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Bones and all il film di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet esce nelle sale il 23 novembre

Bones and all il film di Luca Guadagnino arriva nelle sale il 23 novembre.

Bones and all  ha un cast composto da: Taylor Russell, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon Green,

Jessica Harper, Jake Horowitz, Mark Rylance, Francesca Scorsese.

bones and allIl film è un adattamento di David Kajganich del romanzo omonimo di Camilla De Angelis ed è ambientato negli anni Ottanta.

La fotografia e di Arseni Khachaturanm, mentre Vision Distribution distribuisce il film.

Prodotto da Luca Guadagnino, Francesco Melzi d’Eril, Lorenzo Mieli, Marco Morabito, Gabriele Moratti, Theresa Park, Dave Kaiganich e Peter Spears.

I produttori esecutivi del film sono Giovanni Corrado, Raffaella Viscardi, Marco Colombo e Moreno Zani.

La produzione è di Frenesy Film Company e Per Capita Productions con The Apartment Pictures – società del gruppo Fremantle, Memo Films, 3 Marys Entertainment, Elafilm e Tenderstories.

In co-produzione con Vision Distribution in collaborazione con SKY.

A Venezia  il film ha ricevuto undici minuti di applausi e vero entusiasmo del pubblico .

Maren, una ragazza di diciotto anni, vive con il padre nella provincia americana.

Sembra una ragazza del tutto normale se non per il fatto che ama mangiare carne umana.

Maren si mette così in viaggio da sola alla ricerca della madre (cannibale anche lei), quasi una sorta di viaggio iniziatico dove intanto scoprirà che non è sola.

Incontra il giovane Lee, un ragazzo pieno di fascino e della sua stessa razza che l’accompagna alla ricerca della madre.

Con lui cerca di cominciare una vita normale .

«È la storia di due giovani che scoprono che, per loro, non esiste un posto da poter chiamare casa, per cui devono reinventarselo.

dice il regista Guadagnino –

Maren e Lee vanno alla ricerca della loro identità in situazioni estreme, ma le domande che si pongono sono universali.

Chi sono, cosa voglio? Come posso sfuggire a questo senso di ineluttabilità che mi trascino dietro? Come possono entrare in sintonia con qualcun altro?

Il paesaggio americano l’ho sognato sin dall’inizio, fa parte della mia formazione di cineasta e questo copione di David Kajganich è stato l’occasione per viverlo da regista.

Sono attratto da coloro che, forse per scelta, non sono al centro dei giochi.

Per me, Maren e Lee sono due persone costrette a vivere al limite.

Volevo che le persone amassero questi personaggi, li comprendessero e non li giudicassero.

Il mio desiderio è che il pubblico veda in Maren e  Lee il riflesso cinematografico di tutte le possibilità che fanno parte di noi in quanto esseri umani”.

 

Chloë Sevigny ha scoperto di avere una sola battuta nel film dopo avere detto a luca Guadagnino che avrebbe partecipato alla pellicola a tutti i costi.

Nota particolare del set è che durante la produzione, la troupe del film è stata svaligiata.

Il consiglio comunale di Cincinnati con il sostegno del sindaco alla fine ha fornito 50.000$ in costi di sicurezza.

Bones and All è il primo film di Metro-Goldwyn-Mayer a presentare cannibalismo dai tempi di Hannibal (2001)

e primo film ad avere i diritti di distribuzione acquisiti da Metro-Goldwyn-Mayer dopo che lo studio è stato acquisito da Amazon il 17 marzo 2022.

Il film è stato girato negli Stati Uniti, nella regione del Tri-State in Ohio, durante la primavera del 2021.

 

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Mostra del cinema di Venezia edizione 2022: i premiati

Mostra del cinema di Venezia: tuti i premiati della edizione numero settantanove

Il Leone d’oro della settantanovesima edizione della Mostra del cinema di Venezia va a All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras, già premio Oscar per Citizenfour su Edward Snowden.

Il film è dedicato alla fotografa e attivista di fama internazionale Nan Goldin.

mostra del cinema di veneziaIl Leone d’argento va a  Luca Guadagnino per  Bones & All

Il regista ha accolto con queste parole il premio:

È un grande onore questo premio. Non sarei qui stasera se non fosse per Alberto Barbera da quando decise di invitare quel folle mio film vent’anni fa The protagonists.

Fare film è la mia vita, lo faccio fin da quanto avevo 8 anni con i miei Super8 e grandi compagni di viaggio che sono qui stasera.

