“La scelta di Maria” è un docufilm toccante ed intenso che andrà in onda il 4 novembre su Rai 1;
diretto da Francesco Miccichè e prodotto da Gloria Giorgianni
è una produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema,
con il patrocinio del Ministero della Difesa in co-produzione con Istituto Luce-Cinecittà e con Tenderstories.
La narrazione de “La scelta di Maria” ripercorre il toccante momento in cui Maria Bergamas, una contadina alla quale rimane solo una lettera del figlio Antonio, e la scelgono come “madre d’Italia”.
E’ lei, nella cattedrale di Aquileia, a inginocchiarsi e scegliere la decima bara.
Poi, il viaggio del corpo in treno verso Roma, 120 soste in 4 giorni, con Maria Bergamas e il tenente Tognasso che diventano testimoni di uno spettacolo unico:
folle di persone si inchinano, lanciano fiori e pregano.
Il racconto termina a Roma, dove il “Re soldato” Vittorio Emanuele III accoglie il convoglio,
mentre nello stesso istante, le città di tutta Italia, si uniscono in un lungo e silenzioso momento di cordoglio, voluto dal Ministro Gasparotto,
scandito solo dai pianti delle madri, dai rintocchi delle campane e da ventun colpi di cannone.
Stefano Coletta, direttore di Rai 1, parla del docufilm con emozione ed entusiamo:
questa è una vera operazione di servizio pubblico, è la narrazione di una identità individuale che diventa quella di un paese.
Noi dobbiamo raccontare la nostra storia, e questo lavoro produce una emozione autentica grazie anche alle interpretazioni di Bergamasco, Bocci e Vassallo.
Ci siamo ritrovati a rivivere qualcosa di contemporaneo perché in periodo di pandemia in tanti non hanno potuto vivere i propri lutti e quindi provare la follia del mancato lutto,
proprio come accade a Maria Bergamas.
La Bergamasco è stata incredibilmente brava, ha offerto una prova che lascia senza fiato”.
L’idea del docufilm è di Cesare Bocci: “come spesso accade durante una cena è nato tutto.
Un mio amico ci ha raccontato del nonno, macchinista di treno, che aveva preso parte a quel viaggio in cui la salma del milite ignoto è stata trasportata da Aquileia a Roma e
ricordava quei momenti in cui la gente si accalcava intorno al treno per rendere omaggio alla salma.
Un momento di identità collettiva, di senso di appartenenza al paese che andava ricordato ed, in molti casi, andava raccontato a tutti quelli,
e ci siamo resi conto che erano in tanti, che non conoscevano la storia del milite ignoto”.
“La scelta di Maria” trova una forza maggiore perché è stato girato nei luoghi reali in cui i fatti si sono svolti come racconta il regista Francesco Miccichè:
“nel prendere coscienza della storia ci è sembrato importante curarne i dettagli.
Per fare questo, ci siamo basati sulle immagini esistenti e sul racconto postumo dei tre protagonisti, Maria Bergamas, il Tenente Augusto Tognasso e il Ministro Luigi Gasparotto, a
ttingendo come fonti, ai loro diari, alle interviste, e ai libri scritti durante e dopo l’evento.
Un discorso a parte meritano i luoghi.
Abbiamo girato nelle trincee ancora esistenti del Monte San Michele e sul greto del fiume Isonzo, dove si sono combattute alcune delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale.
Abbiamo poi ambientato molte scene nella spettacolare Basilica di Aquileia, il vero luogo in cui Maria Bergamas scelse la salma del Milite Ignoto che ancora oggi è custodita a Roma.
E ricostruire le scene de “La scelta di Maria” nei luoghi dove sono avvenuti realmente i fatti ci ha permesso di toccare con mano la forza della storia,
di tornare indietro nel tempo e rivivere quei momenti, con un rispetto e una commozione che speriamo, il nostro film riesca a trasmettere”.