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grazie ragazzi

“Grazie ragazzi” di Riccardo Milani con Antonio Albanese Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Fabrizio Bentivoglio su Sky

Grazie ragazzi è il film diretto da Riccardo Milani che ha ottenuto un notevole successo nelle sale.

grazie ragazziLunedì 12 giugno alle 21.15 va in onda su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky Cinema Comedy), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Il film sarà disponibile anche in 4K su Sky Cinema 4K (12 giugno, ore 21.15) e on demand.

 Nel cast di Grazie ragazzi  ci sono: Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Fabrizio Bentivoglio,  Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini, Andrea Lattanzi.

Una produzione Palomar, Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution in collaborazione con Sky.

Si tratta di una commedia  tratta da Un triomphe, recente film francese di Emmanuel Courcol,

che si ispira liberamente a una vicenda realmente accaduta in Svezia nel 1985.

Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato, accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e collega, assai più smaliziato di lui,

come insegnante di un laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario.

All’inizio titubante, scopre del talento nell’ improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la voglia di fare teatro,

al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura della prigione e

mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero palcoscenico teatrale.

Giorno dopo giorno i detenuti si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare scoprendo il potere liberatorio dell’arte e

la sua capacità di dare uno scopo e una speranza oltre l’attesa.

Così quando arriva il definitivo via libera, inizia un tour trionfale.

 

Riccardo Milani sul film:

Quella di “Grazie ragazzi” è una storia vera avvenuta in Svezia a metà degli anni ’80.

La visione del film francese che l’ha raccontata è stata l’occasione per adattare la vicenda alle nostre carceri con il filtro della commedia così da arrivare a un pubblico più largo.

Un film che racconta la capacità del teatro di dare un’opportunità, di scavare nell’animo umano di chi assiste, ma anche, e in questo caso soprattutto, di chi si mette in gioco recitando su un palcoscenico.

 È per questo che, inevitabilmente, “Grazie ragazzi” è anche un film sul mestiere dell’attore che rimane per me affascinante e misterioso.

 Un film su quanto l’arte possa diventare in un carcere elemento di “libertà” e soprattutto di “possibilità”.

 

Antonio Albanese sul film:

Il produttore Carlo Degli Esposti, che ha realizzato “Grazie ragazzi” con la sua Palomar insieme alla Wildside di Mario Gianani,

mi ha proposto di essere il protagonista di questo film ispirato a una storia vera che non conoscevo e che aveva già ispirato una versione francese di grande successo.

Ho letto il copione e ne ho capito subito il valore, visto che nel corso del racconto si assiste a una vera e propria ascesa verso la gioia e la felicità,

Mi sembrava molto stimolante l’opportunità di poter parlare di come l’arte possa migliorare le persone e creare pace e serenità.

Ho in qualche modo riconosciuto il mio personaggio, e mi sono ritrovato subito in sintonia con quelle dinamiche.

invito al viaggio - omaggio a franco battiato

“Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato” il film di Pepsy Romanoff nelle sale dal 20 giugno

“Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato”  è il film di Pepsy Romanoff,

prodotto da International Music & Arts ed Except,

sul concerto dedicato al Maestro all’Arena di Verona il 21 settembre 2021, al cinema solo il 20, 21 e 22 giugno distribuito da Adler Entertainment.

invito al viaggio“Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato”  racconta il concerto dove i più grandi artisti della musica italiana

rendono omaggio a Franco Battiato, scomparso il 18 maggio dell’anno scorso.

40 brani del maestro interpretati da  cinquanta artisti che

diventano un indimenticabile tributo a uno dei più grandi musicisti italiani di sempre.

Dunque, Battiato  ha saputo essere al contempo innovativo e tradizionale, colto e popolare,

facendo ballare e riflettere intere generazioni, sempre portatore di un eclettismo unico,

in grado di mixare sapientemente musica colta ed elettronica, avanguardia e letteratura, ricerca pop e straordinaria poesia.

Essere stato coinvolto in ‘Invito al viaggio’ all’Arena di Verona è stato per me un riconoscimento immenso”

-ha dichiarato il musicista Saturnino-

“Ho avuto la fortuna e il privilegio di poter collaborare con Franco Battiato, anche se per un arco di tempo piuttosto breve.

Ci siamo incontrati in seguito, ma non ho avuto una vera e propria frequentazione,

mentre ‘Invio al viaggio è organizzato e voluto da persone che gli hanno voluto molto bene,

e quindi  mi ha davvero riempito di orgoglio esserci, perché evidentemente Franco Battiato ha parlato di me in mia assenza”. 

“Porterò con amore e commozione il ricordo della mia partecipazione al concerto omaggio a Franco Battiato all’arena di Verona –

ha dichiarato il cantautore Giovanni Caccamo –

“Emotività  tra gli artisti, il pubblico e l’orchestra: una grande preghiera collettiva di anime per Franco Battiato”.

E’ bene sapere che “Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato” parte da uno dei suoi album più amati e popolari,

“La voce del padrone”, uscito quarant’anni fa,  e vede sul palco

un’orchestra formata dalla Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti,

con Carlo Guaitoli alla direzione d’orchestra e pianoforte,

insieme ai musicisti che hanno accompagnato Battiato nell’ultima tournée:

Angelo Privitera alle tastiere e programmazione,

Osvaldo Di Dio e Antonello D’Urso alle chitarre,

Andrea Torresani al basso e Giordano Colombo alla batteria.

