una famiglia mostruosa

Una famiglia mostruosa di Volfango De Biasi al cinema

Una famiglia mostruosa è un film di Volfango De Biasi prodotto da  Fulvio e Federica Lucisano.

una famiglia mostruosaIl soggetto e la sceneggiatura di Una famiglia mostruosa sono di Volfango De Biasi, Filippo Bologna, Tiziana Martini e Alessandro Bencivenni

Una famiglia mostruosa è una produzione Italian International Film con Rai Cinema Distribuito da               01 Distribution.

Il cast è composto da Massimo Ghini, Lucia Ocone, Lillo, Ilaria Spada, Cristiano Caccamo,

Emanuela Rei  e con Paolo Calabresi con la partecipazione di Barbara Bouchet e Pippo Franco

Una giovane coppia di studenti fuori sede, Adalberto e Luna, si incontra e si innamora.

Lontani da casa, i due non hanno occasione di conoscere le rispettive famiglie,

ma quando lei resta incinta, Adalberto si vede costretto a portarla dai suoi,

sebbene faccia di loro un ritratto poco lusinghiero, tant’è che osserva scherzosamente:

“ne parli come se fossero dei mostri”.

La ragazza non sa quanto sia vicina alla verità:

Vladimiro, il futuro suocero, è infatti un vampiro, sua moglie Brunilde una strega,

il fratello di lei un Frankenstein, la sorellina Salmetta una Vampiretta e la nonna un fantasma.

Lo stesso Adalberto è un lupo mannaro, che però aspira a una vita normale e

finora è riuscito a nasconderle la sua identità.

La coppia si presenta così al castello di famiglia.

Tutto si complica con l’arrivo inaspettato della famiglia di lei, Nando, Stella, nonno Paride e il piccolo Ivano.

Il confronto fra le due famiglie si sviluppa con un rutilante corollario di equivoci e doppi giochi fino alla scoperta finale della verità,

rivelando i sorprendenti risvolti di questa specialissima gravidanza.

Una Famiglia Mostruosa – dice il regista –  nasce dal desiderio di tornare a giocare con l’immaginario dell’infanzia,

 popolato da mostri grotteschi e figure della fantasia che possano divertire tutta la famiglia.

È proprio la famiglia il centro dell’architettura narrativa, con le sue dinamiche fatte di equilibri e contrasti, di affetti profondi e ordinaria follia.

Non conosci mai profondamente qualcuno finché non conosci la sua famiglia, la storia, le contraddizioni, le note che la rendono unica,

imperfetta e definita dal fatto di costituire un’eccezione.

Una commedia familiare, di costume e di classe, che scorre su un doppio binario e mette a confronto i mostri letterari e i mostri dei nostri tempi,

dimostrando come per ciascuno il mostro sia sempre “l’altro”.

Questo film indaga il tema dell’accettazione della diversità, esplorando i luoghi comuni, rielaborandoli e caratterizzandoli in una dimensione fantastica,

 per raccontare come ogni famiglia sia mostruosa a modo suo.

Sul piano stilistico è stato estremamente interessante lavorare con gli attori sulle maschere,

riuscire ad accompagnarli in una recitazione inedita, immaginifica e sorprendente.

Ho potuto, inoltre, affrontare la sfida dell’utilizzo degli effetti speciali, che richiedono complessi tecnicismi e lunghi tempi di lavorazione,

ma che sullo schermo scorrono in un istante, e funzionano davvero solo se non si percepisce che esistano.

 

 

“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella al cinema

“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella è nelle sale dall’11 novembre.

per tutta la vita“Per tutta la vita”  è interpretato da  Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi, Fabio Volo, Euridice Axen, Edoardo Brandi.

E con Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa.

La sceneggiatura è firmata da Paolo Costella, Paolo genovese ed Antonella Lattanzi.P

“Per tutta la vita” è prodotto da Marco Belardi e Lotus Production con Rai Cinema e distribuito da 01 distribution.

“Finché morte non vi separi…” E se invece della morte a separarvi fosse un giudice che dichiara nullo il vostro matrimonio dopo aver scoperto che il pretino che vi ha sposato non era un vero prete?

Se vi capitasse di dover dire di nuovo “sì”, dopo anni dalla prima volta, come vi comportereste?

