“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella è nelle sale dall’11 novembre.
“Per tutta la vita” è interpretato da Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi, Fabio Volo, Euridice Axen, Edoardo Brandi.
E con Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa.
La sceneggiatura è firmata da Paolo Costella, Paolo genovese ed Antonella Lattanzi.P
“Per tutta la vita” è prodotto da Marco Belardi e Lotus Production con Rai Cinema e distribuito da 01 distribution.
“Finché morte non vi separi…” E se invece della morte a separarvi fosse un giudice che dichiara nullo il vostro matrimonio dopo aver scoperto che il pretino che vi ha sposato non era un vero prete?
Se vi capitasse di dover dire di nuovo “sì”, dopo anni dalla prima volta, come vi comportereste?
È quello che succede a tante coppie che scoprono di non essere mai state sposate.
Quattro, sono le coppie le cui vicende, intrecciate tra loro, seguiamo con maggiore interesse e curiosità, con la tensione che cresce mano a mano che il fatidico giorno in cui ripromettersi amore eterno si avvicina.
Il secondo fatidico “sì” segnerà per tutti l’inizio di una nuova vita.
Più felice? Più libera? Di sicuro più consapevole.
Sono partito – dice il regista Costella – da un articolo di cronaca su una coppia che aveva scoperto di essere stata sposata da un finto prete e che ovviamente si è vista annullare il matrimonio.
Paolo Genovese ed io abbiamo cercato di dar vita a qualcosa che somigliasse a un genere da tempo in voga in America che va sotto il nome di What if cioè Cosa succederebbe se.
Nel caso specifico ci siamo chiesti se poteva trattarsi soltanto di un incidente formale e presto abbiamo capito che le risposte potevano erano interessanti.
Partendo da una pausa di riflessione forzata di quattro coppie che si ritrovano a dover celebrare nuovamente le loro nozze perché il sacerdote del tempo non era un vero prete.
Abbiamo cercato così, con l’ulteriore apporto di Antonella Lattanzi, di mettere a fuoco delle storie interessanti e di riflettere su temi importanti.
Abbiamo voluto portare in scena argomenti come la mancanza di un figlio, la genitorialità in generale, la
scelta di una coppia che decide di “diventare” famiglia considerando un passaggio che può
sembrare naturale o nascondere ombre e problemi;
e ancora la fine di una storia d’amore, a proposito della quale si tenta di capire se sia possibile provare a riprenderla o se sia giusto
“mollare”.
Se le seconde occasioni che la vita offre diano la possibilità di ripartire con una
marcia diversa. Il tentativo è stato quello di mettere in campo diversi punti di vista e ritrovarne
in ognuno di questi aspetti uno originale come, per esempio, la vicenda di una donna che
messa davanti al fatto di diventare madre non reagisce in modo così naturale come avrebbe
pensato. Un tema delicato, questo, che abbiamo cercato di far diventare normale.
Molto importante è stata la scelta degli attori come conferma il regista:
Fondamentale è stato cercare degli interpreti che fossero credibili in una storia romantica e
attori a cui affidare, da spettatori, i propri sentimenti.
Capire se ci andava bene guardare la
storia con i loro occhi e viverla insieme a loro. Il vantaggio di partenza è stato quello di un testo
chiaro nel tono, in cui gli interpreti potessero entrare facilmente così come anche hanno fatto
altri grandi attori presenti nel cast – Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa – che
apportano al film il peso giusto alla storia.
A mio avviso, oggi, la commedia o si mescola con altri generi, una strada moderna percorsa
molto anche in America, oppure deve trovare le sfumature e gli sguardi giusti nelle piccole
cose.
È necessario lavorare molto sui dettagli per lavorare su argomenti trattati altre volte: se
si spostano di poco i punti di vista riusciamo a essere più interessanti per noi e più originali per
il pubblico.