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l'ordine del tempo

L’ordine del tempo è il nuovo film di Liliana Cavani tratto dal bestseller di Carlo Rovelli

L’ordine del tempo è  il  film di Liliana Cavani, liberamente ispirato al best seller di Carlo Rovelli.

Nel cast de L’ordine del tempo ci sono:

Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Ksenia Rappoport Richard Sammel, Valentina Cervi,

 Fabrizio Rongione, Francesca Inaudi, Angeliqa Devi, Mariana Tamayo, Alida Baldari Calabria e con la partecipazione di Angela Molina.

l'ordine del tempoLa produzione è a cura di:

Vision Distribution, Indiana Production, Gapbusters, Rai Cinema;

in collaborazione con Shelter Prod., Sky Cinema, Amazon Prime Video.

La distribuzione è Vision Distribution.

E se scoprissimo che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore?

È quello che accade una sera a un gruppo di amici di vecchia data che,

come ogni anno, si ritrova in una villa sul mare per festeggiare un compleanno.

Da quel momento, il tempo che li separa dalla possibile fine del mondo sembrerà scorrere diversamente, veloce ed eterno, durante una notte d’estate che cambierà le loro vite.

 

Gli attori su L’ordine del tempo  dicono:

Claudia Gerini:

“L’esperienza sul set con Liliana è stata molto formativa, ha raccontato la femminilità declinata in molte forme.

Il mio personaggio accoglie, ha creato una casa in cui ospitare gli altri, fa da mangiare.

Sul set ci riunivamo per rivedere le scene o semplicemente per ascoltarle, è stato bello lavorare senza fretta.

Interpretavamo personaggi diversi, ma tutti rivelatori, ognuno capisce chi è in relazione all’altro”.

 

Kseniya Rappoport:

“Il film per me è stato la salvezza.

Mi ha aiutato a sopravvivere nel momento più difficile della mia vita.

Quindi sono molto grata a Liliana per il ruolo di Paola, che alla fine del film trova se stessa e

riscopre il valore dei sentimenti“.

 

Edoardo Leo:

Mi è arrivata questa telefonata in cui mi dicevano che Liliana voleva incontrarmi, io sono andato a casa sua,

mi sono seduto sul suo divano e la prima cosa che mi ha detto è stata: “io per questo ruolo volevo Clive Owen”.

Pertanto questo approccio così diretto, così senza filtri, è durato per tutto il film. Ti lascia un po’ interdetto e invece è una delle sue qualità, è una delle cose che apprezzi di più.

“Non sempre torni a casa arricchito come persona, a volte neanche come professionista”

“Questo è stato un caso raro in cui la storia dei personaggi ci si è incollata addosso. Abbiamo avuto la fortuna di girare in sequenza.

Stavamo in questa casa a Sabaudia e ci siamo fatti le domande che si fanno i nostri personaggi.

Siamo abitati a girare in velocità, qui la mattina parlavamo con Liliana, a volte lei metteva la macchina in un punto e faceva un’inquadratura, quello era il film.

Quest’energia nuova che arriva dalla decana delle nostre registe è stata meravigliosa”.

lo sposo indeciso

Lo sposo indeciso di Amato con Tognazzi, Pastorelli, Pannofino, Muti, Gerini è nelle sale

Lo sposo indeciso (che non poteva o forse non voleva più uscire dal bagno)

è la commedia scritta e diretta Giorgio Amato nelle sale dal 29 giugno.

La fotografia è di Andrea Gabriele, i costumi di Irene Trovato e le musiche di Eugenio Vicedomini.

Il film è prodotto da Europictures in associazione con Adler Entertainment e MG Production in collaborazione con Rai Cinema e OM Company con il sostegno del MIBAC.

lo sposo indecisoNel cast di Lo sposo indeciso ci sono:

 Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Francesco Pannofino, Stefano Pesce, Morena Gentile, Giulia Gualano.

