encanto

Encanto è il sessantesimo film Disney diretto da Byron Howard e Jared Bush

Encanto è il sessantesimo  film Disney; si tratta di  un musical che racconta la storia della famiglia Madrigal, composta da membri dotati di poteri magici straordinari.

encantoEncanto  è diretto da Byron Howard  e Jared Bush, co-regia di Charise Castro Smith e prodotto da Clark Spencer e Yvett Merino.

Encanto ha una colonna sonora di tutto rispetto composta da Lin-Manuel Miranda,

compositore di Oceania e Hamilton, che ha dato vita a otto brani  molto suggestivi e belli.

Il film è ora nelle sale mentre il primo trailer italiano è stato rilasciato l’11 ottobre 2021

Il trailer include la canzone originale “Colombia, Mi Encanto” tratta dal film e interpretata dal cantautore e attore 17 volte vincitore del GRAMMY® e del Latin GRAMMY Carlos Vives.

Encanto racconta la storia di una famiglia straordinaria, i Madrigal, che vive nascosta tra le montagne della Colombia, in una casa magica, in una città vivace, in un luogo meraviglioso e incantato chiamato Encanto.

La magia di Encanto ha donato a ogni bambino della famiglia un potere unico, dalla superforza al potere di guarire.

Tutti tranne Mirabel.

Ma quando scopre che la magia che circonda Encanto è in pericolo, Mirabel decide che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima speranza della sua straordinaria famiglia.

Uno dei temi centrali di Encanto è l’idea di dover sopravvivere con il peso delle aspettative di chi ci sta intorno. Un tema complesso e potenzialmente pesante.

“La magia dell’animazione – dice Clark – è darti la possibilità di divertirti con una tematica complessa.”  “L’animazione – dice Byron –: ti permette di lavorare con simboli archetipici, puoi amplificarli comicamente.

In fondo tutti abbiamo in famiglia quei ruoli, quello che non si lamenta mai, quello forte, quelli che trovano sempre il partner perfetto…

C’è una tensione inespressa, è la cosa più difficile da gestire. Mirabel è una sorta di catalizzatore di questa tensione, di queste aspettative positive e negative.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ghostbusters legacy

Ghostbusters: Legacy terzo capitolo della saga è nelle sale cinematografiche

Ghostbusters: Legacy il film diretto da Jason Reitman è nelle sale.

ghostbusters legacy Ghostbusters: Legacy  è il terzo capitolo dell’omonima saga inaugurata nel 1984 con la regia di Ivan Reitman.

Come detto la regia è di Jason Reitman, figlio di Ivan, che firma la sceneggiatura con  Gil Kenan.

Questa volta gli Acchiappafantasmi tornano in una nuova avventura che vede protagonista una piccola famiglia, formata da Callie e dai suoi due figli, Phoebe e Trevor.

Dopo essere rimasti senza un soldo, i tre si trasferiscono a Summerville in una fattoria isolata e macabra, ereditata dopo la morte del nonno.

Il cast della pellicola è composto da Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd,

a cui si aggiungono gli attori dei precedenti capitoli

Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts, che riprendono i ruoli dei film originali.

È un film sull’andare nel seminterrato dei tuoi nonni e scoprire chi sono. – dice il regista –

È  una pellicola sull’eredità è un concetto di cui io e mio padre abbiamo molto parlato. 

È stato naturale realizzare un film sugli acchiappafantasmi che parlasse dei nipoti di un acchiappafantasmi che imparano ad essere essi stessi acchiappafantasmi.

Ghostbusters: Legacy vuole essere, nelle intenzioni dei Reitman, una buona sintesi tra i due estremi: gli originali e il reboot:

Da notare che Harold Ramis scomparso nel 2014, il cui personaggio originale del Dr. Egon Spengler è il punto d’unione tra i giovani e l’eredità degli Acchiappafantasmi,

apparirà nel film attraverso filmati d’archivio e foto prese sia da Ghostbusters (1984) che da Ghostbusters II (1989).

Non c’è possibilità di dimenticare la squadra di eroi del paranormale vestiti da inservienti finché ci sarà un’altra generazione a rispondere alla chiamata.

