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laggiù qualcuno mi ama

“Laggiù qualcuno mi ama” l’omaggio di Mario Martone a Massimo Troisi nelle sale il 19 febbraio

Laggiù qualcuno mi ama è il docu-film diretto da Mario Martone che ha scritto anche la sceneggiatura con Anna Pavignano.

Il film uscirà nelle sale  il 19 febbraio 2023 in occasione del 70° anniversario della nascita dell’indimenticabile Massimo Troisi.

laggiù qualcuno mi ama Laggiù qualcuno mi ama  è una produzione Indiana in associazione con Vision Distribution e Medusa Film.

Il film sarà distribuito in Italia da Medusa Film e Vision Distribution e nel mondo da Vision Distribution.

Il docufilm è il viaggio personale di Mario Martone nel cinema di Massimo Troisi.

Montando le scene dei suoi film Martone vuole mettere in luce Troisi come grande regista del nostro cinema prima ancora che come grande attore comico,

e per farlo delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli.

In Laggiù qualcuno mi ama si intersecano alcune conversazioni, non con persone che frequentavano Troisi,

ma con artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati,

come Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone,  critici che lo hanno studiato, come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi,

e due tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e Roberto Perpignani.

Fa eccezione Anna Pavignano che con Troisi scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare per indagare i processi creativi da cui  essi scaturivano,

e che collabora al film mettendo a disposizione dei preziosi materiali inediti.

Mario Martone sul film:

Volevo riportare il Troisi regista al cinema, dove merita di stare.

Non ho adottato l’approccio standard del documentario di testimonianze e non ho voluto interpellare nessuno che l’abbia conosciuto.

A parte Anna Pavignano, che l’ha scritto insieme a me e che ha racconti molto dolci e intimi del tempo trascorso con Massimo.

Invece ho cercato persone che hanno qualcosa da dire sul suo cinema e che a vario titolo ne sono state ispirate.

Diciamo che come modello di riferimento avevo lo Scorsese di Directed by John Ford. Questo documentario avrei potuto titolarlo Massimo and Me.

Il mio non sarà un film aneddotico ci saranno dei compagni di viaggio che non necessariamente lo hanno conosciuto.

 Grande comico e grande attore, ma era anche un grande regista: da questo punto di vista era sottovalutato e lui ne soffriva.

Nato a San Giorgio a Cremano cominciò a fare teatro con due compagni di viaggio, Lello Arena ed Enzo De Caro, fondando nel 1976 il gruppo La smorfia. I

l successo immediato proiettò i tre nella TV pubblica, con programmi come “Non stop” (1977), “La sberla” (1978) e “Luna Park” (1979).

Il film d’esordio è Ricomincio da tre (1981), premiato con tre Nastri d’argento e due David di Donatello (come “miglior film” e “miglior attore protagonista”).

La stessa pellicola detiene ancora il record di maggiore permanenza nelle sale cinematografiche italiane (oltre 600 giorni di programmazione).

Seguirono poi  “Scusate il ritardo” (1983) e “Non ci resta che piangere”, in coppia con Roberto Benigni, fino alla svolta drammatica anticipata da “Che ora è?” (accanto a Marcello Mastroianni)

E poi con Il postino (1994).

Riuscì a portare a termine le riprese poche settimane prima dell’improvvisa morte, che lo colse a Roma nel giugno del 1994, sottraendogli la soddisfazione di ricevere l’Oscar per la “miglior colonna sonora”.

david di donatello

David di Donatello trionfano i napoletani Sorrentino, Orlando, Scarpetta

Ai David di Donatello edizione 67, per fortuna di nuovo in presenza,  trionfa È stata la mano di dio di Paolo Sorrentino ; il film riceve, infatti, il premio per:

miglior film, regia, attrice non protagonista Teresa Saponangelo, fotografia e David giovani.

david di donatello

“E’ veramente una grande gioia, una felicità”,

ha commentato il regista dopo aver ricevuto dalle mani di Piera Detassis, presidente dell’Accademia del cinema italiano,

“Ringrazio tutti i napoletani e la troupe e gli attori, mia moglie Daniela, i miei figli.

E devo dedicare il premio a Ludovica Bargellini, una ragazza che ha lavorato con me ai costumi ed era anche un’attrice e non c’è più.

Teresa Saponangelo ha ricevuto il premio come attrice non protagonista ai David di Donatello e lo ha commentato così

“Dedico il premio alla mia famiglia che mi sostenuto, anche economicamente negli anni  perché è difficile senza tanti mezzi arrivare a fare un percorso così importante.

Volevo ringraziare anche Antonio Capuano che è qui. Poi Martone, Sorrentino, Capuano, Servillo e il mio bambino, il mio ragazzo che ha detto che Toni Servillo è più bravo di me”.

Nulla di non prevedibile visto che Sorrentino era il favorito di questa edizione dei David di Donatello, ma la battaglia c’è stata lo stesso infatti Freaks out il film fantasy di Mainetti si aggiudica ben sei statuette.

Ai David di Donatello il film di Mainetti vince: miglior scenografia, fotografia, produttore, trucco, acconciatura, effetti visivi-vex).

Qui rido io di Mario Martone  si porta a casa il David per il miglior attore non protagonista, Eduardo Scarpetta, che così ha commentato la vittoria del David di Donatello:

“Oltre ad essere dedicato a Mario questo premio è dedicato a un altro Mario, mio padre, che ho perso quando avevo 11 anni e mezzo.

