Il legionario è un film diretto da Hleb Papou con Germano Gentile e Maurizio Bousso.
Il soggetto e la sceneggiatura de Il legionario sono Giuseppe Brigante, Emanuele Mochi, Hleb Papou
La fotografia di Il legionario Luca Nervegna
La produzione è a cura di Gabriella Buontempo, Massimo Martino, Antoine de Clermont Tonnerre
Il film è prodotto da Clemart e Mact Productions in collaborazione con Rai Cinema
Nel cast ci sono : Germano Gentile, Maurizio Bousso, Marco Falaguasta e Félicité Mbezelé
Le musiche sono di Andrea Boccadoro.
Distribuito in Italia da Fandango.
Roma. Migliaia di persone disperate sono costrette a occupare palazzi inabitati per rivendicare il diritto ad avere un tetto sopra la testa.
Le forze dell’ordine hanno il dovere di tutelare la legge e di impedire che questo avvenga.
Daniel, nato a Roma da genitori africani, è cresciuto in un palazzo occupato.
Molti anni fa ha deciso di andarsene per farsi una nuova vita ma adesso è costretto a ritornare.
Questa volta, però, in divisa da poliziotto del Primo Reparto Mobile della Polizia di Stato.
La sua missione è sgomberare il palazzo in cui ancora vivono sua madre e suo fratello, che intanto è diventato il leader degli occupanti.
Daniel, celerino tra gli occupanti e occupante tra i celerini, deve scegliere: restare fedele al suo corpo di polizia o salvare la propria famiglia dallo sgombero.
Il film segna l’esordio alla regiadi Hleb Papou.
Vincitore del premio regista emergente al Locarno Film Festival 2021.
L’idea de Il legionario – dichiara Hleb Papou – nasce da un’esigenza molto forte:
raccontare l’Italia multiculturale di oggi e la generazione dei nuovi italiani, figli di immigrati ma nati e cresciuti in questo Paese.
Il mio obiettivo insieme a quello del film è di esplorare questa tematica attraverso una duplice chiave di lettura:
con due protagonisti, due fratelli totalmente diversi, entrambi italiani di seconda generazione di origine africana.
Da un lato Daniel, un poliziotto del I Reparto mobile di Roma, dall’altro suo fratello, un occupante che lotta per il diritto di avere un tetto sopra la testa.
L’idea nasce da un’immagine, che mi era venuta in mente nel 2014,
ovvero di un poliziotto di pelle nera in uno dei reparti più duri della Polizia,
un ragazzo che in uno Stato democratico rivendica il diritto di poter essere un celerino, contro tutti gli stereotipi.
Partendo da quest’immagine il film si evolve raccontando un’ulteriore storia:
quella dell’ormai atavica questione dell’emergenza abitativa romana, poco conosciuta e allo stesso tempo molto controversa.
Il legionario è un film di genere drammatico e d’azione, che vuole raccontare le ferite aperte della nuova Italia, attraverso una chiave d’intrattenimento e riflessione.
Non mi interessa il Belpaese da cartolina ma neanche l’Italia della criminalità, che sono già stati ampiamente narrati.
Quella che vorrei raccontare è un’Italia ricca di contraddizioni, dove sono nati più di 800 mila figli di immigrati che rappresentano un nuovo capitolo di questo Paese.
Capitolo che parla di autodeterminazione e rivendicazione dei propri diritti.
Molto spesso si parla dell’immigrazione con toni tristi e cupi, a volte addirittura violenti,
ma in pochissimi casi se ne parla con l’urgenza di capirne veramente la reale complessità.
Il mio film si pone l’obiettivo di farlo.