Mese: Luglio 2023

piggy

Piggy è il film di Carlota Pereda con Laura Galán arriva nelle sale italiane

Piggy è il film della regista Carlota Pereda  tratto da  Cerdita suo cortometraggio omonimo del 2019.

Piggy  esce nelle sale italiane il 20 luglio 2023.

Il cast di Piggy è composto da: Laura Galán, Claudia Salas, Carmen Machi, Pilar Castro, Camille Aguilar, Fred Adenis, José Pastor,

piggyStéphanie Magnin Vella, Mabel del Pozo, Julián Valcárcel-Carbonell, Fernando Delgado-Hierro, Chema del Barco,

José Vicente Moirón, Lía Lois, Amets Otxoa

La distribuzione è I Wonder Pictures, la fotografia di Rita Noriega, mentre il montaggio è di  David Pelegrín e le musiche di Olivier Arson.

Una produzione a cura di Morena Films, Backup Media, Cerdita, Moreno Films, Triodos Bank.

 

E’ la  storia di Sara, una ragazza adolescente decisamente in sovrappeso, che vive in una cittadina dell’Estremadura ed è bullizzata dai suoi coetanei e specialmente da tre ragazze che l’hanno presa di mira.

Figlia di un macellaio, Sara è incompresa anche in famiglia e la sua unica difesa dal mondo esterno sono le cuffie in cui ascolta la musica e che la isolano dagli altri.

Un giorno d’estate si reca a fare il bagno nella piscina locale, dove viene nuovamente e pesantemente insultata dalle sue persecutrici e derubata dei vestiti.

Molestata per strada da un gruppo di ragazzi mentre torna a casa in costume, fugge terrorizzata finché non vede un furgone che sembra aspettarla.

All’interno, prigioniere e insanguinate, ci sono le tre ragazze che l’hanno offesa e che le chiedono aiuto.

A rapirle è stato uno sconosciuto che lei ha visto in piscina e che sembra voler instaurare con lei un legame di complicità. Cosa farà Sara?

 

La regista  Carlota Pereda   racconta il film:

Sono stata davvero fortunata perché il mio team di produzione è stato fenomenale. In un

cortometraggio bisogna fare tutto da soli;

sì, c’è un team di produzione ma, alla fine dei conti, si è da soli.

Durante il film, invece, ho sentito il sostegno di tutti, quindi le sfide da affrontare erano più

dal punto di vista della storia – Ero sincera con questa ragazza? Stavo raccontando la sua storia nel

migliore dei modi?

Gran parte della squadra, poi, era composta da persone con cui avevo già lavorato, con cui sono

amica e con cui abbiamo parlato molto del film prima di realizzarlo.

Abbiamo pianificato tutto per bene, il problema era solo il tempo. E le varie battute d’arresto dovute al Covid.

 Il piano era di girare il lungometraggio nel 2020, ma abbiamo dovuto posticipare le riprese al 2021. Perdipiù alcuni membri del cast sono risultati positivi al virus;

per fortuna la produzione non si è fermata, ma abbiamo dovuto comunque riorganizzare le riprese e stare molto attenti. Infine c’è stato anche il caldo estremo che ha colpito l’Estremadura: era piena estate e c’erano 51°C.

 

La protagonista Laura GaIàn si racconta:

Il successo del cortometraggio ha davvero sorpreso tutti; non pensavamo che sarebbe piaciuto a così tante persone.

Carlota, come regista e autrice, ha definito ogni dettaglio del personaggio e, infatti, non mi ha

permesso di leggere la sceneggiatura fino a poco prima dell’inizio delle riprese.

Carlota ha riposto molta fiducia in me come attrice e io l’ho accettata.

È un piacere lavorare con una sceneggiatrice- regista che ti fornisce un personaggio completo.

L’idea era arrivare all’essenza di ciò che Carlota voleva raccontare con la storia e di mettermi nei

panni di questo personaggio, prestarle il mio corpo e la mia anima.

 E ovviamente la genetica mi assiste perché sembro una ragazzina pur avendo trenta anni.

Ma non ci sono molti parallelismi. Sono stata fortunata, sono cresciuta in una famiglia molto

affettuosa, che mi ha sempre sostenuta e incoraggiata a essere me stessa;

ovviamente, come in ogni famiglia, si vedono le paure dei propri genitori e mia madre è sempre stata in sovrappeso e temeva che io ne avrei sofferto.

