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educazione fisica

Educazione fisica il film di Cipani con Mezzogiorno, Finocchiaro, Rubini, Santamaria, Rea nelle sale dal 16 marzo

 Educazione Fisica è il nuovo film diretto da Stefano Cipani,

presentato alla Festa del Cinema di Roma, in uscita nelle sale il 16 marzo.

Il film è tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna, la sceneggiatura è firmata da Damiano e Fabio D’Innocenzo,

Fabio Cianchetti cura la direzione della fotografia, la scenografia è di Ivana Gargiulo mentre i costumi sono  di Catia Dottori ed il montaggio di Jacopo Quadri.

educazione fisicaEducazione Fisica è una coproduzione italo-polacca.

Una produzione Paco Cinematografica con Rai Cinema in coproduzione con Agresywna Banda,

in collaborazione con Cinecittà SpA.

Nel cast ci sono: Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria.

Educazione Fisica racconta dei genitori di tre alunni che vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia.

Il motivo? È accaduto un fatto grave, di cui i loro figli (che frequentano la terza media) sono i responsabili. Tuttavia per i genitori sarà difficile sia da credere che da accettare.

La palestra si tramuterà in un’aula di tribunale improvvisata, dove andrà in scena un processo per tentare di smentire il tutto, nascondendo la verità.

 

Sul film dice il regista Stefano Cipani:

Educazione Fisica è tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna che ho avuto modo

di leggere nel 2014.

In quegli anni di sofferenza, dove il cinema sembrava un miraggio nel deserto, pensai fosse un

testo estremamente interessante con un set up assolutamente dinamico e cinematografico.

Mi ricordava quelle storie ambientate in tribunale che mi appassionavano molto da bambino: film

come Parola ai giurati di Sidney Lumet, o JFK di Oliver Stone.

Inoltre, l’idea di girare un film interamente in una location e avere l’occasione di lavorare con

un gruppo di attori in maniera organica, cronologica e totalizzante nella propria verbosità, mi

affascinava molto.

Ho avuto la possibilità di ricreare interamente, secondo i criteri della mia immaginazione, la

palestra in uno studio a Cinecittà con l’obiettivo di realizzare un film intelligente, scioccante,

emotivo, vicino al pubblico e al contempo personale, personalizzato.

Volevo fare un classico, senza fronzoli dove tutto è rivolto alla discussione.

Il montaggio è per scelta democratico e non lascia scampo a nessun personaggio, i quali sono sempre tutti presenti attraverso i piani d’ascolto che giocano un ruolo chiave nella lettura del film.

Ho optato per un découpage classico le cui geometrie vengono dettate dall’emotività della scena.

Nel rispetto della scrittura dei D’Innocenzo e all’autenticità tematica di Scianna, ho realizzato

un mio personale esperimento di cinema classico.

Il tutto per discutere del tema centrale dell’opera, urgente e attuale, che viene espresso al meglio nel senso di responsabilità che pervade e al contempo si sottrae ai personaggi del film.

Mi sono stati d’ispirazione i cartoni animati anni 70’ di Ralph Bakshi, il cinema di Buñuel e il

punk.