The cinema investigation

The Cinema Investigation a cura di Francesco Zavattari alla Casa del cinema di Roma

The Cinema Investigation, progetto espositivo concepito in collaborazione con il prestigioso The Cinema Museum di Londra,

a cura dell’artista toscano di fama internazionale Francesco Zavattari.

prende il via domenica 15 maggio alle ore 19 presso la Casa del Cinema di Roma

(Largo Marcello Mastroianni, 1- Roma).

The cinema investigation The Cinema Investigation è una mostra fotografica itinerante con circa 300 scatti che dalla Casa del Cinema di Roma

si sposterà appunto al Cinema Museum di Londra,

con la volontà di indagare non solo due luoghi in cui il cinema è assoluto protagonista,

ma anche i volti di coloro che vi lavorano quotidianamente e dei visitatori che ne percorrono le sale.

Pensato a quattro mani con il direttore della Casa Giorgio Gosetti,

The Cinema Investigation  propone un carattere unico, che intende omaggiare lo stilema cinematografico dell‘indagine,

attraverso complessi collage in grado di accogliere le persone in modo profondamente immersivo.

״The Cinema Investigation sono oltre trecento fra scatti e appunti connessi tra loro da fili di lana – spiega Francesco Zavattari – tesi a unire virtualmente e fisicamente spazi e persone in differenti Paesi:

quel filo sottile e tenace è un po’ la mia firma espressiva e qui connette uno sviluppo progettuale di oltre due anni

che ha visto molteplici shooting realizzati nelle due location fra gennaio 2020 e questo stesso maggio”

 

“La passione e la creatività di Zavattari, artista e creativo di fama internazionale – dice il direttore della Casa del Cinema, Giorgio Gosetti

ci ha sedotto fin dal primo incontro e ha dato vita a una vera e propria indagine fotografica che in alcuni momenti ha ricordato la soggettività della visione cara all’Antonioni di Blow Up.

Cosa vediamo quando guardiamo?

Da qui e dal confronto con una realtà museale di grande risalto come il Museo del Cinema di Londra è nata l’idea della mostra “The Cinema Investigation” che sarà visitabile fino al 29 giugno”

 

Il vernissage vedrà anche l’apertura ufficiale al pubblico del nuovo ingresso della Casa del Cinema, situata nel cuore di Villa Borghese, ridisegnato a firma dello stesso Zavattari,

che porta in questo spazio le peculiarità del suo design.

Un restyling che va a rinnovare lo spazio d’accueil attraverso il quale transitano i visitatori della Casa:

un preciso equilibrio fra applicazioni murali e creazioni in legno quale materiale principale del nuovo desk e degli intrecci aerei, anche in tal caso espressione della connessione tra luoghi e persone.

 

Dal 15 maggio al 29 giugno 2022:  Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20

Ingresso libero

 

L’EVENTO È PROMOSSO DA ROMA CULTURE.

esterno notte

Esterno Notte di Marco Bellocchio al Festival di Cannes e nelle sale

Esterno Notte il film di Marco Bellocchio  arriva nelle sale dal 18 maggio.

Esterno Notte, sarà presentato al Festival di Cannes nella sezione Première,  e nelle sale arriva diviso in due parti, la prima dal 18 maggio, la seconda dal 9 giugno 2022 e

sarà trasmessa nell’originale formato seriale in autunno su Rai 1.

esterno notte Esterno Notte, scritto da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino,

diretto da Marco Bellocchio.

Nel cast ci sono: Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra.

 “Non sorprende che Thierry Frémaux abbia scelto di presentare a Cannes quest’opera” – commenta Andrea Occhipinti

“Quello che Marco Bellocchio ha realizzato è un vero capolavoro.

Il racconto di un momento cruciale della storia del nostro paese e non solo, di una generazione, di una famiglia, di un uomo.

Un grande film avvincente e tremendamente attuale”.

1978. L’Italia è dilaniata da una guerra civile.

Da una parte le Brigate Rosse, la principale delle organizzazioni armate di estrema sinistra, e dall’altra lo Stato.

Violenza di piazza, rapimenti, gambizzazioni, scontri a fuoco, attentati.

Sta per insediarsi, per la prima volta in un paese occidentale un governo sostenuto dal Partito Comunista (PCI),

in un’epocale alleanza con lo storico baluardo conservatore della Nazione, la Democrazia Cristiana (DC).