È quello che succede a tante coppie che scoprono di non essere mai state sposate.

Quattro, sono le coppie le cui vicende, intrecciate tra loro, seguiamo con maggiore interesse e curiosità, con la tensione che cresce mano a mano che il fatidico giorno in cui ripromettersi amore eterno si avvicina.

Il secondo fatidico “sì” segnerà per tutti l’inizio di una nuova vita.

Più felice? Più libera? Di sicuro più consapevole.

Sono partito – dice il regista Costella – da un articolo di cronaca su una coppia che aveva scoperto di essere stata sposata da un finto prete e che ovviamente si è vista annullare il matrimonio.

Paolo Genovese ed io abbiamo cercato di dar vita a qualcosa che somigliasse a un genere da tempo in voga in America che va sotto il nome di What if cioè Cosa succederebbe se.

Nel caso specifico ci siamo chiesti se poteva trattarsi soltanto di un incidente formale e presto abbiamo capito che le risposte potevano erano interessanti.

Partendo da una pausa di riflessione forzata di quattro coppie che si ritrovano a dover celebrare nuovamente le loro nozze perché il sacerdote del tempo non era un vero prete.

Abbiamo cercato così, con l’ulteriore apporto di Antonella Lattanzi, di mettere a fuoco delle storie interessanti e di riflettere su temi importanti.

Abbiamo voluto portare in scena argomenti come la mancanza di un figlio, la genitorialità in generale, la

scelta di una coppia che decide di “diventare” famiglia considerando un passaggio che può

sembrare naturale o nascondere ombre e problemi;

e ancora la fine di una storia d’amore, a proposito della quale si tenta di capire se sia possibile provare a riprenderla o se sia giusto

“mollare”.

Se le seconde occasioni che la vita offre diano la possibilità di ripartire con una

marcia diversa. Il tentativo è stato quello di mettere in campo diversi punti di vista e ritrovarne

in ognuno di questi aspetti uno originale come, per esempio, la vicenda di una donna che

messa davanti al fatto di diventare madre non reagisce in modo così naturale come avrebbe

pensato. Un tema delicato, questo, che abbiamo cercato di far diventare normale.

Molto importante è stata la scelta degli attori come conferma il regista:

Fondamentale è stato cercare degli interpreti che fossero credibili in una storia romantica e

attori a cui affidare, da spettatori, i propri sentimenti.

Capire se ci andava bene guardare la

storia con i loro occhi e viverla insieme a loro. Il vantaggio di partenza è stato quello di un testo

chiaro nel tono, in cui gli interpreti potessero entrare facilmente così come anche hanno fatto

altri grandi attori presenti nel cast – Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa – che

apportano al film il peso giusto alla storia.

A mio avviso, oggi, la commedia o si mescola con altri generi, una strada moderna percorsa

molto anche in America, oppure deve trovare le sfumature e gli sguardi giusti nelle piccole

cose.

È necessario lavorare molto sui dettagli per lavorare su argomenti trattati altre volte: se

si spostano di poco i punti di vista riusciamo a essere più interessanti per noi e più originali per

il pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dan brown

Dan Brown – Il simbolo perduto la serie di Sky

Dan Brown – Il simbolo perduto cresce l’attesa per la messa in onda della serie prequel de Il codice da Vinci.

dan brownLa serie Dan Brown – Il simbolo perduto andrà in onda su su Sky e in streaming su NOW dall’8 novembre.

Dan Brown – Il Simbolo Perduto è una serie prodotta da CBS Studios, Imagine Television Studios e Universal Television,

divisione di Universal Studio Group ed è distribuita nel mondo da ViacomCBS Global Distribution Group.

Dan Dworkin and Jay Beattie sono gli sceneggiatori e produttori esecutivi.

Dan Brown, Brian Grazer, Ron Howard, Samie Kim Falvey, Anna Culp, John Weber e Frank Siracusa sono produttori esecutivi, insieme a Dan Trachtenberg che ha anche diretto il primo episodio della serie.

La serie TV (10 episodi, due episodi a settimana ogni lunedì), tratta Dall’omonimo bestseller di Dan Brown, edito da Mondadori, e in libreria a breve,

è incentrata sulle prime avventure di un giovane Robert Langdon,

l’iconico professore di simbologia religiosa dell’università di Harvard qui coinvolto in una serie di enigmi mortali che dovrà risolvere per salvare il suo mentore,

misteriosamente scomparso, e sventare un’agghiacciante cospirazione globale.

