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una squadra

Una squadra di Domenico Procacci è un film e una docuserie disponibile nelle sale dal 2 maggio

Una squadra è la docuserie, ma anche il film  di Domenico Procacci scritto dallo stesso Procacci con Sandro Veronesi, Lucio Biancatelli, Giogiò Franchini  e

con la consulenza di Mario Giobbe e Luca Rea.

una squadraUna squadra  è prodotto da Domenico Procacci e Laura Paolucci, prodotto per SKY da Roberto Pisoni, Dino Vannini e Gaia Pasetto;

i produttori esecutivi sono Eleonora Savi e Ivan Fiorini.

La docuserie Sky Original sarà in onda su Sky Documentaries dal 14 maggio alle 21.15,

disponibile anche on demand e in streaming su NOW.

I primi due episodi di una squadra saranno in onda anche su Sky Sport Uno domenica 15 maggio,

subito dopo la finale degli Internazionali d’Italia.

Era da un po’ che pensavo di dedicare tempo e attenzione alla vittoria italiana del ‘76 in Coppa Davis.- dice Domenico Procacci –

In verità non pensavo a così tanto tempo e attenzione, ma studiando quella vicenda ho capito che, per quanto fosse articolata –

l’impresa sportiva che porta alla finale, la battaglia politica, gli attacchi ai giocatori, la partenza con la scorta, la finale nel Cile di Pinochet, le magliette rosse,

il ritorno con la coppa ma tra l’indifferenza – era solo la parte emersa di un iceberg ben più grande.

Ho trovato molto altro che meritasse di essere raccontato e ho cercato di farlo al meglio e con l’aiuto di persone più capaci di me.

Il documentario copre un arco che va dalla fine degli anni ‘60 all’ultima finale giocata da quella squadra nell’80 e

ho voluto che fossero proprio i protagonisti, Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, insieme a Nicola Pietrangeli, capitano nel ‘76 e ‘77, a raccontare la loro storia.

Nessuno avrebbe potuto farlo meglio.

Una produzione FANDANGO, SKY, LUCE CINECITTÀ, una distribuzione LUCE CINECITTÀ e FANDANGO DISTRIBUZIONE con il patrocinio del CONI.

Una squadra con Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Antonio Zugarelli,   Nicola Pietrangeli.

Dal 1976 al 1980 l’Italia è la squadra da battere.

Parliamo di tennis e il trofeo per cui si lotta è la Coppa Davis. La squadra è formata da quattro giocatori, quattro campioni:

Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta, Tonino Zugarelli.

In quei cinque anni raggiungono la finale quattro volte, vincendo solo nel ’76 contro il Cile.

Le finali raggiunte ma poi perse sono nel ’77 contro l’Australia, nel ’79 contro gli USA e nell’80 contro la Cecoslovacchia.

Nel ’76 e nel ’77 la squadra ha come capitano non giocatore una leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, ritiratosi dall’attività agonistica solo da pochi anni.

Pietrangeli verrà esonerato dai suoi giocatori dopo la sconfitta del ’77 in Australia.

Lo considera il più grande tradimento subito nella sua vita.

La docuserie racconta una squadra a volte divisa, frammentata, con al suo interno rapporti difficili, conflittuali, sia tra i giocatori che con chi li guida e allena.

Una squadra, una nazionale, che nel momento in cui ha la vittoria a portata di mano viene osteggiata e combattuta nel suo stesso Paese.

E nonostante tutto questo, in quegli anni la squadra più forte del mondo.

Al cinema –

L’anteprima racconta alcuni tra gli episodi più divertenti ed emozionanti della serie. In particolare, si concentra su una delle quattro finali,

quella giocata nel ’76 contro il Cile di Pinochet e per questo al centro di una feroce battaglia politica.

Una vittoria, che ancora oggi, a 122 anni dalla nascita della Coppa Davis, rimane l’unica vittoria italiana.

Una Squadra sarà in anteprima nelle sale il 2, 3 e 4 maggio.

“Abbiamo abbracciato con entusiasmo il progetto di Fandango di “Una squadra”, intervenendo come coproduttori, con le belle immagini dell’Archivio Luce, e co-distribuendo il film nelle sale.

“Una squadra” racconta un pezzo di storia del nostro Paese alla fine degli anni ’70, una grande storia sportiva ma anche ricca di intensa umanità – dichiara  Chiara Sbarigia, Presidente Cinecittà –

Una storia in cui si intrecciano ai materiali d’archivio, dentro e fuori dal campo da tennis, le parole e le imprese,

le liti e le riconciliazioni, le complicità e i talenti diversi ma complementari dei quattro grandi protagonisti del Dream Team.

Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, capitanati da Nicola Pietrangeli, hanno fatto la storia del tennis italiano e mondiale,

raggiungendo quattro finali di Coppa Davis in cinque anni.

Siamo certi che “Una squadra”,  appassionerà gli spettatori con il racconto degli eventi straordinari di un nostro passato recente,

quando eravamo la squadra da battere, anche in mezzo alle contestazioni per la partecipazione alla finale del ’76 nel Cile di Pinochet”.

 

 

 

la mia ombra è tua

La mia ombra è tua è il film di Eugenio Cappuccio

Sono in corso le riprese del film La mia ombra è tua un film di Eugenio Cappuccio, tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Nesi edito da La Nave di Teseo.

gialliniIl film, una produzione Fandango con Rai Cinema,  è scritto da Eugenio Cappuccio, Edoardo Nesi e Laura Paolucci e prodotto da Domenico Procacci.

 La mia ombra è tua  uscirà nelle sale per 01 Distribution.

Nel cast Marco Giallini, Giuseppe Maggio, Sidy Diop, Anna Manuelli, Massimo Molea  e la partecipazione di Isabella Ferrari.

Le riprese in corso hanno una durata di sette settimane e si svolgono tra  Roma, Bologna, Milano e Cetona in Toscana.

Questa è una storia d’amore, iniziata quarant’anni fa e mai finita.

È anche la storia di un viaggio attraverso l’Italia intrapreso da una strana coppia a bordo di un vecchia jeep: Emiliano, un venticinquenne appena laureato con il massimo dei voti in Lettere Antiche, e

Vittorio Vezzosi, un burbero scrittore sessantenne che da anni conduce una vita da eremita in seguito alla pubblicazione del suo unico libro, successo planetario indelebile nella memoria di tutti.

I due sono diretti a Milano, alla Fiera-mercato degli anni Ottanta e Novanta, in un viaggio ricco di rocamboleschi e divertenti rovesci seguito avidamente in diretta dal mondo social,

stimolato casualmente da un’influencer.

Il Vezzosi ha infatti accettato di tenere un discorso infrangendo un silenzio durato più di vent’anni.

Alla fiera li attendono Milena, il perduto amore dello scrittore, e una folla oceanica smaniosa di ascoltare il Vezzosi fare i conti con il suo passato, e soprattutto con lo sguardo del nostro Paese,

attanagliato dalla nostalgia e perso nel ricordo di sè.