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Supersex la serie con Alessandro Borghi scritta da Francesca Manieri e diretta da Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e  Francesca Mazzoleni su Netflix

SUPERSEX è la serie creata e scritta da Francesca Manieri con la regia di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e  Francesca Mazzoleni.

prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e da Matteo Rovere per Groenlandia, società del gruppo Banijay.

supersexSUPERSEX, diviso in 7 episodi, dopo l’anteprima mondiale alla 74ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special,

arriverà su Netflix in 190 Paesi nel mondo dal 6 marzo 2024 e sarà visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su Now Smart Stick.

Alessandro Borghi è Rocco Siffredi con Jasmine Trinca, Adriano Giannini e Saul Nanni.

Nel cast anche Enrico Borello, Vincenzo Nemolato, Gaia Messerklinger, Jade Pedri e Linda Caridi.

La storia è liberamente tratta dalla vera vita di Rocco Siffredi e dalle sue dirette testimonianze.

Al centro del racconto aspetti inediti della pornostar, un racconto profondo che attraversa la sua vita fin dall’infanzia.

La sua famiglia, le sue origini, il suo rapporto con l’amore, il punto di partenza e il contesto che lo ha portato ad intraprendere la sua strada nella pornografia.

Matteo Rovere, al See What’s Next, ha descritto così la serie:

“Ho fatto un viaggio all’interno del progetto, dando una mia visione.

 Un racconto sorprendente e imprevedibile, scoprendo il lato umano e sfaccettato.

 C’è poi il racconto del contemporaneo, offrendo uno sguardo sulla nostra società.

Ci sono elementi drammatici come leggeri.

Abbiamo rispettato la sceneggiatura, sia io che gli altri due registi con cui ho lavorato, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni”.

 

Francesca Manieri, creatrice e sceneggiatrice della serie, dice:

“SUPERSEX è la storia di un uomo che ci mette 7 puntate e 350 minuti a dire ti amo, ad accettare che il demone che ha in corpo sia conciliabile con l’amore.

Per farlo deve mettere a nudo l’unica parte di lui che non abbiamo mai visto: la sua anima.  SUPERSEX parla di oggi, SUPERSEX parla di noi.

Cosa vuol dire essere maschi? Siamo ancora capaci di conciliare la sessualità e l’affettività?

Queste le domande che come un caleidoscopio si aprono davanti a noi mentre ci immergiamo nella sua incredibile vita fino a perdere il fiato.”

Alessandro Borghi su Supersex afferma:

“Non sono un bigotto, mi piaceva la cosa. È stato abbastanza difficile, ma è stato molto bello.

Un viaggio nella vita di Rocco, che è diventato un amico così come la moglie Rosa.

Loro mi hanno aperto le porte. Mi ha detto molto più di quello che immaginavo.

L’idea che avevo di lui non c’entrava nulla con la sua essenza reale”.

ultima notte d'amore

 L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino

 L’ultima notte di Amore è il film di Andrea Di Stefano che esce il 9 marzo dopo essere stato presentato al Festival di Berlino fuori concorso.

Il film è prodotto da Vision Distribution, Indiana Production, Memo Films e Adler Entertainment.

ultima notte d'amoreL’ultima notte di Amore Pierfrancesco Favino, Linda Caridi, Antonio Gerardi e Francesco Di Leva.

La notte prima di andare in pensione dopo 35 anni di onorato servizio senza neanche un colpo sparato,

il tenente Franco Amore vede il suo mondo capovolto.

Ma forse è il mondo intorno a lui che è cambiato, dal giorno alla notte.

Sua moglie è molto più consapevole di lui che la vita è una questione di compromessi e che a volte bisogna prendere decisioni difficili.

Sul suo ruolo dice Favino:

“Ho amato il personaggio di Amore, tra i più belli che ho interpretato, un uomo qualunque, un poliziotto a fine carriera che ha sempre fatto il suo dovere con onestà cristallina, l’antitesi del super-cop”.

 

Sul film parla il regista e sceneggiatore Andrea Di Stefano:

“L’ultima notte di Amore è la discesa agli inferi di un uomo onesto, un marito devoto, un amico affidabile, un agente ammirato dai suoi colleghi per serietà e devozione alla divisa.

Ho sempre immaginato questo film come un film d’altri tempi, sia per fabbricazione che per narrazione,

e con l’obiettivo ultimo di raccontare la storia del suo protagonista come una parabola religiosa.

Un avvertimento a tutti quelli che pensano di tradire la propria natura per il miraggio di una vita migliore.

Le scorciatoie morali non sono per tutti, alcuni riescono a farla franca, persone come Franco Amore non sono tagliati per queste soluzioni avventurose.

Ho cominciato a scrivere la sceneggiatura immaginando sempre Franco Amore col volto di Pierfrancesco Favino.