Aldo Moro, il Presidente della DC, è il principale fautore di questo accordo, che segna un passo decisivo nel reciproco riconoscimento tra i due partiti più importanti d’Italia.

Proprio nel giorno dell’insediamento del governo che con la sua abilità politica è riuscito a costruire, il 16 marzo 1978, sulla strada che lo porta in Parlamento,

Aldo Moro viene rapito con un agguato che ne annienta l’intera scorta.

È un attacco diretto al cuore dello Stato.

La sua prigionia durerà cinquantacinque giorni, scanditi dalle lettere di Moro e dai comunicati dei brigatisti:

cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni.

Cinquantacinque giorni al termine dei quali il suo cadavere verrà abbandonato in un’automobile nel pieno centro di Roma,

esattamente a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI.

 

La serie, invece, è della  Rai prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Simone Gattoni per Kavac Film,

in collaborazione con Rai Fiction, in coproduzione con Arte France. Il distributore internazionale è Fremantle.

(IM)perfetti criminali

(IM)perfetti criminale il film di Alessio Maria Federici su Sky Cinema e in streaming su NOW

(IM)perfetti criminale un film di Alessio Maria Federici  va in onda dal 9 maggio su Sky Cinema e in streaming su NOW.

(IM)perfetti criminali (IM)perfetti criminali  con il cast formato da:  Filippo Scicchitano, Guglielmo Poggi, Fabio Balsamo, Babak Karimi, Anna Ferzetti,Marouane Zotti, Silvia Pegah Scaglione,

Danial Daroui, Massimiliano Franciosa, Sara Baccarini, Roberta Bruzzone, Jerry Mastrodomenico

con Matteo Martari, con Rocío Muñoz Morales

con la partecipazione di Massimiliano Bruno, con la partecipazione di Pino Insegno

e con l’amichevole partecipazione di Claudio “Greg” Gregori

(IM)perfetti criminale  è un film Sky original e una produzione Cinemaundici e Vision Distribution

Il soggetto e la  sceneggiatura di (IM)perfetti criminale   sono di Luca Federico Giovanni Galassi Tommaso Matano Ivano Fachin

La fotografia è  a cura di Manfredo Archinto A.I.C. mentre il montaggio è di  Christian Lombardi.

Assistente al montaggio è Riccardo Cannella

E le musiche originali sono di Roberto Lobbe Procaccini

Riccardo, Amir, Pietro e Massimo, quattro guardie giurate, non particolarmente brillanti né coraggiose, sono legate da un’amicizia indissolubile.

Quando Amir, che ha una famiglia numerosa da mantenere, perde il lavoro, gli altri tre si sentono chiamati ad aiutarlo ad ogni costo.

Passando da una pessima idea a un improvvisato piano criminale, i quattro amici si troveranno in un vortice di incontri, avventure e insidie, ma anche qualche sorpresa.

Perché i nostri eroi hanno ancora più di un asso nella manica…

Dirigere ed immaginare (IM)perfetti Criminali è stata una sfida affascinante.  –

dichiara il regista Alessio Maria Federici –

Ho avuto la possibilità di raccontare una storia umana su più livelli narrativi.

È stata un’avventura avvincente e complicata allo stesso tempo perché il rischio di

svelare ciò che non si poteva rendeva tutto pericoloso

 bisognava mantenere il giusto equilibrio narrativo.

Ho cercato di dare una diversità ai due piani del racconto tramite il modo di girare.

Quando dovevo raccontare la parte umana stavo vicino ai nostri protagonisti con la macchina da presa, mentre quando dovevo girare le scene d’azione ho scelto i campi larghi e

utilizzavo la macchina mossa freneticamente cercando di utilizzare gli schemi visivi tipici dell’heist movie integrandoli nello sviluppo della storia.

La scelta della colonna sonora ha poi condizionato lo sviluppo della parte centrale e finale del film

assecondando la velocità dell’azione con ritmi e musiche che ricordano i famosi 007.

rinascere

Rinascere il film su Manuel Bortuzzo con Giancarlo Commella ed Alessio Boni

Rinascere è il film tv di Umberto Marino, (prodotto da Moviheart e RaiFiction) in onda l’8 maggio su Rai 1 tratto dal  libro di Manuel Bortuzzo.

Rinascere ha come protagonista Giancarlo Commella che è Manuel, mentre Alessio Boni interpreta Franco il padre del nuotatore,

Gea Dall’Orto è Martina, David Coco quello del suo mentore, il traumatologo Davide, Salvatore Nicolella è l’amico Alfonso.