Ashley Zukerman  interpreta un giovane Robert Langdon, professore di storia dell’arte di Harvard esperto in simbologia religiosa che si ritrova improvvisamente coinvolto in una serie di enigmi mortali.

Quando il suo mentore, Peter Solomon (Eddie Izzard ), scompare misteriosamente,

la CIA, che è sicura che dietro questo misterioso rapimento ci sia qualcosa di grosso,

lo convince a entrare a far parte di una task force incaricata di fare luce su un serie di fatti che a tutti gli effetti sono i pezzi di un puzzle alquanto complesso.

Robert si ritrova così coinvolto in qualcosa di molto pericoloso, una cospirazione potenzialmente letale. Armato ‘’solo’’ della sua conoscenza della Storia, dei simboli e delle lingue morte, Langdon si mette così alla ricerca dello sfuggente e misterioso Simbolo Perduto.

Con Zukerman nel cast Valorie Curry è Katherine Solomon, la figlia di Peter, con cui Robert si lancerà in una corsa contro il tempo;

Sumalee Montano è Inoue Sato, un’agente della CIA che si occupa di sicurezza;

Rick Gonzalez  è Alfonso Nuñez, agente della polizia del Campidoglio;

Beau Knapp  è Mal’akh, una misteriosa figura che spinge Robert a mettersi alla ricerca di qualcosa che lo aiuterà a scoprire che fine ha fatto Peter.

 

 

 

la scelta di maria

“La scelta di Maria” è il docufilm con Sonia Bergamasco, Cesare Bocci e Alessio Vassallo

“La scelta di Maria” è un docufilm toccante ed intenso che andrà in onda il 4 novembre su Rai 1;

la scelta di mariadiretto da Francesco Miccichè e prodotto da Gloria Giorgianni

è una produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema,

con il patrocinio del Ministero della Difesa in co-produzione con Istituto Luce-Cinecittà e con Tenderstories.

La narrazione  de “La scelta di Maria” ripercorre il toccante momento in cui Maria Bergamas, una contadina alla quale rimane solo una lettera del figlio Antonio,  e la scelgono come “madre d’Italia”.

E’ lei, nella cattedrale di Aquileia, a inginocchiarsi e scegliere la decima bara.

Poi, il viaggio del corpo in treno verso Roma, 120 soste in 4 giorni, con Maria Bergamas e il tenente Tognasso che diventano testimoni di uno spettacolo unico:

folle di persone si inchinano, lanciano fiori e pregano.

Il racconto termina a Roma, dove il  “Re soldato” Vittorio Emanuele III accoglie il convoglio,

mentre nello stesso istante, le città di tutta Italia, si uniscono in un lungo e silenzioso momento di cordoglio, voluto dal Ministro Gasparotto,

scandito solo dai pianti delle madri, dai rintocchi delle campane e da ventun colpi di cannone.

Stefano Coletta, direttore di Rai 1, parla del docufilm con emozione ed entusiamo:

questa è una vera operazione di servizio pubblico, è la narrazione di una identità individuale che diventa quella di un paese.

Noi dobbiamo raccontare la nostra storia, e questo lavoro produce una emozione autentica grazie anche alle interpretazioni di Bergamasco, Bocci e Vassallo.

Ci siamo ritrovati a rivivere qualcosa di contemporaneo perché in periodo di pandemia in tanti non hanno potuto vivere i propri lutti e quindi provare la follia del mancato lutto,

proprio come accade a Maria Bergamas.

La Bergamasco è stata incredibilmente brava, ha offerto una prova che lascia senza fiato”.

L’idea del docufilm è di Cesare Bocci: “come spesso accade durante una cena è nato tutto.

Un mio amico ci ha raccontato del nonno, macchinista di treno, che aveva preso parte a quel viaggio in cui la salma del milite ignoto è stata trasportata da Aquileia a Roma e

ricordava quei momenti in cui la gente si accalcava intorno al treno per rendere omaggio alla salma.

Un momento di identità collettiva, di senso di appartenenza al paese che andava ricordato ed, in molti casi, andava raccontato a tutti quelli,

e ci siamo resi conto che erano in tanti, che non conoscevano la storia del milite ignoto”.