Sara e io condividiamo delle paure simili, come quella dei bulli che possono prenderti di mira a ogni età. Ma non ho esperienza diretta del bullismo, per fortuna.

cattiva coscienza

Cattiva coscienza diretto da Minnella con Francesco Scianna, Filippo Scicchitano, Matilde Gioli nelle sale

Cattiva Coscienza è il  film di Davide Minnella scritto da Stefano Sardo, Teresa Gelli, Giordana Mari

Nel cast di  Cattiva Coscienza ci sono:

Francesco Scianna, Filippo Scicchitano, Matilde Gioli, Beatrice Grannò, Giovanni Esposito, Caterina Guzzanti,

cattiva coscienzaAlessandro Benvenuti, Gianfranco Gallo, Drusilla Foer, Francesco Motta

 La fotografia è di  Marco Bassano, il montaggio di Sarah McTeigue

La distribuzione è a cura di Vision Distribution;

il film è nelle sale dal 19 luglio.

Una produzione Italian International Film – Gruppo Lucisano, in collaborazione con Vision Distribution e Sky.

 

La coscienza di un uomo è il suo bene più prezioso. Quello che gli uomini non sanno, però, è che le loro coscienze abitano un mondo parallelo al nostro.

Le coscienze sono scoraggiate, demotivate, inascoltate. Tutte, tranne una.

Otto è la migliore coscienza d’Italia perché Filippo, il suo ‘protetto’, lo segue ciecamente, garantendogli punteggi clamorosi.

Almeno finché, alla vigilia del suo matrimonio, Filippo si scopre represso, e decide di disobbedire alla sua coscienza,

perché si è innamorato di un’altra, una ragazza di nome Valentina, che gli ha fatto perdere la testa.

Otto non ha altra scelta che scendere sulla Terra per farlo tornare in sé e non perdere la meritata promozione.

Peccato che, da vicino, il confine tra Bene e Male sia molto più difficile da vedere:

fare gli Esseri Umani è un lavoro complicatissimo, soprattutto se c’è di mezzo l’amore.

Il regista Minnella descrive il lavoro fatto per il film:

Volevo un tono particolare per questo lavoro, di cui mi ha colpito la sceneggiatura,

volevo essere credibile il più possibile

Quello che mi spaventava era mettere in scena una commistione di generi: il fantastico e la commedia romantica.

Francesco Scianna sul suo personaggio dice:

Ho costruito Otto immaginandolo molto vicino al suo protetto Filippo, interpretato da Filippo Scicchitano.

Volevo restituire al meglio il mistero che accompagna la coscienza ed ho scelto di raccontarla in chiave anche divertente e, soprattutto, reale.

Questo film per me è stato fondamentale, mi ha cambiato, per l’energia particolare che lo ha accompagnato.

Ho imparato a sorprendermi, come fanno i bambini, a non dare niente per scontato,

a imparare a osservare gli altri senza schemi mentali precostituiti.

 

profondo rosso

Profondo rosso di Dario Argento torna restaurato nelle sale grazie a Cat People

Profondo rosso è il film scritto da Dario Argento con Bernardino Zapponi diretto dallo stesso Argento.

Il film grazie alla neonata casa di produzione Cat People di Alessandro Tavola e Raffale Petrini torna nelle sale dal 10 luglio restaurato in 4K.

profondo rossoIl restauro è a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in occasione del quarantesimo anniversario del film;

Per restaurare il film  sono partiti dal negativo originale di camera in Techniscope a 2 perforazioni e dal negativo della colonna audio

presso i laboratori de L’Immagine Ritrovata e sotto la supervisione del direttore della fotografia Luciano Tovoli, collaboratore di Dario Argento per altri film come Suspiria (1977) e Tenebre (1982).

Un interpositivo d’epoca è stato utilizzato come riferimento per il montaggio e per sostituire alcuni fotogrammi mancanti.

Nel cast di Profondo rosso ci sono: Daria Nicolodi, David Hemmings, Gabriele Lavia, Eros Pagni, Macha Méril, Giuliana Calandra, Nicoletta Elmi, Glauco Mauri, Clara Calamai.

Il pianista jazz Marcus Daly (David Hemmings) assiste casualmente all’omicidio della medium Helga Ullman (Macha Méril),

ma senza riuscire a riconoscere l’assassino.

Coinvolto dalla giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) decide di indagare,

venendo trascinato in una spirale di avvenimenti e scoperte a cui fa da sfondo una Torino spettrale e minacciosa.