Il cinema non conosce geografia e non conosce confini per questo dedico il premio a Jafar Panahi e Mohammad  Rasoulof arrestati dal governo iraniano.

Viva loro, viva la sovversione e viva il cinema!.

 

Il premio speciale per la Giuria va a Gli orsi non esistono di Jafar Panahi

Il regista è stato arrestato e condannato per sovversione e quindi il premio lo hanno ritirato gli attori che hanno dichiarato:

Panahi non può essere qui con noi e siamo onorati di accettare questo premio per lui,

vorremmo ringraziare il Presidente del festival e il direttore per aver sostenuto il film e la presidentessa. Tutti noi ci battiamo per il potere del cinema e siamo qui per Jafar Panahi.

 

Miglior attrice è Cate Blanchett per la sua interpretazione in  Tár di Todd Field

Il film racconta il percorso di Lydia Tár una rinomata direttrice d’orchestra e compositrice nel mondo internazionale della musica classica,

prima donna a ottenere la conduzione della Berlin Orchestra, e omosessuale: verrà accusata di molestie.

Così l’attrice sul premio:

“il Presidente e la giuria, un onore questo premio.

La cosa meravigliosa di questo festival è il fatto che invita il pubblico nelle sale ho visto film che mi hanno colpito e performance che mi sono piaciute.

Essere qui con la Coppa Volpi è possibile grazie al lavoro che ho fatto con una squadra, con Nina Hoss, l’orchestra di Dresda,

non sarei qui con questo premio che riempirò di vino rosso senza la sceneggiatura e regia.

Questo film premio appartiene a Todd Field che è stato assente per 16 anni dal grande schermo,

sono contenta che tu sia tornato, un grande regista sa dove mettere la macchina da presa e lui sa farlo in ogni secondo.

Questo film ha cambiato la mia vita, ringrazio la mia famiglia che ha sopportato la mia assenza ma anche la famiglia di Todd

e vorrei ringraziare chi fa musica e ci ha aiutato a vivere negli ultimi due anni in particolare tralasciando il loro ego”.

 

Il premio per il miglior attore  va a Colin Farrell per Gli Spiriti dell’Isola diretto da Martin McDonagh che ha ritirato il premio.

Sul premio Farrell, collegato da Los Angeles,  ha detto:

Grazie mille per questo premio sono eccitato vorrei ringraziare la squadra per questo lavoro eccezionale.

Purtroppo non posso essere lì perché sto lavorando sono in cucina a Los Angeles, non mi lamento certamente.

Un premio inaspettato e un momento speciale.

Abbiamo girato il film come un ritrovo tra amici e famigliari e il nostro desiderio di essere amati e di amare sono valori che volevamo condividere con voi,

è la seconda volta che lavoriamo insieme, gli sono molto grato.

 

Il premio Mastroianni a Taylor Russell per Bones & All

Sono davvero felice di essere qui, moltissimi attori meravigliosi sono in sala e io sono qui con Luca, il mio regista.

Mi sento così onorata di questo premio.

Non sarei qui se Luca non mi avesse visto in un momento in cui non credevo nessuno mi avrebbe visto, voglio ringraziare gli altri attori del film a partire da Timothée Chalamet.

Questo è uno dei giorni più belli della mia vita.

 

Il film ‘Vera’ con Vera Gemma riceve due premi Orizzonti per la  miglior attrice e per la migliore regia

Il premio accolto dalla Gemma con queste parole:

 Grazie alla giuria e ai miei due splendidi registi  a tutti quelli che hanno un sogno dico ‘Non abbandonatelo.

Dedico questo premio ai due uomini più importanti della mia vita:

a mio figlio Maximus e al mio bellissimo papà Giuliano Gemma.

 

 

Il Leone del futuro, dedicato all’opera prima, a Saint Omer di Alice Diop.

Sono molto emozionata e commossa  – ha detto la regista – vorrei ringraziare Barbera che ha avuto il coraggio di invitarmi in questo concorso che è lo schermo migliore per il mio film.

Il premio è straordinario e mi tocca profondamente, sono commossa pensando a mia madre e mio figlio.

Offro questo premio alle mie sorelle di sangue, battaglie e cinema, sono state numerose a sostenermi, ho un pensiero di commozione per gli attori

che mi hanno fatto un grande regalo partecipando a questo film.

Possiamo dimostrare che il cuore di una donna di colore può raggiungere il mondo e questo è un messaggio politico.

 

Il premio di Venezia Classic per il miglior documentario sul cinema è andato a Fragments of Paradise di KD Davison dedicato al regista lituano Jonas Mekas.