La sceneggiatura di Rinascere è firmata da Umberto Marino e Michela Straniero.

Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto italiano, il 2 febbraio 2019, mentre si trova insieme alla fidanzata Martina, rimane vittima innocente e inconsapevole di un regolamento di conti fra delinquenti.

Due colpi di pistola indirizzati alla persona sbagliata. Non era lui il bersaglio. La corsa in ospedale e la diagnosi: lesione midollare completa.

Una notizia terribile, Manuel non potrà più usare le gambe, ma se il proiettile lo avesse colpito dodici millimetri più in basso, avrebbe leso l’arteria addominale e in ospedale non ci sarebbe nemmeno arrivato.

Il giovane finisce su una sedia a rotelle.

La sua carriera sembra finita e il sogno di partecipare alle Olimpiadi svanito per sempre.

Per non abbattere parenti e amici Manuel si fa forza, ma piange quando è solo.

È per raccontare il percorso dalla disperazione alla speranza che scrive “Rinascere”.

Perché all’indomani di quei due colpi di pistola niente è più come prima.

Dopo la sofferenza, lo sconforto, la rabbia, il giovane atleta trova dentro di sé la forza di andare avanti e di rinascere.

Cerca nuove sfide, trova nuovi interessi. Studia musica, partecipa a molti incontri, soprattutto con i giovani, per parlare dei problemi della disabilità.

In questo lungo percorso per riappropriarsi della sua vita impara a conoscersi meglio, scoprendo di essere cambiato.

“Fino a metà di Rinascere non credevo che fossi io, sembrava che la storia non mi appartenesse, invece ero io.

Il film è fedele a quello che sono e quello che ero –  dichiara Bortuzzo –  lo devo guardare ancora cento volte perché merita.

È tutto vero quello che si vede, Davide è stato un punto di riferimento importante, come Alfonso”.

Mi sono preso una grandissima responsabilità –  dice Giancarlo Commella –  sono subito andato in piscina, ho avuto al mio fianco Kevin, il fratello di Manuel. Il suo libro è stato come la mia bibbia. Mi dava forza, era come se lui fosse vicino a me.

Non abbiamo lavorato di imitazione, ho visto tutte le interviste che ha fatto, ho voluto cogliere i suoi gesti ma il libro mi ha permesso di capire chi fosse veramente, è stato un viaggio intimo che mi ha toccato.

Mi interessava rendere giustizia a quello che questa persona ha provato.

Volevo rappresentare al meglio i suoi sentimenti e le sue emozioni.

La scena che più mi ha segnato è stata quella del risveglio: tutto finto, ma ho pensato: immaginati se fosse vero. Mi ha fatto parecchio effetto. Non stavo interpretando, ero in ascolto.

È stato difficile da vivere e io non l’ho vissuto veramente, è stata una cosa davvero tosta”.

 

“Il mio obiettivo – dice il regista Umberto Marino –  era di restare fedele alla storia.

Ogni volta che abbiamo fatto un distanziamento abbiamo convocato una riunione con Manuel e il papà.

Non c’è una virgola che non sia stata concordata, perché giocare con la vita degli altri non è una cosa educata.

Non volevo ottenere il sentimentalismo, in cui la televisione indugia, forzando le scene”.

 

“Ho dato vita a Walter Chiari, Puccini, personaggi che non ci sono più  – dice Alessio Boni –  ma interpretare una persona che è qui è diverso.

Non volevo imitare il padre di Manuel, questo copione racconta una tragedia capitata a un ragazzo che aveva 19 anni, il punto cardine è la dignità con cui questa famiglia ha affrontato il dolore.

Per me interpretare Franco è stata una cosa formidabile, la cosa che ha detto Umberto è importante: l’asciuttezza. Lui ha pianto tre volte, non si è mai fatto vedere.

Quando ho conosciuto Franco mi è venuto incontro con il sorriso, quando l’ho conosciuto l’ho visto con un sorriso: viva questa famiglia in cui vince la vita”.

 

 

L’assistente di volo – The fight attendant

L’assistente di volo – The fight attendant la serie con Kaley Cuoco e Sharon Stone in onda su Sky serie

L’assistente di volo – The fight attendant dal 9 maggio va in onda su Sky.

La serie giunge  alla seconda stagione della comedy-thriller con Kaley Cuoco.

