I delitti del Barlume giunge alla sua dodicesima stagione.
La serie, prodotta da Sky Studios e Palomar (a Mediawan Company), liberamente ispirata al mondo della serie “I delitti del BarLume” di Marco Malvaldi (edita da Sellerio Editore),
va in onda in esclusiva su Sky Cinema e in streaming
solo su NOW, dal 13 gennaio per tre lunedì.
Le tre nuove storie, si intitoleranno “Non è un paese per bimbi”, “Gatte da pelare” e “Sasso carta forbici”.
Il primo film è diretto da Roan Johnson, che delle storie è anche produttore creativo,
per il secondo si dividono la regia Johnson e Marco Teti mentre il terzo è diretto da Milena Cocozza.
La sceneggiatura è di: Roan Johnson, Davide Lantieri, Ottavia Madeddu e Carlotta Massimi.
Nel cast di I delitti del Barlume ci sono: Filippo Timi, Lucia Mascino, Alessandro
Benvenuti, Atos Davini e Massimo Paganelli.
E Michele Di Mauro, Enrica Guidi , Corrado Guzzanti e Stefano Fresi
Gino misteriosamente scomparso con una partita di diamanti e i Bimbi che provano a
rintracciarlo.
Viviani vuole evadere dalla sua prigionia e liberarsi dalle capre ereditate da Carmine.
Pasquali rincorre la sua Susanita e scappa dalle minacce di brutti ceffi Colombiani.
La Fusco e Tassone in missione in Montenegro alla ricerca della loro amata e
odiata Anna Rusic.
Cioni e Govoni da soli a Pineta con le loro gatte da pelare.
Beppe e Tizi impelagati in una lotta all’ultimo scherzo contro Cosimo.
Marchino lanciato finalmente nella sua carriera da trapper.
Lucia Macino su questa serie dice:
«Roan è arrivato dalla seconda stagione e ha seguito i suoi gusti non quelli del pubblico. In tal modo risulta evidente che la serie non è studiata a tavolino.
È una commistione di qualsiasi cosa: giallo comico, un demenziale raffinatissimo, la tenerezza fra i personaggi che sono un po’ dei poveretti e fanno a gara a chi è messo peggio, rendendoli più vicini alle persone».
Filippo Timi parla delle novità di questa stagione: «Lucia ha parlato di tenerezza ed è vero, questo sguardo tenero sulla vita penso sia l’elemento in più che contagia, a partire dai “Bimbi” tutti gli altri personaggi.
E poi abbiamo alcuni attori che io considero delle Ferrari, come Corrado Guzzanti e Alessandro Benvenuti con i quali c’è uno scambio reale. Nessuno è in gara con l’altro.
Dico una sola parola: capre! A un certo punto sognavo solo di mangiare arrosticini, non ne potevo più di stare in mezzo a loro e con la troupe ci siamo presentati dal regista con dei cartelli con su scritto:
“Basta capre!”, perché va bene cercare se stessi, ma alla lunga che noia…
Alla fine il karma mi riporta in casa con il mio fratellastro, la Tizi e suo papà Cosimo.