Si esibiscono sul palco Alice, Arisa, Enzo Avitabile, Mario Incudine, Baustelle, Sonia Bergamasco,  Bluvertigo,

Angelo Branduardi, Giovanni Caccamo, Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Colapesce DiMartino,

Diodato, Paolo Buonvino, Emma, Extraliscio, Roberto Molinelli, Eugenio Finardi, Max Gazzè, Carlo Guaitoli,

Jovanotti, Saturnino, Luca Madonia, Mahmood, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Morgan,

Gianna Nannini, Subsonica, Paola Turci e Danilo Rossi.

L’evento è  organizzato dai direttori artistici Francesco Cattini, Stefano Senardi,

Pino “Pinaxa” Pischetola, Carlo Guaitoli

e con la produzione esecutiva delle riprese video di Maurizio Vassallo.

“Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato”  è un lascito artistico con pochi paragoni in Italia, nel rispetto delle partiture originali e soprattutto dello spirito

che ha sempre animato la ricerca del musicista catanese.

Quindi un flusso ininterrotto di canzoni senza tempo, ormai entrate nel dna di tutti noi,

capaci di attraversare i decenni con il dono del continuo rilancio,

in una serata-evento.

Il film opera del regista e art director Giuseppedomingo Romano, in arte Pepsy Romanoff,

autore di regie video dei live di numerosi artisti internazionali e non tra cui

Vasco Rossi, Dave Gahan and Soulsavers (Depeche Mode) – Franco Battiato, Ezio Bosso, Vinicio Capossela,

Pino Daniele, Club Dogo, Marracash, Guè Pequeno, Casino Royale, Subsonica , Levante, Cosmo, Ex Otago,

Brunori Sas, Deproducers, Salmo e Sfera Ebbasta.

la scelta di maria

“La scelta di Maria” è il docufilm con Sonia Bergamasco, Cesare Bocci e Alessio Vassallo

“La scelta di Maria” è un docufilm toccante ed intenso che andrà in onda il 4 novembre su Rai 1;

la scelta di mariadiretto da Francesco Miccichè e prodotto da Gloria Giorgianni

è una produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema,

con il patrocinio del Ministero della Difesa in co-produzione con Istituto Luce-Cinecittà e con Tenderstories.

La narrazione  de “La scelta di Maria” ripercorre il toccante momento in cui Maria Bergamas, una contadina alla quale rimane solo una lettera del figlio Antonio,  e la scelgono come “madre d’Italia”.

E’ lei, nella cattedrale di Aquileia, a inginocchiarsi e scegliere la decima bara.

Poi, il viaggio del corpo in treno verso Roma, 120 soste in 4 giorni, con Maria Bergamas e il tenente Tognasso che diventano testimoni di uno spettacolo unico:

folle di persone si inchinano, lanciano fiori e pregano.

Il racconto termina a Roma, dove il  “Re soldato” Vittorio Emanuele III accoglie il convoglio,

mentre nello stesso istante, le città di tutta Italia, si uniscono in un lungo e silenzioso momento di cordoglio, voluto dal Ministro Gasparotto,

scandito solo dai pianti delle madri, dai rintocchi delle campane e da ventun colpi di cannone.

Stefano Coletta, direttore di Rai 1, parla del docufilm con emozione ed entusiamo:

questa è una vera operazione di servizio pubblico, è la narrazione di una identità individuale che diventa quella di un paese.

Noi dobbiamo raccontare la nostra storia, e questo lavoro produce una emozione autentica grazie anche alle interpretazioni di Bergamasco, Bocci e Vassallo.

Ci siamo ritrovati a rivivere qualcosa di contemporaneo perché in periodo di pandemia in tanti non hanno potuto vivere i propri lutti e quindi provare la follia del mancato lutto,

proprio come accade a Maria Bergamas.

La Bergamasco è stata incredibilmente brava, ha offerto una prova che lascia senza fiato”.

L’idea del docufilm è di Cesare Bocci: “come spesso accade durante una cena è nato tutto.

Un mio amico ci ha raccontato del nonno, macchinista di treno, che aveva preso parte a quel viaggio in cui la salma del milite ignoto è stata trasportata da Aquileia a Roma e

ricordava quei momenti in cui la gente si accalcava intorno al treno per rendere omaggio alla salma.

Un momento di identità collettiva, di senso di appartenenza al paese che andava ricordato ed, in molti casi, andava raccontato a tutti quelli,

e ci siamo resi conto che erano in tanti, che non conoscevano la storia del milite ignoto”.

“La scelta di Maria” trova una forza maggiore perché è stato girato nei luoghi reali in cui i fatti si sono svolti come racconta il regista Francesco Miccichè:

“nel prendere coscienza della storia ci è sembrato importante curarne i dettagli.

Per fare questo, ci siamo basati sulle immagini esistenti e sul racconto postumo dei tre protagonisti, Maria Bergamas, il Tenente Augusto Tognasso e il Ministro Luigi Gasparotto, a

ttingendo come fonti, ai loro diari, alle interviste, e ai libri scritti durante e dopo l’evento.

Un discorso a parte meritano i luoghi.

Abbiamo girato nelle trincee ancora esistenti del Monte San Michele e sul greto del fiume Isonzo, dove si sono combattute alcune delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale.

Abbiamo poi ambientato molte scene nella spettacolare Basilica di Aquileia, il vero luogo in cui Maria Bergamas scelse la salma del Milite Ignoto che ancora oggi è custodita a Roma.

E ricostruire le scene de “La scelta di Maria” nei luoghi dove sono avvenuti realmente i fatti ci ha permesso di toccare con mano la forza della storia,

di tornare indietro nel tempo e rivivere quei momenti, con un rispetto e una commozione che speriamo, il nostro film riesca a trasmettere”.