L’assistente di volo – The fight attendant è scritta da Steve Yockey e Kaley Cuoco è anche produttrice.

LAssistente-di-VoloNel cast ci sono: Zosia Mamet  nei panni di Annie Mouradian, la migliore amica della protagonista;

T.R. Knight nei panni di suo fratello Davey;

Rosie Perez e Griffin Matthews nei panni di Megan Briscoe e Shane Evans,

amici e colleghi di Cassie invischiati nei servizi segreti;

Yasha Jackson nei panni di Jada Harris, altra loro collega;

Deniz Akdeniz in quelli di Max, il fidanzato di Annie.

Nella seconda stagione anche Sharon Stone nei panni di Lisa Bowden, la madre di Cassie, insieme alle new-entry Mo McRae (Benjamin Barry), Callie Hernandez (Gabrielle Diaz),

Joseph Julian Soria (Esteban Diaz), Cheryl Hines (Dot Karlson), Mae Martin (Grace St. James) e Santiago Cabrera (Marco).

Dopo gli impicci della prima stagione, Cassie, finalmente sobria

(e intenzionata a essere sempre sobria, con non poche difficoltà)

si gode la vita a Los Angeles.

Fa ancora il suo amato lavoro, l’assistente di volo, ma ora è anche ufficialmente (seppur segretamente) un asset della CIA,

per la quale raccoglie preziose informazioni su certi passeggeri degni di nota.

Un giorno, però, assiste inavvertitamente a un omicidio, trovandosi coinvolta in un intrigo internazionale.

Riuscirà Cassie a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, a restare viva e, soprattutto, a restare sobria?

Il 27 ottobre 2017  la società di produzione di Kaley Cuoco, Yes, Norman Productions, ha opzionato i diritti del romanzo, The Flight Attendant.

Il romanzo avrebbe dovuto essere sviluppato in una miniserie televisiva con Cuoco come produttrice esecutiva

ed infatti è nata la fortunata prima stagione di questa serie.

La prima stagione di L’assistente di volo – The fight attendant ottiene il 97% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 7,40 su 10 basato su 69 critiche,

 mentre su Metacritic ha un punteggio di 78 su 100 basato su 24 recensioni.

 Sempre su Rotten Tomatoes la seconda stagione ottiene il 92% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 7,40 su 10 basato su 12 critiche,

 mentre su Metacritic ha un punteggio di 80 su 100 basato su 8 recensioni.]

 

david di donatello

David di Donatello trionfano i napoletani Sorrentino, Orlando, Scarpetta

Ai David di Donatello edizione 67, per fortuna di nuovo in presenza,  trionfa È stata la mano di dio di Paolo Sorrentino ; il film riceve, infatti, il premio per:

miglior film, regia, attrice non protagonista Teresa Saponangelo, fotografia e David giovani.

david di donatello

“E’ veramente una grande gioia, una felicità”,

ha commentato il regista dopo aver ricevuto dalle mani di Piera Detassis, presidente dell’Accademia del cinema italiano,

“Ringrazio tutti i napoletani e la troupe e gli attori, mia moglie Daniela, i miei figli.

E devo dedicare il premio a Ludovica Bargellini, una ragazza che ha lavorato con me ai costumi ed era anche un’attrice e non c’è più.

Teresa Saponangelo ha ricevuto il premio come attrice non protagonista ai David di Donatello e lo ha commentato così

“Dedico il premio alla mia famiglia che mi sostenuto, anche economicamente negli anni  perché è difficile senza tanti mezzi arrivare a fare un percorso così importante.

Volevo ringraziare anche Antonio Capuano che è qui. Poi Martone, Sorrentino, Capuano, Servillo e il mio bambino, il mio ragazzo che ha detto che Toni Servillo è più bravo di me”.

Nulla di non prevedibile visto che Sorrentino era il favorito di questa edizione dei David di Donatello, ma la battaglia c’è stata lo stesso infatti Freaks out il film fantasy di Mainetti si aggiudica ben sei statuette.

Ai David di Donatello il film di Mainetti vince: miglior scenografia, fotografia, produttore, trucco, acconciatura, effetti visivi-vex).

Qui rido io di Mario Martone  si porta a casa il David per il miglior attore non protagonista, Eduardo Scarpetta, che così ha commentato la vittoria del David di Donatello:

“Oltre ad essere dedicato a Mario questo premio è dedicato a un altro Mario, mio padre, che ho perso quando avevo 11 anni e mezzo.