Oltre a Giorgio Colangeli,

Giulia Elettra Gorietti, Giselda Volodi, Ornella Muti e la partecipazione straordinaria di Claudia Gerini.

Il professor Gianni Buridano è un filosofo di fama internazionale, Samantha la bellissima ragazza delle pulizie che lavora all’università dove Gianni insegna.

Nonostante le enormi differenze sociali e culturali Gianni e Samantha hanno deciso di sposarsi,

inconsapevoli che sul loro amore incombe una terribile maledizione pronta a scatenarsi proprio il giorno delle nozze.

 

Il film, girato a Roma in quattro settimane,  ha debuttato al Taormina Film Festival

Il regista  Amato dice sul film:

«Alla fin fine, l’amore è un incantesimo.

Io non sono solito approfondire i personaggi nelle mie sceneggiature, è un compito che lascio agli attori e che spesso svolgono magistralmente.

Ho chiesto a Tognazzi di farmi uno Sgarbi incazzoso, lui mi ha compreso al volo e quando l’ho visto recitare ho detto “è lui”.

Una volta in bagno, ho avuto una minzione molta lunga, e da lì ho ripensato alla scena di “Madonna che silenzio che c’è stasera” dove Nuti non smetteva mai di fari pipì.

A questo ho aggiunto i miei studi a proposito della concezione sociologica sulla magia e sull’incantesimo.

Sul senso dl film Amato aggiunge:

Il paradosso e l’impossibilità di decidere hanno la meglio nel mio personaggio, che viene travolto dall’incapacità di prendere una decisione netta».

Tognazzi sul suo personaggio dice:

«Il ruolo dell’attore sta proprio in questo: definire la figura di un personaggio, così da dargli una maggiore credibilità».

i migliori giorni

I migliori giorni di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo nelle sale cinematografiche

I migliori giorni è il film diretto da Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo nelle sale dal primo gennaio 2023.

Nel cast de I migliori giorni ci sono:  Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Max Tortora, Paolo Calabresi, Luca Argentero, Valentina Lodovini, Greta Scarano, Claudia Gerini, Stefano Fresi.

i migliori giorniUna produzione Italian International Film e Vision Distribution, in collaborazione con Sky.

 

A Natale tutti più buoni, a Capodanno tanti buoni propositi e a San Valentino amore amore amore e l’8 marzo viva le donne?

Quattro episodi, ognuno incentrato su una festività, per un film corale che sonda l’animo umano nell’affrontare le feste.

Una deputata invita alla cena della Vigilia di Natale il segretario del suo partito sperando in un futuro sostegno, ma la presenza dei suoi due fratelli, eterni rivali, mette a rischio serata e carriera.

Un ricco imprenditore tenta di rifarsi l’immagine passando il Capodanno alla mensa dei poveri, ma lì incontra il suo ex autista, ingiustamente licenziato e deciso a vendicarsi.

Un San Valentino fin troppo affollato fra lui, lei, l’altra e la lei dell’altra per una coppia che, dopo 25 anni, lo festeggia ancora.

Infine, l’8 marzo, una famosa conduttrice tv è costretta a chiedere scusa per la messa in onda di un servizio sulla “donna ideale” contestato sui social.

Se questi sono i migliori giorni, figuriamoci i peggiori…

Edoardo Leo sui quattro episodi dice:

Più che raccontare quattro episodi, abbiamo proprio voluto fare quattro film da mezz’ora.

Almeno quella era l’idea.

Inoltre c’era anche il desiderio di replicare la sensazione che si ha, a volte, quando si guardano più episodi di fila di una serie, nei quali capita anche di trovare cast diversi.

Un motivo in più per cui secondo me oggi c’è anche una abitudine maggiore a ricevere un film di questo tipo.

Argentero commenta la Festa degli innamorati:

Che senso ha questa ricorrenza banale e scontata? Possibile che serva a far luce sui propri sentimenti? Per il mio personaggio è così ma io mi dissocio perché è quello che chiamo un “ominicchio”.

