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santocielo

“Santocielo” è il film diretto da Francesco Amato con Ficarra e Picone, Maria Chiara Giannetta, Barbara Ronchi e Giovanni Storti

Santocielo è il film diretto da Francesco Amato da una sceneggiatura di Salvo Ficarra, Valentino Picone

Francesco Amato, Davide Lantieri, Fabrizio Testini.

santocieloNel cast di Santocielo ci sono: Salvo Ficarra, Valentino Picone, Barbara Ronchi, Maria Chiara Giannetta e Giovanni Storti.

Il film è prodotto da Attilio De Razza per Tramp Limited in collaborazione con Medusa Film.

Il genere umano ultimamente sembra aver toccato il fondo, tanto che in paradiso decidono di inviare sulla terra un nuovo messia.

Per l’uomo è l’ultima occasione dopodiché, se si ostinerà a non mettere la testa a posto, sarà diluvio universale, questa volta senza arca.

A fare l’annunciazione e ad insufflare nel grembo della nuova Madonna il nuovo Messia viene inviato Aristide, un angelo che crede di sapere il fatto suo

ma che in realtà non conosce l’animo umano e nemmeno se stesso.

Tanto che tra errori di valutazione e imperdonabili leggerezze, finisce per “ingravidare” non la prescelta ma tale Nicola Balistreri,

un professore bigotto, ossessionato dai propri pregiudizi e da ciò che la gente dice di lui.

Quel che si dice “un bel casino”, sia per Aristide che per Nicola.

Trascinati dagli eventi, i due finiranno per fare squadra, o meglio famiglia, nella speranza di uscire dai guai senza fare troppi danni.

 

Sul film il regista dice:

Quando è partita l’avventura di Santocielo, di commedie ce ne erano due. Sia io, con

Davide Lantieri, che Salvo e Valentino, avevamo scritto, senza saperlo, due film che si

assomigliavano.

Io sono un regista che si dedica agli altri e la mia curiosità è scoprire come ragionano altri autori

attorno a una storia.

Nel tempo della scrittura mi sono dedicato a studiare i processi che portano Ficarra e Picone a pianificare una scena comica.

Mi sono preparato per metterli nelle migliori condizioni per permettere alla loro ispirazione di volare alto.

La comicità di Ficarra e Picone evolve.

Va oltre la consuetudine del rapporto con il pubblico: in questo film Salvo e Valentino hanno altri nomi.

Hanno altri caratteri rispetto a quelli che ben conosciamo, e anche il look li trasforma rispetto alla tradizione della loro estetica.

I ruoli femminili sono stati facili da identificare. Abbiamo infatti scritto pensando a Barbara Ronchi

e Maria Chiara Giannetta, attrici deliziose, capaci di non prendersi mai del tutto sul serio, che

abbiamo scelto per la capacità di non perdere mai di vista l’umanità nei personaggi.

Da sempre penso e realizzo storie d’amore, dunque in questo orizzonte drammaturgico, avevo lo

spazio per dare un contributo al cinema di Ficarra e Picone.

Sul fil ha dichiarato Salvatore  Ficarra:

Abbiamo cercato di raccontare cos’è l’umanità, questa cosa meravigliosa della gravidanza che purtroppo a noi uomini non è dato vivere,

è una condizione femminile e, attraverso il film, abbiamo avuto l’occasione di poter parlare di cosa è la donna, che cos’è lo status femminile, di cosa è la famiglia, i diritti e l’amore.

Valentino Picone ha aggiunto:

Possiamo rassicurare tutti quelli che conoscono il nostro percorso che abbiamo affrontato con molto rispetto e garbo la religione,

quello che viene fuori è un Dio che è sicuramente molto più avanti rispetto a certi umani. 

 

i peggiori giorni

I peggiori giorni è il film di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo nelle sale dal 14 agosto

I peggiori giorni è il film diretto da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, che hanno scritto anche la sceneggiatura,

la fotografia è di Marco Bassano ed esce nelle sale il 14 agosto.

La distribuzione è a cura di  Vision Distribution e la produzione è di  IIF – Lucisano Media Group, Vision Distribution

i peggiori giorniNel cast di I peggiori giorni  ci sono:

con Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Anna Ferzetti,

Neri Marcorè, Ricky Memphis, Rocco Papaleo, Giovanni Storti

Quanto è bello stare in famiglia a Natale. O no? E il Primo Maggio è davvero la festa di tutti i lavoratori?

Ferragosto in spensieratezza tra una grigliata e un tuffo in piscina?

Ad Halloween ci si traveste per fare dolcetto o scherzetto agli sconosciuti?

Tre fratelli si trovano a tirare a sorte, proprio il giorno di Natale, per decidere chi, tra loro, dovrà sacrificarsi e donare un rene per salvare la vita al padre.

Un imprenditore sul lastrico viene preso ostaggio il Primo Maggio dal suo ex dipendente che, licenziato senza giusta causa,

è pronto a tutto per riuscire a prendere i soldi della liquidazione.

Lo scontro tra classi sociali si accende a Ferragosto davanti a una grigliata e a causa di figli adolescenti alle prese con i rischi di un party ad alto tasso alcolico e i pericoli della rete.

Infine, Halloween e lo scherzo che il destino gioca a un malcapitato mago che si ritrova ad essere ingaggiato a sua insaputa dal suo storico rivale in amore.

Massimiliano Bruno  sul film dice:

“Volevamo raccontare tutte le sfaccettature dell’animo umano a nostro modo, con un po’ di comicità e un po’ di amarezza, andando a fondo dove si poteva affondare.

Questo film racconta le relazioni tra le persone, di quanto siano taglienti, di quanto si vive e si respira sempre in bilico, in equilibrio precario.

Raccontiamo in generale delle facce degli italiani, che non sono mai cattivi come nella realtà, dove le persone sono peggiori de I peggiori giorni.

E per farlo c’è voluto l’amore di due amici, Edoardo ed io, che hanno condiviso anni di strada assieme”.

Edoardo Leo aggiunge sempre sul film:

 

“Ci interessava raccontare il rovescio della medaglia.

Oggi per la commedia non è facile intercettare qualcosa che sia scorretto per tutti, le feste comandante lo sono.

Ci siamo chiesti davvero cosa succede in quei giorni in cui siamo costretti a professarci un po’ più felici di quello che siamo e un po’ più buoni.

Volevamo raccontare questa generazione triste piena di foto felici”.

 

 

Rocco Papaleo dichiara:

 In questo film c’è questa idea molto forte di differenziare un po’ la proposta del cinema italiano nei film corali.

Quando si radunano tanti attori in genere si inneggia più a una comicità e a qualcosa di leggero.

In questo progetto si è cercato di cambiare un po’ il tono della commedia:

 mettere un po’ di poesia intorno alla disperazione”.