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non sono quello che sono

Non sono quello che sono – The tragedy of Othello di William Shakespeare è il film scritto, diretto ed interpretato da Edoardo Leo

Non sono quello che sono – The tragedy of Othello di William Shakespeare è il film scritto e diretto da Edoardo Leo.

non sono quello che sonoNel cast di  Non sono quello che sono – The tragedy of Othello di William Shakespeare ci sono:
Edoardo Leo, Jawad Moraqib, Ambrosia Caldarelli, Antonia Truppo, Matteo Olivetti, Michael Schermi, Vittorio Viviani.

I produttori del film sono:

Fulvio Lucisano, Federica Lucisano, Matteo Rovere, Sydney Sibilia.

La distribuzione è a cura di: Vision distribution.

il film esce nelle sale il 14 novembre.

L’Otello di Shakespeare non ha bisogno di essere raccontato.

Ha solo bisogno di essere riletto esattamente com’è stato scritto, con la sola forza del dialetto a riportarlo al presente.

Iago, Otello, Desdemona sono purtroppo ancora tra noi.

La cronaca attraverso un grande classico.

Ambientata nei primi anni 2000, una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia.

 

Su Non sono quello che sono – The tragedy of Othello di William Shakespeare il resista Leo dice:

L’idea di lavorare all’Otello di Shakespeare nasce quindici anni fa da un articolo letto su un quotidiano.

Un uomo, accecato da una folle gelosia, uccide sua moglie e poi si suicida.

È allo stesso tempo la sinossi di una delle opere teatrali più famose nel mondo e triste cronaca dei nostri giorni.

Da lì è partita una lunga ricerca per pensare un adattamento contemporaneo che fosse il più possibile rispettoso dell’originale.

Dal confronto tra le numerose traduzioni italiane della tragedia, fatte in epoche diverse, è maturata la convinzione che per restituire la ‘parola’ di Shakespeare,

il dialetto (romano e napoletano) fosse paradossalmente il più vicino a rappresentare la forza di quel linguaggio.

Un lavoro di traduzione che è durato molti anni e mi ha permesso di filmare Otello senza ‘toccare’ il testo che è stato, tranne per i tagli necessari, integralmente riportato.

Razzismo, violenza, invidia sociale, maschilismo, femminicidio, un’indagine sul male di una modernità sconcertante per una drammaturgia che ha più di 400 anni.

Racchiusa nella frase di Iago che più di tutte suggerisce la profondità dell’analisi psicologica che questo testo opera sui suoi personaggi e ancora su di noi indagando nelle nostre contraddizioni.

E che dà il titolo a questo film:  “Non sono quello che sono”.