L’altro regista del fil Massimiliano Bruno aggiunge:

Dopo un triennio di sofferenze incredibili  volevamo capire con quali ossa rotte ne siamo usciti e vogliamo scherzarci sopra.

Anche se non ho più quella leggerezza fine a se stessa.

Il film secondo la Foglietta:

è un manifesto d’intenti di un gruppo di artisti uniti al servizio del pubblico in un caldo abbraccio.

tapirulàn

Tapirulàn è il film d’esordio alla regia di Claudia Gerini nella sale dal 5 maggio

Tapirulàn è il primo film diretto da Claudia Gerini che ha firmato anche la sceneggiatura con Antonio Baiocco e Fabio Morici.

tapirulanIl cast Tapirulàn include Claudia Gerini, Claudia Vismara, Stefano Pesce, Maurizio Lombardi, Corrado Fortuna, Alessandro Bisegna, Daniela Virgilio, Lia Grieco, Fabio Morici, Marcello Mazzarella.

Le musiche di Tapirulàn sono di Geoff Westley, la fotografia di Beppe Gallo, il montaggio è a cura di  Luna Gualano ed i costumi sono di Nicoletta Ercole.

Ogni giorno Emma (Claudia Gerini) fa counseling online correndo sul suo tapis roulant.

Sblocca le vite degli altri mentre la sua resta immobile.

Non esce mai di casa, e non fa entrare nessuno nella sua vita.

Ma questo illusorio equilibrio si spezza quando sua sorella, dopo 26 anni di silenzio, irrompe nella sua fortezza con una richiesta insostenibile,

che costringerà Emma ad affrontare i fantasmi del passato.

Dirigere Tapirulàn, ed esserne allo stesso tempo la protagonista – dice la Gerini – è stato un lavoro complicato e molto impegnativo soprattutto per una prima regia.

Il grande trasporto che ho sentito per il personaggio di Emma mi ha dato coraggio e, con energia ed entusiasmo, ho potuto sperimentare e creare un mondo all’interno della casa.

La grande sfida era quella dì rendere dinamico e vivace il racconto per immagini, poiché Emma rimane per tutto il film sopra una macchina imponente,

dialogando con i suoi pazienti/clienti sempre e solo attraverso uno schermo.

Ho cercato dì sfruttare al meglio questi “impedimenti” e queste difficoltà, cercando di muovere il più possibile le inquadrature e

facendo in modo che la partecipazione emotiva dì Emma verso i problemi dei suoi pazienti/clienti fosse davvero forte,

oltre a rendere “tangibile” la sua empatia attraverso i suoi occhi e i suoi respiri.

Il rischio era che lo spettatore si “stancasse” di vederla sempre correre, quindi era necessario alternare molto la velocità di andatura e,

soprattutto, creare un rapporto di grande reciprocità con il tapis – roulant, come fosse un amico della protagonista, una zattera di salvataggio sicura.

La location ha giocato un ruolo fondamentale.

Non avrei potuto girare in nessun altro posto questo film!

Volevo uno spazio grande e vuoto e avevo bisogno dì vetrate a tutta parete che dessero su un parco. Volevo creare la contraddizione di una donna che si rinchiude in casa,

in una vita riservata e solitaria e di una dimora completamente esposta verso l’esterno,

verso il mondo fuori, come se questo mondo da cui lei si protegge,

entrasse prepotentemente in casa sua ed, Emma, ne “fruisse” solo e sempre attraverso il vetro, come uno schermo dì un gigantesco tablet.

Ho recitato sempre con lo schermo spento davanti, con Fabio Morici, autore e attore, dietro allo schermo che mi dava le battute.

Ho girato la parte dei pazienti/ clienti nella seconda parte delle riprese e ho amato moltissimo dirigere i miei attori che hanno dato autenticità e verità ai personaggi.

