Tag: margherita buy

dieci minuti

Dieci minuti di Maria Sole Tognazzi ispirato al libro di Chiara Gamberale con Barbara Ronchi, Fotinì Peluso, Margherita Buy, Alessandro Tedeschi

Dieci minuti è il film diretto da Maria Sole Tognazzi ispirato al libro di Chiara Gamberale Per dieci minuti edito da Feltrinelli.

Nel cast del film ci sono: Barbara Ronchi, Fotinì Peluso, Margherita Buy, Alessandro Tedeschi,

dieci minutiAnna Ferruzzo, Marcello Mazzarella, Barbara Chichiarelli, Matteo Cecchi, Alessandro Carbonara, Francesca Solombrino.

Dieci minuti va in onda giovedì 13 giugno alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. 

Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

 

Il soggetto e sceneggiatura di Dieci minuti sono di Maria Sole Tognazzi con Francesca Archibugi.

Dieci minuti è una produzione Indiana Productions e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Netflix.

La fotografia è di Gigi Martinucci, il montaggio di Chiara Griziotti, le musiche di Andrea Farri.

Le riprese del film sono tra Roma, Napoli e Palermo.

Bianca è una giornalista che, di punto in bianco, viene licenziata dal giornale dove lavorava e per di più viene scaricata dopo quasi vent’anni dal marito Niccolò.

Incapace di accettare l’abbandono, tenta il suicidio.

 

Dopo il ricovero ospedaliero, inizia un percorso terapeutico con la dottoressa Giovanna Brabanti.

La psicologa comportamentale, severa e schietta, le propone di fare qualcosa di nuovo ogni giorno per dieci minuti.

Così, Bianca sperimenta esperienze mai vissute prima, lasciandosi alle spalle la dimensione egoriferita della sua esistenza.

Ad esempio, incontra per la prima volta Jasmine, sorella molto più giovane di lei che il padre ha avuto da un’altra donna.

In un percorso di ricostruzione e rinascita, Bianca riuscirà a ritrovare se stessa e a ricucire gli strappi della sua vita passata.

 

La regista Maria Sole Tognazzi sull’adattamento dice:

«Prima di iniziare a scrivere il copione ho parlato con Chiara e le ho chiesto se potevo sentirmi libera nella trasposizione,

lei era felicissima che il suo romanzo fosse nelle nostre mani, non aveva nessun tipo di paura, e ci ha spronato a sentirci libere».

 

Chiara Gamberale sul libro e sul film afferma:

«Il mio libro è entrato nei percorsi terapeutici e l’idea della trasposizione mi ha dato da subito gioia e curiosità.

Il romanzo è più una commedia alla Nora Ephron, qui invece prevale il dramma».

il sole dell'avvenire

Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti nelle sale cinematografiche e poi a Cannes

Il sol dell’avvenire è il film sceneggiato da Francesca Marciano, Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia Santella e diretto da Nanni Moretti nelle sale dal 20 aprile.

il sole avvenireNel cast de Il sol dell’avvenire ci sono:  Nanni Moretti, Margherita Buy, Valentina Romani, Silvio Orlando, Barbora Bobulova,

Flavio Furno, Mathieu Amalric, Zsolt Anger, Jerzy Stuhr, Teco Celio,

Giuseppe Scoditti, Beniamino Marcone, Valerio Da Silva, Angelo Galdi, Arianna Pozzoli, Rosario Lisma, Francesco Brandi, Laura Nardi,

Arianna Serrao, Blu Yoshimi, Michele Eburnea, Elena Lietti, Benjamin Stender, Francesco Rossini,

Federica Sandrini, Carolina Pavone, Sun Hee You.

A maggio, “Il sol dell’avvenire” concorrerà per la Palma d’oro al Festival di Cannes:

La distribuzione è di  01 Distribution, la fotografia di Michele D’Attanasio, il montaggio

Di Clelio Benevento e le musiche sono di Franco Piersanti

La produzione è a cura di  Sacher Film, Fandango con Rai Cinema, Le Pacte.

 

Il sol dell’avvenire vede protagonisti Giovanni (Moretti), un regista sempre meno in sintonia con il mondo attorno a lui.

