Indiana Jones e il Quadrante del destino è il film diretto da James Mangold, con Steven Spielberg e George Lucas produttori esecutivi con Harrison Ford.
Si tratta del quinto capitolo della fortunata saga dedicata ad Indiana Jones e, ad ascoltare le parole di Harrison Ford che interpreta l’archeologo appunto, è l’ultimo della serie.
Al fianco di Harrison Ford nel cast di Indiana Jones e il Quadrante del destino ci sono: Frank Marshall, Phoebe Waller-Bridge, Antonio Banderas,
John Rhys-Davies, Shaunette Renee Wilson, Thomas Kretschmann, Toby Jones, Boyd Holbrook, Olivier Richters, Ethann Isidore, Mads Mikkelsen.
Il film uscirà in sala il 28 distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Il film è stato girato in parte in Sicilia e presentato al Taormina Film Festival.
Siamo nel 1969, nei frenetici giorni dell’Allunaggio e Indiana Jones, sentendosi superato dal mondo che lo circonda, è pronto a ritirarsi.
Ma è proprio quanto sta per appendere la frusta al muro che viene coninvolto dalla sua figlioccia, Helena, in una nuova avventura.
I due dovranno intercettare un prezioso oggetto: un artifatto in grado di cambiare il mondo “in meglio”. Purtroppo, non sono soli in questa ricerca.
Anche lo scienziato ex-nazista Voller è alla ricerca dell’oggetto e Indiana Jones dovrà impedirgli di impossessarsene.
Su Indiana Jones e il Quadrante del destino Ford dice:
Siamo nel 1969 e Indiana Jones ha più o meno la mia età. Ha perso il vigore, ha perso la famiglia, sta perdendo il lavoro,
le sue capacità non sono brillanti come una volta, ma si presenta una nuova avventura con una compagna molto capace.
Il significato del nostro rapporto è una storia emozionante e potente. Indiana Jones va in pensione,
ma solo dall’Accademia dove ha insegnato archeologia a studenti piuttosto disinteressati.
Nel giorno del pensionamento incontra Helena, il personaggio interpretato da Phoebe Waller Bridge.
Abbiamo già visto in una scena come lui non sia proprio in forma, ma arriva Helena con il piano di una nuova avventura ed è qui che comincia la parte principale del film.
Ford spiega anche i motivi che hanno portato al successo della saga:
Indiana Jones è sempre amato a causa di Spielberg e Lucas: il film è stato concepito per intrattenere e divertire il pubblico:
un film emozionante sulla storia di rapporti umani: noi raccontiamo storie, siamo story-teller.
Si tratta di seguire un copione e le persone amano i personaggi perché amano i film ma senza una storia non si ha un personaggio.
Se la storia è forte, lo è il personaggio. Siamo in mano a geni cinematografici”.
Sul personaggio di Indiana Harrison Ford dice
Io interpreto un archeologo, non un eroe e non c’è un modo convincente per interpretare un eroe.
Se indossi un mantello o una tutina puoi essere un supereroe,
ma se parliamo di una persona comune che si comporta in modo straordinario in circostanze insolite, non c’è un modo particolare per interpretarlo.
Non ci sarà un sesto capitolo e Ford lo conferma:
Questa film ha un quasi finale non un finale che ti lascia appeso come quelli che si facevano negli anni ‘50,
che lasciavano intendere che ci sarebbe stato un seguito. Abbiamo pensato che questo fosse il modo giusto per porre fine alla saga di Indiana Jones.