Ma lo dedico anche a mia mamma e mia sorella”,

e quello ai costumi a Ursula Patzak.

 

ARIAFERMA, il film drammatico ambientato in un carcere,  di Leonardo Costanzo vince invece il David per il miglior attore andato a Silvio Orlando e anche la sceneggiatura originale.

“Non ci credevo, ora posso cominciare a piangere. Non me lo aspettavo.

Vorrei dedicare questo premio a mia moglie Maria Laura, sta bene, non è morta, ma è la persona migliore che abbia mai conosciuto in vita mia.

Vorrei ringraziare Toni Servillo  senza il quale non sarei qui,

Leonardo Di Costanzo che in qualche modo mi ha costretto a fare questo film.

Non lo volevo fare, non mi sentivo all’altezza, questa cosa sta succedendo veramente?

Con il teatro sono stato in 40 città diverse e tutta questa strada si vede sulla faccia e nel film.

La mia unica indicazione è quella di ‘muovere il culo e macinare chilometri'”.

 

Ennio, il  documentario di Giuseppe Tornatore dedicato a Ennio Morricone, ha ottenuto ben tre David: miglior documentario, suono e montaggio.

Mentre A Chiara di Jonas Carpignano ottiene il premio di miglior attrice protagonista che va a Swamy Rotolo.

 

Premio David di Donatello per la miglior  canzone originale va a Manuel Agnelli per Diabolik

mentre la sceneggiatura non originale , va a L’arminuta, film diretto da Giuseppe Bonito e tratto dal romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio.

I FRATELLI DE FILIPPO di Sergio Rubini si porta a casa il premio al miglior compositore, Nicola Piovani.

Ai David di Donatello edizione 2022 canta Napoli!

tapirulàn

Tapirulàn è il film d’esordio alla regia di Claudia Gerini nella sale dal 5 maggio

Tapirulàn è il primo film diretto da Claudia Gerini che ha firmato anche la sceneggiatura con Antonio Baiocco e Fabio Morici.

tapirulanIl cast Tapirulàn include Claudia Gerini, Claudia Vismara, Stefano Pesce, Maurizio Lombardi, Corrado Fortuna, Alessandro Bisegna, Daniela Virgilio, Lia Grieco, Fabio Morici, Marcello Mazzarella.

Le musiche di Tapirulàn sono di Geoff Westley, la fotografia di Beppe Gallo, il montaggio è a cura di  Luna Gualano ed i costumi sono di Nicoletta Ercole.

Ogni giorno Emma (Claudia Gerini) fa counseling online correndo sul suo tapis roulant.

Sblocca le vite degli altri mentre la sua resta immobile.

Non esce mai di casa, e non fa entrare nessuno nella sua vita.

Ma questo illusorio equilibrio si spezza quando sua sorella, dopo 26 anni di silenzio, irrompe nella sua fortezza con una richiesta insostenibile,

che costringerà Emma ad affrontare i fantasmi del passato.

Dirigere Tapirulàn, ed esserne allo stesso tempo la protagonista – dice la Gerini – è stato un lavoro complicato e molto impegnativo soprattutto per una prima regia.

Il grande trasporto che ho sentito per il personaggio di Emma mi ha dato coraggio e, con energia ed entusiasmo, ho potuto sperimentare e creare un mondo all’interno della casa.

La grande sfida era quella dì rendere dinamico e vivace il racconto per immagini, poiché Emma rimane per tutto il film sopra una macchina imponente,

dialogando con i suoi pazienti/clienti sempre e solo attraverso uno schermo.

Ho cercato dì sfruttare al meglio questi “impedimenti” e queste difficoltà, cercando di muovere il più possibile le inquadrature e

facendo in modo che la partecipazione emotiva dì Emma verso i problemi dei suoi pazienti/clienti fosse davvero forte,

oltre a rendere “tangibile” la sua empatia attraverso i suoi occhi e i suoi respiri.

Il rischio era che lo spettatore si “stancasse” di vederla sempre correre, quindi era necessario alternare molto la velocità di andatura e,

soprattutto, creare un rapporto di grande reciprocità con il tapis – roulant, come fosse un amico della protagonista, una zattera di salvataggio sicura.

La location ha giocato un ruolo fondamentale.

Non avrei potuto girare in nessun altro posto questo film!