Sta girando un film ambientato nel 1956, la storia del segretario della sezione del PCI del quartiere romano del Quarticciolo che deve capire come reagire all’invio dei carri armati sovietici a Budapest.

La produttrice del film è sua moglie Paola (Margherita Buy), che però sta pensando di lasciarlo, anche se Giovanni non lo sa.

Giovanni sta anche scrivendo un film tratto da “Il nuotatore” di John Cheever, e allo stesso tempo immagina di girare un film che racconti la storia quarantennale di una coppia,

con tante canzoni italiane a fare da sottofondo.

Sul film Moretti dice:

Per quanto riguarda il film ambientato nel ’56, alcuni anni fa, prima di ‘Tre piani’ cercammo di ambientare un film in quell’anno però non eravamo soddisfatti.

Poi dopo Tre piani ho detto ‘teniamo quella ambientazione del ’56 ma ai lati, sopra e sotto, voglio raccontare la vita del regista di quel film’”.

Il film offre l’opportunità di riflettere sul presente, per esempio sullo stato odierno del cinema e sulle piattaforme online che vanno bene solo per le serie, i film si devono fare per il cinema.

Ho sempre cercato di andare contro l’onda. Negli anni 80 si facevano pochi film realmente radicati sul territorio e io reagii creando una mia casa di produzione per film italiani;

poi negli anni 90, mentre le sale iniziavano a chiudere, aprii il cinema Nuovo Sacher;

e oggi faccio film rivolti unicamente agli spettatori in sala.

Un tempo i film d’autore venivano preparati bene, coccolati, uscivano al momento giusto. Oggi invece vengono gettati allo sbaraglio e il pubblico non capisce cosa sta uscendo.

Il cinema italiano è vivo, ci sono tanti registi giovani e bravi, oltre agli Amelio, ai Bellocchio, e il pubblico regala sorprese, si pensi a “Le otto montagne”.

Quello che manca è l’attenzione, per esempio delle belle trasmissioni a tema in tv.

 

Margherita Buy sul film dice:

“Questo è un film complesso, ed ero molto curiosa di vedere come si sarebbero intrecciate le varie storie, come sarebbero state rese.

È un film che mi ha molto commossa”.

il primo giorno della mia vita

Il primo giorno della mia vita il film di Paolo Genovese con Servillo, Mastandrea, Buy, Guanciale e Tirabassi

Il primo giorno della mia vita è il film diretto da Paolo Genovese che ha scritto anche la sceneggiatura con Paolo Costella, Rolando Ravello, Isabella Aguilar.

Il film è da oggi nelle sale cinematografiche.

Il primo giorno della mia vitaNel cast di Il primo giorno della mia vita ci sono:

Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini, Giorgio Tirabassi, Lino Guanciale,

Antonio Gerardi, Lidia Vitale, Vittoria Puccini, Elena Lietti, Thomas Trabacchi, Davide Combusti.

La fotografia è di  Fabrizio Lucci e il montaggio di Consuelo Catucci.

Si tratta di una coproduzione Medusa Film e Lotus Production, prodotta da Marco Belardi per Lotus Production, una società di Leone Film Group.

La distribuzione è di  Medusa Film.

Il film mette al centro della storia l’enorme valore della vita di ogni essere umano. Nel film si intrecciano le vicende di un uomo, due donne  e un ragazzino.

Ognuno di loro ha un motivo preciso per essere disperato, tanto da arrivare a chiedersi perché mai dover continuare a vivere.

Un giorno tutti questi personaggi in momenti diversi della loro vita si imbattono e conoscono un uomo misterioso .

Sarà quest’ultimo a dare loro la possibilità di osservare cosa potrebbe accadere nel mondo, quando non ci saranno più.

È così che i quattro protagonisti avranno a disposizione una settimana per osservare sé stessi dal di fuori,

per vedere cosa lascerebbero e come reagirebbero parenti e amici alla loro dipartita. Quest’esperienza rappresenterà per tutti l’occasione per tornare ad apprezzare di nuovo la vita.