Ma lo dedico anche a mia mamma e mia sorella”,

e quello ai costumi a Ursula Patzak.

 

ARIAFERMA, il film drammatico ambientato in un carcere,  di Leonardo Costanzo vince invece il David per il miglior attore andato a Silvio Orlando e anche la sceneggiatura originale.

“Non ci credevo, ora posso cominciare a piangere. Non me lo aspettavo.

Vorrei dedicare questo premio a mia moglie Maria Laura, sta bene, non è morta, ma è la persona migliore che abbia mai conosciuto in vita mia.

Vorrei ringraziare Toni Servillo  senza il quale non sarei qui,

Leonardo Di Costanzo che in qualche modo mi ha costretto a fare questo film.

Non lo volevo fare, non mi sentivo all’altezza, questa cosa sta succedendo veramente?

Con il teatro sono stato in 40 città diverse e tutta questa strada si vede sulla faccia e nel film.

La mia unica indicazione è quella di ‘muovere il culo e macinare chilometri'”.

 

Ennio, il  documentario di Giuseppe Tornatore dedicato a Ennio Morricone, ha ottenuto ben tre David: miglior documentario, suono e montaggio.

Mentre A Chiara di Jonas Carpignano ottiene il premio di miglior attrice protagonista che va a Swamy Rotolo.

 

Premio David di Donatello per la miglior  canzone originale va a Manuel Agnelli per Diabolik

mentre la sceneggiatura non originale , va a L’arminuta, film diretto da Giuseppe Bonito e tratto dal romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio.

I FRATELLI DE FILIPPO di Sergio Rubini si porta a casa il premio al miglior compositore, Nicola Piovani.

Ai David di Donatello edizione 2022 canta Napoli!

oscar

Oscar 2022 tutto quello che è successo alla cerimonia ed il trionfo de I segni del cuore – CODA

Oscar 2022 edizione numero 94. Sono successe tante cose alla cerimonia per l’assegnazione degli Oscar 2022.

oscarDa ricordare, infatti, il minuto di silenzio per L’Ucraina, il tradizionale momento In memoriam per Lina Wertmuller,

le esibizioni canore di Beyoncé e Billie Eilish,

ma soprattutto questa edizione sarà ricordata per il pugno che l’attore Will Smith ha dato a  Chris Rock

per una brutta battuta sull’alopecia di Jada Pinkett, moglie di Smith.

Tornando, poi,  alla gara l’Oscar per il miglior film va a I segni del cuore – CODA  che si aggiudica anche i premi per la migliore sceneggiatura non originale

e il miglior attore non protagonista per lo strepitoso Troy Kutsor.

Dune (Dune: Part One) vince sei premi su dieci nomination ed in particolare vince gli Oscar per : miglior fotografia, miglior sonoro, migliori effetti speciali, miglior scenografia, miglior montaggio, miglior colonna sonora.

Il Potere del cane, con 12 nomination vince l’Oscar per la miglior regia consegnato a Jane Campion.

Will Smith e Jessica Chastain risultano i migliori protagonisti rispettivamente per Una famiglia vincente – King Richard e Gli Occhi di Tammy Faye.

Migliore attrice non protagonista è Ariana DeBose, per West Side Story.

Encanto è il miglior film d’animazione, Drive My Car il miglior film internazionale.

OSCAR 2022 TUTTI I VINCITORI

I segni del cuore – CODA è il miglior film.

Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye) migliore attrice protagonista:

Miglior attore protagonista: Will Smith (Una famiglia vincente – King Richard).

Jane Campion (Il potere del cane) vince il premio per la migliore regia.

No time to die – Billie Eilish e Finneas O’Connell (No time to die) è la canzone scelta per il premio di questa edizione.

 Summer of Soul è il miglior documentario.

Sian Heder (I segni del cuore – CODA) si aggiudica la statuetta come migliore sceneggiatura originale. Kenneth Branagh (Belfast) per quella originale

Jenny Beavan (Crudelia)si aggiudica il premio per i costumi mentre Greig Fraser – Dune (Dune: Part One)

Quello per la fotografia e Paul Lambert, Tristen Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer – Dune (Dune: Part One) quello per i migliori effetti speciali.

Il giapponese Drive My Car (Giappone – Ryusuke Hamaguchi) è il miglior film internazionale battendo E’stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.

 

Troy Kotsur (I segni del cuore – CODA)  vince nella categoria miglior attore non protagonista e Miglior attrice non protagonista è Ariana DeBose (West Side Story)

Di seguito, infine,  i premi per il miglior:

Trucco a Linda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh – Gli occhi di Tammy Faye (The Eyes of Tammy Faye)

Sonoro per Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill, Ron Bartlett – Dune (Dune: Part One)

Scenografia a Patrice Vermette – Dune (Dune: Part One)

Montaggio a Joe Walker – Dune (Dune: Part One)

Miglior colonna sonora è quella composta da  Hans Zimmer – Dune (Dune: Part One)

Il Miglior cortometraggio è The Long Goodbye, regia di Aneil Karia e Riz Ahmed,

mentre il miglior corto documentario: The Queen of Basketball, regia di Ben Proudfoot ed

infine il miglior corto d’animazione: The Windshield Wiper, regia di Alberto Mielgo e Leo Sanchez.