 

In Ghostbusters: Legacy Phoebe e Trevor sono discendenti diretti di uno degli acchiappafantasmi originali e li vedrà prendere le redini,

e pare che il parente sia il dottor Egon Spengler, che il defunto Harold Ramis interpretava.

McKenna Grace indossa persino gli stessi occhiali che portava Ramis come dottor Spengler.

“Mio padre non è uscito molto di casa a causa di Covid, ha dichiarato Jason Reitman -Iha rivelato che suo padre ha visto il film e lo ha amato,

ma ha fatto un tentativo, si è messo una mascherina e ha guidato fino agli studi della Sony per vedere il film. E dopo, ha pianto, e ha detto, ‘

Sono così orgoglioso di essere tuo padre’.

Ed è stato uno dei più bei momenti della mia vita”.

 

 

 

 

JAZZ NOIR Indagine sulla misteriosa morte del leggendario Chet di Rolf van Eijk

JAZZ NOIR Indagine sulla misteriosa morte del leggendario Chet di Rolf van Eijk è il film dedicato alla leggenda del jazz Chet Baker.

jazz noirArriva nei cinema da lunedì 22 novembre a mercoledì 24 novembre con Wanted Cinema

JAZZ NOIR – Indagine sulla misteriosa morte del leggendario Chet,

il film biografico dedicato a Chet Baker, per la prima volta nelle sale italiane.

Il film,firmato dal regista olandeseRolf van Eijk, si apre sulla morte improvvisa dell’icona del jazz Chet Baker,

precipitato dalla finestra di un albergo nella zona del quartiere a luci rosse di Amsterdam il 13 maggio 1988,

e ripercorre i suoi ultimi giorni di vita.

Quindi una scomparsa prematura avvolta tuttora nel mistero: è caduto o è saltato?

È stato un incidente o è stato spinto?

Amsterdam, 1988.  Il detective Lucas è incaricato di indagare sulla misteriosa morte della leggenda del jazz Chet Baker.

Ripercorrendo gli ultimi giorni di Baker viene trascinato in un oscuro viaggio musicale in cui incontra Sarah, l’ultima amante,

Simon, l’amico silenzioso e Doctor Feelgood, l’ambiguo ammiratore.

Mentre si addentra nella mente del famigerato trombettista, Lucas affronta contemporaneamente i propri demoni e le proprie ombre.

La pellicola ricostruisce attentamente studi di registrazione degli anni ‘80 e recupera tracce originali dalle ultime incisioni di Chet Baker.

Un racconto dalle atmosfere noir che indaga il genio e la sregolatezza del grande jazzista, trombettista e cantante, tormentato dalla tossicodipendenza.

Un film emozionante in cui l’attore Steve Wall, che interpreta Chet Baker, si è calato perfettamente nel personaggio,

con la sua voce strascicata e la camminata incerta, mostrando sul volto i demoni del jazzista che si trascina nei vicoli decadenti di Amsterdam e che si trasforma sul palco dei fumosi jazz club.

Pertanto, per apparire credibile, Steve Wall ha preso lezioni di tromba e lavorato sulla voce in modo che fosse più nasale,

così da riuscire anche a cantare 2 brani portanti della colonna sonora: “My Foolish Heart” e “My Funny Valentine”.

 «Conoscevo già Chet Baker, avevo alcuni suoi album, ma per preparami a questo ruolo ho cercato tutto ciò che lo riguardava, libri, interviste e filmati di concerti. –  ha raccontato Steve Wall –

Ho amato questa ricerca.

Non avevo mai suonato la tromba prima ma ho preso lezioni durante le riprese, ho imparato anche la diteggiatura e la respirazione, quindi sembra che stia davvero suonando.

Volevamo che sembrasse assolutamente reale, in modo che anche un trombettista che guarda il film pensi che sto suonando.

Ho passato molto tempo a lavorare sul suono della sua voce e sul suo accento.

La voce di Chet è molto diversa dalla mia sia nel canto che nel parlare, ha un suono nasale»

L’elenco delle oltre 80 sale aderenti in tutta Italia è consultabile qui http://wantedcinema.eu/movies/jazz-noir/.

 

frida khalo

Frida kahlo il film di Ali Ray al cinema

Frida kahlo il film di Ali Ray al cinema, in via eccezionale, dal 22 al 24 novembre.

frida khaloFrida kahlo è un film  prodotto da Phil Grabsky e la  produzione della Seventh Art Productions.

