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finchè notte non ci separi

Finchè notte non ci separi il film diretto Riccardo Antonaroli con Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Giorgio Tirabassi, Lucia Ocone, Francesco Pannofino

Finchè notte non ci separi è il film diretto Riccardo Antonaroli con soggetto e sceneggiatura di Roberto Cimpanelli, Giulia Magda Martinez e Susanna Paratore.

Finchè notte non ci separi è tratto dal film HONEYMOOD di Talya Lavie, prodotto da Spiro Films e

Rosamont in associazione con Westend Films, produttori esecutivi TALYA LAVIE EITAN

finchè notte non ci separiIl film è prodotto da Marco Poccioni, Marco Valsania, Francesco Cimpanelli.

Una produzione RODEO DRIVE e LIFE CINEMA con RAI CINEMA.

Nel cast di Finchè notte non ci separi ci sono: Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Valeria Bilello, Giorgio Tirabassi, Lucia Ocone, Francesco Pannofino,

Neva Leoni, Claudio Colica, Grazia Schiavo ed Armando De Razza

Si sono scambiati le fedi e giurato amore eterno solo poche ore fa ed ora eccoli qui, Eleonora e Valerio, mano nella mano nell’albergo più lussuoso di Roma, pronti a godersi la luna di miele.

Non sanno che invece di lì a poco verranno catapultati nella notte di una Roma affascinante e misteriosa, in cerca di qualcosa… e forse di loro stessi.

Sul film i produttori dicono:

Quando si parla di remake, c’è sempre un po’ di prevenzione: “Si, ma l’originale…”.

Finché notte non ci separi, ha per noi rappresentato una vera e propria sfida.

La carta vincente della pellicola cui è ispirato era senza dubbio la sua freschezza, la sua ingenuità – o presunta tale –

e soprattutto la capacità di toccare con mano lieve ma sapiente il tema del rapporto di coppia, se non proprio dell’amore:

è vero – di film su questo argomento se ne fanno e se ne sono fatti da quando il cinema è stato inventato – ma sappiamo tutti che sullo schermo non conta tanto il cosa, quanto il come.

Ecco, noi produttori ci siamo innamorati proprio del come, e ci siamo chiesti se fosse possibile trasportare questa storia agrodolce nella

realtà italiana, anzi romana, mantenendone pregi e spirito scanzonato.

In tutta onestà, ci sembra che la mano attenta del regista Riccardo Antonaroli, la scrittura arguta degli

sceneggiatori e la fotografia di Federico Annichiarico abbiano centrato l’obiettivo.

Ne è venuto fuori un prodotto popolare e di qualità, una commedia allegra e malinconica nello stesso tempo,

che invita a nozze – è il caso di dirlo – i due protagonisti, coppia affiatata e scoppiettante, convincenti al punto da farci sentire anche nostri i loro patimenti d’amore.

Una scoppiettante cornice ai temi di riflessione che la storia mette a fuoco:

le relazioni dei ragazzi al giorno d’oggi, il senso del matrimonio e la difficoltà di convivere con le proprie emozioni in una società che va sempre più veloce.

Non a caso si svolgerà tutto in una notte, e solo all’alba scopriremo il destino di queste due anime. Staranno insieme per sempre? Finché notte non ci separi.

il primo giorno della mia vita

Il primo giorno della mia vita il film di Paolo Genovese con Servillo, Mastandrea, Buy, Guanciale e Tirabassi

Il primo giorno della mia vita è il film diretto da Paolo Genovese che ha scritto anche la sceneggiatura con Paolo Costella, Rolando Ravello, Isabella Aguilar.

Il film è da oggi nelle sale cinematografiche.

Il primo giorno della mia vitaNel cast di Il primo giorno della mia vita ci sono:

Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini, Giorgio Tirabassi, Lino Guanciale,

Antonio Gerardi, Lidia Vitale, Vittoria Puccini, Elena Lietti, Thomas Trabacchi, Davide Combusti.

La fotografia è di  Fabrizio Lucci e il montaggio di Consuelo Catucci.

Si tratta di una coproduzione Medusa Film e Lotus Production, prodotta da Marco Belardi per Lotus Production, una società di Leone Film Group.

La distribuzione è di  Medusa Film.

Il film mette al centro della storia l’enorme valore della vita di ogni essere umano. Nel film si intrecciano le vicende di un uomo, due donne  e un ragazzino.