Durante le quattro settimane della lavorazione ero sempre in scena, mi sono seduta raramente nella postazione regia, controllavo solo l’inquadratura.

Non amavo riguardare la scena e, comunque, non avrei mai avuto il tempo dì controllare ogni ciak, dato che duravano parecchi minuti,

quindi, quando “sentivo” istintivamente che la scena era buona, andavamo avanti.

Fondamentale ovviamente l’aiuto dì tutti, specialmente il DOP Beppe Gallo e la montatrice Luna Gualano che è stata ogni giorno con me sul set.

Tapirulàn – dice Stefano Bethlen, il produttore  – nasce per dare speranza in un periodo in cui sembra che la luce in fondo al tunnel sia sempre più lontana:

un film che vuole essere il simbolo di una nuova nascita, non solo della protagonista all’interno del film ma anche di tutte le persone che lo hanno ideato e realizzato.

A partire da me che ho avuto l’opportunità e l’onore di potere accompagnare Claudia Gerini, una delle più acclamate attrici italiane al suo esordio alla regia.

Un manager che diventa produttore e accetta di mettersi in gioco così come una grande attrice che diventa regista.

Dopo aver lavorato oltre 15 anni come distributore cinematografico, infatti, lanciando più di 350 titoli internazionali, ho sentito l’esigenza di creare un progetto tutto mio che lasciasse il segno.

Ho voluto mettermi alla prova creando un film e curandone la realizzazione dall’inizio alla fine.

Ho scelto di intraprendere questo percorso con TAPIRULÀN, che ha tutte le caratteristiche di un high concept Movie

che può quindi essere potenzialmente replicabile all’estero e diventare, perché no, anche un format.

Da produttore indipendente, il mio progetto doveva anche essere realizzabile con risorse limitate durante il periodo di pandemia

dove la gestione del set era particolarmente complicata ed onerosa a causa del Covid.

Ho scelto quindi un film che potesse essere realizzato all’interno di una “bolla”,

la stessa bolla in cui la protagonista Emma vive, lavora ed in cui si sente protetta.

I temi affrontati sono problemi di vita comune, traumi del passato e ostacoli personali che potrebbe avere ognuno di noi. Storie in cui però si intravede un barlume di speranza:

quelle di cui noi insieme al pubblico abbiamo bisogno.”

La pellicola è stata realizzata in collaborazione con la Milano Talent Factory con Fabio Guaglione come produttore creativo e Luca Speranzoni come story editor.

Prima di uscire ufficialmente al cinema giovedì 5 maggio, il lungometraggio sarà presentato in anteprima dalla stessa Claudia Gerini in quattro città.

 

 

lasiarsi un giorno

Lasciarsi un giorno a Roma è il film di Edoardo Leo con Gerini, Fresi, Nieto

Lasciarsi un giorno a Roma è il nuovo film di Edoardo Leo in arrivo 1° gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Lasciarsi un giorno a Roma è un film di Edoardo Leo, con Edoardo Leo, Marta Nieto, Claudia Gerini e

Stefano Fresi  che ricordiamo essere uno dei nostri insegnanti.

 Una grande star spagnola come Marta Nieto e due amici come Claudia Gerini e Stefano Fresi – dice il regista Leo

in una storia che volevo realizzare da molto tempo e che, in questo momento storico così particolare,

sono felice sia stata scelta come Sky Original per Capodanno.

Il mio rapporto con Sky – Vision Distribution è la costante dei miei ultimi lavori sia da interprete che da regista, tutti prodotti da Italian International Film.

Ci siamo ‘scelti’ e abbiamo tanti progetti in cantiere tra film realizzati e altri ancora da fare.

Ma tutto è iniziato con un innamoramento, esattamente come accade nel film, con Lasciarsi un giorno a Roma.