“La scelta di Maria” trova una forza maggiore perché è stato girato nei luoghi reali in cui i fatti si sono svolti come racconta il regista Francesco Miccichè:

“nel prendere coscienza della storia ci è sembrato importante curarne i dettagli.

Per fare questo, ci siamo basati sulle immagini esistenti e sul racconto postumo dei tre protagonisti, Maria Bergamas, il Tenente Augusto Tognasso e il Ministro Luigi Gasparotto, a

ttingendo come fonti, ai loro diari, alle interviste, e ai libri scritti durante e dopo l’evento.

Un discorso a parte meritano i luoghi.

Abbiamo girato nelle trincee ancora esistenti del Monte San Michele e sul greto del fiume Isonzo, dove si sono combattute alcune delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale.

Abbiamo poi ambientato molte scene nella spettacolare Basilica di Aquileia, il vero luogo in cui Maria Bergamas scelse la salma del Milite Ignoto che ancora oggi è custodita a Roma.

E ricostruire le scene de “La scelta di Maria” nei luoghi dove sono avvenuti realmente i fatti ci ha permesso di toccare con mano la forza della storia,

di tornare indietro nel tempo e rivivere quei momenti, con un rispetto e una commozione che speriamo, il nostro film riesca a trasmettere”.

carla fracci

“Carla” è il film su Carla Fracci con la Mastronardi diretto da Emanuele Imbucci

“Carla” è il primo film su Carla Fracci la più grande ballerina italiana di tutti i tempi.

“Carla” è liberamente ispirato all’autobiografia di Carla Fracci

“Passo dopo passo – La mia storia”

(a cura di Enrico Rotelli, Arnoldo Mondadori Editore), interpretato da Alessandra Mastronardi diretto da Emanuele Imbucci.

carla fracciIl film ripercorre il percorso umano e professionale di un’icona della danza mondiale,

universalmente riconosciuta come una delle più grandi étoile del XX secolo e

definita nel 1981 dal New York Times “prima ballerina assoluta”.

“Carla” è  il film realizzato con la consulenza diretta della stessa  Fracci, del marito Beppe Menegatti e della loro collaboratrice storica Luisa Graziadei,

è stato girato tra Roma, Orvieto e Milano e in particolare al Teatro alla Scala che, per la prima volta nella sua storia,

apre le porte a una produzione fiction permettendo di girare all’interno dei suoi storici e prestigiosi spazi.

“Carla” è una coproduzione Rai Fiction – Anele.

La grande icona del balletto italiano, la nostra étoile più acclamata sui palcoscenici di tutto il mondo, con duecento ruoli interpretati in oltre mezzo secolo di carriera:

questi i primi pensieri che ho associato al personaggio di Carla Fracci quando la produttrice Gloria Giorgianni mi ha proposto per la prima volta il progetto del film – così il regista Imbucci –

Ho cominciato a leggerne l’autobiografia e vi ho ritrovato la figura forte e determinata che mi aspettavo, ma anche i sorprendenti ricordi di una tenera bambina sfollata in campagna per i bombardamenti,

che già riusciva a cogliere nella natura i primi elementi dell’armonia, quell’equilibrio, che l’avrebbe ispirata lungo tutto il suo percorso.

L’idea del film comincia a prendere forma e l’incontro a Milano con la signora Fracci e suo marito Beppe Menegatti conferma la sensazione di forza e fierezza di questa coppia, ma anche di profonda umanità.

Favorire il punto di vista del “personaggio Carla”, lo stare “con lei” accompagnando lo spettatore in una visione attraverso i suoi occhi e le sue sensazioni,

porta l’approccio alla messa in scena in direzione intimista e “sensoriale”, alla ricerca del massimo coinvolgimento.

Porterò sempre con me la grande emozione di quando la signora Fracci è venuta ad assistere alle nostre riprese alla Scala insieme al marito e alla loro affezionata collaboratrice Luisa Graziadei.

Ho impressa in mente l’espressione di Alessandra Mastronardi, che con tanto impegno e passione si è avvicinata a questo ruolo,

mentre ascoltava i suoi consigli sul palco e ricordo bene lo sguardo che la signora le aveva restituito da dietro la sua mascherina.