Con la distribuzione italiana di Adler Entertainment.

Un viaggio attraverso la vita di un’autentica icona mondiale,

alla scoperta della sua arte e della verità dietro la sua vita, spesso turbolenta.

Creato in collaborazione con esperti che conoscevano personalmente Frida Kahlo,

insieme a coloro che hanno studiato e curato il suo lavoro, un insieme di interviste, commenti e

una dettagliata esplorazione della sua arte offrono un tesoro di colori e un’esplosione di vivacità.

 

Dirigere questo film ha cambiato totalmente la mia visione di Frida Kahlo come artista. – ha dichiarato il regista –

Prima non le avevo prestato molta attenzione, sentendomi un po’ scoraggiata dall’onnipresenza della

sua immagine come icona sulle copertine di cuscini e magliette.

Ora, avendo studiato le sue opere più da vicino e comprendendo il loro contesto di tempo e luogo, ne sono

completamente affascinata.

Avere accesso alle sue lettere personali è stata una parte fondamentale della realizzazione del film e nella mia comprensione del suo lavoro.

Mi ha permesso di vedere come la fragilità e le insicurezze rivelate nelle sue lettere siano state

elaborate attraverso l’atto della pittura.

Le sue tele meticolosamente dipinte erano il suo modo di interpretare il mondo, la sua politica, le sue

passioni ed emozioni, trasformandole in immagini di forza, sfida e comprensione”.

 

Girato per la maggior parte presso la sua celebre abitazione, Casa Azul, a Città del Messico,

questo film personale e intimo offre un accesso privilegiato alle sue opere e

mette in evidenza la fonte della sua febbrile creatività,

la sua resilienza e la sua ineguagliabile passione per la vita, la politica, gli uomini e le donne.

Scavando più a fondo di quanto qualsiasi film abbia mai fatto finora, con il supporto di esperti di fama

mondiale ed esplorando la grandiosità di quest’artista, alla scoperta della vera Frida Kahlo.

“Quando Ali mi ha proposto di andare con lei a girare in Messico, ammetto di aver esitato

dopo un anno così impegnativo, ma chi avrebbe mai potuto rifiutare la possibilità di passare

del tempo con chi ha conosciuto Frida Kahlo? – dice il produttore Phil Grabsky –

Le persone che abbiamo intervistato erano competenti e molto eloquenti, i luoghi erano evocativi e rivelatori,

e vedere da vicino il lavoro della Kahlo è stato commovente e stimolante.

La Kahlo è un’artista di cui tutti abbiamo sentito parlare, ma che non conosciamo abbastanza

bene;

opere d’arte a cui possiamo aver dato un’occhiata, ma che non abbiamo mai tenuto in

considerazione;

una biografia che forse non abbiamo avuto il tempo di capire, ma che ora

possiamo provare a comprendere e apprezzare”.

king's man

The King’s Man – Le origini a dicembre nelle sale cinematografiche

The King’s Man – Le origini, diretto da Matthew Vaughn dopo molti rinvii, uscirà nelle sale il 29 dicembre.

the king's manThe King’s Man – Le origini è il prequel del film del 2014, Kingsman – Secret Service diretto da Matthew Vaughn, e il terzo film tratto dalla serie a fumetti di Mark Millar intitolata The Secret Service.

Matthew Vaughn è anche lo sceneggiatore con Karl Gajdusek

Il cast di The King’s Man – Le Origini è formato da:

Ralph Fiennes e Harris Dickinson, Matthew Goode, Gemma Anterton, Tom Hollander, Daniel Brühl, Rhys Ifans, Djimon Hounsou e Charles Dance.

La produzione del film  è a cura di Marv Films, Twentieth Century Fox

La distribuzione è affidata a The Walt Disney Company Italia.

Il film  racconta la nascita della Kingsman, le cui radici risalgono alla Prima Guerra Mondiale, in Gran Bretagna.

Mentre i tiranni peggiori e i criminali mettono insieme le forze per dare vita alla Grande Guerra e uccidere milioni di persone,

un uomo affronta una lotta contro il tempo pur di riuscire a bloccarli prima che sia la fine.