 

Dario Argento sul film ha dichiarato:

«La mia intenzione era quella di costruire un ordigno narrativo che, in un crescendo di violenza domestica e orrore urbano,

 potesse rendere insostenibile – e insieme magnetico – il percorso emotivo dello spettatore nell’intricato puzzle della trama.

A me interessava far precipitare i personaggi in un percorso visionario, fatto di tranelli e di suggestioni oniriche.

Io mostravo omicidi che erano pura estetica, mettendoli in scena come se fossero delle feste di morte.

Certo, anche i miei erano degli assassini, ma per ciascuno di loro mi sono sempre impegnato a rintracciare motivazioni sepolte nell’inconscio».

 

Il senso dell’operazione di Cat people su Profondo rosso nelle parole di Alessandro Tavola

«Vogliamo riportare in sala film significativi per tutti, senza divisioni di categoria,

per far (ri)vivire quella dimensione di stupore, trasporto e scoperta che il cinema del passato

è ancora in grado di dare.

Il pubblico negli ultimi tempi ha infatti premiato le riedizioni di classici di ogni tipo,

ma ci sono ancora interi decenni, generi e autori non celebrati a dovere».

Ed ancora su Cat people Raffale Petrini dice:

«Il cinema italiano è ricco di film unici e irripetibili, amati e riconosciuti in tutto il mondo.

Volevamo che la nostra prima uscita fosse italiana ed emblematica, e

per noi è stato naturale scegliere Profondo Rosso perché racchiude in sé tutto ciò che il cinema può essere e fare.

Proprio pensando a questo tipo di iconicità, il nostro prossimo titolo sarà Cannibal Holocaust del compianto Ruggero Deodato,

un film cruciale nella storia del cinema e del suo linguaggio».

La fotografia di Profondo rosso è a cura di: Luigi Kuveiller, il montaggio di Franco Fraticelli

Gli effetti speciali sono curati da: Germano Natali e Carlo Rambaldi

I produttori del film sono: Salvatore Argento e Angelo Iacono, mentre il produttore Esecutivo è Claudio Argento e le case di produzione sono: Rizzoli Film e Seda Spettacoli

lemieragazzedicarta

Le mie ragazze di carta di Luca Lucini con Maya Sansa, Giuseppe Zeno, Andrea Pennacchi e con Neri Marcorè

Le mie ragazze di carta è il film diretto da  Luca Lucini, con soggetto di Mauro Spinelli e Luca Lucini e con la sceneggiatura di  Mauro Spinelli, Luca Lucini, Ilaria Storti e Marta Storti;

il film esce nelle sale il 13 luglio.

le mie ragazze di cartaLe mie ragazze di carta è prodotto da 302 Original content e Pepito produzioni con Rai cinema, ministero della Cultura Direzione generale cinema audiovisivo

con il contributo della regione del Veneto progetto finanziato con il Poc della regione del Veneto 2014-2020 con il supporto della Veneto film commission.

Il cast del film è composto da:  Maya Sansa, Andrea Pennacchi, Alvise Marascalchi, Cristiano Caccamo, Raffaella Di Caprio, Alessandro Bressanello,

Christian Mancin, Marta Guerrini e con Giuseppe Zeno e con la partecipazione di Neri Marcorè.

 

Le mie ragazze di carta racconta, attraverso il codice universale della commedia, due momenti decisivi della vita di tre adolescenti:

il passaggio dalla pubertà alla preadolescenza vissuto tra primi amori e partite di rugby e quello dal mondo della campagna al mondo della città.

Siamo alla fine degli anni 70, nel trevigiano, in un periodo in cui la rapida espansione delle città

investe anche la famiglia Bottacin, composta da Primo, Anna e Tiberio.

Per loro, e in particolare per il giovane Tiberio, il cambiamento dalla vita contadina a un contesto urbano sarà piuttosto tumultuoso.

Il racconto di un periodo storico di grandi trasformazioni sociali ed economiche, in cui anche le sale cinematografiche, luoghi tipici di fruizione comunitaria,

dovettero ripiegare verso una programmazione a luci rosse per evitare il fallimento.