Considero un privilegio aver potuto guardare anch’io in quegli occhi e averci ritrovato ancora una volta quell’amore così intenso per la grazia,

per quella tanto adorata danza di cui Carla Fracci resterà per sempre la più luminosa delle étoile.

Quella della Fracci è una storia di coraggio e abnegazione in cui l’artista, già a dieci anni, è messa alla prova per entrare alle selezioni del Teatro alla Scala.

La direttrice Bulnès la trova “gracilina” ma lei non si arrende: figlia di un tramviere, conosce il valore del sacrificio e supera compagne che sono lì per diritto di nascita.

Carla prosegue nella sua brillante carriera e velocemente conquista palchi in Italia, Europa e quindi nel mondo.

1970: alla vigilia de Lo Schiaccianoci la paura di non farcela si fa reale quando Carla si infortuna ad una caviglia.

Carla si fa forza, le tornano in mente tutte le conquiste, i sacrifici e l’equilibrio magico delle libellule che osservava da bambina.

 

 

 

zlatan

 “Zlatan” il film su Zlatan Ibrahimovic arriverà al cinema l’11 novembre

“Zlatan” il film su Zlatan Ibrahimovic arriverà al cinema l’11 novembre.

zlatan Il 3 ottobre 2021 Zlatan Ibrahimovic ha festeggiato 40 anni e Lucky Red ha scelto questa data  per rilasciare il trailer ufficiale in italiano di  “Zlatan”.

Tante le maglie vestite in carriera dal campione che  dal 2004 al 2006 è stato in serie A con le casacche di Juve e Inter,

per poi approdare al Barcellona per un anno.

In terra spagnola le cose non vanno bene e va al Milan .

Due stagioni prima di volare al PSG, dove resta dal 2012 al 2016.

Poi approda al Manchester United ; nel 2018 con il  LA Galaxy e poi di nuovo al Milan.

Innumerevoli le vittorie ottenute da Zlatan:

2 campionati olandesi, 5 campionati italiani (1 revocato con la Juve), 3 Supercoppe italiane, una Liga, 2 Supercoppe di Spagna,

4 Ligue One, 3 Supercoppe francesi, 3 Coppe di lega francesi 2 Coppe di Francia.

In Premier, infine, 1 Community Shield e 1 Coppa di lega.

“Ha un modo d’essere che appartiene soltanto a lui e non è replicabile. – dice Andrea Occhipinti – parlando del film –

In Italia ha trovato la sua più alta consacrazione e non poteva che diventare una grande storia per il cinema”.

Il film è tratto dall’autobiografia “Io, Ibra”, scritta a quattro mani da Zlatan e David Lagercrantz, tradotta in più di 30 lingue.

La regia è di Jens Sjogren che così parla del film:  “Non è un film su un calciatore, è un film su un bambino che cresce.

Abbiamo voluto raccontare la sua storia adesso  perché può essere una forte ispirazione per i più giovani.

Ed è chiaro che questo avvenga più facilmente se al centro del biopic c’è qualcuno che è ancora in attività.

Quello che abbiamo mostrato – continua il regista – penso possa anche aiutare tutti a capire chi ci sia oltre il calciatore.

“Non solo raccontiamo quanto accaduto prima che diventasse per tutti Ibrahimovic, ma soprattutto lo facciamo dalla sua prospettiva,

con tutti i suoi dubbi, le difficoltà di capire quale fosse il problema per chi se la prendeva con lui è il desiderio forte di giocare solo ed esclusivamente per se stesso”.

In  “Zlatan” il campione è interpretato da due attori: Dominic Bajraktari Andersson, lo ritrae nella fascia 11-13 anni e Granit Rushiti, dai 17 ai 23 anni.

 

 

 

 

 

 

“A white white day – Segreti nella nebbia” è il film pluripremiato di Hlynur Pàlmason

“A white white day – Segreti nella nebbia” il film di Hlynur Pàlmason, arriva nelle sale italiane dal 28 ottobre 2021 distribuito da Trent Film.

 a white white day“A white white day – Segreti nella nebbia” è un film premiato come miglior film al 37° Torino Film Festival dalla giuria presieduta da Cristina Comencin.

