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Diabolik chi sei

Diabolik, chi sei? diretto dai Manetti bros. con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone e Valerio Mastandrea in prima tv su Sky

Diabolik, chi sei? è il film diretto dai Manetti bros. va in onda lunedì 27 maggio alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21:45 anche su Sky Cinema Suspense), 

in streaming su NOW e disponibile on demand. 

diabolik chi seiSu Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K..

Nel cast di Diabolik, chi sei?  ci sono:

Giacomo Gianniotti, Miriam Leone e Valerio Mastandrea, Monica Bellucci,

Pier Giorgio Bellocchio, Chiara Martegiani, Massimiliano Rossi, con Mario Sgueglia, Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti,

Michele Ragno, Amanda Campana, Andrea Arru, Max Gazzè,

con la partecipazione di Carolina Crescentini, Paolo Calabresi con Lorenzo Zurzolo

con la partecipazione straordinaria di Barbara Bouchet,

il sostegno Dell’Emilia-Romagna Film Commission e Friuli-Venezia Giulia Film Commission

con il contributo di Calabria Film Commission.

Diabolik, chi sei? ha la sceneggiatura firmata da Antonio Manetti, Marco Manetti, Michelangelo La Neve

La fotografia di Francesca Amitrano, la produzione di Mompracem, Rai Cinema e la distribuzione di 01 distribution.

Diabolik Chi sei?, diretto da Antonio e Marco Mainetti, è il terzo film sul re del terrore.

Diabolik e la sua complice, nonché amante, Eva Kant sono pronti a mettere in atto un nuovo ingegnoso piano,

mentre l’ispettore Ginko cercherà ancora una volta di impedire alla coppia di portare a termine la loro missione e riuscire finalmente ad arrestarli.

Questa volta il ladro e l’ispettore verranno entrambi catturati da una banda di criminali, ritrovandosi faccia a faccia intrappolati nella stessa cella.

Non avendo alcuna via d’uscita e sicuri di essere destinati alla morte, i due uomini avranno un confronto, durante il quale Diabolik rivelerà a Ginko il suo passato oscuro.

Nel frattempo sia Eva Kant che Altea sono alla ricerca dei loro uomini. Le due donne uniranno le forze per salvare i loro amati?

 

I fratelli Manetti  sul film dicono: Da lettori abbiamo visto Diabolik attraversare gli anni con quella capacità

magica, che hanno sempre i fumetti, di restare identico,

 e apparentemente della stessa età, mentre passano i decenni.

Abbiamo voluto metter e anche questa caratteristica nel film, facendo un balzo in avanti di un decennio.

Dopo gli anni 60 del primo e del secondo capitolo, ci troviamo improvvisamente negli anni 70.

Questo ha rappresentato una sfida per noi e per i nostri collaboratori artistici.

Scenografie, costumi e fotografia sono cambiati in modo piuttosto radicale:

dalla fredda razionalità ed eleganza che caratterizza gli anni 60, siamo passati alla follia eccentrica e rivoluzionaria del decennio successivo.

Questo ha dato un taglio completamente diverso al film , anche dal punto di vista cinematografico e di ritmo del racconto.

Se non bastasse, nella seconda parte, quando raccontiamo la sorprendente infanzia di Diabolik, abbiamo fatto un tuffo in dei non ben definiti anni 40,

cambiando ancora una volta lo stile, in maniera ancora più repentina, passando a un immaginario espressionista rigorosamente in bianco e nero.

Un’altra caratteristica del fumetto è che ogni storia nuova ti fa entrare in un mondo a sé, con personaggi nuovi che vivono una vita complessa e “tridimensionale” che inizia e finisce all’interno della storia stessa.

Così in questo film, oltre al cast fisso già presente negli altri  si sono aggiunti tanti nuovi attori a disegnare un caleidoscopio di personaggi, sia nella storia principale che nel racconto del passato del

leggendario criminale.

Diabolik stesso viene interpretato da più attori.

Per concludere, il terzo film è pieno di canzoni e di straordinarie interpretazioni

di grandi cantanti italiani e non.

Per il brano dei titoli di testa, dopo l’oscurità di Manuel Agnelli e l’eleganza di Antonio Diodato, siamo passanti al funky frizzante e stiloso dei Calibro 35 in coppia con Alan Sorrenti.

Questa canzone rappresenta la profonda differenza di questo film rispetto ai precedenti.

come prima

Come prima film diretto da Tommy Weber con Francesco Di Leva ed Antonio Folletto è nelle sale

Come prima è il film diretto da Tommy Weber che, con  Filippo Bologna e Luca Renucci, ha curato anche la sceneggiatura.

Come prima, tratto dall’opera Come Prima di Alfred © Editions Delcourt, è attualmente nelle sale.

come primaNel cast di Come prima  ci sono: Francesco Di Leva, Antonio Folletto, Massimiliano Rossi, Gianluca Gobbi, Hugo Dillon.

Il film è una produzione MAD ENTERTAINMENT con RAI CINEMA, prodotto da Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella,

coprodotto da Angelo Laudisa Laurence Clerc e Olivier Thery Lapiney

in collaborazione con Rosebud Entertainment Pictures e Alcatraz Films.

Le musiche originali sono di Antonio Fresa.

Dieppe. Estate 1957. Fabio, dopo una sconfitta molto dura subita in un incontro di boxe, si trova di fronte il fratello minore, che non vede da 17 anni.

Fabio, infatti,  ha lasciato la casa della sua famiglia a Procida, per combattere al fianco delle camicie nere di Mussolini.

La morte del loro padre ha spinto André, seguendo le ultime volontà paterne, a cercare il fratello per farlo presenziare al funerale che si terranno a Procida.

Sulle prime Fabio rifiuta ma poi le circostanze e l’ambita eredità spingono  Fabio ad accompagnare

André.

Il viaggio sarà lungo. Nel corso di questo lungo viaggio, i due fratelli faranno degli incontri che porteranno Fabio a interrogarsi sul suo passato, mentre André scoprirà con amarezza che suo fratello è diventato un

delinquente. Si interrogano a vicenda sul significato del ritorno.

.E’ da quando sono bambino, che sogno l’Italia – dice il regista Weber – .

Sogno “La Strada” con Anthony Quinn, i piedi nel mare di notte; sogno Mastroianni in “Otto e mezzo”,

con gli occhiali da sole, che si aggira nei giardini della sua immaginazione;

sogno Procida, dove Arturo – l’eroe del romanzo di Elsa Morante – finge di morire per sentirsi amato…Sogno, e ho sempre sognato, l’arte italiana, soprattutto il suo cinema.

Come nel fumetto, il film doveva raccontare gli eventi di un’estate, ma non abbiamo potuto che

girarlo tra l’autunno e l’inverno.

Il film doveva essere girato, almeno in parte, in Francia ma a causa del Covid non siamo stati liberi di muoverci.

Niente è andato come mi aspettavo…per fortuna! Ecco tutto ciò che amo del cinema: l’imprevisto,

l’ignoto e la libertà che ne deriva.

In questo progetto, Francesco di Leva e Antonio Folletto sono stati dei partner meravigliosi.

All’inizio, ero terrorizzato dall’idea di dirigerli, di guidarli mentre recitavano in una lingua che non

capivo, eppure loro hanno saputo mettermi subito a mio agio, invitandomi a fidarmi di loro.

Come prima è una storia che, sin dall’inizio, mi ha toccato per quello che dice sulla fratellanza.

L’ho scelta perché mi sembrava un modo catartico per rivivere il complesso rapporto che ho con

mio fratello.