Tra i personaggi realmente esistiti e già raccontati al cinema ci sono il monaco Rasputin e il generale tedesco Erich Ludendorff interpretato da Daniel Brühl che sul suo personaggio dice:

Il mio personaggio è fondamentale. Non una grande parte, ma ne ho visto il potenziale per ritornare più avanti nella storia, o almeno spero.

l livello di perfezione che Matthew ha sul lavoro è incredibilmente interessante: ogni singola inquadratura è pianificata con cura e ogni piccolo dettaglio deve essere perfetto al 100%“.

Le riprese di The King’s Man – Le origini sono iniziate il 22 gennaio del 2019 a Londra.

Alcune riprese sono state effettuate anche alla Reggia della Venaria Reale, nei pressi di Torino

gomorra stagione finale

Gomorra – Stagione finale in onda dal 19 novembre su Sky

Gomorra – Stagione finale andrà in onda dal 19 novembre, in prima tv mondiale,  su Sky.

gomorra stagione finaleGomorra – Stagione finale è la serie cult, venduta in più di 190 territori,

nella classifica del New York Times al quinto posto fra le produzioni non americane più importanti del

decennio 2010/2020, prodotta da Cattleya.

Gomorra – Stagione finale è nata da un’idea di Roberto Saviano e tratta dal suo omonimo romanzo edito

da Mondadori, la più famosa e apprezzata tra le serie italiane nel mondo,

che ha ottenuto numerosissimi premi contribuendo in maniera decisiva a ridefinire gli
standard della serialità italiana.

I dieci nuovi episodi di Gomorra – Stagione finale, girati fra Napoli, Riga e Roma,  sono scritti dagli head

writer Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli,  che firmano anche il soggetto di serie con Roberto Saviano.

Completa no il team di scrittura Valerio Cilio e Gianluca Leoncini.

I primi 5 episodi e il nono sono diretti da Marco D’Amore, già regista di due episodi di Gomorra 4 e del film L’Immortale,

mentre gli episodi 6, 7, 8 e 10 sono diretti da Claudio Cupellini, al timone fin dagli esordi della serie.

Torna Salvatore Esposito nei panni di Genny Savastano, costretto alla latitanza, in un bunker, alla
fine della quarta stagione.

Accanto a lui, nel cast dell’ultima stagione anche il grande ritorno di Marco D’Amore, nuovamente protagonista nel ruolo di Ciro Di Marzio,

creduto morto alla fine della terza stagione e, come svelato dal film L’immortale,

clamorosamente tornato in scena, redivivo, in Lettonia.

Con loro ritornano anche Ivana Lotito nei panni di Azzurra,  che abbandonata da Genny farà di tutto per tenere il piccolo Pietro al sicuro, lontano da suo padre e da tutto ciò che rappresenta, e

Arturo Muselli che torna a interpretare Enzo Sangue Blu, l’ex re di Forcella divorato dai sensi di
colpa per aver visto troppi compagni morire per colpa sua.

Ci sono  diversi nuovi ingressi nel cast:
Domenico “Mimmo” Borrelli è Don Angelo detto ‘O Maestrale, il feroce boss di Ponticelli

che si rivelerà fondamentale per la guerra di Genny contro i Levante e per permettergli di riprendersi Secondigliano.

Tania Garribba  interpreta invece Donna Luciana, la moglie di ‘O Maestrale, donna dal carattere feroce al pari del marito e un’intelligenza astuta e raffinata.

Nei panni di ‘O Munaciello, uno dei capipiazza di Secondigliano, entra nel cast anche Carmine Paternoster.

E ancora Antonio Ferrante  e Nunzia Schiano , a interpretare rispettivamente Vincenzo Garignano detto ‘O Galantommo, anziano boss di un piccolo paese alle pendici del Vesuvio, e Nunzia, donna fiera e
infaticabile, da quasi cinquant’anni sua devota moglie.

Gennaro  è rinchiuso in un bunker di tre metri per tre, mentre fuori tutta la polizia di Napoli lo sta cercando, pieno di rabbia verso coloro che l’hanno costretto in quella condizione.

Il suo unico alleato è ‘O Maestrale, il violento boss di Ponticelli, che vede
nell’associazione con un Savastano la propria occasione di rivalsa dopo vent’anni passati in
carcere.

