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le fate ignoranti

Le fate ignoranti è la serie tratta dall’omonimo film di Ferzan Ozpetek in onda su Disney+

Le fate ignoranti è la serie firmata da Ferzan Ozpetek in onda su Disney+ nel sottocanale Star.

Le fate ignoranti la serie si presenta diversa dal film cult sempre diretto dal regista turco perchè  deve gestire una narrazione più ampia.

le fate ignorantiLa serie TV Le fate ignoranti è scritta da Ferzan Ozpetek e Gianni Romoli, già autori del film del 2001 con  Carlotta Corradi e Massimo Bacchini.

Ozpetek e Gianluca Mazzella, storico collaboratore di Ozpetek e suo primo assistente alla regia sin dai tempi del film ‘Il bagno turco’, si sono alternati in regia.

Una produzione di Tilde Corsi per R&C Produzioni che arriva in contemporanea in più di settanta Paesi con il titolo internazionale The ignorant angels.

Le fate ignoranti è la prima serie italiana Disney Original.

Il cast è totalmente cambiato rispetto a quello del film fatta eccezione per  Serra Yilmaz, attrice feticcio di Ozpetek.

Antonia è interpretata da Cristiana Capotondi, suo marito  Massimo da Luca Argentero , l’amante di Massimo, Michele,  è Eduardo Scarpetta.

Completano il cast:  Carla Signoris, Burak Deniz, Paola Minaccioni, Ambra Angiolini , Anna Ferzetti , Edoardo Purgatori  e Filippo Scicchitano.

Quando Massimo, il marito di Antonia, rimane ucciso in un incidente, la donna scopre che suo marito aveva una relazione con un giovane uomo, Michele.

Antonia, devastata dalla notizia, si ritrova a indagare sulla vita segreta del marito

e stringe un’amicizia inaspettata e coinvolgente con Michele e la sua cerchia di amici eccentrici che erano per suo marito quasi una seconda famiglia.

Grazie a tutti loro lei riuscirà a cambiare il suo punto di vista sulla vita.

Luca Argentero sulla serie ha detto:

“La morte, come ogni fine, contiene anche un inizio. Per una storia che finisce, un’altra sta per cominciare.

Ed è la storia dell’incontro tra due persone che pensano di non avere niente in comune. Ma poi scopriranno di assomigliarsi moltissimo”

A partire dalla sceneggiatura mi è venuta voglia di cambiare le cose – dice il regista – ad esempio l’incidente che apre la serie con Luca Argentero l’ho voluto davanti al Colosseo,

ma mi dicevano che in quel luogo nessuno doveva morire.

Ho convinto il Comune. Il lavoro di Scarpetta era inizialmente il gommista, ma poi mi sono innamorato del lavoro degli scenografi dell’Opera e così l’ho fatto diventare un pittore.

E poi – continua – volevo far vedere Roma in maniera non turistica.

.Ci sono stati tanti cambiamenti in corso – dice la Capotondi – tutti ci chiedevamo se avremmo potuto essere creativi ma è stato invece possibile,

portando elementi del mio temperamento, così diverso da quello di Margherita Buy che interpretò Antonia nel film,

attrice che adoro e che ho contattato prima di girare il film, ma più riservata di me.

“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella al cinema

“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella è nelle sale dall’11 novembre.

per tutta la vita“Per tutta la vita”  è interpretato da  Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi, Fabio Volo, Euridice Axen, Edoardo Brandi.

E con Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa.

La sceneggiatura è firmata da Paolo Costella, Paolo genovese ed Antonella Lattanzi.P

“Per tutta la vita” è prodotto da Marco Belardi e Lotus Production con Rai Cinema e distribuito da 01 distribution.

“Finché morte non vi separi…” E se invece della morte a separarvi fosse un giudice che dichiara nullo il vostro matrimonio dopo aver scoperto che il pretino che vi ha sposato non era un vero prete?

Se vi capitasse di dover dire di nuovo “sì”, dopo anni dalla prima volta, come vi comportereste?

È quello che succede a tante coppie che scoprono di non essere mai state sposate.

Quattro, sono le coppie le cui vicende, intrecciate tra loro, seguiamo con maggiore interesse e curiosità, con la tensione che cresce mano a mano che il fatidico giorno in cui ripromettersi amore eterno si avvicina.

Il secondo fatidico “sì” segnerà per tutti l’inizio di una nuova vita.

Più felice? Più libera? Di sicuro più consapevole.

Sono partito – dice il regista Costella – da un articolo di cronaca su una coppia che aveva scoperto di essere stata sposata da un finto prete e che ovviamente si è vista annullare il matrimonio.

Paolo Genovese ed io abbiamo cercato di dar vita a qualcosa che somigliasse a un genere da tempo in voga in America che va sotto il nome di What if cioè Cosa succederebbe se.

Nel caso specifico ci siamo chiesti se poteva trattarsi soltanto di un incidente formale e presto abbiamo capito che le risposte potevano erano interessanti.

Partendo da una pausa di riflessione forzata di quattro coppie che si ritrovano a dover celebrare nuovamente le loro nozze perché il sacerdote del tempo non era un vero prete.

Abbiamo cercato così, con l’ulteriore apporto di Antonella Lattanzi, di mettere a fuoco delle storie interessanti e di riflettere su temi importanti.

Abbiamo voluto portare in scena argomenti come la mancanza di un figlio, la genitorialità in generale, la

scelta di una coppia che decide di “diventare” famiglia considerando un passaggio che può

sembrare naturale o nascondere ombre e problemi;

e ancora la fine di una storia d’amore, a proposito della quale si tenta di capire se sia possibile provare a riprenderla o se sia giusto

“mollare”.

Se le seconde occasioni che la vita offre diano la possibilità di ripartire con una

marcia diversa. Il tentativo è stato quello di mettere in campo diversi punti di vista e ritrovarne

in ognuno di questi aspetti uno originale come, per esempio, la vicenda di una donna che

messa davanti al fatto di diventare madre non reagisce in modo così naturale come avrebbe

pensato. Un tema delicato, questo, che abbiamo cercato di far diventare normale.

Molto importante è stata la scelta degli attori come conferma il regista:

Fondamentale è stato cercare degli interpreti che fossero credibili in una storia romantica e

attori a cui affidare, da spettatori, i propri sentimenti.

Capire se ci andava bene guardare la

storia con i loro occhi e viverla insieme a loro. Il vantaggio di partenza è stato quello di un testo

chiaro nel tono, in cui gli interpreti potessero entrare facilmente così come anche hanno fatto

altri grandi attori presenti nel cast – Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa – che

apportano al film il peso giusto alla storia.

A mio avviso, oggi, la commedia o si mescola con altri generi, una strada moderna percorsa

molto anche in America, oppure deve trovare le sfumature e gli sguardi giusti nelle piccole

cose.

È necessario lavorare molto sui dettagli per lavorare su argomenti trattati altre volte: se

si spostano di poco i punti di vista riusciamo a essere più interessanti per noi e più originali per

il pubblico.