Ognuno di loro ha un motivo preciso per essere disperato, tanto da arrivare a chiedersi perché mai dover continuare a vivere.

Un giorno tutti questi personaggi in momenti diversi della loro vita si imbattono e conoscono un uomo misterioso .

Sarà quest’ultimo a dare loro la possibilità di osservare cosa potrebbe accadere nel mondo, quando non ci saranno più.

È così che i quattro protagonisti avranno a disposizione una settimana per osservare sé stessi dal di fuori,

per vedere cosa lascerebbero e come reagirebbero parenti e amici alla loro dipartita. Quest’esperienza rappresenterà per tutti l’occasione per tornare ad apprezzare di nuovo la vita.

Su Il primo giorno della mia vita dice Paolo Genovese:

“Sono consapevole che questo film tratti un argomento delicato nato tanto tempo fa, come spesso accade,

tra i tavolini di un bar dove mi incontro spesso con i miei sceneggiatori che sono Paolo Costella e Rolando Ravello.

La storia è quella di un uomo misterioso interpretato da Toni Servillo che gira di notte per la città di Roma e

ferma alcune persone un attimo prima di suicidarsi, in un momento molto impattante, e propone loro un patto:

avere ancora una settimana di tempo per farle nuovamente innamorare della vita e promette di riportarli, dopo una settimana,

esattamente nello stesso punto dove li ha trovati, sempre liberi di scegliere del proprio destino.

Praticamente quest’uomo dà la possibilità di avere una seconda scelta ad un gruppo di persone che ha toccato il fondo.

Andando a ritroso nella memoria, devo dire che il nucleo originale della storia, per me è stato un documentario che si intitola “The Bridge” che vidi tempo fa:

il regista mise una telecamera per un anno sul “Golden Gate” il Ponte di San Francisco che è il luogo dove avvengono più suicidi.

Successivamente andò ad intervistare quelle persone che saltando, non sono morte, e la cosa molto importante è

che la quasi totalità delle persone che sono sopravvissute hanno raccontato che in quei sette secondi, tanto dura il salto in aria, si sono pentite del gesto che avevano fatto.

La cosa mi ha colpito e stimolato, per questo abbiamo trasformato i sette secondi in sette giorni e ho riflettuto

su quali possono essere i motivi che veramente quando hai scelto di fare un gesto così estremo, ti potrebbero far cambiare idea.

Abbiamo quindi costruito questa storia su un punto centrale:

ossia c’è sempre qualcuno che ti può aiutare nella vita, sia un amico, un parente o persino uno sconosciuto che ti tende una mano”.

Toni Servillo sul suo personaggio:

“Il mio personaggio regala una possibilità molto semplice:

quella di poter capovolgere l’ultimo giorno della propria vita con il primo, offrendo questa opportunità anche magica,

di guardarsi da fuori per provare a guardarsi meglio dentro e quindi di poter fare i conti con la propria solitudine”.

 

VALERIO MASTANDREA sul suo personaggio:

“Il mio personaggio è speculare a quello di Toni perché hanno un filo che li unisce che è proprio quello dell’assoluta incapacità a spiegare da dove viene quel malessere.

Il film cerca di non dare risposte alla condizione del mio personaggio, anche per rispetto di chi sta in quella stessa situazione.

Napoleone (così mi chiamo nel film) è un uomo che motiva gli altri, mentre ha un buio dentro.”

 

MARGHERITA BUY sul suo personaggio:

 

Ognuno di noi, secondo me, può compiere un gesto del genere, in una frazione di secondo, quando il dolore ti soffoca e non ti fa più respirare.

Il film “regala” un tempo a questi personaggi, per riflettere ancora di più su quello che hanno compiuto”.

 

 

 

 

il premio baff

Il Premio BAFF – B.A. Film Festival: decretati i vincitori

Il Premio BAFF – B.A. Film Festival giunge alla sua ventesima edizione e decreta i suoi  premiati.

Il premio baff Il Premio BAFF – B.A. Film Festival diretto da Steve della Casa e Paola Poli è organizzato da B.A. Film Factory,

presieduta da Alessandro Munari,

con il Comune di Busto Arsizio e l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni.

Il Premio BAFF2022 – Città di Busto Arsizio Miglior Film a Ariaferma di Leonardo di Costanzo.