Su Il primo giorno della mia vita dice Paolo Genovese:

“Sono consapevole che questo film tratti un argomento delicato nato tanto tempo fa, come spesso accade,

tra i tavolini di un bar dove mi incontro spesso con i miei sceneggiatori che sono Paolo Costella e Rolando Ravello.

La storia è quella di un uomo misterioso interpretato da Toni Servillo che gira di notte per la città di Roma e

ferma alcune persone un attimo prima di suicidarsi, in un momento molto impattante, e propone loro un patto:

avere ancora una settimana di tempo per farle nuovamente innamorare della vita e promette di riportarli, dopo una settimana,

esattamente nello stesso punto dove li ha trovati, sempre liberi di scegliere del proprio destino.

Praticamente quest’uomo dà la possibilità di avere una seconda scelta ad un gruppo di persone che ha toccato il fondo.

Andando a ritroso nella memoria, devo dire che il nucleo originale della storia, per me è stato un documentario che si intitola “The Bridge” che vidi tempo fa:

il regista mise una telecamera per un anno sul “Golden Gate” il Ponte di San Francisco che è il luogo dove avvengono più suicidi.

Successivamente andò ad intervistare quelle persone che saltando, non sono morte, e la cosa molto importante è

che la quasi totalità delle persone che sono sopravvissute hanno raccontato che in quei sette secondi, tanto dura il salto in aria, si sono pentite del gesto che avevano fatto.

La cosa mi ha colpito e stimolato, per questo abbiamo trasformato i sette secondi in sette giorni e ho riflettuto

su quali possono essere i motivi che veramente quando hai scelto di fare un gesto così estremo, ti potrebbero far cambiare idea.

Abbiamo quindi costruito questa storia su un punto centrale:

ossia c’è sempre qualcuno che ti può aiutare nella vita, sia un amico, un parente o persino uno sconosciuto che ti tende una mano”.

Toni Servillo sul suo personaggio:

“Il mio personaggio regala una possibilità molto semplice:

quella di poter capovolgere l’ultimo giorno della propria vita con il primo, offrendo questa opportunità anche magica,

di guardarsi da fuori per provare a guardarsi meglio dentro e quindi di poter fare i conti con la propria solitudine”.

 

VALERIO MASTANDREA sul suo personaggio:

“Il mio personaggio è speculare a quello di Toni perché hanno un filo che li unisce che è proprio quello dell’assoluta incapacità a spiegare da dove viene quel malessere.

Il film cerca di non dare risposte alla condizione del mio personaggio, anche per rispetto di chi sta in quella stessa situazione.

Napoleone (così mi chiamo nel film) è un uomo che motiva gli altri, mentre ha un buio dentro.”

 

MARGHERITA BUY sul suo personaggio:

 

Ognuno di noi, secondo me, può compiere un gesto del genere, in una frazione di secondo, quando il dolore ti soffoca e non ti fa più respirare.

Il film “regala” un tempo a questi personaggi, per riflettere ancora di più su quello che hanno compiuto”.

 

 

 

 

esterno notte

Esterno Notte di Marco Bellocchio al Festival di Cannes e nelle sale

Esterno Notte il film di Marco Bellocchio  arriva nelle sale dal 18 maggio.

Esterno Notte, sarà presentato al Festival di Cannes nella sezione Première,  e nelle sale arriva diviso in due parti, la prima dal 18 maggio, la seconda dal 9 giugno 2022 e

sarà trasmessa nell’originale formato seriale in autunno su Rai 1.

esterno notte Esterno Notte, scritto da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino,

diretto da Marco Bellocchio.

Nel cast ci sono: Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra.

 “Non sorprende che Thierry Frémaux abbia scelto di presentare a Cannes quest’opera” – commenta Andrea Occhipinti

“Quello che Marco Bellocchio ha realizzato è un vero capolavoro.

Il racconto di un momento cruciale della storia del nostro paese e non solo, di una generazione, di una famiglia, di un uomo.

Un grande film avvincente e tremendamente attuale”.

1978. L’Italia è dilaniata da una guerra civile.

Da una parte le Brigate Rosse, la principale delle organizzazioni armate di estrema sinistra, e dall’altra lo Stato.

Violenza di piazza, rapimenti, gambizzazioni, scontri a fuoco, attentati.