Volevo uno spazio grande e vuoto e avevo bisogno dì vetrate a tutta parete che dessero su un parco. Volevo creare la contraddizione di una donna che si rinchiude in casa,

in una vita riservata e solitaria e di una dimora completamente esposta verso l’esterno,

verso il mondo fuori, come se questo mondo da cui lei si protegge,

entrasse prepotentemente in casa sua ed, Emma, ne “fruisse” solo e sempre attraverso il vetro, come uno schermo dì un gigantesco tablet.

Ho recitato sempre con lo schermo spento davanti, con Fabio Morici, autore e attore, dietro allo schermo che mi dava le battute.

Ho girato la parte dei pazienti/ clienti nella seconda parte delle riprese e ho amato moltissimo dirigere i miei attori che hanno dato autenticità e verità ai personaggi.

Durante le quattro settimane della lavorazione ero sempre in scena, mi sono seduta raramente nella postazione regia, controllavo solo l’inquadratura.

Non amavo riguardare la scena e, comunque, non avrei mai avuto il tempo dì controllare ogni ciak, dato che duravano parecchi minuti,

quindi, quando “sentivo” istintivamente che la scena era buona, andavamo avanti.

Fondamentale ovviamente l’aiuto dì tutti, specialmente il DOP Beppe Gallo e la montatrice Luna Gualano che è stata ogni giorno con me sul set.

Tapirulàn – dice Stefano Bethlen, il produttore  – nasce per dare speranza in un periodo in cui sembra che la luce in fondo al tunnel sia sempre più lontana:

un film che vuole essere il simbolo di una nuova nascita, non solo della protagonista all’interno del film ma anche di tutte le persone che lo hanno ideato e realizzato.

A partire da me che ho avuto l’opportunità e l’onore di potere accompagnare Claudia Gerini, una delle più acclamate attrici italiane al suo esordio alla regia.

Un manager che diventa produttore e accetta di mettersi in gioco così come una grande attrice che diventa regista.

Dopo aver lavorato oltre 15 anni come distributore cinematografico, infatti, lanciando più di 350 titoli internazionali, ho sentito l’esigenza di creare un progetto tutto mio che lasciasse il segno.

Ho voluto mettermi alla prova creando un film e curandone la realizzazione dall’inizio alla fine.

Ho scelto di intraprendere questo percorso con TAPIRULÀN, che ha tutte le caratteristiche di un high concept Movie

che può quindi essere potenzialmente replicabile all’estero e diventare, perché no, anche un format.

Da produttore indipendente, il mio progetto doveva anche essere realizzabile con risorse limitate durante il periodo di pandemia

dove la gestione del set era particolarmente complicata ed onerosa a causa del Covid.

Ho scelto quindi un film che potesse essere realizzato all’interno di una “bolla”,

la stessa bolla in cui la protagonista Emma vive, lavora ed in cui si sente protetta.

I temi affrontati sono problemi di vita comune, traumi del passato e ostacoli personali che potrebbe avere ognuno di noi. Storie in cui però si intravede un barlume di speranza:

quelle di cui noi insieme al pubblico abbiamo bisogno.”

La pellicola è stata realizzata in collaborazione con la Milano Talent Factory con Fabio Guaglione come produttore creativo e Luca Speranzoni come story editor.

Prima di uscire ufficialmente al cinema giovedì 5 maggio, il lungometraggio sarà presentato in anteprima dalla stessa Claudia Gerini in quattro città.

 

 

una squadra

Una squadra di Domenico Procacci è un film e una docuserie disponibile nelle sale dal 2 maggio

Una squadra è la docuserie, ma anche il film  di Domenico Procacci scritto dallo stesso Procacci con Sandro Veronesi, Lucio Biancatelli, Giogiò Franchini  e

con la consulenza di Mario Giobbe e Luca Rea.

una squadraUna squadra  è prodotto da Domenico Procacci e Laura Paolucci, prodotto per SKY da Roberto Pisoni, Dino Vannini e Gaia Pasetto;

i produttori esecutivi sono Eleonora Savi e Ivan Fiorini.

La docuserie Sky Original sarà in onda su Sky Documentaries dal 14 maggio alle 21.15,

disponibile anche on demand e in streaming su NOW.

I primi due episodi di una squadra saranno in onda anche su Sky Sport Uno domenica 15 maggio,

subito dopo la finale degli Internazionali d’Italia.