E proprio insieme a lui, Genny si appresta a condurre l’ultima battaglia contro i nemici
ancora in piedi: Ciccio, Saro e Grazia Levante vanno eliminati.

Ma i tre fratelli non sono gli unici ancora vivi, e tra i vivi c’è qualcuno che ha un’informazione che può sconvolgere Genny e gli equilibri in campo per sempre.

Ciro è vivo, a Riga. È stato Don Aniello a mandarcelo, dopo averlo salvato quella notte in mezzo al golfo. Genny è sconvolto da quella notizia e parte subito per la Lettonia alla ricerca di risposte.

Ed è lì che lo ritrova, Ciro. Dopo un anno di silenzio, i due sono di nuovo faccia
a faccia, pronti finalmente a dirsi quello che non sono mai riusciti a dirsi prima.

Per entrambi tutto sta per cambiare, perché pur lontani migliaia di chilometri dalla loro terra, adesso che sono insieme sentono forte il richiamo di Napoli.

Napoli che ora è senza un re e solo nuove guerre e nuovo sangue sanciranno chi si siederà di nuovo sul trono.

yellowjackets

Yellowjackets è il survival drama con Christina Ricci  e Juliette Lewis

Yellowjackets,  è la serie che va in onda,  in prima visione, il 17 novembre alle 22.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW, in contemporanea con gli Stati Uniti

yellowjackets Yellowjackets survival drama dalle sfumature horror

sull’incredibile storia di una squadra di calcio femminile di una scuola superiore che negli anni ‘90

sopravvive a un incidente aereo rimanendo isolata nelle remote terre dell’Ontario in attesa dei soccorsi.

Le protagoniste, da adolescenti, si dovranno adattare, riunendosi in clan e arrivando a compiere azioni crudeli e spietate pur di sopravvivere.

25 anni dopo, nonostante abbiano tentato di ricostruirsi una vita, le poche sopravvissute all’incidente dovranno confrontarsi con il loro tormentato passato.

Yellowjackets creata da Ashley Lyle e Bart Nickerson, conosciuti  anche come creatori di Narcos: Mexico, la serie – costruita su due diversi piani temporali .

Yellowjackets ha un nutrito cast quasi tutto al femminile:

tra le star della serie Christina Ricci  e Juliette Lewis,  con Melanie Lynskey, Sophie Thatcher, Tawny Cypress , Ella Purnell ,

Sammi Hanratty ,  Steven Krueger, Keeya King, Warren Kole .

Anni ’90. Le giovani e talentuose giocatrici di una squadra di calcio femminile di un liceo nordamericano sopravvivono per miracolo a un terribile incidente aereo e

si ritrovano da sole nella natura selvaggia dell’Ontario per svariati mesi.

La speranza di essere salvate dai soccorsi cede presto il posto alla disperazione, alla rabbia e alla paura, e le ragazze, ormai divise in veri e propri clan,

si ritrovano a lottare senza pietà per la sopravvivenza, arrivando anche a praticare il cannibalismo.

Nel presente, 25 anni dopo,  alcune delle sopravvissute,  Shauna, Taissa, Misty e Natalie, sono andate avanti con le loro vite, ma il ricordo di quei giorni è impossibile da cancellare:

ciò che è successo un quarto di secolo prima non ha mai smesso e non smetterà mai di tormentarle.

 

 

 

 

 

 

3/19

3/19 è il film diretto da Silvio Soldini con Kasia Smutniak

3/19 è il film diretto da Silvio Soldini con Kasia Smutniak,

Francesco Colella, Caterina Forza, Paolo Mazzarelli, Martina De Santis, Antonio Zavatteri, Anna Ferzetti, Arianna Scommegna, Giuseppe Cederna

3/19La sceneggiatura di 3/19 è firmata da Doriana Leondeff, Davide Lantieri, Silvio Soldini.

3/19 è distribuito da Vision Distribution.

 3/19 :  è il numero con cui viene indicato un giovane immigrato, morto nell’anonimato.

“Nel mio film – dice Soldini – ho affrontato ll tema della memoria, le cose nascoste nei meandri della mente che tornano fuori.

E poi il tema del caso o del destino, che attraversa tutto il mio cinema.

Infine, volevo raccontare l’incontro-scontro tra due persone che porta a un cambiamento, a una sorta di rinascita”.

