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Le favolose di Roberta Torre sulla vita delle trans in sala dal 5 settembre

Le favolose è il film di Roberta Torre presentato alla mostra di Venezia che sarà in sala dal 5 settembre.

Nel cast di Le favolose ci sono: Porpora Marcasciano, Nicole De Leo, Sofia Mehiel, Veet Sandeh, Mizia Ciulini, Massimina Lizzeri, Antonia Iaia, Mina Serrano.

le favoloseLa sceneggiatura del film è di Roberta Torre, Cristian Ceresoli, la fotografia di Stefano Salemme

mentre il montaggio è della stessa Torre con Ilaria de Laurentiis.

Il produttore è  Donatella Palermo e la produzione è a cura di Stemal Entertainment, Les Films d’Ici, Rai Cinema,

con il sostegno di Regione Lazio, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, Emilia-Romagna Film Commission.

Succede spesso che in punto di morte le persone trans vengano private della loro identità.

Le famiglie si vergognano, i funerali avvengono in gran segreto e sulle lapidi

è inciso il nome che avevano prima della transizione vanificando con violenza tutto il percorso compiuto.

È quello che accade anche ad Antonia.

Le sue amiche si riuniscono per rievocarla, nel tentativo di restituirle la sua identità negata.

Le protagoniste, stelle della sconfinata costellazione trans, nel mettere in scena questa storia, la intrecciano con il loro vissuto raccontando storie e ricordi dei loro percorsi

Sul film la regista Torre dice:

Ho cominciato a pensare a un film con Porpora nel 2015.

Ho letto i suoi libri, mi sono appassionata alla sua storia, al suo percorso e alle storie delle persone trans che raccontava.

Ma ancora non riuscivo a trovarne una in cui potessi ritrovare anche me stessa fino a quando non ho incontrato la storia di Antonia,

che rappresenta tutte quelle persone che nell’ultimo viaggio sono state tradite e derubate della loro storia, della loro identità, del percorso che hanno costruito in questa vita.

Questo film è un contributo alla ricerca della libertà, un inno a chi fa della propria vita un percorso libero, con forza, coraggio, lacrime, gioia, nonostante tutto».

Questo film nasce dal desiderio di approfondire una vicenda ingiustamente lasciata ai margini della cronaca, che porta in sé elementi di attualità che ci interrogano sui principi della nostra società.

La morte ingiusta di Riccardo rivive in ogni gesto dei suoi familiari,

protagonisti di un documentario di creazione che osserva le loro lotte e i loro fallimenti mostrando l’evoluzione nei loro sentimenti.

Da una storia con un forte tema civile ci connettiamo così con territori ancora più vasti e universali della condizione umana,

come la disperazione di una madre che perde il proprio figlio.

 “Sono 50 anni che lotto

– racconta Porpora –

abbiamo costruito tanto, ma mai abbastanza, i diritti conquistati non bastano mai, su di noi, ma non solo su di noi c’è una rimozione storica,

da centinaia di anni, anche noi siamo vittime della cultura del patriarcato”.

 

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