Era da un po’ che pensavo di dedicare tempo e attenzione alla vittoria italiana del ‘76 in Coppa Davis.- dice Domenico Procacci –

In verità non pensavo a così tanto tempo e attenzione, ma studiando quella vicenda ho capito che, per quanto fosse articolata –

l’impresa sportiva che porta alla finale, la battaglia politica, gli attacchi ai giocatori, la partenza con la scorta, la finale nel Cile di Pinochet, le magliette rosse,

il ritorno con la coppa ma tra l’indifferenza – era solo la parte emersa di un iceberg ben più grande.

Ho trovato molto altro che meritasse di essere raccontato e ho cercato di farlo al meglio e con l’aiuto di persone più capaci di me.

Il documentario copre un arco che va dalla fine degli anni ‘60 all’ultima finale giocata da quella squadra nell’80 e

ho voluto che fossero proprio i protagonisti, Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, insieme a Nicola Pietrangeli, capitano nel ‘76 e ‘77, a raccontare la loro storia.

Nessuno avrebbe potuto farlo meglio.

Una produzione FANDANGO, SKY, LUCE CINECITTÀ, una distribuzione LUCE CINECITTÀ e FANDANGO DISTRIBUZIONE con il patrocinio del CONI.

Una squadra con Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Antonio Zugarelli,   Nicola Pietrangeli.

Dal 1976 al 1980 l’Italia è la squadra da battere.

Parliamo di tennis e il trofeo per cui si lotta è la Coppa Davis. La squadra è formata da quattro giocatori, quattro campioni:

Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta, Tonino Zugarelli.

In quei cinque anni raggiungono la finale quattro volte, vincendo solo nel ’76 contro il Cile.

Le finali raggiunte ma poi perse sono nel ’77 contro l’Australia, nel ’79 contro gli USA e nell’80 contro la Cecoslovacchia.

Nel ’76 e nel ’77 la squadra ha come capitano non giocatore una leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, ritiratosi dall’attività agonistica solo da pochi anni.

Pietrangeli verrà esonerato dai suoi giocatori dopo la sconfitta del ’77 in Australia.

Lo considera il più grande tradimento subito nella sua vita.

La docuserie racconta una squadra a volte divisa, frammentata, con al suo interno rapporti difficili, conflittuali, sia tra i giocatori che con chi li guida e allena.

Una squadra, una nazionale, che nel momento in cui ha la vittoria a portata di mano viene osteggiata e combattuta nel suo stesso Paese.

E nonostante tutto questo, in quegli anni la squadra più forte del mondo.

Al cinema –

L’anteprima racconta alcuni tra gli episodi più divertenti ed emozionanti della serie. In particolare, si concentra su una delle quattro finali,

quella giocata nel ’76 contro il Cile di Pinochet e per questo al centro di una feroce battaglia politica.

Una vittoria, che ancora oggi, a 122 anni dalla nascita della Coppa Davis, rimane l’unica vittoria italiana.

Una Squadra sarà in anteprima nelle sale il 2, 3 e 4 maggio.

“Abbiamo abbracciato con entusiasmo il progetto di Fandango di “Una squadra”, intervenendo come coproduttori, con le belle immagini dell’Archivio Luce, e co-distribuendo il film nelle sale.

“Una squadra” racconta un pezzo di storia del nostro Paese alla fine degli anni ’70, una grande storia sportiva ma anche ricca di intensa umanità – dichiara  Chiara Sbarigia, Presidente Cinecittà –

Una storia in cui si intrecciano ai materiali d’archivio, dentro e fuori dal campo da tennis, le parole e le imprese,

le liti e le riconciliazioni, le complicità e i talenti diversi ma complementari dei quattro grandi protagonisti del Dream Team.

Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, capitanati da Nicola Pietrangeli, hanno fatto la storia del tennis italiano e mondiale,

raggiungendo quattro finali di Coppa Davis in cinque anni.

Siamo certi che “Una squadra”,  appassionerà gli spettatori con il racconto degli eventi straordinari di un nostro passato recente,

quando eravamo la squadra da battere, anche in mezzo alle contestazioni per la partecipazione alla finale del ’76 nel Cile di Pinochet”.

 

 

 

anima bella

Anima bella è il film scritto e diretto da Dario Albertini nelle sale

Anima bella è il film scritto e diretto da Dario Albertini, e presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021, nella sezione Alice nella città, unico film italiano in concorso.

anima bella Il film è basato su un documentario dello stesso Albertini, Slot – Le intermittenti luci di Franco.