 “ Per questo film Kasia è stata fondamentale .

Dal primo provino con lei ho sentito che aveva qualcosa di molto credibile e vicino al personaggio, diverso da tutti gli altri del mio modo di girare.

La protagonista è una donna forte, quasi un soldato, abituata a lavorare in un mondo quasi del tutto maschile e a lottare,

ma in fondo ha una fragilità, una sensibilità finissima. Con Kasia queste due facce hanno preso vita con grande intensità”.

Il tema centrale di 3/19  è quello della responsabilità verso il prossimo, anche quando non c’è obbligo o perseguibilità penale, e per estensione verso la società e l’ambiente.

La Smutniak parla così del suo personaggio: “Camilla Corti è un avvocato, una donna che ha dedicato la sua vita al lavoro, rinunciando a se stessa e alla famiglia.

Super smart e veloce ma pur sempre una donna in un ambiente maschile dove sopravvivono solo quelli che sono veramente bravi e

 per fare questo devono rinunciare a tante cose che per le persone normali sono assolutamente incomprensibili”

 

 

una famiglia mostruosa

Una famiglia mostruosa di Volfango De Biasi al cinema

Una famiglia mostruosa è un film di Volfango De Biasi prodotto da  Fulvio e Federica Lucisano.

una famiglia mostruosaIl soggetto e la sceneggiatura di Una famiglia mostruosa sono di Volfango De Biasi, Filippo Bologna, Tiziana Martini e Alessandro Bencivenni

Una famiglia mostruosa è una produzione Italian International Film con Rai Cinema Distribuito da               01 Distribution.

Il cast è composto da Massimo Ghini, Lucia Ocone, Lillo, Ilaria Spada, Cristiano Caccamo,

Emanuela Rei  e con Paolo Calabresi con la partecipazione di Barbara Bouchet e Pippo Franco

Una giovane coppia di studenti fuori sede, Adalberto e Luna, si incontra e si innamora.

Lontani da casa, i due non hanno occasione di conoscere le rispettive famiglie,

ma quando lei resta incinta, Adalberto si vede costretto a portarla dai suoi,

sebbene faccia di loro un ritratto poco lusinghiero, tant’è che osserva scherzosamente:

“ne parli come se fossero dei mostri”.

La ragazza non sa quanto sia vicina alla verità:

Vladimiro, il futuro suocero, è infatti un vampiro, sua moglie Brunilde una strega,

il fratello di lei un Frankenstein, la sorellina Salmetta una Vampiretta e la nonna un fantasma.

Lo stesso Adalberto è un lupo mannaro, che però aspira a una vita normale e

finora è riuscito a nasconderle la sua identità.

La coppia si presenta così al castello di famiglia.

Tutto si complica con l’arrivo inaspettato della famiglia di lei, Nando, Stella, nonno Paride e il piccolo Ivano.

Il confronto fra le due famiglie si sviluppa con un rutilante corollario di equivoci e doppi giochi fino alla scoperta finale della verità,

rivelando i sorprendenti risvolti di questa specialissima gravidanza.

Una Famiglia Mostruosa – dice il regista –  nasce dal desiderio di tornare a giocare con l’immaginario dell’infanzia,

 popolato da mostri grotteschi e figure della fantasia che possano divertire tutta la famiglia.

È proprio la famiglia il centro dell’architettura narrativa, con le sue dinamiche fatte di equilibri e contrasti, di affetti profondi e ordinaria follia.

Non conosci mai profondamente qualcuno finché non conosci la sua famiglia, la storia, le contraddizioni, le note che la rendono unica,

imperfetta e definita dal fatto di costituire un’eccezione.

Una commedia familiare, di costume e di classe, che scorre su un doppio binario e mette a confronto i mostri letterari e i mostri dei nostri tempi,

dimostrando come per ciascuno il mostro sia sempre “l’altro”.

Questo film indaga il tema dell’accettazione della diversità, esplorando i luoghi comuni, rielaborandoli e caratterizzandoli in una dimensione fantastica,

 per raccontare come ogni famiglia sia mostruosa a modo suo.

Sul piano stilistico è stato estremamente interessante lavorare con gli attori sulle maschere,

riuscire ad accompagnarli in una recitazione inedita, immaginifica e sorprendente.