Sta per insediarsi, per la prima volta in un paese occidentale un governo sostenuto dal Partito Comunista (PCI),

in un’epocale alleanza con lo storico baluardo conservatore della Nazione, la Democrazia Cristiana (DC).

Aldo Moro, il Presidente della DC, è il principale fautore di questo accordo, che segna un passo decisivo nel reciproco riconoscimento tra i due partiti più importanti d’Italia.

Proprio nel giorno dell’insediamento del governo che con la sua abilità politica è riuscito a costruire, il 16 marzo 1978, sulla strada che lo porta in Parlamento,

Aldo Moro viene rapito con un agguato che ne annienta l’intera scorta.

È un attacco diretto al cuore dello Stato.

La sua prigionia durerà cinquantacinque giorni, scanditi dalle lettere di Moro e dai comunicati dei brigatisti:

cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni.

Cinquantacinque giorni al termine dei quali il suo cadavere verrà abbandonato in un’automobile nel pieno centro di Roma,

esattamente a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI.

 

La serie, invece, è della  Rai prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Simone Gattoni per Kavac Film,

in collaborazione con Rai Fiction, in coproduzione con Arte France. Il distributore internazionale è Fremantle.

7 donne e un mistero

“7 donne e un mistero” è il film di Alessandro Genovesi a Natale nelle sale

7 donne e un mistero è il film di Alessandro Genovesi in uscita nelle sale dal 25 dicembre.

7 donne e un misteroll cast di 7 donne  e un mistero è composto da Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore,

Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri e con Ornella Vanoni

7 donne  e un mistero  è una produzione Wildside E Warner Bros. Entertainment Italia

Prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per WILDSIDE, società del gruppo

Fremantle

7 donne  e un mistero è distribuito da Warner Bros. Pictures.

7 donne  e un mistero, ambientato nell’Italia degli anni ’30,  racconta le concitate ore che seguono l’inspiegabile omicidio di un imprenditore,

nonché marito e padre, al centro di un variopinto gruppo di donne che, dopo essersi riunite nella villa di famiglia per celebrare insieme la vigilia di Natale,

si trovano costrette ad affrontare e rivelare l’un l’altra segreti e sotterfugi per cercare di risolvere un mistero che in qualche modo le riguarda tutte.

Sono infatti tutte sospettate, chi sarà l’assassina?

Ho cercato di essere gentile e avere coraggio – dice il regista Genovesi –  Sicurante divertito molto.

Faticato tanto. Messo da parte il mio ego, al servizio di 7 pazze vere. Molto divertenti devo dire, ma pazze.

Per carità, la loro follia è sempre giustificata dall’avere il coraggio di fare quello che fanno.

Nello specifico di recitare donne che poi saranno giganti su uno schermo e viste mi auguro da molte persone.

Eravamo tutti lì a cercare di rendere credibile una storia che tra l’altro è un giallo.

C’era un morto da rendere vero e un assassino da cercare. Ho voluto fortemente essere catapultato in un’altra epoca insieme a loro.

Era fondamentale. Trucco, parrucco, costumi e scenografia di livello.

Dovevamo essere in un altro mondo e nessuno doveva assomigliare al se stesso che ben conosceva.

Anche macchina da presa e fotografia dovevano essere di un’altra epoca, ma tutto contemporaneamente moderno.

Non è stato facile, ma c’era la neve. E la neve aiuta sempre. C’era anche un film fatto prima da un altro. Un bel film tra l’altro.

In Francia è addirittura un cult. Ma non ce ne siamo occupati molto.

Abbiamo cercato di raccontare la storia a modo nostro.

Facendo leva sulle cose che sappiamo fare meglio: le ragazze recitare, e io provando a rendere credibile ciò che succedeva.

E poi c’è la musica, che è importante sempre, ma in un film così lo è tantissimo.

Non doveva essere un musical, perché quella era un’idea di Ozon.

Una bella idea, ma era la sua. Ne è uscito un giallo da camera, ambientato in una notte di Natale degli anni ’30 del secolo scorso,

che è una delizia per gli occhi e per le orecchie, in cui le 7 pazze recitano divinamente.

E in più fanno ridere. Che in una commedia non guasta mai.