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una boccata d'aria

Una boccata d’aria di Alessio Lauria con Aldo Baglio e Lucia Ocone è nelle sale

Una boccata d’aria è il film di Alessio Lauria prodotto da Matteo Rovere; il film è una produzione Groenlandia con Rai Cinema distribuito da 01 Distribution.

una boccata d'ariaUna boccata d’aria  è interpretato da: Aldo Baglio, Lucia Ocone, Giovanni Calcagno, Massimiliano Benvenuto, Davide Calgaro, Francesca Faiella, Enrico Gippetto, Ludovica Martino, Marcello Mazzarella.

In Una boccata d’aria due fratelli orgogliosi e lontani, un’eredità contesa e un passato che torna a bussare alla porta.

Quando viene a sapere della morte di suo padre, con cui non ha rapporti da tanti anni, Salvo (Aldo Baglio) si imbarca in un viaggio nella natia Sicilia.

L’obiettivo è convincere suo fratello Lillo a vendere il casale di famiglia per salvare la

sua pizzeria sull’orlo del fallimento. Ma il compito sarà tutt’altro che facile, e Salvo sarà costretto a

fare i conti con tutte le sue scelte.

Abbiamo selezionato attori dotati di uno humor affine alla nostra scrittura, in

grado di valorizzare le battute scritte in sceneggiatura con il loro carattere – afferma il regista Alessio Lauria.

La regia ha prediletto la semplicità: sono stati ridotti al minimo gli artifici

stilistici, e i movimenti di macchina inseriti solo se funzionali al racconto. Il

protagonista scappa da Milano e dai suoi problemi per prendere una boccata d’aria nel paesino in Sicilia in cui ha trascorso l’infanzia.

La regia ha  assecondato questo racconto passando da una macchina a mano, impercettibile, quasi per niente nervosa, con inquadrature telate e un massiccio uso di quinte,

a restituire la sensazione claustrofobica in cui si trova il protagonista a Milano –

per poi, una volta arrivati in Sicilia, sfruttare maggiormente inquadrature fisse con ottiche più aperte e senza troppe quinte,

linguaggio che aiuta il pubblico a esperire direttamente la sensazione di break e rilassatezza provata dal protagonista al suo arrivo al paesino.

Anche il suono ha seguito questa evoluzione: siamo passati dagli ambienti rumorosi di Milano alla quiete della campagna siciliana.

Non è cambiato invece il ritmo, vivace dall’inizio alla fine del film.

Ad essere privilegiati costumi e location che hanno trasmesso autenticità e vissuto piuttosto che eleganza e pulizia.

Salvo non torna nel classico paesino del sud da cartolina ma in un borgo di poche centinaia di anime,

desolato eppure fascinoso per chi lo sa guardare.