50 km all’ora è il film diretto da Fabio De Luigi che è anche il protagonista con Stefano Accorsi.
Il soggetto è di Giovanni Bognetti che firma anche la sceneggiatura con lo stesso De Luigi.
Nel cast di 50 km all’ora ci sono: Elisa Di Eusanio, Giorgia Arena, Barbara Abbondanza, Miriam Previati,
con la partecipazione di Beatrice Schiros, di Stefano Vito, di Paolo Cevoli, con di Alessandro Haber,
e con la partecipazione straordinaria di Marina Massironi e con Simone Baldasseroni
50 km all’ora è prodotto da Iginio Staffi e Alessandro Usai
una produzione Colorado Film Production, in associazione con Sony Pictures International Productions con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission
in collaborazione con PRIME distribuito da EAGLE PICTURES
Due fratelli si ritrovano dopo tani anni al funerale del padre.
Tra rancori passati e affetto sopito, i due affrontano un viaggio per portare le ceneri del loro genitore accanto alla moglie, seguendo le sue ultime volontà.
A bordo di due motorini scassati, costruito anni fa quando erano due ragazzini,
percorreranno un viaggio attraverso l’Emilia-Romagna e attraverso i loro
sentimenti per scoprire che c’è sempre tempo per litigare ed amarsi di nuovo.
Fabio De Luigi sul film scrive:
Un’occasione speciale – il funerale del padre Corrado –, crea le condizioni affinché due fratelli dai caratteri opposti, Rocco e Guido,
si ritrovino a distanza di anni da un distacco dovuto a cause mai chiarite e decidano di intraprendere
il viaggio che si erano reciprocamente promessi di fare da adolescenti;
viaggio che i due compiranno seguendo regole stabilite allora, tra le quali spicca –
fondamentale -, l’obbligo di compierlo a cavallo dei loro vecchi motorini.
Da questa idea iniziale (ispirata ad un film tedesco del 2018 intitolato 25 Km/h) sono partito per raccontare – attraversando e facendo attraversare ai due
protagonisti la loro regione di appartenenza –,
il “viaggio di formazione” di due cinquantenni.
Un viaggio congelato nel tempo, intrapreso fuori tempo.
Una storia che avrebbe potuto anche intitolarsi 50km Allora, senza apostrofo.
Mi affascinava l’idea di raccontare come una famiglia sgangherata, “smontata”
dagli eventi, trovasse il modo di ricostruirsi attraverso tappe di un viaggio
decisamente improbabile.
Paesaggi dell’Appennino Emiliano-Romagnolo: fiumi, dighe e pianure prima;
la costa Adriatica dalle saline ai pedalò poi, diventano anch’essi protagonisti della storia;
così come i due vecchi motorini – veri e propri costumi di scena –
diventano rappresentazione eloquente dei caratteri di Rocco e Guido: sobrio
ed essenziale il primo; smargiasso ed estroverso il secondo.
50 Km All’Ora è film contemporaneo che racconta una storia congelata nel
tempo.
Ambienti, luce, costumi e colonna sonora sono funzionali all’idea di restituire allo spettatore il sapore degli negli anni in cui questo viaggio si sarebbe dovuto compiere: gli anni 80.
È attraversando questa sorta di bolla spazio-temporale, che i nostri due “eroi” compiranno un viaggio che li aiuterà a ritrovarsi.
50 Km All’Ora è un film contemporaneo, in costume. Un ossimoro.