Candidato, inoltre, agli European Film Awards per il miglior attore protagonista a Ingvar Sigurdsson, e vincitore del Rising Star Award al Festival di Cannes.

“A white white day – Segreti nella nebbia” è, anche , designato dall’Islanda agli Oscar® 2020 come Miglior Film Internazionale

ed è stato anche designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI con la seguente motivazione:

 “Nel paesaggio naturale dell’Islanda, nello scorrere del tempo e delle stagioni, nella nebbia che rende indistinte forme e colori, il regista racconta il lutto di un anziano vedovo,

ex poliziotto che ha perduto la moglie in un incidente, con uno sguardo raggelante, sospeso tra la tragedia e il grottesco, in un film che sciocca e commuove, mostrando senza compiacimenti la solitudine di chi non sa come ricominciare.”

“A White, White Day – Segreti nella nebbia riguarda due tipi di amore” – dice il regista Hlynur Pàlmason

L’amore che hai per i tuoi figli o nipoti, che è semplice, puro e incondizionato e poi un altro tipo di amore, un amore che hai per il tuo partner, il tuo amante o moglie.

È qualcosa di completamente diverso, è più complesso, intimo, animalesco e qualcosa di unico che non hai con nessun altro.

Ritengo che il film sia una storia d’amore e odio allo stesso tempo perché i pensieri più belli sono spesso vicini a quelli più oscuri.

Le persone che ami e adori spesso sperimentano i tuoi lati peggiori e il confine tra amare qualcuno e odiare qualcuno è molto sottile.

In una remota cittadina della gelida Islanda, Ingimundur è un capo di polizia in congedo dopo la scomparsa della moglie in un inspiegabile incidente stradale.

Quando viene ritrovata una scatola con alcuni effetti personali della donna, Ingimundur inizia a sospettare che lei lo tradisse con un uomo del posto.

Lentamente la ricerca della verità diventa ossessione e inevitabilmente l’uomo inizia a mettere in pericolo sé stesso e i propri cari.

a casa tutti bene

A casa tutti bene – La Serie diretta da Gabriele Muccino

A casa tutti bene – La Serie, il primo progetto per la TV di Gabriele Muccino reboot del suo omonimo film campione di incassi del 2018,

 a casa tutti beneesordirà alla Festa del Cinema di Roma, come evento speciale fuori concorso.

A Casa Tutti Bene – La serie è un family drama in otto episodi girati da Gabriele Muccino

scritta con Gabriele Niola e edita da UTET –

e da lui scritti insieme a Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli, Camilla Buizza.

A casa tutti bene – La Serie è prodotta da Sky e Marco Belardi per Lotus Production .

ll cast è molto nutrito ed è composto da: Laura Morante, Francesco Acquaroli, Francesco Scianna, Silvia D’Amico,

Simone Liberati, Euridice Axen, Sveva Mariani, Francesco Martino, Laura Adriani, Antonio Folletto, Paola Sotgiu, Valerio Aprea,  Alessio Moneta, Emma Marrone,  Milena Mancini.

È l’incapacità a essere felici tutti insieme, il detonatore di A casa tutti bene – La serie. – dice Muccino –

La famiglia è un ring nel quale è difficile restare in piedi a lungo senza arrivare prima o poi a qualche forma di insofferenza, di scontro, di provocazione, di tradimento lieve o grave che sia.

Se la famiglia fosse una bolla di serenità, questa oasi verrebbe replicata nella società intera che ubbidirebbe alle sue stesse dinamiche.

Ma non è così.

Non è infatti realistico pensare ad una società in cui l’armonia e la pace non vengano interrotte dall’implacabile e inesorabile istinto di sopraffazione degli esseri umani.

La serie non fa altro che esplorare ognuno dei 19 personaggi che compongono il mosaico di questa famiglia allargata e muovere un primo tassello

che causerà un effetto domino irreversibile che andrà ad intaccare, a deteriorare, a distruggere un equilibrio precario e di facciata che tutti avevano cercato di mantenere troppo a lungo.

A casa tutti bene – La serie ritrae una famiglia di italiani che per le loro sfumature caratteriali, per le loro differenze sostanziali di classi sociali,

per le implicazioni emotive e i loro incurabili difetti caratteriali intersecano le loro vite, le loro storie in un’unica tela fatta di tante maglie.

