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palazzina laf

Palazzina Laf è il film di esordio alla regia per Michele Riondino che sarà nelle sale dal 30 novembre

Palazzina Laf è il film di esordio alla regia per Michele Riondino che sarà nelle sale dal 30 novembre.

Nel cast di Palazzina Laf  ci sono: Michele Riondino, Elio Germano, Vanessa Scalera, Domenico Fortunato, Gianni D’Addario, Michele Sinisi,

Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela e con Anna Ferruzzo con la partecipazione di Paolo Pierobon

palazzina lafPalazzina Laf  è una produzione Palomar, Bravo e Bim Distribuzione con RAI CINEMA una coproduzione Italo – Francese.

in co-produzione con PAPRIKA FILMS.

Caterino, uomo semplice e rude è uno dei tanti operai che lavorano nel complesso industriale dell’Ilva di Taranto.

Vive in una masseria caduta in disgrazia per la troppa vicinanza al siderurgico e nella sua indolenza condivide con la sua giovanissima fidanzata il sogno di trasferirsi in città.

Quando i vertici aziendali decidono di utilizzarlo come spia per individuare i lavoratori di cui sarebbe bene liberarsi,

Caterino comincia a pedinare i colleghi e a partecipare agli scioperi solo ed esclusivamente alla ricerca di motivazioni per denunciarli.

Ben presto, non comprendendone il degrado, chiede di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF,

dove alcuni dipendenti, per punizione, sono obbligati a restarvi privati delle loro consuete mansioni.

Questi lavoratori non hanno altra attività se non quella di passare il tempo ingannandolo giocando a carte, pregando o allenarsi come fossero in palestra.

Caterino scoprirà sulla propria pelle che quello che sembra un paradiso, in realtà non è che una perversa strategia per piegare

psicologicamente i lavoratori più scomodi, spingendoli alle dimissioni o al demansionamento.

E che da quell’inferno per lui non c’è via di uscita.

Michele Riondino sul film e sul suo personaggio dice:

“Caterino è l’idea che ho io del declino della classe operaia tarantina un tempo nobile e oggi in crisi di dignità, rappresenta una  sua “critica feroce verso la classe operaia tarantina,

che continua a difendere un’azienda che non ha futuro, che non difende i lavoratori e che preferisce schierarsi dalla parte del più forte, del carnefice,

piuttosto che gridare al mondo intero di essere vittima, di essere la parte lesa, la parte debole di questa società”.

Nel film abbiamo dovuto creare una cornice di credibilità a delle storie assurde, ma ciò che raccontiamo sono verità oggettive tratte dai diversi testimoni della storia e dalle carte processuali.

In quegli anni si viveva una vera e propria strategia della tensione all’interno dell’azienda:

venivano promossi non i lavoratori meritevoli, ma chi era capace di schiacciare gli altri, era una sorta di scatenata arrampicata sociale”.

Vanessa Scalera sulla sua partecipazione al film afferma:  “Ho partecipato a questa storia prima di tutto come cittadina

 

 

 

I nostri fantasmi di Alessandro Capitani con Michele Riondino nelle sale

I nostri fantasmi di Alessandro Capitani, con Michele Riondino, Hadas Yaron, Paolo Pierobon, Orlando Forte e con la partecipazione speciale di Alessandro Haber , esce nelle sale il 30 settembre.

I nostri fantasmi è stato presentato a Venezia alle Giornate degli Autotri –

Notti Veneziane, distribuito da Fenix Entertainment e Europictures.

Valerio e suo figlio Carlo, di sei anni, vivono nel sottotetto della casa da cui sono stati sfrattati.

Ogni volta che arrivano nuovi inquilini, li terrorizzano inscenando la presenza di fantasmi, nella speranza di tornare a vivere nell’appartamento “di sotto”.

Per Carlo è un gioco che lo protegge da una vita misera e da una mamma assente. E per un po’ funziona, finché non arriva Myriam in fuga con la piccola Emma da un marito violento.

Ma lei dei fantasmi non ha paura…

Tra tutti gli ostacoli della vita – dice il regista – uno particolarmente ostacolante è il non riuscire a fare pace con il proprio passato.

Valerio non riesce a volgersi indietro senza scorgere altro che vuoto e delusione. Impossibilitato a ricucire le ferite ancora aperte decide di rifuggirle trasformando il presente in un “gioco” con la vana speranza di proteggere suo figlio Carlo

da quel mondo esterno che invece di “dare”, gli ha, egoisticamente e improvvisamente, tolto: una compagna, un lavoro, una casa.

Il soggetto di I nostri fantasmi  – continua il regista –  nasce dalla mia esperienza televisiva quando lavoravo con Domenico Iannacone alla trasmissione “I dieci comandamenti” per Rai 3.

Una puntata della serie era dedicata agli sfratti e ho visto in maniera diretta cosa vuol dire perdere all’improvviso la casa,

sentire suonare alla porta l’ufficiale giudiziario in compagnia del fabbro e dei carabinieri.

Un’esperienza sotto molti punti di vista scioccante. Molte persone avevano perso tutto, anche la speranza.

Da lì mi è venuta l’idea di raccontare la storia di un padre che resta nella casa da cui è stato sfrattato. Il cast è bene assortito, non banale.

La relazione tra genitori e figli è centrale nel film –  conclude Capitani –  I figli rispondono in modo avulso da qualsiasi stereotipo o condizionamento.

La loro risposta è pura. I genitori non riescono o non vogliono affrontare i loro problemi.

E qui il titolo calza perfettamente: I nostri fantasmi sono quelli che abbiamo dentro, che non sappiamo affrontare, di cui non ci liberiamo.

In questo film gli adulti sono bambini e i bambini adulti. Carlo, per esempio, capisce da solo la verità. Il bambino che lo interpreta, Orlando Forte, è un vero fenomeno.