di riflessione.

 Si parla di un calo del 50 per cento nelle sale, è sconfortante, ma vuol dire che noi inseguiremo l’altro 50.

Siani dei suoi colleghi dice:

Ho lavorato con tanti grandi, prima o poi Max Tortora lo dovevo beccare!

Come Matilde Gioli lui ha corde comiche e drammatiche insieme, abbiamo riso e ci siamo emozionati.

svegliami a mezzanotte

Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno di e con Fuani Marino nelle sale

Svegliami a mezzanotte è il film di Francesco Patierno liberamente tratto dall’omonimo libro di Fuani Marino edito da Giulio Einaudi editore.

La sceneggiatura è di Fuani Marino e Francesco Patierno.

svegliami a mezzanotte

Nel cast del film  Fuani Marino voce di Eva Padoan.

Una produzione LUCE CINECITTÀ in collaborazione con RAI CINEMA distribuito da LUCE CINECITTÀ.

Svegliami a mezzanotte esce nelle sale il 13 febbraio.

Il film è candidato ai David di Donatello 2023 e ai Nastri D’Argento 2023 come Miglior documentario.

Il film è il racconto della storia vera di Fuani Marino, una giovane donna che a causa di una forte depressione si lancia dal quarto piano di un palazzo e sopravvive alla caduta.

Svegliami a mezzanotte indaga i luoghi oscuri del disagio psichico attraverso i fotogrammi e i frammenti, le

parole e le emozioni di un’esistenza fragile, illuminandoli con il racconto di una insperata resurrezione che porta con sé la speranza.

Francesco Patierno sul film dice:

Svegliami a mezzanotte, vuole scoprire i luoghi oscuri del disagio psichico per cercare di illuminarli con un

film che, raccontando di una insperata resurrezione, si apra alla speranza di chi la vedrà.

Tra il prima e il dopo dei secondi di quell’interminabile caduta della protagonista sono condensati i grandi temi dell’esistenza umana

 senza nessuna concessione al melodramma, alla retorica, alla commiserazione.

Per farlo, ho sposato lo stile e un meccanismo narrativo, affinato nel tempo,

 composto da un mix creativo di immagini girate e immagini di repertorio montate e manipolate ad arte

per riuscire a raccontare cose che sarebbero difficili da mettere in

scena con uno stile più convenzionale o un racconto di finzione.

 Semplici ma eleganti associazioni visive che mirano a tessere il filo della trama e

 a compiere un vero e proprio viaggio in soggettiva nei tortuosi meandri della mente umana.

 

 

Enrico Bufalini , Direttore Cinema, Documentaristica e Archivio Luce Cinecittà parla così della pellicola

Luce Cinecittà ha abbracciato il progetto di Svegliami a mezzanotte con passione, capendo da subito quanto

poteva dare all’Archivio Luce in termini di ricerca creativa, di sperimentazione, di spinta linguistica e comunicativa.

E il lavoro di Francesco Patierno ha centrato in pieno le premesse.

Dunque abbiamo un film che grazie al racconto universale di Fuani Marino, alla capacità visionaria dell’autore, e a una sinergia produttiva efficace,

riesce con la forza del linguaggio a donarci un’indagine sul femminile, sulla psiche emotiva e su diversi

meccanismi sociali, che non sono solo di rara intelligenza,

ma che fanno di questo documentario un pezzo di cinema emozionante e universale,

che fa capire cosa si può costruire con il patrimonio di immagini dell’Archivio, e di cui siamo orgogliosi.

 

red land

Red Land di Maximiliano Hernando Bruno con Selene Gandini, Geraldine Chaplin, Franco Nero, Carla Stella in onda l’ 8 febbraio su Rai 3

Red Land è il film diretto da Maximiliano Hernando Bruno che firma anche la sceneggiatura con Antonello Belluco.

Nel cast di Red Land ci sono:  Selene Gandini, Geraldine Chaplin, Sandra Ceccarelli, Franco Nero, Diego Pagotto, Eleonora Bolla, Carla Stella, Vincenzo Bocciarelli, Maria Vittoria Casarotti Todeschini, Andrea Pergolesi.

La fotografia è a cura di Giovanni Andreotta, mentre il montaggio è di Marco Spoletini, Francesco Tasselli

I produttori sono: Maximiliano Hernando Bruno, Alessandro Centenaro e la produzione è a cura di Venice Film Production.

Red Land, la storia vera di Norma Cosetto, va in onda venerdì 8 febbraio su Rai3 alle 21,15, in prima visione assoluta trasmessa nella programmazione speciale dedicata al Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio.