Ogni personaggio è un filo che va ad intrecciarsi con altri”.

La famiglia Ristuccia è da 40 anni proprietaria del ristorante San Pietro, uno dei più rinomati locali della Capitale, in zona Gianicolo.

Carlo, la nuova compagna Ginevra e la sorella Sara sono sempre lì, tutti i giorni, ad aiutare i genitori Pietro e Alba nella gestione dell’attività.

Assente da questa, è sempre stato il fratello Paolo, andato da tempo a inseguire in Francia il sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo.

Adesso Paolo, reduce da un logorante divorzio, torna a casa dei genitori sconfitto professionalmente e senza più un soldo in tasca, con la sola speranza di poter crescere suo figlio Giovanni, di 11 anni.

Un giorno, però, un avvenimento gravissimo e rimasto segreto per decenni torna a sconvolge gli equilibri familiari.

I Mariani, un altro ramo della famiglia, reclamano un posto all’interno dell’attività, minacciando di far riemergere un terribile segreto dal passato dei Ristuccia

che ancora oggi ha delle profonde conseguenze nelle vite dei nostri protagonisti.

La sigla della serie è di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, alla terza collaborazione con Gabriele Muccino dopo il grandissimo successo delle precedenti, Baciami ancora e L’estate addosso.

venezia a napoli

“Venezia a Napoli. Il cinema esteso” al via il 19 ottobre a Napoli

 “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” è la rassegna cinematografica ideata e diretta da Antonella Di Nocera, che si svolge a Napoli dal 19 al 24 ottobre 2021,  e  che presenta le nuove narrazioni provenienti dalla 78. Mostra del Cinema di Venezia. 

venezia a napoli“Il cinema in sala come evento di condivisione – dichiara Antonella Di Nocera – è da sempre la caratteristica di questa rassegna

e di altri momenti dedicati alla settima arte curati da Parallelo 41, ma ricominciare dopo l’edizione on line del 2020 ha un sapore straordinario. 

Quindi, questa rassegna nel suo senso esteso è l’auspicio per la cultura che si diffonde e si sedimenta con una forza dal centro alle periferie e viceversa”.

Le cinematografie da Francia, Spagna, Russia, Bolivia, Romania, Siria, Ucraina, Lituania, Taiwan e altri Paesi sono il cuore dell’evento.

Una particolare attenzione, inoltre, allo sguardo delle autrici e ai temi al femminile.

La manifestazione si svolge in sette  sale cinematografiche :

Cinema Astra, Institut Français Napoli, Cinema Vittoria di Aversa, Magic Vision di Casalnuovo, Casa del Popolo di Ponticelli, Cinema La Perla di Bagnoli e Teatro Ricciardi di Capua.

Si comincia, pertanto, martedì 19  con la proiezione del film They Carry Death, ospiti i registi spagnoli Helena Girón e Samuel M. Delgado, introduce il film Anna Masecchia. 

Evento speciale con Mario Martone alle ore 21 con la proiezione di Qui rido io. Il regista presenta il film con la direttrice della manifestazione.

Tra i protagonisti di Venezia a Napoli. Il cinema esteso, la regista Audrey Diwan e l’attrice Anamaria Vartolomei che portano in anteprima a Napoli

il film vincitore del Leone d’Oro a Venezia La Scelta di Anne -L’événement (domenica 24 ottobre ore 21, Cinema Astra).

Attese  anche  le vincitrici del concorso “Autrici Under 40”, Premio per giovani talenti al femminile, istituito quest’anno per la prima volta al Lido da “Venezia a Napoli”

e dedicato alla regista prematuramente scomparsa Valentina Pedicini. 

Tra gli altri ospiti con molte opere premiate e in anteprima: 

Eric Gravel con À plein temps (Miglior Regia Orizzonti), Elisa Fuksas con la direttrice delle Giornate degli Autori Gaia Furrer per il suo documentario Senza fine sulla vita di Ornella Vanoni,

gli attori Massimiliano Gallo Marina Confalone con lo scrittore e sceneggiatore Maurizio de Giovanni per il film Il silenzio grande di Alessandro Gassmann, 

Stefano Sardo con Una relazioneMaddalena Stornaiuolo autrice del cortometraggio Coriandoli

Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman registi di Californie

Chiara Marotta e Loris Giuseppe Nese per il cortometraggio Il turno

Andrea Segre per Welcome Venice

Ameer Fakher Eldin con il film Al Garib (Premio Edipo Re)

Ciro De Caro regista di GiuliaGianluca Matarrese e il suo La dernière séance

Matteo Tortone con Mother Lode

Daniele De Michele e il documentario Naviganti

Chiara Caterina autrice di L’incanto e 

Catherine McGilvray per Fellini e l’ombra.