Il film si aggiudica anche il Premio Baff 2022 – Carlo Lizzani – Miglior Sceneggiatura con questa motivazione: 

Ariaferma è un film geniale, capace di rendere lo spazio chiuso una specie di prateria dell’anima dove persone diverse tra loro devono fare i conti con la propria solitudine.

Un film che racconta una storia difficile con rara semplicità ed efficacia”.
Premio Baff 2022 Miglior attrice di serie TV va a Milena Mancini.

La motivazione del premio dice così:

Tra cinema, teatro e televisione, Milena Mancini ha al suo attivo film e serie di successo nei quali ha sempre dimostrato grande professionalità e

disponibilità nell’interpretare personaggi anche molto diversi tra loro.

Il grande successo di “A casa tutti bene” e “Christian” ne sono la prova più evidente”.

A seguire, ilPremio Baff 2022 Miglior attrice esordiente va a Lina Siciliano perchè

“Il suo esordio al festival di Berlino con “Una femmina” ha svelato un volto nuovo

che ha subito saputo far innamorare di sè il pubblico e la critica per la grande intelligenza e capacità nell’interpretare un ruolo difficile”.

Invece il Premio Baff 2022 Miglior opera prima va a Una Femmina di Francesco Costabile: 

“Un regista che già dal suo esordio ha dimostrato maturità e padronanza tecnica che hanno saputo fondersi con una grande passione,

portando al successo un film appassionato e difficile come “Una femmina”.
Il Premio Baff 2022 Miglior attore va a Giorgio Tirabassi premiato così:

per la geniale interpretazione in “Freaks Out”, solo una delle tante prove magistrali che Giorgio Tirabassi ha saputo offrire tra cinema, teatro, televisione e musica.

Un attore poliedrico nel cui lavoro convivono una grande professionalità, un notevole talento e un’innata simpatia”.

Inoltre il Premio speciale Baff 2022 per il documentario va a Ricky Tognazzi che ne “La voglia matta di vivere

“vede uniti  la passione del cinefilo e l’affetto di un figlio nei confronti di un padre che ha saputo sperimentare ai massimi livelli lo spettacolo.

Un ritratto appassionato, tenero e personale”.
Va al tre volte premio Oscar Vittorio Storaro il Premio speciale Baff 2022.

Un riconoscimento “per una carriera che non ha eguali, un nome che è diventato un mito per tutti i capolavori che ha saputo firmare.

Ma soprattutto un uomo che non ha mai avuto timore di sperimentare e che ha saputo rendere la luce centrale in tutte le immagini che ha curato con rara maestria”.

Un premio speciale per festeggiare i quarant’anni di carriera anche al premio Oscar Anthony La Molinara
perchè

“in quarant’anni di carriera Anthony La Molinara ha ottenuto il premio più ambito (Oscar per Spider Man2)

ma ha soprattutto conquistato un posto importante nell’industria del cinema internazionale

grazie alla sua professionalità che gli consente di inventare veri e propri mondi paralleli con i suoi effetti speciali”.

Va a Riccardo Rossi il Premio Speciale Baff 2022 dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni
per

“la sua intensa attività, suddivisa tra teatro, radio, televisione e cinema, è la prova più evidente di una grande intelligenza e di una versatilità che ha pochi eguali.

E, al tempo stesso, la sua simpatia, la sua passione e la sua disponibilità sono un esempio per chi si avvicina allo spettacolo”.

Il Premio BAFF2022 – Made in Italy Scuole,assegnato dagli studenti delle scuole superiori di Busto Arsizio, va a Il Legionario di Hleb Papou.

Per la sezioneBAFFinCorto il Premio BAFF2022 – Miglior Corto va a Tutù di Lorenzo Tiberia  che vince affrontando un tema scomodo.

Sempre per la sezione BAFFinCorto, una menzione speciale a Pillow di Isabel Mazzolini.

I riconoscimenti sono stati assegnati dalla giuria composta dagli studenti dell’ICMA – Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni presieduta da Riccardo Rossi.

IlPremio Baff 2022 – B.A. Fim Commission va a Francesco Gesualdiresponsabile di Marche Film Commission.
Il Premio Lello Bersani 2022, assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), è andato a Marco Giusti.

 Un omaggio dei Giornalisti Cinematografici, in collaborazione con il BAFF.