 

Siamo nel settembre del 1943, nei giorni in cui nei territori italiani martoriati dalla guerra scoppia il caos:

il maresciallo Badoglio, capo del governo italiano, chiede ed ottiene l’armistizio da parte degli anglo-americani e unitamente al Re fugge da Roma, lasciando l’Italia allo sbando.

L’esercito non sa più chi è il nemico e chi l’alleato.

Il dramma si trasforma in tragedia per i soldati abbandonati a se stessi nei teatri di guerra ma anche e soprattutto per le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate,

che si trovano ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani di Tito che avanzano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana.

In questo drammatico contesto storico, avrà risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova,

barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini e il suo corpo martoriato gettato nella foiba di Villa Surani.

 

Il film si basa sulle memorie del cugino di Norma Cosetto, Giuseppe scritte prima di morire, quando aveva oramai 96 anni.

A Norma Cosetto è stata conferita la medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Le riprese sono state effettuate tra Trieste, Padova e in Veneto.

Ilre.

 

Carla Stella è una delle protagoniste di Red Land e sul suo personaggio dice:

Interpreto la madre di Norma Cossetto, Margherita Cossetto, una madre preoccupata per la situazione drammatica, impotente dinnanzi alla violenza che da lì a poco coinvolgerà la sua famiglia.

Una donna degli anni ‘40 con tutte le problematiche dell’epoca

Sulla importanza di film  che raccontano la nostra storia la Stella afferma:

Molto importante se si pensa che la mia generazione (anni 60) è  una delle ultime che possono testimoniare una storia come la nostra.

Sul set si è formato un gruppo di lavoro coeso come testimonia la Stella:

L’esperienza del set è straordinaria, si crea una seconda famiglia.

Nel film ho due figlie ,una nipote, un cognato, un marito, ancora adesso una delle mie figlie mi chiama Mamy

Splendido il direttore della fotografia Giovanni Andreotta, e naturalmente il regista con cui avevo lavorato in altre due produzioni, Maximiliano H.Bruno.

La scena più dura secondo l’attrice:

La scena più crudele ma interessante non è quella dove portano via figlia, certo anche quella dura, ma è quella in cui arrivano i tedeschi;

abbiamo girato alle due del mattino, faceva un freddo pazzesco di novembre, arrivano i tedeschi e ci mettono al muro e sembrava una cosa vera.

Io mi sono trovata alla fine della seconda guerra mondiale con la stessa paura, lo stesso sentore di morte, è stato intenso e bello.

 Anche quando ho girato con altri grandi registi, come Bellocchio, e ci sono queste scene d’insieme vedi la magia del grande cinema.

 

profeti

Profeti il film di Alessio Cremonini con Jasmine Trinca e Isabella Nefar nelle sale

Profeti è il film di Alessio Cremonini autore anche della sceneggiatura con Monica Zapelli.

Il film ha vinto il Black Panther Award 2022 – Menzione speciale della giuria al Noir InFestival.

profetiNel cast di Profeti ci sono:

Jasmine Trinca, Isabella Nefar, Ziyad Bakri, Omar El-Saeidi,

Mehdi Meskar, Marco Horanieh, Orwa Kulthoum.

La fotografia è a cura di Ramiro Civita, il montaggio di Marco Spoletini.

La produzione di Profeti è di Cinema Undici e Lucky Red con Rai Cinema e la distribuzione è di Lucky Red.

Sara è una andata in Medio Oriente per raccontare la guerra in Siria, mentre Nur è una foreign fighter inglese che ha sposato un miliziano del Califfato.

La giornalista viene rapita dall’Isis e deve sottostare alle dure leggi per le donne dello Stato islamico:

l’unica persona con cui può interagire in quanto donna è Nur,

che però non smetterà mai di provare a radicalizzare la giovane e farla aderire all’estremismo islamista.

Alessio Cremonini sul film dice:

La prigionia, i diritti delle donne, il Medio Oriente, la religione, lo scontro di civiltà: sono questi i temi della mia indagine: lo strumento è il cinema. 

Un cinema inteso come “viaggio” che svela storie, che percorre strade poco battute. Un cinema politico. Un cinema radicale. Un cinema essenziale.

Un film su due donne occidentali che hanno fatto scelte diametralmente opposte.

Sara, una giornalista italiana rapita dall’Isis durante un reportage di guerra in Siria, e Nur che la tiene prigioniera per mesi in una casa costruita in un campo di addestramento dello Stato Islamico.

Quello che il cinema può e deve fare, è mettere in scena la vicenda di Sara e Nur senza manicheismi o semplificazioni retoriche.

Questa storia, infatti, non soltanto è metafora di quello che accade in molte parti del Medio Oriente, ma ci riguarda da vicino.

Poiché, ormai lo sappiamo, se nell’altra sponda del Mediterraneo inizia un incendio poi le fiamme arrivano anche da noi.