Ad arricchire il programma, inoltre, la visione di titoli in esclusiva per “Venezia a Napoli”, premiate a Venezia, non distribuite in sala,

come El gran movimiento di Kiro Russo (Premio Speciale della Giuria Orizzonti) e Pilgrims di Laurynas Bareisa (Premio Orizzonti per il Miglior Film). 

“Venezia a Napoli. Il cinema esteso” è a cura di Parallelo 41 Produzioni con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania,

in collaborazione con 78. Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia,

Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Coinor, Institut Français Napoli, Goethe-Institut Napoli, Instituto Cervantes Napoli, Istituto Confucio Napoli,

MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli,

Arci Movie, Giornate degli autori Venice Days,

Settimana internazionale della critica di Venezia, Cinema Vittoria, Cinema Modernissimo, Mobydick, Pigrecoemme,

con il patrocinio dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Accademia di Belle Arti di Napoli, Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.

 

– Biglietto singolo € 4 (inclusa prenotazione del posto)

– Abbonamento € 25 euro (per i film all’Astra e all’Istituto Francese)

L’ingresso è consentito solo con esibizione di green pass valido

Infoline: veneziaanapoli@gmail.com / prenotazionip41@gmail.com

 

Io sono Babbo Natale con Giallini e Proietti diretti da Falcone

Io sono Babbo Natale, il film con Marco Giallini e Gigi Proietti diretti da Edoardo Falcone, sarà nelle sale dal 3 novembre.

Il film è prodotto da Lucky Red, 3 Marys Entertainment con Rai Cinema, distribuito da Lucky Red. 

proiettiCon Proietti e Giallini completano il cast di Io sono Babbo Natale Barbara Ronchi ed Antonio Gerardi.

Ettore (Marco Giallini) è un ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata.

Non ha grandi prospettive se non quella di continuare la sua carriera da rapinatore.

È così che si ritrova a casa di Nicola (Gigi Proietti), un simpatico signore che non possiede oggetti di

valore ma ha una incredibile rivelazione da fare: “sono Babbo Natale!” Ma sarà davvero lui?

Quando scrivo una commedia – dice Falcone –  quello che mi interessa di più è la possibilità di raccontare in maniera ironica e divertente l’umanità delle persone.   

L’obiettivo Io sono Babbo Natale era  raccontare Babbo Natale rispettando tutto il consueto immaginario natalizio, ma allo stesso tempo cercando di vivere il suo aspetto più normale, o meglio: quotidiano.   

Ho pensato a un uomo come tanti, che quando non “lavora” va a fare la spesa al mercato, passeggia al parco, guarda la tv o fa le parole crociate.   

Così è nato Nicola Natalizi, l’anziano mite e gentile sempre pronto a “dare”, senza mai chiedere nulla in cambio.  

E questo nessuno lo sa meglio di Ettore, l’altro protagonista della storia. L’esatto contrario di Nicola.

Una persona che ha costruito sul “prendere” la sua intera esistenza, ma che in realtà è solo un uomo infelice, a cui da bambino, come a molti altri, è stato negato il regalo più grande:

l’affetto dei propri genitori.  

Dall’incontro di questi due mondi totalmente agli antipodi nasce “Io sono Babbo Natale”. Una commedia fantasy improntata al più classico realismo magico.  

Detto questo, concludo con un pensiero per i compagni straordinari che ho avuto in questa avventura: Marco Giallini e Gigi Proietti.

Ho scritto il film pensando a loro. Perché nessuno come loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo stesso tempo così pieni di umanità.

Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai.

Incontrarlo è stata una fortuna. Dirigerlo un onore. Poter lavorare con lui è stato un grande “dono”. Forse Babbo Natale esiste davvero.

Il film sarà presentato in pre-apertura alla 16° edizione della Festa del Cinema di Roma: