Fortuna di Nicolangelo Gelormini con Valeria Golino, Pina Turco esce nelle sale

fortuna

Fortuna  è il film di Nicolangelo Gelormini con Valeria Golino, Pina Turco, Cristina Magnotti nel ruolo di Fortuna con Giovanni Ludeno e con la partecipazione di Marcello Romolo.

Con Libero De Rienzo e Anna Patierno, Luciano Saltarelli, Denise Aisler, Leonardo Russo

Una produzione DAZZLE COMMUNICATION con INDIGO FILM e con RAI CINEMA

 La pellicola è scritta da Nicolangelo Gelormini e Massimiliano Virgilio

Il film è prodotto da Davide Azzolini con il sostegno di BANCO BPM e con il patrocinio ufficiale di SAVE THE CHILDREN.

 Nancy è una bambina timida che vive con i genitori in un palazzone incastonato come un meteorite in una periferia come tante, con tutte le sue contraddizioni e contrasti.
Chiusa da qualche tempo in un silenzio inaspettato per chi le sta intorno, viene portata dalla madre da Gina, una psicologa che si rivelerà distratta e scostante.

La bambina sente di non appartenere a ciò che la circonda:

come in una favola a cui a volte stenta a credere, pensa di essere una principessa in attesa di tornare sul suo pianeta nello spazio.

Sono Anna e Nicola, i suoi amici del cuore con cui condivide lunghe giornate di giochi, a chiamarla Fortuna.

Ed è solo con loro che condivide anche un segreto molto difficile da raccontare.

Partire dalla realtà è una delle prerogative del fare Cinema – dice il regista Nicolangelo Gelormini –  

ma anche uno scoglio contro cui si abbatte, prepotente, l’onda della mimesi come unica forma possibile

di racconto.

Dinanzi a uno dei più sconvolgenti eventi di cronaca italiana, la narrazione è a un bivio: la

ricostruzione giornalistica, con gli imputati al banco e le vittime da compiangere, o la completa

reinterpretazione dei fatti.

La via del racconto non si è fermata al volto della protagonista, ma si è addentrata nei suoi occhi, nella

sua testa, il suo corpo, il suo sentire.

Immaginare che lo spettatore potesse provare gli stessi sentimenti di Fortuna è stata l’ambizione che ha guidato me e Massimiliano Virgilio nel leggere l’inferno imprigionato in questa storia.

Non solo il tragico caso di una bambina di sei anni, scaraventata dall’ultimo piano del suo palazzo dopo ripetuti abusi, ma l’esegesi di un tradimento.

Del desiderio di tutti i bambini di essere amati, tradito dagli adulti.

Un desiderio che riaffiora nella mente di chiunque, a tutte le età, in ogni angolo della Terra.

Fortuna non è stata tradita da una sola persona, ma dal mondo intero che la circondava.

Un universo difficilmente circoscrivibile a Parco Verde, ma in agguato ovunque, purtroppo.

Un tradimento atroce, paragonabile solo a quello inferto da chi ci ha dato la vita: il tradimento della madre.

Nel rispetto della verità giudiziaria, Fortuna è divenuta una principessa di un pianeta lontano

chiamato Tabbis, che combatte disperatamente per far ritorno a casa e sfuggire ai Giganti che le

danno la caccia.

Durante il suo viaggio s’imbatte nella madre che le chiede di fidarsi lei e le infligge,

invece, il colpo di grazia.