Il cast di Anima bella  è composto da : Madalina Di Fabio, Luciano Miele, Piera Degli Esposti, Enzo Casertano,

Paola Lavini, Elisabetta Rocchetti, Antonio Noto, Alessandra Scirdi, Adelaide Di Fabio

La sceneggiatura è di  Dario Albertini, Simone Ranucci mentre la  fotografia è di  Giuseppe Maio.

La produzione di Anima bella è a cura di Angelo e Matilde Barbagallo, Annamaria Morelli per Bibi Film, Elsinore Film e Rai Cinema.

Gioia è una ragazza di diciotto anni che vive in un piccolo borgo rurale del centro Italia.

Fa un lavoro che ama ed è benvoluta da tutti, ma la persona a lei più cara, il padre, la costringe lentamente a stravolgere la sua vita.

Per amore di suo padre, Gioia, pur provando un forte dolore, deciderà di sacrificarsi.

Anima bella– dice il regista Albertini – è ispirato al mio documentario Slot, è il secondo capitolo di una trilogia ideale iniziata con Manuel, sul misterioso e complesso rapporto tra genitori e figli.

Sullo sfondo, seppur tema scatenante, ciò che invece è protagonista nel documentario, il gioco d’azzardo compulsivo.

Terminata la sceneggiatura di Anima bella  ho faticato molto ad immaginare il film.

Forse proprio perché gli anni trascorsi a girare Slot nella realtà più pura, mi impedivano di trovare una credibilità nella finzione della scrittura.

Ma il fortunato incontro con i due protagonisti, Luciano Miele e Madalina Maria Jekal, ha spazzato via ogni dubbio, indicandomi costantemente la strada da percorrere».

Per il trailer di Anima Bella – aggiunge Albertini – ho scelto Le Ragioni Personali di Riccardo Sinigallia – scritta da Riccardo Sinigallia con Filippo Gatti.

Porto nel cuore questa canzone dal 2014, appena è uscita.

Volevo inserirla già in Manuel ma non era il momento, è stata dura aspettare.

Ascoltandola sulle immagini di Anima Bella invece ho avuto da subito la sensazione di una crasi perfetta tra i due racconti.

Una storia d’amore, un punto di non ritorno, ma anche una ripartenza a sole alto.

Io e Riccardo ci conosciamo da molti anni, non abbiamo ancora mai lavorato insieme, c’è tanta stima reciproca e ci stiamo osservando e studiando da lontano.

 

Anima Bella ha vinto il Premio del Pubblico a Cinemed, Festival Cinema Mediterranéen Montpellier, e la sua protagonista il Premio RB Casting – Miglior Giovane Interprete Italiana – ad Alice nella città.

Il film, prodotto da BiBi Film, Elsinore Film con Rai Cinema, arriverà al cinema il 28 aprile distribuito da Cineteca di Bologna.

 

 

la cena perfetta

La cena perfetta il film con Salvatore Esposito e Greta Scarano

 La cena perfetta è il film di Davide Minnella nelle sale dal 27 al 29 aprile 2022.

Nel cast di La cena perfetta ci sono Salvatore Esposito e Greta Scarano con  Gianluca Colucci, Gianfranco Gallo, Antonella Attili e Antonio Grosso.

la cena perfettaLa cena perfetta è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano.

La sceneggiatura, invece, è a cura di Stefano Sardo insieme a Gianluca Bernardini,

Giordana Mari e Salvatore Esposito.

La cena perfetta è distribuito da Vision Distribution.

Il film  racconta la storia di Carmine (Salvatore Esposito), un mafioso, che nonostante le attività illecite con la Camorra, ha un animo buono.

Per riciclare i soldi sporchi, provenienti dai traffici loschi, Carmine ha aperto un ristorante e,

mentre è alla ricerca di un ottimo chef da inserire in cucina, conosce Consuelo (Greta Scarano).

La donna è uno di quei chef che rincorre sempre la perfezione nei suoi piatti e stringerà un forte legame con il camorrista,

grazie alla passione di entrambi per il cibo e all’obiettivo comune di conquistare una stella Michelin.

Il ristorante e questo nuovo scopo porterà Consuelo a darsi una seconda possibilità nella vita,

mentre per Carmine sarà un modo per riscattarsi dal suo passato criminale.

Grazie alla collaborazione della chef stellata Cristina Bowerman,

nella pellicola rivive la sua arte culinaria fatta di sapori, storie vissute, sentimenti:

la pasta e patate della nonna è più potente di una qualunque arma da fuoco.