Sono stato il primo ad essere prodotto subito dopo il lockdown e, nonostante le difficoltà evidenti,

mi hanno permesso di realizzare una grande coproduzione internazionale con un cast meraviglioso.

Come è difficile separarsi dopo un lungo rapporto, dopo dieci anni di convivenza o di matrimonio?

Quanto è complicato voler lasciare un uomo senza farlo soffrire?

E se un giorno, in un momento di disperazione e solitudine si scrivesse ad una posta del cuore?

Per sfogarsi o per trovare qualcuno che ci suggerisse come fare, come riuscire a separarci, senza far soffrire il nostro partner?Ma soprattutto cosa succederebbe se quella lettera anonima arrivasse proprio al nostro compagno?

 Lasciarsi un giorno a Roma è una co-produzione italo-spagnola Italian International Film – Neo Art Producciones con Vision Distribution, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano.

  Questo film regala emozioni indimenticabili – Amministratore Delegato di Italian International Film (Gruppo Lucisano)

e sono felice di poterle offrire al grande pubblico di Sky proprio durante il periodo delle festività.

È una gioia ed un segno di grande speranza lanciare un film così bello proprio il primo giorno del nuovo anno.

Ringrazio Edoardo Leo, Sky e Vision Distribution per aver condiviso con noi il percorso che ci ha portati fino a qui.”

Lasciarsi Un Giorno A Roma, prodotto con i nostri partner Vision e Italian International Film –  dice Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming Sky Italia – è un film importante per Edoardo,

che segna il suo ritorno da autore e interprete ad una storia intima, in cui i sentimenti vengono raccontati con il giusto e delicato equilibrio, grazie anche a un cast eccellente.

E lo è per Sky, il film perfetto per il primo giorno dell’anno, una data importante per tutti e per il pubblico di Sky Cinema”.

“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella al cinema

“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella è nelle sale dall’11 novembre.

per tutta la vita“Per tutta la vita”  è interpretato da  Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi, Fabio Volo, Euridice Axen, Edoardo Brandi.

E con Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa.

La sceneggiatura è firmata da Paolo Costella, Paolo genovese ed Antonella Lattanzi.P

“Per tutta la vita” è prodotto da Marco Belardi e Lotus Production con Rai Cinema e distribuito da 01 distribution.

“Finché morte non vi separi…” E se invece della morte a separarvi fosse un giudice che dichiara nullo il vostro matrimonio dopo aver scoperto che il pretino che vi ha sposato non era un vero prete?

Se vi capitasse di dover dire di nuovo “sì”, dopo anni dalla prima volta, come vi comportereste?

È quello che succede a tante coppie che scoprono di non essere mai state sposate.

Quattro, sono le coppie le cui vicende, intrecciate tra loro, seguiamo con maggiore interesse e curiosità, con la tensione che cresce mano a mano che il fatidico giorno in cui ripromettersi amore eterno si avvicina.

Il secondo fatidico “sì” segnerà per tutti l’inizio di una nuova vita.

Più felice? Più libera? Di sicuro più consapevole.

Sono partito – dice il regista Costella – da un articolo di cronaca su una coppia che aveva scoperto di essere stata sposata da un finto prete e che ovviamente si è vista annullare il matrimonio.

Paolo Genovese ed io abbiamo cercato di dar vita a qualcosa che somigliasse a un genere da tempo in voga in America che va sotto il nome di What if cioè Cosa succederebbe se.

Nel caso specifico ci siamo chiesti se poteva trattarsi soltanto di un incidente formale e presto abbiamo capito che le risposte potevano erano interessanti.

Partendo da una pausa di riflessione forzata di quattro coppie che si ritrovano a dover celebrare nuovamente le loro nozze perché il sacerdote del tempo non era un vero prete.

Abbiamo cercato così, con l’ulteriore apporto di Antonella Lattanzi, di mettere a fuoco delle storie interessanti e di riflettere su temi importanti.