Poi, durante uno dei primi giorni di riprese, seduto davanti al combo, tutto è cambiato ed il film è diventato mio.

Ammirando l’umanità dello sguardo di Pierfrancesco Favino mentre sorrideva a Viviana, ho finalmente realizzato che avevo scritto un film su mio padre.

Questo film è un omaggio a tutte le persone che ambiscono ad essere persone per bene, come Franco Amore, come mio padre”.

 

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Diabolik – Ginko all’attacco diretto da Marco Manetti, Antonio Manetti con Gianniotti, Leone, Mastandrea nelle sale

Diabolik – Ginko all’attacco è un film di Antonio Manetti, Marco Manetti, Michelangelo La Neve diretto da Marco Manetti, Antonio Manetti.

Nelle sale  da giovedì 17 novembre 2022 distribuito da 01 Distribution.

diabolik-ginko-all-attaccoIl cast di Diabolik – Ginko all’attacco: 

Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Alessio Lapice, Linda Caridi, Pier Giorgio Bellocchio, Ester Pantano,

Andrea Roncato, Amanda Campana, Urbano Barberini, Giacomo Giorgio, Simone Leonardi, Pierangelo Menci, Marco Bonadei, G-Max, Gustavo Frigerio.

La fotografia di Diabolik – Ginko all’attacco è di Francesca Amitrano, Angelo Sorrentino, il montaggio è di Federico Maria Maneschi

Una Produzione Mompracem con Rai Cinema, in associazione con Astorina

Un piano apparentemente perfetto per Diabolik ed Eva Kant. Ma non sanno che dietro questo colpo si nasconde una trappola dell’astuto ispettore Ginko, che mette a dura prova il loro legame.

Tradita dal Re del Terrore, Eva decide di vendicarsi, proponendo all’ispettore di collaborare alla cattura di Diabolik.

Una decisione difficile per Ginko che deve anche affrontare l’arrivo di Altea, duchessa di Vallenberg…

I registi sul film Diabolik – Ginko all’attacco:

Il fumetto Diabolik esce per la prima volta in edicola nel 1962.

Da allora sono usciti più di 900 numeri. 900 numeri vogliono dire 900 storie, 900 o più colpi

(spesso in uno stesso albo Diabolik ed Eva riescono a portare via più bottini),

più di 1000 trucchi diabolici e tantissimi personaggi.

Quando qualche anno fa abbiamo pensato di fare un film su Diabolik, eravamo decisi a raccontare l’albo numero 3, l’incontro tra Diabolik ed Eva,

da cui noi crediamo abbia tutto inizio.

Il successo che ha Diabolik da più di 60 anni è sicuramente merito dell’unicità della celebre coppia. L’incontro con Eva lo ha reso unico e duraturo. Quindi, per noi, una scelta semplice.

Ma cosa fare con il sequel?

Ovviamente Diabolik è un fumetto seriale, non puoi pensare di farne solamente un film.

Quindi quando Paolo Del Brocco di Rai Cinema è venuto in Mompracem e ci ha chiesto di cominciare a pensare a un sequel, non eravamo spaventati o stupiti,

ma certamente confusi. 900 storie da cui attingere, quale sarebbe stata quella più giusta?

Potevamo sceglierne una celebre, tra i fan molti albi sono considerati storici,

ma abbiamo pensato che il secondo film non dovesse attingere a questi, ma

raccontare semplicemente una storia.

Abbiamo letto tanto, abbiamo pensato tanto.

Poi un giorno Mario Gomboli di Astorina ci ha consigliato un albo.

Secondo lui al secondo film serviva più azione, più plot rispetto al primo che era un film

quasi di “presentazione”.

E così abbiamo letto Ginko all’attacco ed ecco quello che cercavamo!

Quel fumetto aveva delle particolarità che lo rendevano giusto.

C’era l’ispettore Ginko più centrale, c’era tanta azione, colpi di scena, c’erano

dei momenti modernissimi molto cinematografici. Ci piaceva.

Abbiamo quindi deciso di scrivere il film sulla base di quel numero specifico e non solo

tenendolo ad esempio.

Nel primo film abbiamo presentato i personaggi, in Diabolik – Ginko all’attacco

li abbiamo messi in crisi.

È in crisi Ginko perché non riesce né a catturare Diabolik né ad avere serenità

nella sua vita privata. E sono in crisi Eva e Diabolik come coppia.

È un film molto diverso dal primo. Ma come al solito ci siamo divertiti a girarlo.

L’epoca, gli anni ’60, grazie al grande lavoro dei nostri collaboratori, è ancora

una volta protagonista.

Non vediamo l’ora di conoscere le impressioni degli spettatori a questo nuovo

film, che, seppur nella continuità assoluta, porta tante novità, ma soprattutto

un ritmo diverso e un cast diverso.