 

 

Sul film Lucini dice:

Credo che il passaggio dalla pubertà alla preadolescenza, capire che nel mondo non ci sono solo pallone da calcio e soldatini,

 iniziare a vedere le compagne di classe sotto una luce molto diversa, svegliarsi con delle strane sensazioni sotto le coperte, insomma perdere l’innocenza,

 sia per noi maschietti un periodo memorabile, e si lega a delle sensazioni fortissime che allo stesso tempo, nel ricordo, si trasformano in tenere e poetiche.

In un paese cattolico come il nostro, nei primi anni ’80, nella laboriosa provincia del nord italiano,

la storia della perdita di innocenza ed ingenuità dei nostri due protagonisti si mescola quasi in simbiosi con i tratti di un paese intero che allo stesso modo non sarà più lo stesso,

una perdita di innocenza diversa, ma forse anch’essa inevitabile.

 

Ora che lo vedo realizzato credo sia un film puro, sincero, pieno di vita, in cui ci si affeziona all’epopea della nostra famiglia neo piccolo-borghese,

alla sua ingenuità, ai suoi credo così convinti e così ormai desueti e soprattutto al percorso di crescita così poetico e innocente di Tiberio. 

Un film che ha grandi interpretazioni e attori perfettamente in parte, dove si ride e ci si commuove, dove chi ha una certa età ricorderà forse con un po’ di nostalgia

 e chi è giovane e giovanissimo scoprirà un mondo e un modo di crescere e di avvicinarsi al sesso ormai quasi inconcepibile.

Questo credo sia anche un grande valore culturale di questo progetto, la possibilità di ridare dignità e romanticismo alla scoperta del sesso,

un passaggio per i giovanissimi che oggi è fin troppo immediato e scontato, quasi mai collegato veramente all’amore; in questo senso l’innamoramento così improbabile di Tiberio per Milly d’Italia 

penso possa dare un nuovo punto di vista e un modo diverso di concepire un passaggio così importante della vita.

Insomma per dirla alla Spinelli: “E’ per vedere le cose più belle che spesso chiudiamo gli occhi.”

 

 

lo sposo indeciso

Lo sposo indeciso di Amato con Tognazzi, Pastorelli, Pannofino, Muti, Gerini è nelle sale

Lo sposo indeciso (che non poteva o forse non voleva più uscire dal bagno)

è la commedia scritta e diretta Giorgio Amato nelle sale dal 29 giugno.

La fotografia è di Andrea Gabriele, i costumi di Irene Trovato e le musiche di Eugenio Vicedomini.

Il film è prodotto da Europictures in associazione con Adler Entertainment e MG Production in collaborazione con Rai Cinema e OM Company con il sostegno del MIBAC.

lo sposo indecisoNel cast di Lo sposo indeciso ci sono:

 Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Francesco Pannofino, Stefano Pesce, Morena Gentile, Giulia Gualano.

Oltre a Giorgio Colangeli,

Giulia Elettra Gorietti, Giselda Volodi, Ornella Muti e la partecipazione straordinaria di Claudia Gerini.

Il professor Gianni Buridano è un filosofo di fama internazionale, Samantha la bellissima ragazza delle pulizie che lavora all’università dove Gianni insegna.

Nonostante le enormi differenze sociali e culturali Gianni e Samantha hanno deciso di sposarsi,

inconsapevoli che sul loro amore incombe una terribile maledizione pronta a scatenarsi proprio il giorno delle nozze.

 

Il film, girato a Roma in quattro settimane,  ha debuttato al Taormina Film Festival

Il regista  Amato dice sul film:

«Alla fin fine, l’amore è un incantesimo.

Io non sono solito approfondire i personaggi nelle mie sceneggiature, è un compito che lascio agli attori e che spesso svolgono magistralmente.

Ho chiesto a Tognazzi di farmi uno Sgarbi incazzoso, lui mi ha compreso al volo e quando l’ho visto recitare ho detto “è lui”.

Una volta in bagno, ho avuto una minzione molta lunga, e da lì ho ripensato alla scena di “Madonna che silenzio che c’è stasera” dove Nuti non smetteva mai di fari pipì.

A questo ho aggiunto i miei studi a proposito della concezione sociologica sulla magia e sull’incantesimo.

Sul senso dl film Amato aggiunge:

Il paradosso e l’impossibilità di decidere hanno la meglio nel mio personaggio, che viene travolto dall’incapacità di prendere una decisione netta».

Tognazzi sul suo personaggio dice:

«Il ruolo dell’attore sta proprio in questo: definire la figura di un personaggio, così da dargli una maggiore credibilità».