Abbiamo voluto portare in scena argomenti come la mancanza di un figlio, la genitorialità in generale, la

scelta di una coppia che decide di “diventare” famiglia considerando un passaggio che può

sembrare naturale o nascondere ombre e problemi;

e ancora la fine di una storia d’amore, a proposito della quale si tenta di capire se sia possibile provare a riprenderla o se sia giusto

“mollare”.

Se le seconde occasioni che la vita offre diano la possibilità di ripartire con una

marcia diversa. Il tentativo è stato quello di mettere in campo diversi punti di vista e ritrovarne

in ognuno di questi aspetti uno originale come, per esempio, la vicenda di una donna che

messa davanti al fatto di diventare madre non reagisce in modo così naturale come avrebbe

pensato. Un tema delicato, questo, che abbiamo cercato di far diventare normale.

Molto importante è stata la scelta degli attori come conferma il regista:

Fondamentale è stato cercare degli interpreti che fossero credibili in una storia romantica e

attori a cui affidare, da spettatori, i propri sentimenti.

Capire se ci andava bene guardare la

storia con i loro occhi e viverla insieme a loro. Il vantaggio di partenza è stato quello di un testo

chiaro nel tono, in cui gli interpreti potessero entrare facilmente così come anche hanno fatto

altri grandi attori presenti nel cast – Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa – che

apportano al film il peso giusto alla storia.

A mio avviso, oggi, la commedia o si mescola con altri generi, una strada moderna percorsa

molto anche in America, oppure deve trovare le sfumature e gli sguardi giusti nelle piccole

cose.

È necessario lavorare molto sui dettagli per lavorare su argomenti trattati altre volte: se

si spostano di poco i punti di vista riusciamo a essere più interessanti per noi e più originali per

il pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

sulla giostra

Sulla giostra è un film di Giorgia Cecere con Claudia Gerini e Lucia Sardo

Sulla giostra è un film di Giorgia Cecere con Claudia Gerini, Lucia Sardo, Alessio Vassallo e Paolo Sassanelli.

sulla giostraSulla giostra è prodotto da Gloria Giorgianni e Tore Sansonetti per Anele con Rai Cinema

Sulla giostra, ambientato nella splendida cornice salentina di Alessano e dintorni

e realizzato con il sostegno di Apulia Film Commission,

uscirà nelle sale cinematografiche dal 30 settembre, distribuito da Notorious Pictures.

Una vita ormai dimenticata torna a bussare alla porta.

Da qui parte Sulla giostra, divertente commedia al femminile diretta da Giorgia Cecere

in cui due donne, molto diverse, saranno costrette a mettere a confronto tutte le loro differenze.

Claudia Gerini e Lucia Sardo sono rispettivamente una donna bella e di successo, che da anni vive a Roma e ha abbandonato il paese di origine,

in cui invece continua da sempre a vivere l’altra, la vecchia governante della casa di famiglia.

Le due donne dovranno imparare a fare i conti con i loro caratteri, i sogni, le ambizioni, i fallimenti, le speranze,

che diventano movimenti ipnotici di una grande “giostra” che nessuno potrà mai governare.

In Sulla giostra Irene è una donna bella e di successo.

Appena finiti gli studi, ha abbandonato la campagna salentina per trasferirsi nella capitale, dove, contando solo sulle proprie forze, ha avviato una casa di produzione.

I suoi sono giorni indaffarati, tra tanto lavoro, un figlio adolescente e un ex marito assente.

Quando sua madre decide di vendere la villa di famiglia, Irene pensa di utilizzare la sua parte di ricavato per superare un momento di difficoltà economiche.

Ma succede qualcosa di inaspettato.

Ada, la vecchia governante, si rifiuta di lasciare la casa.

Irene è costretta a tornare in quel paesino che le è sempre stato stretto e confrontarsi con una dimensione arcaica che ormai non le appartiene più.

Ma è una donna determinata e cacciare Ada non sarà un problema… o almeno così crede.