Ho potuto, inoltre, affrontare la sfida dell’utilizzo degli effetti speciali, che richiedono complessi tecnicismi e lunghi tempi di lavorazione,

ma che sullo schermo scorrono in un istante, e funzionano davvero solo se non si percepisce che esistano.

 

 

“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella al cinema

“Per tutta la vita” il film diretto da Paolo Costella è nelle sale dall’11 novembre.

per tutta la vita“Per tutta la vita”  è interpretato da  Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi, Fabio Volo, Euridice Axen, Edoardo Brandi.

E con Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa.

La sceneggiatura è firmata da Paolo Costella, Paolo genovese ed Antonella Lattanzi.P

“Per tutta la vita” è prodotto da Marco Belardi e Lotus Production con Rai Cinema e distribuito da 01 distribution.

“Finché morte non vi separi…” E se invece della morte a separarvi fosse un giudice che dichiara nullo il vostro matrimonio dopo aver scoperto che il pretino che vi ha sposato non era un vero prete?

Se vi capitasse di dover dire di nuovo “sì”, dopo anni dalla prima volta, come vi comportereste?

È quello che succede a tante coppie che scoprono di non essere mai state sposate.

Quattro, sono le coppie le cui vicende, intrecciate tra loro, seguiamo con maggiore interesse e curiosità, con la tensione che cresce mano a mano che il fatidico giorno in cui ripromettersi amore eterno si avvicina.

Il secondo fatidico “sì” segnerà per tutti l’inizio di una nuova vita.

Più felice? Più libera? Di sicuro più consapevole.

Sono partito – dice il regista Costella – da un articolo di cronaca su una coppia che aveva scoperto di essere stata sposata da un finto prete e che ovviamente si è vista annullare il matrimonio.

Paolo Genovese ed io abbiamo cercato di dar vita a qualcosa che somigliasse a un genere da tempo in voga in America che va sotto il nome di What if cioè Cosa succederebbe se.

Nel caso specifico ci siamo chiesti se poteva trattarsi soltanto di un incidente formale e presto abbiamo capito che le risposte potevano erano interessanti.

Partendo da una pausa di riflessione forzata di quattro coppie che si ritrovano a dover celebrare nuovamente le loro nozze perché il sacerdote del tempo non era un vero prete.

Abbiamo cercato così, con l’ulteriore apporto di Antonella Lattanzi, di mettere a fuoco delle storie interessanti e di riflettere su temi importanti.

Abbiamo voluto portare in scena argomenti come la mancanza di un figlio, la genitorialità in generale, la

scelta di una coppia che decide di “diventare” famiglia considerando un passaggio che può

sembrare naturale o nascondere ombre e problemi;

e ancora la fine di una storia d’amore, a proposito della quale si tenta di capire se sia possibile provare a riprenderla o se sia giusto

“mollare”.

Se le seconde occasioni che la vita offre diano la possibilità di ripartire con una

marcia diversa. Il tentativo è stato quello di mettere in campo diversi punti di vista e ritrovarne

in ognuno di questi aspetti uno originale come, per esempio, la vicenda di una donna che

messa davanti al fatto di diventare madre non reagisce in modo così naturale come avrebbe

pensato. Un tema delicato, questo, che abbiamo cercato di far diventare normale.

Molto importante è stata la scelta degli attori come conferma il regista:

Fondamentale è stato cercare degli interpreti che fossero credibili in una storia romantica e

attori a cui affidare, da spettatori, i propri sentimenti.

Capire se ci andava bene guardare la

storia con i loro occhi e viverla insieme a loro. Il vantaggio di partenza è stato quello di un testo

chiaro nel tono, in cui gli interpreti potessero entrare facilmente così come anche hanno fatto

altri grandi attori presenti nel cast – Ivana Monti, Pamela Villoresi e Renato Scarpa – che

apportano al film il peso giusto alla storia.

A mio avviso, oggi, la commedia o si mescola con altri generi, una strada moderna percorsa

molto anche in America, oppure deve trovare le sfumature e gli sguardi giusti nelle piccole

cose.

È necessario lavorare molto sui dettagli per lavorare su argomenti trattati altre volte: se

si spostano di poco i punti di vista riusciamo a essere più interessanti per noi e più originali per

il pubblico.